Ultimamente mi è capitato di pensare alla morte e di provare una strana sensazione. Mi chiedo cosa ci sia dopo di essa, e non riesco a ragionarci sopra. A qualcuno di voi è mai capitato di essere anestetizzato? Io mi ricordo quando nel '97 sono stato operato alle tonsille: ero in sala operatoria, sdraiato sul lettino. Una punturina, e tutto ad un tratto mi sono addormentato senza rendermene conto. Mi sono svegliato ore dopo nel letto della stanza dell'ospedale e non ricordavo più niente. Come se non avessi avuto attività cerebrale, come se fossi morto. Allora mi chiedo: è così la morte? E' come spegnere una macchina? Ma il pensiero di non pensare più, di non sognare più mi manda ai matti. Tutti i pensieri, tutti i ricordi, che fine fanno? ***** ci deve essere qualcosa. Allora penso che forse abbiamo veramente un anima che continua il suo percorso dopo la morte, ma mi chiedo: perchè? Perchè non viviamo in eterno? A che scopo vivere secondo certe regole? Non rubare, non uccidere, lavorare, mettere su famiglia, crescere la prole...perchè? Tanto tra x anni morirò e non ricorderò più niente. E' qui che nasce il dubbio morte e basta o vita dopo la morte. A qualcosa dovrà pur servire tutto ciò che facciamo...
L'inferno, il paradiso, mi sembrano più che altro invenzioni religiose vecchie di secoli, quando si credeva nella stregoneria, non sono cose di oggi. Eppure la chiesa ne parla in continuazione. Sara vero? Quando vedi in tv quelli che ritornano dalla morte e dicono di aver visto un tunnel di luce dove alla fine c'erano i lori cari che li chiamavano e invece loro sono tornati indietro...
E mi chiedo se ha senso fare sacrifici, amare la mia ragazza alla follia, resistere alle tentazioni, non tradirla, non tradire gli amici, andare in palestra tre volte a settimana e vivere perennemente con i doms, se poi non ricorderò più?
Tutto ciò per dire che ho una paura fottuta della morte. O per lo meno, ho paura che venga troppo presto.
Questi pensieri mi inquietano assai.
Voi ci avete mai pensato?
P.S. A parte le prime battute che arriveranno "Fatti curare", "Sei malato" ecc. ecc. vi chiedo seriamente se avete mai riflettuto sullo scopo della vostra vita in relazione a quello che viene dopo.
L'inferno, il paradiso, mi sembrano più che altro invenzioni religiose vecchie di secoli, quando si credeva nella stregoneria, non sono cose di oggi. Eppure la chiesa ne parla in continuazione. Sara vero? Quando vedi in tv quelli che ritornano dalla morte e dicono di aver visto un tunnel di luce dove alla fine c'erano i lori cari che li chiamavano e invece loro sono tornati indietro...
E mi chiedo se ha senso fare sacrifici, amare la mia ragazza alla follia, resistere alle tentazioni, non tradirla, non tradire gli amici, andare in palestra tre volte a settimana e vivere perennemente con i doms, se poi non ricorderò più?
Tutto ciò per dire che ho una paura fottuta della morte. O per lo meno, ho paura che venga troppo presto.
Questi pensieri mi inquietano assai.
Voi ci avete mai pensato?
P.S. A parte le prime battute che arriveranno "Fatti curare", "Sei malato" ecc. ecc. vi chiedo seriamente se avete mai riflettuto sullo scopo della vostra vita in relazione a quello che viene dopo.
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