Originariamente Scritto da IlMioNick
Paolo Calissano
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Originariamente Scritto da maurilloallora non fà per me io ho i boccoli biondisigpic
"Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare"
"Le risposte sono dentro di te, peccato che siano tutte sbagliate"
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Originariamente Scritto da tabatano ho studiato economia..pero' da quello che so la tutela sulla privacy sulle persone considerate pubbliche e' attenuata rispetto ad un soggetto normale...
altro è il diritto al nome, all'immagine, onorabilità e reputazione, tutelato anche dal codice penale con le norme su ingiuria e diffamazione.
terzo profilo distinto è il segreto istruttorio nelle indagini disciplinato dal cpp.
il carattere pubblico di una persona incide solo su alcuni aspetti della disciplina
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Calissano: convalidato l'arresto L'attore ricoverato in ospedale nel reparto detenzione (ANSA) - GENOVA, 27 SET - Il Gip Elena D' Aloiso ha convalidato l'arresto di Paolo Calissano. L'attore, arrestato per detenzione a fini di spaccio e morte in conseguenza di altro reato della ballerina brasiliana Ana Lucia Bezerra Bandeira si e' avvalso della facolta' di non rispondere perche', ha detto 'la mia condizione fisica ora non mi permette di parlare'. Il giudice ha disposto il suo ricovero nel reparto detenzione dell' ospedale San Martino.
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Originariamente Scritto da 0positivoCalissano: convalidato l'arresto L'attore ricoverato in ospedale nel reparto detenzione (ANSA) - GENOVA, 27 SET - Il Gip Elena D' Aloiso ha convalidato l'arresto di Paolo Calissano. L'attore, arrestato per detenzione a fini di spaccio e morte in conseguenza di altro reato della ballerina brasiliana Ana Lucia Bezerra Bandeira si e' avvalso della facolta' di non rispondere perche', ha detto 'la mia condizione fisica ora non mi permette di parlare'. Il giudice ha disposto il suo ricovero nel reparto detenzione dell' ospedale San Martino.
Il giudice vuole la perizia psichiatrica per sapere se calissano è capace di intendere e di volere...e magari guida anche l'auto....vallo a dire a quei due bambini che hanno perso la madre in questa faccenda...
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Originariamente Scritto da MadBebeIl giudice vuole la perizia psichiatrica per sapere se calissano è capace di intendere e di volere...e magari guida anche l'auto....vallo a dire a quei due bambini che hanno perso la madre in questa faccenda...
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Originariamente Scritto da THE ALEXscusami ma sono rimasto all'italiano di due anni fa
cmq con tutti i problemi che ha questo sfigato,la panza è l'ultima delle sue preoccupazioni
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Originariamente Scritto da 0positivonn credo che la dolce mammina ballerina brasiliana pensasse che quello fosse zucchero a velo ...
cmq alcuni testimoni vicini alla ballerina dicono che lei parlava di Paolo
come del suo fidanzato.. (abbastanza figlio di ******* il bello di vivere..)
spero solo di non vedere l'avvocato superstar di turno che
piglia per il culo la giustizia italiana (ferma restando la consapevolezza
che non è uguale per tutti )
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ARRESTO CONVALIDATO Calissano: 'Sto troppo male'
L'attore trasferito in ospedale
Genova, 27 settembre 2005 - Paolo Calissano (nella foto) si è avvalso della facoltà di non rispondere e dunque è durato pochi minuti l'interrogatorio da parte del Gip Elena Daloiso.
Calissano è in stato di fermo in relazione alla morte, nella sua casa di Albaro (uno dei quartieri più chic di Genova), di una ballerina brasiliana 31enne.
La donna, madre di due bambini, è stata trovata morta nella tarda mattinata di domenica uccisa probabilmente da un cocktail micidiale di cocaina e psicofarmaci.
Calissano è stato al momento arrestato per detenzione di droga: all'interno della sua abitazione, dentro una confezione di sigari, sono stati trovati 30 grammi di cocaina. Dopo il fermo è stato trasferito al carcere di Marassi dove era detenuto fino a stamattina.
Calissano, assistito dall'avvocato Carlo Biondi, si è avvalso della facoltà di non rispondere al Gip Daloiso. Ha motivato la decisione sostenendo "di stare troppo male per poter rispondere coerentemente".
Nel frattempo l'avvocato Biondi ha chiesto al Gip la trasformazione del provvedimento di detenzione in arresti domiciliari ma il magistrato si è riservato la facoltà di decidere.
Il giudice Daloiso ha invece acconsentito al trasferimento di Calissano nel reparto di tossicologia dell'ospedale di San Martino, dove l'attore sarà curato per gli effetti degli stupefacenti assunti durante il party che si è concluso con la morte della ballerina brasiliana.
Intanto, sul quotidiano genovese Il Secolo XIX, è apparsa la testimonianza di una certa Annamaria, una ragazza italiana che insieme al suo fidanzato era presente durante il coca-party. L'unica novità che emerge sulla vicenda è che le occasioni di festini come quello in cui è morta la ballerina brasiliana non erano infrequenti.
