Originariamente Scritto da epico
Domanda fondamentale su Dio
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Ragazzi un po di fesserie ne avete dette..
Un ragazzo che studia fisica e a cui piace la filosofia si sente in dovere di dire la sua (sarei io... ).
Il problema di fondo di questi discorsi è la totale impossibilità di partire da postulati che siano riconosciuti come logici o normali (per normali intendo creduti esatti da (n/2)+1 delle persone dove n è la totalita'). Anche la matematica si basa su postulati indimostrabili che paiono pero' "ragionevoli"...e attraverso un discorso che sembra essere "logico" si arriva a delle conclusioni, distanti dai postulati stessi, che nessuno ci dice siano esatti. Cosa ci fa credere che siano esatti? io rispondo la fisica..che attraverso l'esperimento permette una constatazione di veridicità e dei postulati e dei discorsi logici della matematica...ripeto presunta veridicità...(quello che constatano il solito n/2+1 della popolazione). Anche la filosofia, che poi è legata alla matematica, parte da presupposti identici...si parte da postulati per poi costruire sopra discorsi che comunque sempre presentano consequenzialità logiche. Il problema che in filosofia, non essendoci un riscontro sperimentale, i postulati posso essere qualsiasi, e il punto di arrivo puo' essere del tutto logico, quanto opposto a quello a cui giungono altri.
Dio esiste e ci ha creato o siamo noi che abbiamo creato Dio....dipende! il discorso è un problema ricorsivo non convergente...quindi non ha soluzione...dipende dai postulati...che portano a dei risultati non sperimentabili (che poi è l'esperienza quella che determina il nostro concetto di verita').
In meccanica quantistica non ci importa dove sia veramente la particella...abbiamo solo una distribuzione di probabilità...per noi quella è la verità...la particella puo' essere in diversi posizioni prima che io la misuri...non mi interessa se essa sia in un punto o in un altro prima della misura stessa...la verità e' definita con la misura...
Allora cosa fare?
prendere coscienza di questa condizione di "impossibilità di verità"...direi comportamento Socratico...e comportarsi di conseguenza...parlare di questi problemi sparando paroloni è solo puro e semplice esercizio di dialettica....utile per passare un po' di tempo credendo di fare discorsi intelligenti e niente di piu'..Come diceva galileo...meglio trovare soluzioni a cose futile..che parlare di cose importanti senza soluzione alcuna...
Uno alla fine direbbe...be' cosi' ti comporti come uno stupido o come un animale..be' la mia risposta e no...io sono passato attraverso un discorso complesso che mi ha portato a queste conclusioni..attraverso una dialettica hegeliana...non penso che uno stupido lo faccia...
Detto cio' quindi...
L'importante è allenarsi e pensare alla crescita muscolare, divertirsi e quant'altro..anche se cio' puo' sembrare futile è stupido...pero' che devo fare..è questa la mia condizione...non sapro mai cosa "è"..la colpa è di Dio..è lui che mi ha messo in questa condizione...
cia'....welcome home boy.....
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Originariamente Scritto da JPPIo non credo che Dio sia un essere perfetto. Ieri sera mi facevo la doccia e ho pensato al discorso uomo-Dio. Se Dio fosse un essere perfetto non avrebbe bisogno di nessuno per esserlo. Invece paradossalmente ha bisogno dell'uomo perche solo grazie a quello che l'uomo deliberatamente sceglierà, si rivelerà la vera natura divina. Quindi senza l'uomo Dio non è niente. Solo un'entità immobile e inerte e soprattutto senza uno scopo. Ci avete mai pensato?
l'amore è vero quando non si ha bisogno dell'altro.
Si ama veramente quando si vuole la felicità dell'altro
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Originariamente Scritto da anto85Ragazzi un po di fesserie ne avete dette..
Un ragazzo che studia fisica e a cui piace la filosofia si sente in dovere di dire la sua (sarei io... ).
