leggete questo
Dalla botte alle stelle: investire in vino d'autore rende, specialmente in tempi di crisi economica. Secondo un'inchiesta di qualche mese fa, le etichette più pregiate sono state rivalutate dal 500% al 900% in un periodo medio di dieci anni. Ultimamente la corsa non sembra arrestarsi in alcun modo. Le quotazioni migliori sono per il Brunello di Montalcino, Barolo, Masseto, Sassicaia.
Un Barolo Sandrone Connubi Boschis del 1990, inizialmente in vendita a 55mila lire, valeva lo scorso anno 550mila lire. Adesso si trova a 437 euro, circa il 60% in più rispetto al 2003. Ottime anche le quotazioni del Masseto e Ornellaia. Una bottiglia di Ornellaia 98 - Tenuta dell'Ornellaia (miglior vino al mondo nel 2002 secondo la rivista "Wine spectator") costa oggi circa 200 euro; un Masseto del 2001 (premiato dalla stessa rivista con il punteggio rarissimo di 100/100) costa invece circa 280 dollari a bottiglia, 1680 dollari per una cassa di 6. Buone notizie anche per chi possiede un Sassicaia del 1990, migliore vino al mondo di quell'anno: una bottiglia vale all'incirca 303 euro: questo almeno è il prezzo a cui si trova in vendita sulla rete.
Il Brunello di Montalcino Biondi Santi rimane però la cantina a più alto indice di rendimento in Italia secondo Winenews.it: la "Riserva 1955" - unico vino del nostro Paese inserito tra i dodici migliori del Novecento nella classifica di Wine Spectator - si è rivalutata del 141.923% sul valore iniziale e la "Riserva 1945" si è incrementata dell'85.112%. Cifre record anche per i "gioielli" Biondi Santi ormai introvabili e ricercatissimi dai collezionisti di aste di tutto il mondo: nel 1988 una bottiglia di "Riserva 1988" è stata venduta all'asta per 20.658 euro; nel 2001 la "Riserva 1891" è stata invece aggiudicata per 15.235 euro. In tempi più recenti un "Biondi Santi Riserva 1990" posto in commercio nel 1996 a 103 euro ha quasi decuplicato il suo valore: si trova in vendita con molta difficoltà e costa qualcosa come 860 euro a bottiglia, con un incremento dell'832,53%.
Attenzione però: si tratta di esempi molto particolari, di vini pregiati e apprezzati in tutto il mondo. I dati relativi ai vini "comuni" sono infatti leggermente diversi. In Toscana, ad esempio, il prezzo medio all'ettolitro dei cinque vini docg alla vendemmia (Chianti Classico, Brunello, Nobile, Vernaccia, Chianti) sono addirittura diminuiti negli ultimi 2 anni (vendemmia 2001- 2003). Un ettolitro di Brunello all'origine (vendemmia 2001) nell'agosto 2003 costava 700 euro; ad agosto 2004 (vendemmia 2003) costa 600 euro. Stesso discorso per il Nobile di Montepulciano passato in media da 400 a 300 euro l'ettolitro (dati ricavati dal bollettino della Camera di commercio di Siena).
I collezionisti però sanno bene cosa scegliere e le aste per aggiudicarsi le bottiglie più pregiate si stanno moltimplicando in giro per il mondo. Per gli appassionati il prossimo 7 novembre appuntamento da non perdere a Roma: 3000 etichette mito (tra cui una bottiglia di Brunello di Montalcino riserva Biondi Santi del 1891) andranno all'asta alla Casina Valadier. Saranno battuti 700 lotti tra cui un doppio magnum di Chateadel Petrùs 1971, Amarone Bertani 1963 e Dom Perignon 1971.
Dalla botte alle stelle: investire in vino d'autore rende, specialmente in tempi di crisi economica. Secondo un'inchiesta di qualche mese fa, le etichette più pregiate sono state rivalutate dal 500% al 900% in un periodo medio di dieci anni. Ultimamente la corsa non sembra arrestarsi in alcun modo. Le quotazioni migliori sono per il Brunello di Montalcino, Barolo, Masseto, Sassicaia.
Un Barolo Sandrone Connubi Boschis del 1990, inizialmente in vendita a 55mila lire, valeva lo scorso anno 550mila lire. Adesso si trova a 437 euro, circa il 60% in più rispetto al 2003. Ottime anche le quotazioni del Masseto e Ornellaia. Una bottiglia di Ornellaia 98 - Tenuta dell'Ornellaia (miglior vino al mondo nel 2002 secondo la rivista "Wine spectator") costa oggi circa 200 euro; un Masseto del 2001 (premiato dalla stessa rivista con il punteggio rarissimo di 100/100) costa invece circa 280 dollari a bottiglia, 1680 dollari per una cassa di 6. Buone notizie anche per chi possiede un Sassicaia del 1990, migliore vino al mondo di quell'anno: una bottiglia vale all'incirca 303 euro: questo almeno è il prezzo a cui si trova in vendita sulla rete.
Il Brunello di Montalcino Biondi Santi rimane però la cantina a più alto indice di rendimento in Italia secondo Winenews.it: la "Riserva 1955" - unico vino del nostro Paese inserito tra i dodici migliori del Novecento nella classifica di Wine Spectator - si è rivalutata del 141.923% sul valore iniziale e la "Riserva 1945" si è incrementata dell'85.112%. Cifre record anche per i "gioielli" Biondi Santi ormai introvabili e ricercatissimi dai collezionisti di aste di tutto il mondo: nel 1988 una bottiglia di "Riserva 1988" è stata venduta all'asta per 20.658 euro; nel 2001 la "Riserva 1891" è stata invece aggiudicata per 15.235 euro. In tempi più recenti un "Biondi Santi Riserva 1990" posto in commercio nel 1996 a 103 euro ha quasi decuplicato il suo valore: si trova in vendita con molta difficoltà e costa qualcosa come 860 euro a bottiglia, con un incremento dell'832,53%.
Attenzione però: si tratta di esempi molto particolari, di vini pregiati e apprezzati in tutto il mondo. I dati relativi ai vini "comuni" sono infatti leggermente diversi. In Toscana, ad esempio, il prezzo medio all'ettolitro dei cinque vini docg alla vendemmia (Chianti Classico, Brunello, Nobile, Vernaccia, Chianti) sono addirittura diminuiti negli ultimi 2 anni (vendemmia 2001- 2003). Un ettolitro di Brunello all'origine (vendemmia 2001) nell'agosto 2003 costava 700 euro; ad agosto 2004 (vendemmia 2003) costa 600 euro. Stesso discorso per il Nobile di Montepulciano passato in media da 400 a 300 euro l'ettolitro (dati ricavati dal bollettino della Camera di commercio di Siena).
I collezionisti però sanno bene cosa scegliere e le aste per aggiudicarsi le bottiglie più pregiate si stanno moltimplicando in giro per il mondo. Per gli appassionati il prossimo 7 novembre appuntamento da non perdere a Roma: 3000 etichette mito (tra cui una bottiglia di Brunello di Montalcino riserva Biondi Santi del 1891) andranno all'asta alla Casina Valadier. Saranno battuti 700 lotti tra cui un doppio magnum di Chateadel Petrùs 1971, Amarone Bertani 1963 e Dom Perignon 1971.
Commenta