COGLIONE!!
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Avevo perso un figlio e il lavoro»
«La cocaina? Ero depresso»
La verità di Calissano, ricoverato in ospedale. Salta l'interrogatorio, l'attore si è avvalso della facoltà di non rispondere
GENOVA — Un figlio perduto, un incidente in moto che lo aveva prostrato nel fisico, la morte del padre avvenuta solo venti giorni fa. Paolo Calissano nel carcere di Marassi, davanti al giudice Elena D'Aloisio, ha raccontato la sua storia «di sfortuna e di depressione». «Stavo sempre più male — ha detto al giudice — per questo prendevo sempre più cocaina. Sono un cocainomane. Lo ammetto e sono pronto ad andare in comunità, a disintossicarmi. Da subito. Ne voglio uscire». «Ho perso un figlio dalla mia compagna pochi mesi fa. E' stato un grande dolore. Poi tutto è andato sempre peggio. E ora sono qui», ma questo sfogo dell'attore si è fermato davanti alla formalità dell'interrogatorio: «Non me la sento di rispondere su quello che è accaduto. Sono molto confuso. Non riesco a focalizzare gli avvenimenti. In questo momento, anzi, non ricordo quasi nulla di quella notte». Paolo Calissano, in termini tecnici, si è avvalso della facoltà di non rispondere, e il pm Silvio Franz si è opposto alla richiesta presentata dal difensore Carlo Biondi di arresti domiciliari in comunità. L'attore delle soap opera, l'ex fidanzato d'Italia per una breve stagione, è stato trasferito nel centro detentivo dell'ospedale San Martino. Perché deve essere curato. Nel suo appartamento di via Boselli, dove Ana Lucia Bandeira Bazerra, ballerina trentunenne, è morta sabato notte per overdose, la polizia scientifica ha trovato tracce di cocaina in quattro stanze. La sua storia Paolo Calissano l'ha ripetuta al consigliere regionale Fabio Broglia (Udc), ex presidente della commissione carceri, che ieri gli ha fatto visita. Sembra lucido, adesso, sdraiato sul letto, maglietta bianca e blue jeans, appare «un uomo determinato, sicuramente non disperato».
E Calissano racconta la sua verità. «Quello che mi sta succedendo è terribile. Ma chiarirò tutto. Non sono uno spacciatore, è un'accusa che mi fa rabbrividire, mi fa stare male. Non ho mai spacciato. E non ho mai obbligato nessuno a prendere droga. Ho sbagliato. Lo so, ma solo con me stesso, non ho mai fatto certe cose. Non capivo più niente, negli ultimi tempi. La mia bestia nera è la depressione. Io non sono matto, sono depresso». Depressione per i suoi amori finiti male, per quella compagna che ha perso un bimbo e poi l'ha lasciato, ma anche per la notorietà perduta, per la solitudine sempre più cupa, per la paura della vita che lo ha sempre attanagliato. Così quella sua apparente lucidità si sfalda in stati d'animo opposti: «Sono molto contento — dice — perché ho ricevuto tanti messaggi, perfino telegrammi di solidarietà. Me li hanno consegnati qui in ospedale. L'amore del pubblico mi commuove». Usa questa parola come se quella che sta vivendo sia una parte in una fiction e non la realtà di una notte finita in tragedia. Pensa di fare il testimonial per una battaglia contro la droga: «Voglio impegnarmi. Dire a tutti di non commettere lo sbaglio che ho fatto io, e che la droga uccide. Vorrei partecipare a una campagna contro la droga. Lo vorrei fare anche per la mia immagine».
Parla pochissimo di Ana Lucia, la piccola ballerina che non ha retto al cocktail di coca e tranquillanti. «Era una brava ragazza — dice —, la sua morte mi ha sconvolto. E' stata una fatalità. Ci conoscevamo da un po', e con lei avevo una bella storia». Anche se volesse, non può andare oltre perché le regole del colloquio gli vietano di parlare di quella notte, e comunque ripete di non ricordare nulla: «Sono stato sfortunato». Bello, ricco, famoso, in fondo sono solo etichette da soap opera. «Non mi facevano più lavorare. E così mi sono depresso ancor di più. L'ultima botta è stata quando mi hanno bocciato alla Rai una fiction che doveva essere ambientata in parte a Genova, come "Venti di Ponente". Si doveva intitolare "Gente di mare", ci tenevo moltissimo. Invece mi hanno detto no». All'ospedale è arrivato il fratello maggiore di Calissano, Roberto. Ma non ci può essere incontro. Per Paolo un altro colpo: «Mi dispiace per mio fratello e per mia mamma, per quello che stanno passando. Roberto poi ha tante preoccupazioni perché adesso deve prendere in mano la ditta, mio padre è morto da poco. E ora succede questo… vorrei poterli rassicurare. Abbracciare. Lo so che mi sono vicini. Che non sono solo». E di questo ha paura, Paolo Calissano, del buio della solitudine.Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.
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