Il problema di fondo di questi discorsi è la totale impossibilità di partire da postulati che siano riconosciuti come logici o normali (per normali intendo creduti esatti da (n/2)+1 delle persone dove n è la totalita'). Anche la matematica si basa su postulati indimostrabili che paiono pero' "ragionevoli"...e attraverso un discorso che sembra essere "logico" si arriva a delle conclusioni, distanti dai postulati stessi, che nessuno ci dice siano esatti. Cosa ci fa credere che siano esatti? io rispondo la fisica..che attraverso l'esperimento permette una constatazione di veridicità e dei postulati e dei discorsi logici della matematica...ripeto presunta veridicità...(quello che constatano il solito n/2+1 della popolazione). Anche la filosofia, che poi è legata alla matematica, parte da presupposti identici...si parte da postulati per poi costruire sopra discorsi che comunque sempre presentano consequenzialità logiche. Il problema che in filosofia, non essendoci un riscontro sperimentale, i postulati posso essere qualsiasi, e il punto di arrivo puo' essere del tutto logico, quanto opposto a quello a cui giungono altri.
Dio esiste e ci ha creato o siamo noi che abbiamo creato Dio....dipende! il discorso è un problema ricorsivo non convergente...quindi non ha soluzione...dipende dai postulati...che portano a dei risultati non sperimentabili (che poi è l'esperienza quella che determina il nostro concetto di verita').
In meccanica quantistica non ci importa dove sia veramente la particella...abbiamo solo una distribuzione di probabilità...per noi quella è la verità...la particella puo' essere in diversi posizioni prima che io la misuri...non mi interessa se essa sia in un punto o in un altro prima della misura stessa...la verità e' definita con la misura...
Allora cosa fare?
prendere coscienza di questa condizione di "impossibilità di verità"...direi comportamento Socratico...e comportarsi di conseguenza...parlare di questi problemi sparando paroloni è solo puro e semplice esercizio di dialettica....utile per passare un po' di tempo credendo di fare discorsi intelligenti e niente di piu'..Come diceva galileo...meglio trovare soluzioni a cose futile..che parlare di cose importanti senza soluzione alcuna...
Uno alla fine direbbe...be' cosi' ti comporti come uno stupido o come un animale..be' la mia risposta e no...io sono passato attraverso un discorso complesso che mi ha portato a queste conclusioni..attraverso una dialettica hegeliana...non penso che uno stupido lo faccia...Detto cio' quindi...
L'importante è allenarsi e pensare alla crescita muscolare, divertirsi e quant'altro..anche se cio' puo' sembrare futile è stupido...pero' che devo fare..è questa la mia condizione...non sapro mai cosa "è"..la colpa è di Dio..è lui che mi ha messo in questa condizione...
cia'
Guarda le parti colorate e deduci da solo al di la dell ottima apposizione cio che è possibile evincere dalla tua distrazione.
dialettica implica non stupidita
ergo
dialettica implica intelligenza
ma
dialettica=illusione di intelligenza
Tutto cio cosa significa.....che il fattore per il quale ti ritieni intelligente la dialettica.....è un illusione della stessa intelligenza....quindi tu sei intelligente perche ti illudi di esserlo ma se ti illudi di esserlo implica che non lo sei quindi sei stupido ;-)
ps: cavoli un altro pazzo amante della fisica della metafisica e del BB ????? non minare la mia identità capito !!!!!!!!!!!!
psps: 1-0 palla al centro
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Durante l'intervento, il cervello di Pam risultava "morto" per ciascuno dei tre test clinici (l'EEG era piatto, i potenziali evocati erano assenti e non vi era flusso sanguigno nel suo cervello). Eppure Pam ebbe un'intensa e profonda NDE.
Quando tutte le funzioni vitali di Pam furono arrestate, il medico accese la **** chirurgica ed inizio ad incidere il cranio della paziente. Durante questa fase, Pam riferì di essersi sentita "schizzare" fuori dal corpo, fluttuando al di sopra del tavolo chirurgico. Allora poté osservare per qualche tempo il dottore che stava lavorando sul suo corpo senza vita. Dalla sua posizione fuori dal corpo vedeva il chirurgo mentre segava il suo cranio con quello che le sembrava una specie di spazzolino da denti elettrico. Pam udì e riferì più tardi ciò che le infermiere avevano detto in sala operatoria e tutto quello che era accaduto durante l'intervento. Nello stesso momento tutti gli strumenti collegati con il corpo di Pam non registravano tracce di attività cerebrale.
Le sue osservazioni da una posizione fuori dal corpo di molti dettagli dell'operazione si rivelarono in seguito veridiche e molto accurate.
