Originariamente Scritto da BESTIOLINA
uomini le cui medaglie riempiono ideali sacchi stivati nelle soffitte di casa. Ivano il milanese ha però mostrato il piglio che nessuno più gli riconosceva, l'intraprendenza che albergava solo nei ricordi di quelli che avevano assistito a quella infuocata mattinata di cinque anni fa. Fianco a fianco a Korzeniowski, un paio di appoggi davanti a Perez, testa alta, schiena dritta. Uno spettacolo. L'ecuadoriano, dopo 13 chilometri ha prodotto l'azione irresistibile che è diventata il suo marchio di fabbrica, e allora non ce n'è stata più per nessuno. Ma la visione di un azzurro protagonista, di quell'azzurro, ha illuminato la nostra giornata. Alla fine, Brugnetti è stato sesto (1h20:06; passaggio a metà in 39:54), anche a perché, con due proposte di squalifica sulle spalle, ha preferito rinunciare a prendere i due cinesi che aveva davanti. L'oro è andato a Perez, divinità sudamericana, in 1h18:42, l'argento a Korzeniowski, idolo polacco, in 1h19:02. Poi gli altri, decisamente sotto di loro in quanto a classe, carisma; anzi, qualcuno, come l'austaliano Deakes, terzo in 1h19:11, probabilmente da considerarsi un intruso in questo gruppo, considerato quanto fatto vedere sulle strade di Naumburg.
mi viene un dubbio, coincidenza o pseudonimo






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