TUTELARE GLI UCCELLI MIGRATORI
"TUTELARE GLI UCCELLI MIGRATORI, ORA PIU' CHE MAI"
Aspetti sanitari ed esigenze di conservazione della natura in relazione al tema dell'influenza aviaria da H5N1.
La posizione della LIPU - Birdlife Italia.
A cura del Dipartimento Conservazione della Natura LIPU e di Birdlife International.
L'influenza aviaria è una infezione causata da virus di tipo A che colpisce le specie avicole, sia domestiche (polli, tacchini, oche, anatre) che selvatiche (in particolare gli uccelli acquatici).
Esistono almeno 144 varietà di influenza aviaria, la maggior parte delle quali ha effetti lievi ed è classificata come "Influenza Aviaria a Bassa Patogenicità" (LPAI). Al contrario, i sottotipi H5 e H7 sono classificati come "Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità"' (HPAI) e possono causare mortalità di massa, specie tra il pollame domestico.
In effetti, il pollame domestico è particolarmente esposto al rischio di virus altamente patogeni (che sono invece meno frequenti tra gli uccelli selvatici) e questo a causa delle modalità intensive di allevamento, del sovraffollamento, delle cattive condizioni igieniche, delle situazioni di promiscuità e in generale dei bassi livelli di bio-sicurezza presenti in molti allevamenti mondiali, che consentono al virus di evolvere verso una forma altamente pericolosa.
Meno esposti al rischio del pollame domestico, anche gli uccelli selvatici possono tuttavia essere infettati e uccisi dai virus HPAI. Essi infatti contraggono probabilmente il virus tramite il contatto con il pollame domestico o con le strutture degli allevamenti utilizzati per il pollame domestico.
Non va tuttavia dimenticato, come già detto, che quando si parla di influenza aviaria è opportuno distinguere tra un problema di carattere generale, ovverosia i tanti casi di influenza aviaria a bassa patogenicità, e il problema rappresentato dai virus ad alta patogenicità dei sottotipi H5 e H7, tra i quali, ad esempio, l'H5N1 di cui si discute in queste ultime settimane.
"TUTELARE GLI UCCELLI MIGRATORI, ORA PIU' CHE MAI"
Aspetti sanitari ed esigenze di conservazione della natura in relazione al tema dell'influenza aviaria da H5N1.
La posizione della LIPU - Birdlife Italia.
A cura del Dipartimento Conservazione della Natura LIPU e di Birdlife International.
L'influenza aviaria è una infezione causata da virus di tipo A che colpisce le specie avicole, sia domestiche (polli, tacchini, oche, anatre) che selvatiche (in particolare gli uccelli acquatici).
Esistono almeno 144 varietà di influenza aviaria, la maggior parte delle quali ha effetti lievi ed è classificata come "Influenza Aviaria a Bassa Patogenicità" (LPAI). Al contrario, i sottotipi H5 e H7 sono classificati come "Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità"' (HPAI) e possono causare mortalità di massa, specie tra il pollame domestico.
In effetti, il pollame domestico è particolarmente esposto al rischio di virus altamente patogeni (che sono invece meno frequenti tra gli uccelli selvatici) e questo a causa delle modalità intensive di allevamento, del sovraffollamento, delle cattive condizioni igieniche, delle situazioni di promiscuità e in generale dei bassi livelli di bio-sicurezza presenti in molti allevamenti mondiali, che consentono al virus di evolvere verso una forma altamente pericolosa.
Meno esposti al rischio del pollame domestico, anche gli uccelli selvatici possono tuttavia essere infettati e uccisi dai virus HPAI. Essi infatti contraggono probabilmente il virus tramite il contatto con il pollame domestico o con le strutture degli allevamenti utilizzati per il pollame domestico.
Non va tuttavia dimenticato, come già detto, che quando si parla di influenza aviaria è opportuno distinguere tra un problema di carattere generale, ovverosia i tanti casi di influenza aviaria a bassa patogenicità, e il problema rappresentato dai virus ad alta patogenicità dei sottotipi H5 e H7, tra i quali, ad esempio, l'H5N1 di cui si discute in queste ultime settimane.
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