cari amici, mi confido con voi su questa cosa e vi chiedo consiglio perchè non ne posso parlare a nessun altro: non certamente ai miei genitori, ma neanche ai miei amici più stretti, che temo non potrebbero capire. Voi invece ormai sapete che io a certe cose ci bado eccome, anche se in effetti non sono cose oggettivamente importanti...
Il problema è questo: dopo una vita di duro lavoro, da qualche anno i miei genitori sono riusciti a comprare la casa dei loro sogni, una villa antica in collina. L' hanno comprata per me, pensando che sarebbe stata mia. Vicino alla nostra proprietà, però, c'è una villetta che a me fa schifo, è veramente brutta e rovina tutto il contesto. Io ho già programmato la mia vita in un modo che reputo soddisfacente: come sapete voglio entrare nella legione straniera e diventare cittadino francese e andarmene via per sempre da qui. Però quella villetta per me è un cruccio: è il simbolo di tutto ciò che odio, e a causa delle bruttezze morali di cui essa è simbolo, io sarò costretto a rinunciare a un sacco di cose, perchè pur di dire "Io? No-" mi amputerei un braccio. Insomma, io me ne vado, però quella villetta deve andare giù: è la cosa più importante della mia vita. Quando mia madre sarà morta, tra 20-30 anni, non importa quando, io vorrei che la mia amica C prendesse lei tutto quanto, impegnandosi in cambio a comprare quella villetta e demolirla. Io potrei essere già morto allora, e se non lo fossi, comunque, quando mia madre non ci sarà più non sarò interessato alla mia eredità: io vivrò bene anche in una stanza ammobiliata... C. non è la mia unica amica, però tra le persone a cui voglio bene è quella che più mi assomiglia e in cui mi identifico, perchè è strana e incasinata come me e poi ha l' aspetto che vorrei avere se fossi una ragazza. Io sento il bisogno di parlarle di questa cosa, e vorrei che mi promettesse che lo farà, che posso stare tranquillo perchè butterà giù quella casa per me. Ma ho paura che se le dico questa cosa penserà che è una balla che mi sono inventato per qualche strano motivo, magari per dimostrarle che davvero io andrò nella legione, dato che lei pensa che questo sia solo un altro dei miei progetti bislacchi, e che tra 2 mesi non ci penserò neanche più... Ma se sapesse in quanti fogli ho scritto il suo nome pianificando questo futuro, e dando per scontato che dovrà tornare a vivere in italia, e sperando che trovi l' uomo adatto per lei e ci faccia una figlia e che questa sua figlia un giorno cammini per queste stanze e legga i miei libri... Cioè, la cosa che vorrei capisse è che non le lascio la casa per sentirmi dire grazie, ma al contrario: è una cosa di cui io ho bisogno. Ho paura che sia un po' difficile perfino per lei entrare nel mio ragionamento... ma sarei l' uomo più felice del mondo se potessi avere la certezza che tutto andrà come voglio. Cosa mi consigliate? Forse è meglio se aspeto a parlarci dopo che la legione sarà cosa fatta, così vedrà che dico sul serio? cioè, sarò strano io, ma ci penso di continuo a questa cosa, stanotte non ho potuto dormire da tanto che ero ansioso, anzi, insoddisfatto... mi disturba molto, questa cosa potrebbe rendere imperfetto tutto quanto il resto...
Il problema è questo: dopo una vita di duro lavoro, da qualche anno i miei genitori sono riusciti a comprare la casa dei loro sogni, una villa antica in collina. L' hanno comprata per me, pensando che sarebbe stata mia. Vicino alla nostra proprietà, però, c'è una villetta che a me fa schifo, è veramente brutta e rovina tutto il contesto. Io ho già programmato la mia vita in un modo che reputo soddisfacente: come sapete voglio entrare nella legione straniera e diventare cittadino francese e andarmene via per sempre da qui. Però quella villetta per me è un cruccio: è il simbolo di tutto ciò che odio, e a causa delle bruttezze morali di cui essa è simbolo, io sarò costretto a rinunciare a un sacco di cose, perchè pur di dire "Io? No-" mi amputerei un braccio. Insomma, io me ne vado, però quella villetta deve andare giù: è la cosa più importante della mia vita. Quando mia madre sarà morta, tra 20-30 anni, non importa quando, io vorrei che la mia amica C prendesse lei tutto quanto, impegnandosi in cambio a comprare quella villetta e demolirla. Io potrei essere già morto allora, e se non lo fossi, comunque, quando mia madre non ci sarà più non sarò interessato alla mia eredità: io vivrò bene anche in una stanza ammobiliata... C. non è la mia unica amica, però tra le persone a cui voglio bene è quella che più mi assomiglia e in cui mi identifico, perchè è strana e incasinata come me e poi ha l' aspetto che vorrei avere se fossi una ragazza. Io sento il bisogno di parlarle di questa cosa, e vorrei che mi promettesse che lo farà, che posso stare tranquillo perchè butterà giù quella casa per me. Ma ho paura che se le dico questa cosa penserà che è una balla che mi sono inventato per qualche strano motivo, magari per dimostrarle che davvero io andrò nella legione, dato che lei pensa che questo sia solo un altro dei miei progetti bislacchi, e che tra 2 mesi non ci penserò neanche più... Ma se sapesse in quanti fogli ho scritto il suo nome pianificando questo futuro, e dando per scontato che dovrà tornare a vivere in italia, e sperando che trovi l' uomo adatto per lei e ci faccia una figlia e che questa sua figlia un giorno cammini per queste stanze e legga i miei libri... Cioè, la cosa che vorrei capisse è che non le lascio la casa per sentirmi dire grazie, ma al contrario: è una cosa di cui io ho bisogno. Ho paura che sia un po' difficile perfino per lei entrare nel mio ragionamento... ma sarei l' uomo più felice del mondo se potessi avere la certezza che tutto andrà come voglio. Cosa mi consigliate? Forse è meglio se aspeto a parlarci dopo che la legione sarà cosa fatta, così vedrà che dico sul serio? cioè, sarò strano io, ma ci penso di continuo a questa cosa, stanotte non ho potuto dormire da tanto che ero ansioso, anzi, insoddisfatto... mi disturba molto, questa cosa potrebbe rendere imperfetto tutto quanto il resto...
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