L'uomo si rifà il seno: quadruplicati i casi
Gli esperti: «E' il semplice desiderio di mostrarsi più ordinati nella fase dell’invecchiamento»
Gerard Depardieu (Olycom)
ROMA - Non è per rincorrere la giovinezza perduta. Né per eliminare senza troppi sacrifici vistose rotondità. Dietro al fenomeno della corsa alla ginecomastia, la riduzione del seno, quadruplicati gli interventi maschili negli ultimi 2 anni in Italia, c’è invece «il semplice desiderio di mostrarsi più ordinati nella fase dell’invecchiamento», difende la scelta Marco Gasparotti, cattedra di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva all’Università di Tor Vergata. Non è dunque da biasimare né deridere l’uomo che si rifà il seno.
Tendenza in aumento anche in Gran Bretagna. Secondo Kefah Mokbel, dell’ospedale londinese St George’s and Princess Grace, è raddoppiata la richiesta di interventi. In Italia evidentemente il bisogno del maschio di liberarsi delle parti in eccesso sotto la camicia è addirittura superiore a quello dei coetanei anglosassoni. Quasi il 25% dei clienti dei chirurghi plastici, su un totale di 47 mila all’anno, si fanno aspirare il grasso nella parte alta del torace. I medici sono d’accordo nell’attribuire l’aumento dell’adiposità in zone inusuali per gli uomini agli estrogeni contenuti nel cibo, carne in primo luogo, e nell’ambiente.
Carlo Foresta, presidente della Società italiana di andrologia: «E’ cresciuta l’incidenza delle disfunzioni dell’attività endocrina. Tra le conseguenze cliniche c’è anche la ginecomastia. Ciò dipende da quello che mangiamo, ma anche l’ambiente si è estrogenizzato. Gli ormoni femminili nei laghi americani hanno trasformato i pesci in ermafroditi». Prima gli interventi di ginecomastia, con asportazione delle ghiandole mammarie, erano limitati agli adolescenti colpiti da disfunzioni. Ora la maggioranza dei pazienti hanno più di 45 anni, professionisti di buon livello, ceto sociale medio alto. Vanno in palestra, si mettono a dieta per essere in ordine, ma il dimagrimento non basta. E allora si rivolgono agli specialisti delle belle forme. Che in questi casi aspirano il grasso di troppo con la liposuzione, in anestesia locale o generale, tutto in day hospital.
«Dopo i 45 c’è un viraggio ormonale che accompagna l’andropausa — dice Gasparotti —. I fianchi si allargano, la potenza sessuale diminuisce, aumenta l’obesità». La ginecomastia è una delle prestazioni più richieste dagli uomini divisi tra rinoplastica (naso) 20%, 6% lifting, 30% addominoplastica.
Margherita De Bac
29 settembre 2005
Gli esperti: «E' il semplice desiderio di mostrarsi più ordinati nella fase dell’invecchiamento»
Gerard Depardieu (Olycom)
ROMA - Non è per rincorrere la giovinezza perduta. Né per eliminare senza troppi sacrifici vistose rotondità. Dietro al fenomeno della corsa alla ginecomastia, la riduzione del seno, quadruplicati gli interventi maschili negli ultimi 2 anni in Italia, c’è invece «il semplice desiderio di mostrarsi più ordinati nella fase dell’invecchiamento», difende la scelta Marco Gasparotti, cattedra di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva all’Università di Tor Vergata. Non è dunque da biasimare né deridere l’uomo che si rifà il seno.
Tendenza in aumento anche in Gran Bretagna. Secondo Kefah Mokbel, dell’ospedale londinese St George’s and Princess Grace, è raddoppiata la richiesta di interventi. In Italia evidentemente il bisogno del maschio di liberarsi delle parti in eccesso sotto la camicia è addirittura superiore a quello dei coetanei anglosassoni. Quasi il 25% dei clienti dei chirurghi plastici, su un totale di 47 mila all’anno, si fanno aspirare il grasso nella parte alta del torace. I medici sono d’accordo nell’attribuire l’aumento dell’adiposità in zone inusuali per gli uomini agli estrogeni contenuti nel cibo, carne in primo luogo, e nell’ambiente.
Carlo Foresta, presidente della Società italiana di andrologia: «E’ cresciuta l’incidenza delle disfunzioni dell’attività endocrina. Tra le conseguenze cliniche c’è anche la ginecomastia. Ciò dipende da quello che mangiamo, ma anche l’ambiente si è estrogenizzato. Gli ormoni femminili nei laghi americani hanno trasformato i pesci in ermafroditi». Prima gli interventi di ginecomastia, con asportazione delle ghiandole mammarie, erano limitati agli adolescenti colpiti da disfunzioni. Ora la maggioranza dei pazienti hanno più di 45 anni, professionisti di buon livello, ceto sociale medio alto. Vanno in palestra, si mettono a dieta per essere in ordine, ma il dimagrimento non basta. E allora si rivolgono agli specialisti delle belle forme. Che in questi casi aspirano il grasso di troppo con la liposuzione, in anestesia locale o generale, tutto in day hospital.
«Dopo i 45 c’è un viraggio ormonale che accompagna l’andropausa — dice Gasparotti —. I fianchi si allargano, la potenza sessuale diminuisce, aumenta l’obesità». La ginecomastia è una delle prestazioni più richieste dagli uomini divisi tra rinoplastica (naso) 20%, 6% lifting, 30% addominoplastica.
Margherita De Bac
29 settembre 2005
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