Ma quali molestie...
p-e
Abusò di un allievo, «ma la vittima era lei»
Sandra Geisel, 42 anni, condannata per aver fatto sesso con un 16enne. «È colpevole per la legge, ma era lei vittima dei ragazzi»
STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
function apriInviaPagina() { var miourl=window.location.href; var miourl_s=miourl.split("&"); var loc=""; for (i in miourl_s) loc+=miourl_s[i]+"!*"; loc=loc.substr(0,loc.length-2) tit = document.title prop = "menubar=no,status=no,titlebar=no,toolbar=no,width=450,height=450,scrollbars=yes" window.open("/cf/tellafriend/form.cfm?rr="+loc+"&tit="+tit, "InviaPagina", prop); }I PIU' LETTI
INVIA QUESTO ARTICOLO
ALBANY (Stati Uniti) - Condannata per aver avuto rapporti sessuali con uno studente di 16 anni, ma secondo il giudice «anche lei era una vittima». Una sentenza che ha già fatto discutere molto negli Stati Uniti, quella del giudice Stephen Herrick di Albany, nello stato di New York. «Il sedicenne in questo processo è una vittima secondo la legge, ma non è una vittima in nessun altro senso», ha detto nelle motivazioni della sentenza il togato che, dunque di fatto, ha ritenuto innocente almeno dal punto di vista morale la professoressa, una bionda 42enne madre di quattro figli.
Sandra Geisel, 42 anni (da Internet)
Sandra Beth Geisel ha confessato il reato di violenza, consumato lo scorso maggio. Ha anche ammesso di aver avuto rapporti con altri due studenti, ma essendo questi 17enni non è stata sottoposta a ulteriori accuse, poiché i due avevano un'età con la quale, per la legge americana, non scatta il reato di abuso di minore. Il giudice Herrick ha detto, leggendo la sentenza, che gli studenti «manipolavano, usavano e abusavano sessualmente» della loro insegnante. «La umiliavano e la ridicolizzavano, a volte mettevano le sue telefonate in vivavoce. La consideravano una playmate», ha detto il magistrato. «Lei - ha aggiunto Herrick rivolgendosi all'imputata - percepiva quel che stava accadendo, ma non ha saputo venirne fuori, nonostante avesse un figlio nella sua stessa scuola».
Le parole comprensive di Herrick nei confronti della donna, che è stata licenziata in giugno dalla scuola cattolica in cui insegnava, hanno suscitato la reazione sdegnata del pubblico ministero della contea David Soares che ha definito «oltraggioso dipingere qualcuno che è stato condannato come qualcosa di diverso da un violentatore. E' offensiva l'idea che il giudice non consideri i ragazzi delle vittime». Sandra Geisel si è detta molto dispiaciuta dei suoi eerrori e ha assunto «la piena responsabilità delle mie azioni».
p-e
Abusò di un allievo, «ma la vittima era lei»
Sandra Geisel, 42 anni, condannata per aver fatto sesso con un 16enne. «È colpevole per la legge, ma era lei vittima dei ragazzi»
STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
function apriInviaPagina() { var miourl=window.location.href; var miourl_s=miourl.split("&"); var loc=""; for (i in miourl_s) loc+=miourl_s[i]+"!*"; loc=loc.substr(0,loc.length-2) tit = document.title prop = "menubar=no,status=no,titlebar=no,toolbar=no,width=450,height=450,scrollbars=yes" window.open("/cf/tellafriend/form.cfm?rr="+loc+"&tit="+tit, "InviaPagina", prop); }I PIU' LETTI
INVIA QUESTO ARTICOLO
ALBANY (Stati Uniti) - Condannata per aver avuto rapporti sessuali con uno studente di 16 anni, ma secondo il giudice «anche lei era una vittima». Una sentenza che ha già fatto discutere molto negli Stati Uniti, quella del giudice Stephen Herrick di Albany, nello stato di New York. «Il sedicenne in questo processo è una vittima secondo la legge, ma non è una vittima in nessun altro senso», ha detto nelle motivazioni della sentenza il togato che, dunque di fatto, ha ritenuto innocente almeno dal punto di vista morale la professoressa, una bionda 42enne madre di quattro figli.
Sandra Geisel, 42 anni (da Internet)
Sandra Beth Geisel ha confessato il reato di violenza, consumato lo scorso maggio. Ha anche ammesso di aver avuto rapporti con altri due studenti, ma essendo questi 17enni non è stata sottoposta a ulteriori accuse, poiché i due avevano un'età con la quale, per la legge americana, non scatta il reato di abuso di minore. Il giudice Herrick ha detto, leggendo la sentenza, che gli studenti «manipolavano, usavano e abusavano sessualmente» della loro insegnante. «La umiliavano e la ridicolizzavano, a volte mettevano le sue telefonate in vivavoce. La consideravano una playmate», ha detto il magistrato. «Lei - ha aggiunto Herrick rivolgendosi all'imputata - percepiva quel che stava accadendo, ma non ha saputo venirne fuori, nonostante avesse un figlio nella sua stessa scuola».
Le parole comprensive di Herrick nei confronti della donna, che è stata licenziata in giugno dalla scuola cattolica in cui insegnava, hanno suscitato la reazione sdegnata del pubblico ministero della contea David Soares che ha definito «oltraggioso dipingere qualcuno che è stato condannato come qualcosa di diverso da un violentatore. E' offensiva l'idea che il giudice non consideri i ragazzi delle vittime». Sandra Geisel si è detta molto dispiaciuta dei suoi eerrori e ha assunto «la piena responsabilità delle mie azioni».
Commenta