Max anche io dal punto di vista linguistico preferisco altro (ho detto diverse volte che il mio scrittore preferito è Kundera), ma al Buk non si possono negare alcuni meriti che vanno oltre le parole ...
E' stato un uomo che ha trovato, ciò che Kundera chiama "insostenibile leggerezza" e Hesse (in Siddatha) l' Io, in cose che la maggior parte cosiderebbero frivole.
Non commettiamo l'errore di confonderlo con un superficiale e o peggio ancora etichettandolo come blasfemo.. egli sente di esprimere, nel suo modo semplice, il senso di inadegatezza verso certi costumi sociali largamente sposati dai più.
Una specie di Miller americano.
E' stato un uomo che ha trovato, ciò che Kundera chiama "insostenibile leggerezza" e Hesse (in Siddatha) l' Io, in cose che la maggior parte cosiderebbero frivole.
Non commettiamo l'errore di confonderlo con un superficiale e o peggio ancora etichettandolo come blasfemo.. egli sente di esprimere, nel suo modo semplice, il senso di inadegatezza verso certi costumi sociali largamente sposati dai più.
Una specie di Miller americano.
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