Ladri ad alta tecnologia
Arrestati tre napoletani
FIRENZE, 26 SETTEMBRE 2005 - Rubavano apparecchiature ad alta tecnologia nelle automobili di agenti di commercio. Raggiunti da ordini di custodia cautelare da parte del gip di Firenze tre pregiudicati napoletani.
Due sono stati arrestati a Napoli e a Casalnuovo, e rinchiusi nel carcere di Poggioreale, mentre il terzo, già detenuto dal luglio scorso per furto e contrabbando, è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo direttamente nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Si tratta di Salvatore Galiero, 26 anni, Gianni Perrella, 22 anni, e Giovanni Melise, 32 anni. Le indagini erano partite in seguito a una serie di furti commessi nei parcheggi del centro commerciale ''I gigli'' e della Ikea di Sesto Fiorentino.
I furti avevano tutti una particolarità: i ladri prendevano di mira soprattutto auto di rappresentanti di commercio e si interessavano unicamente delle attrezzature tecnologicamente più avanzate, quali notebook o telefonini satellitari. In alcuni casi infatti la banda, pur riuscendo a forzare le auto, non rubava nulla. La refurtiva più datata infatti non era facile da piazzare. Gli episodi contestati ai tre napoletani sono sette.
Arrestati tre napoletani
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Due sono stati arrestati a Napoli e a Casalnuovo, e rinchiusi nel carcere di Poggioreale, mentre il terzo, già detenuto dal luglio scorso per furto e contrabbando, è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo direttamente nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Si tratta di Salvatore Galiero, 26 anni, Gianni Perrella, 22 anni, e Giovanni Melise, 32 anni. Le indagini erano partite in seguito a una serie di furti commessi nei parcheggi del centro commerciale ''I gigli'' e della Ikea di Sesto Fiorentino.
I furti avevano tutti una particolarità: i ladri prendevano di mira soprattutto auto di rappresentanti di commercio e si interessavano unicamente delle attrezzature tecnologicamente più avanzate, quali notebook o telefonini satellitari. In alcuni casi infatti la banda, pur riuscendo a forzare le auto, non rubava nulla. La refurtiva più datata infatti non era facile da piazzare. Gli episodi contestati ai tre napoletani sono sette.
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