Ad un certo punto la coscienza di Pam cominciò a fluttuare al di fuori della sala operatoria ed a viaggiare attraverso un tunnel in fondo al quale brillava una luce. Al termine del tunnel stavano ad aspettarla i suoi parenti ed amici trapassati, compresa sua nonna già morta da lungo tempo. La NDE di Pam terminò quando un suo zio defunto la ricondusse al suo corpo affinché potesse rientrarvi. Pam riferì che rientrare nel proprio corpo (freddo) le aveva fatto l'effetto di "tuffarsi in una piscina di acqua ghiacciata". Ecco come Pam stessa racconta la sua NDE nel corso di un'intervista.
"La cosa successiva che ricordo era il suono: si trattava di un "re" naturale (nota musicale). Mentre ascoltavo quel suono, sentivo che mi stava tirando fuori dalla sommità della mia testa. Via via che uscivo fuori dal corpo, la tonalità del suono diventava più chiara. Avevo l'impressione che fosse come una strada, una frequenza lungo la quale muoversi… Ricordo di aver osservato diverse cose nella sala operatoria mentre guardavo in basso. Mi sentivo più capace di attenzione consapevole di quanto non lo fossi mai stata in tutta la mia vita… In un certo senso era come se mi fossi seduta sulle spalle del chirurgo. Non avevo una visione di tipo normale: era più brillante, più chiara e più a fuoco rispetto alla visione normale… C'erano tante cose nella sala operatoria che non riuscivo ad identificare, e tante persone.
Pensai che il modo in cui mi avevano rasato la testa era piuttosto strano. Credevo che mi avrebbero raso a zero tutti i capelli, ma non fu così… Lo strumento per segare il cranio, di cui odiavo il suono, assomigliava ad uno spazzolino da denti elettrico, ed aveva un incavo, una specie di scanalatura sulla punta, laddove la lama sembrava rientrare all'interno del manico, senza che ciò accadesse… La **** aveva inoltre delle lame intercambiabili, ma queste lame stavano in quella che sembrava un astuccio con fori di diiverse dimensioni (per infilarvi le lame)… Sentivo la **** andare più veloce. Non li vedevo usarla sulla mia testa, ma credo di aver sentito che stavano usandola su qualcosa. Emetteva un ronzio ad una frequenza piuttosto alta, e poi improvvisamente partiva: wrrrrrrr… così.
Qualcuno disse qualcosa a proposito del fatto che le mie vene ed arterie erano molto piccole. Mi sembra che fosse una voce femminile, quella della dottoressa Murray (la cardiologa), ma non ne sono sicura. Ricordo di aver pensato che avrei dovuto parlarle di questo particolare… ricordo anche di aver osservato la macchina cuore-polmone. Non mi piaceva la maschera del respiratore… ricordo una quantità di attrezzi e di strumenti che sul momento non fui in grado di riconoscere.
Avevo la sensazione di essere tirata, ma non contro la mia volontà. Andavo avanti di buon grado, perché volevo andare avanti. Uso qualche metafora per cercare di spiegarmi: era come nel Mago di Oz, qualcosa di simile all'essere risucchiati in alto dal vortice di un tornado, ma senza girare intorno e senza provare vertigini di sorta. Mi sentivo molto concentrata perché avevo una meta verso cui andare. La sensazione era quella di salire in un ascensore veramente veloce. E poi c'era un'altra sensazione, che però non era né corporea né fisica: era come essere in un tunnel, ma non era un vero tunnel.
