Rifiuta la trasfusione
muore Testimone di Geova
La donna, 66 anni, era ricoverata al reparto di Cardiologia
IL SUO credo imponeva di rifiutare una eventuale trasfusione di sangue. Da buona Testimone di Geova ha rispettato fino all'ultimo il severo precetto. Così è morta, rinunciando a quella trasfusione che di certo le avrebbe salvato la vita. Un "no" secco e deciso, ripetuto senza alcuna esitazione ai medici di turno, che non hanno potuto fare altro se non rispettare la volontà della paziente e della sua famiglia.
Protagonista una signora di 66 anni, che chiameremo Angela. La donna, sofferente di asma cardiopatica, era ricoverata da pochi giorni al reparto di Cardiologia dell'ospedale dell'Annunziata.
Martedì le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente per una sopravvenuta emorragia addominale, che le ha fatto perdere tanto sangue. Solo una trasfusione, a questo punto, le avrebbe permesso di sopravvivere.
Nella stanza della signora Angela giunge il medico di turno. Nel frattempo arrivano anche i familiari, anch'essi Testimoni di Geova.
Alla paziente e ai suoi cari viene spiegato che le condizioni tendono ad aggravarsi e che la trasfusione è l'unico intervento risolutivo.
Angela, sofferente, dice che non è possibile. «Sono Testimone di Geova, la mia religione rinnega la trasfusione di sangue». Il medico di turno cerca di convincere i familiari, anch'essi però dello stesso parere della congiunta.
A questo punto i responsabili del reparto di Cardiologia decidono di contattare la Procura della Repubblica di Cosenza, alla quale chiedono di intervenire sulla vicenda della signora Angela. Dagli uffici della magistratura la risposta è però negativa: «Non possiamo intervenire. Bisogna rispettare la volontà della signora».
Dopo poche ore la paziente muore. Attorno a lei i familiari, tutti Testimoni di Geova e tutti d'accordo nel dire "no" alla trasfusione.
Un credo severo ma rispettato fino in fondo, a costo di perdere la vita. Non è la prima volta che un testimone di Geova muore rinunciando alla trasfusione di sangue.
Un precetto inconcepibile per chi pratica un'altra religione, ma sacro e inviolabile per chi chiama "Geova" il suo Dio
muore Testimone di Geova
La donna, 66 anni, era ricoverata al reparto di Cardiologia
IL SUO credo imponeva di rifiutare una eventuale trasfusione di sangue. Da buona Testimone di Geova ha rispettato fino all'ultimo il severo precetto. Così è morta, rinunciando a quella trasfusione che di certo le avrebbe salvato la vita. Un "no" secco e deciso, ripetuto senza alcuna esitazione ai medici di turno, che non hanno potuto fare altro se non rispettare la volontà della paziente e della sua famiglia.
Protagonista una signora di 66 anni, che chiameremo Angela. La donna, sofferente di asma cardiopatica, era ricoverata da pochi giorni al reparto di Cardiologia dell'ospedale dell'Annunziata.
Martedì le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente per una sopravvenuta emorragia addominale, che le ha fatto perdere tanto sangue. Solo una trasfusione, a questo punto, le avrebbe permesso di sopravvivere.
Nella stanza della signora Angela giunge il medico di turno. Nel frattempo arrivano anche i familiari, anch'essi Testimoni di Geova.
Alla paziente e ai suoi cari viene spiegato che le condizioni tendono ad aggravarsi e che la trasfusione è l'unico intervento risolutivo.
Angela, sofferente, dice che non è possibile. «Sono Testimone di Geova, la mia religione rinnega la trasfusione di sangue». Il medico di turno cerca di convincere i familiari, anch'essi però dello stesso parere della congiunta.
A questo punto i responsabili del reparto di Cardiologia decidono di contattare la Procura della Repubblica di Cosenza, alla quale chiedono di intervenire sulla vicenda della signora Angela. Dagli uffici della magistratura la risposta è però negativa: «Non possiamo intervenire. Bisogna rispettare la volontà della signora».
Dopo poche ore la paziente muore. Attorno a lei i familiari, tutti Testimoni di Geova e tutti d'accordo nel dire "no" alla trasfusione.
Un credo severo ma rispettato fino in fondo, a costo di perdere la vita. Non è la prima volta che un testimone di Geova muore rinunciando alla trasfusione di sangue.
Un precetto inconcepibile per chi pratica un'altra religione, ma sacro e inviolabile per chi chiama "Geova" il suo Dio
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