Francia, stato emergenza prolungato a 3 mesi
Nelle notte incendiate 284 auto, cinque agenti feriti, 112 fermati. L'Ue pronta a stanziare 50 milioni di euro per le periferie francesi
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PARIGI - Il governo francese ha approvato lunedì un progetto di legge per contrastare la rivolta delle periferie che prevede un prolungamento fino a tre mesi dello stato di emergenza. Secondo il portavoce del governo francese Jean-Francois Copè potrebbe entrare in vigore già dal 21 novembre. Secondo la legge del 1955 il governo può dichiarare lo stato d'emergenza con un decreto per la durata massima di dodici giorni. La proroga oltre questo termine può essere autorizzata solo dalla legge, infatti ora per l'ok definitivo del provvedimento approvato dal governo serve il sì del Parlamento.
Un'auto bruciata a Clichy-sous-Bois, periferia di Parigi (Ap(
284 AUTO INCENDIATE NELLA NOTTE - Il bilancio della 18ª notte di scontri è di 284 auto bruciate, cinque agenti feriti e 112 fermi. Domenica si erano registrate 315 vetture incendiate e 161 fermi. Il coprifuoco notturno resta in vigore in una quarantina di municipi mentre a Lione rimane il divieto di raduno per scongiurare nuovi scontri nel centro storico. Dall'inizio dei disordini sono stati effettuati 2.764 fermi e 375 persone sono finite in carcere.
AIUTI DALL'UE - Il presidente della commissione europea, José Manuel Barroso, ha parlato della disponibilità a uno stanziamento da parte dell'Ue di 50 milioni di euro per far fronte all'emergenza delle periferie francesi. Secondo Barroso le rivolte nelle banlieu sono «un affare europeo» e non solo francese. Secondo il presidente della commissione Ue è possibile pensare a una «riprogrammazione in termini di inclusione sociale, di appoggio all’occupazione nelle città e nelle periferie», che potrebbe arrivare «fino a un miliardo di euro», soldi che servirebbero per «mostrare in modo concreto la nostra solidarietà alla Francia».
14 novembre 2005
Nelle notte incendiate 284 auto, cinque agenti feriti, 112 fermati. L'Ue pronta a stanziare 50 milioni di euro per le periferie francesi
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PARIGI - Il governo francese ha approvato lunedì un progetto di legge per contrastare la rivolta delle periferie che prevede un prolungamento fino a tre mesi dello stato di emergenza. Secondo il portavoce del governo francese Jean-Francois Copè potrebbe entrare in vigore già dal 21 novembre. Secondo la legge del 1955 il governo può dichiarare lo stato d'emergenza con un decreto per la durata massima di dodici giorni. La proroga oltre questo termine può essere autorizzata solo dalla legge, infatti ora per l'ok definitivo del provvedimento approvato dal governo serve il sì del Parlamento.
Un'auto bruciata a Clichy-sous-Bois, periferia di Parigi (Ap(
284 AUTO INCENDIATE NELLA NOTTE - Il bilancio della 18ª notte di scontri è di 284 auto bruciate, cinque agenti feriti e 112 fermi. Domenica si erano registrate 315 vetture incendiate e 161 fermi. Il coprifuoco notturno resta in vigore in una quarantina di municipi mentre a Lione rimane il divieto di raduno per scongiurare nuovi scontri nel centro storico. Dall'inizio dei disordini sono stati effettuati 2.764 fermi e 375 persone sono finite in carcere.
AIUTI DALL'UE - Il presidente della commissione europea, José Manuel Barroso, ha parlato della disponibilità a uno stanziamento da parte dell'Ue di 50 milioni di euro per far fronte all'emergenza delle periferie francesi. Secondo Barroso le rivolte nelle banlieu sono «un affare europeo» e non solo francese. Secondo il presidente della commissione Ue è possibile pensare a una «riprogrammazione in termini di inclusione sociale, di appoggio all’occupazione nelle città e nelle periferie», che potrebbe arrivare «fino a un miliardo di euro», soldi che servirebbero per «mostrare in modo concreto la nostra solidarietà alla Francia».
14 novembre 2005
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