Ad un certo punto all'inizio del vortice del tunnel diventai cosciente del fatto che mia nonna mi stava chiamando. Ma la sentivo chiamarmi non con le mie orecchie… era qualcosa di più chiaro rispetto all'udire con le orecchie. Mi fidavo di quella sensazione più di quanto non mi fidi di ciò che sento con le mie orecchie. La sensazione era che voleva che andassi da lei, così continuai ad avanzare senza timore lungo il condotto. Si trattava di un condotto oscuro, alla cui estremità più lontana c'era un piccolissimo punto di luce che via via diventava più grande e poi ancora più grande. La luce era incredibilmente brillante, come trovarsi al centro di una lampadina. Era così intensa che mi misi le mani davanti al viso aspettandomi di vederle, e invece mi accorsi che non c'erano. Ma sapevo che erano là, anche se non potevo sentirle col tatto. Di nuovo, non riesco a trovare il modo di esprimermi, ma sapevo che le mie mani erano là…
Mi resi conto che mentre cominciavo a distinguere diverse figure nella luce (figure che erano avvolte nella luce, permeate di luce, ed erano esse stesse luce) queste cominciavano a prendere forme che io potevo riconoscere e comprendere. Vidi che una di esse era mia nonna: non so se fosse realtà o proiezione, ma io saprei riconoscere mia nonna, ed il suono della sua voce, sempre ed ovunque. Tutti coloro che vedevo, ripensandoci, corrispondevano perfettamente all'immagine che ne avevo avuto quand'erano, in vita, nella loro forma più smagliante. Ne riconobbi tanti: c'erano mio zio Gene, la pro-prozia Maggie (che in effetti era una cugina), il nonno paterno… Si stavano prendendo cura di me in un modo molto speciale, come se mi custodissero. Non mi permisero di procedere oltre… Mi fu comunicato (non riesco ad esprimermi meglio, dato che non parlavano come facciamo noi) che se entravo completamente nella luce qualcosa di irreversibile sarebbe capitato al mio corpo fisico. Non sarebbero più riusciti a rimettere di nuovo quell'io che ero all'interno del mio corpo: se mi fossi allontanata troppo non sarebbero riusciti a riconnettermi. Perciò non mi avrebbero permesso di andare oltre o fare alcunché.
Io volevo entrare nella luce, ma nello stesso tempo desideravo tornare. Avevo dei figli da curare e da allevare. Era come se vedessi un film a velocità accelerata: si ha un'idea generale di ciò che accade, ma non si riesce a rallentare i fotogrammi in modo da percepire i dettagli. Poi questi miei parenti trapassati cominciarono a nutrirmi. Non lo facevano attraverso al mia bocca, come si fa col cibo, ma in qualche modo venivo nutrita. L'unico modo in cui potrei spiegare la cosa è che mi davano delle scintille. Posso senza dubbio ricordare la sensazione di ricevere nutrimento ed energia e di diventare più forte. Capisco che sembra buffo, dato che ovviamente non si trattava di qualcosa di fisico, ma all'interno dell'esperienza mi sentivo "fisicamente" forte, e pronta a tutto.
Mia nonna non mi ricondusse attraverso il tunnel, né mi rimandò indietro e neppure mi chiese di andarmene. Semplicemente, mi rivolse uno sguardo: pensavo che sarei dovuta andare con lei, ma mi fu comunicato che essa non credeva che fosse necessario. Lo zio mi disse che sarebbe venuto lui. Ed infatti mi riportò indietro attraverso il tunnel: tutto andava bene, anche se non avevo voglia di andar via. Ma quando arrivai all'inizio del tunnel e rividi quella cosa, il mio corpo, non volevo assolutamente rientrarci. Aveva un aspetto orribile, come un treno deragliato. Sembrava proprio ciò che era: morto. Penso che fosse ricoperto da un telo: mi spaventai e non volli più guardarlo.
Mi fu detto che sarebbe stato come tuffarmi in una piscina: nessun problema per me, che so tuffarmi bene. Ma non volevo ed allora, siccome cominciavo ad essere in ritardo (o qualcosa del genere) lo zio mi diede una spinta. Sentii una decisa repulsione e nello stesso tempo fui tirata dal mio corpo: il corpo tirava ed il tunnel spingeva… Fu come tuffarsi in una piscina di acqua ghiacciata… fece male! Quando tornai in me, stavano suonando "Hotel California" ed il verso era: "Puoi lasciare l'albergo ogni volta che vuoi, ma non potrai mai andartene". Accennai in seguito al dottor Brown che queste parole erano davvero sconsolanti, ma lui mi disse che avevo bisogno di dormirci sopra. Quando ripresi conoscenza, avevo ancora il respiratore.
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cpme disse il Buddha occorre percorrere la via di mezzo senza integralismi ne da parte atea ne da parte religiosa( anche perche' ripeto Dio non e' religione)..occore continuare a studiare tutto il possibile per cercare di ottenere una prospettiva ampia ed illuminata...che non potra' mai essere definitiva....bisogna sapere l'esoterismo...il misticismo..le religioni..la cabala i veda ....la scienza la medicina la cosmologia la spiritualita'...i viaggi astrali..lo sciamenesimo le NDE ecc.indagare tutte le esperienze e vedere alla fine il quadro plausibile che ne sortisce.Last edited by epico; 26-11-2005, 01:04:53.
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