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Dal Vangelo secondo Matteo "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all`alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.<A name=VER_3>3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati<A name=VER_4>4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.<A name=VER_5>5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.<A name=VER_6>6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?<A name=VER_7>7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.<A name=VER_8>8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dá loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.<A name=VER_9>9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.<A name=VER_10>10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch`essi ricevettero un denaro per ciascuno.<A name=VER_11>11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:<A name=VER_12>12 Questi ultimi hanno lavorato un`ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.<A name=VER_13>13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?<A name=VER_14>14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest`ultimo quanto a te.<A name=VER_15><A href="javascript:selection('/pls/bibbiaol/GestBibbia.MessageWindow?Msg=24295')">15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?<A href="javascript:selection('/pls/bibbiaol/GestBibbia.MessageWindow?Msg=24296')">16 Così gli ultimi saranno i primi, e i primi ultimi".
Ma che "cagata è" ? Tipico della mentalità passiva vittimistica dei cattolici, uno sputo sulla meritocrazia ed il solito paragone dell'uomo con un gregge di pecore che lavorano a cottimo, mai una lode all'intelligenza dell'individuo, siamo delle merde incapaci e sottomesse
Bho, sarà anche educativo in qualche modo, ma non ce lo vedo...
Ciao Antonio, piacere mio.
E' una mia impressione o la bibbia spesso descrive l'uomo come un incapace, quasi un animale che deve essere sottomesso al signore, perchè questo ?
Ciao Antonio, piacere mio.
E' una mia impressione o la bibbia spesso descrive l'uomo come un incapace, quasi un animale che deve essere sottomesso al signore, perchè questo ?
Una contro domanda: da dove derivi questa impressione?
Cosa è una "contro domanda" ?
La mia "impressione" deriva dalla lettura dei passi della bibbia, ultimo dei quali quello che hai postato tu.
Allora, perchè la bibbia spesso descrive l'uomo come un incapace, quasi un animale che deve essere sottomesso al signore, perchè questo ?
Il passo che hai letto non va letto da solo ma nel contesto totale del Vangelo. Certamente Gesù Cristo rivela che la vita dell'uomo trova pieno compimento nella misura in cui l'uomo risponde alla chiamata di Dio "a lavorare nella sua vigna", il che vuol dire, vivere la vita nella sua amicizia, in quanto cooperatori del suo progetto. Capita spesso che molti uomini non lo incontrano o non vogliono incontrarlo per svariati motivi....Dio ritiene che non sia giusto che l'uomo sia privato dell'incontro con lui, anzi, di fronte alle proteste di chi ritiene di aver accumulato privilegi soltanto perchè gli è stato fedele per una vita intera, Dio risponde facendo comprendere che a lui non sta a cuore l'uomo per quello che fa ma per quello che è ritiene di dover in un certo senso risarcire coloro che per svariati motivi l'hanno incontrato più tardi.
Certo, in altre parabole che seguono, gesù Cristo fa anche capire che, una volta chiamato, l'uomo deve saper corrispondere al dono ricevuto perchè le ricchezze che ogni uomo possiede non possono essere sciupate
Cosa è una "contro domanda" ?
La mia "impressione" deriva dalla lettura dei passi della bibbia, ultimo dei quali quello che hai postato tu.
Allora, perchè la bibbia spesso descrive l'uomo come un incapace, quasi un animale che deve essere sottomesso al signore, perchè questo ?
certamente nella Bibbia si dice che l'uomo ha bisogno di Dio ma non per essergli sottomesso bensì perchè da Dio può ricevere la chiave per esprimere al massimo le sue potenzialità non come servo ma come partecipe del Suo potere creatore. Ecco perchè un uomo che non lo incontra, come dice la parabola di oggi, rischia di veder andare sciupate le sue potenzialità
Il passo che hai letto non va letto da solo ma nel contesto totale del Vangelo. Certamente Gesù Cristo rivela che la vita dell'uomo trova pieno compimento nella misura in cui l'uomo risponde alla chiamata di Dio "a lavorare nella sua vigna", il che vuol dire, vivere la vita nella sua amicizia, in quanto cooperatori del suo progetto. Capita spesso che molti uomini non lo incontrano o non vogliono incontrarlo per svariati motivi....Dio ritiene che non sia giusto che l'uomo sia privato dell'incontro con lui, anzi, di fronte alle proteste di chi ritiene di aver accumulato privilegi soltanto perchè gli è stato fedele per una vita intera, Dio risponde facendo comprendere che a lui non sta a cuore l'uomo per quello che fa ma per quello che è ritiene di dover in un certo senso risarcire coloro che per svariati motivi l'hanno incontrato più tardi.
Certo, in altre parabole che seguono, gesù Cristo fa anche capire che, una volta chiamato, l'uomo deve saper corrispondere al dono ricevuto perchè le ricchezze che ogni uomo possiede non possono essere sciupate
Si, ma non mi hai spiegato perchè l'uomo viene sempre visto come un essere inferiore, sottomesso, perchè negli esempi non c'è mai dio che viene a lavorare nella vigna dell'uomo ?
certamente nella Bibbia si dice che l'uomo ha bisogno di Dio ma non per essergli sottomesso bensì perchè da Dio può ricevere la chiave per esprimere al massimo le sue potenzialità non come servo ma come partecipe del Suo potere creatore. Ecco perchè un uomo che non lo incontra, come dice la parabola di oggi, rischia di veder andare sciupate le sue potenzialità
Questa è la tua chiave di lettura, a me sembra che l'uomo venga sminuito in continuazione, bho...
Si, ma non mi hai spiegato perchè l'uomo viene sempre visto come un essere inferiore, sottomesso, perchè negli esempi non c'è mai dio che viene a lavorare nella vigna dell'uomo ?
La prima risposta potrebbe essere che se Dio venisse a lavorare nella vigna dell'uomo che razza di Dio sarebbe? La verità fondametale su cui si regge la fede cristiana come tutte le altre religioni e che Dio è il fondamento e la sorgente della vita. Se si fa fatica ad accettare questo ogni risposta alla tua domanda è inutile.
Se cmq fai un confronto con i racconti della creazione dei miti babilonesi ti accorgerai che c'è una profonda differenza nel modo di intendere il rapporto tra Dio e l'uomo. Mentre nei miti babilonesi si dice che gli ei creano l'uomo perchè sia al loro servizio nel racconto biblico della creazione si afferma che Dio ha creato l'uomo rendendolo partecipe della sua signoria sulla creazione in suo nome. Dio non ha bisogno dei servizi dell'uomo piuttosto ha creato l'uomo per renderlo partecipe della sua divinità, a misura di uomo. Mi rendo conto che spesso il rapporto tra Dio e l'uomo è stato presentato in amniera distorta negli ambienti ecclesiali tradendo il dettato della Bibbia e ingenerando rigetto a volte giusto
Piuttosto dovresti tu riuscire a dimostrare se l'uomo da solo è capace di dare una risposta alle domande fondamentali della sua vita.
Mi rendo conto che il problema di fondo sia proprio quello: riconoscere che da solo l'uomo non riesce a vedere.....è il problema del senso religioso della vita..ma a questo problema nessuna dimostrazione serve....nessuna spiegazione della Bibbia...è una questione da risolvere dentro di noie, credimi Sergio, non è che chi crede l'abbia risolta definitivamente
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Tipico della mentalità passiva vittimistica dei cattolici, uno sputo sulla meritocrazia ed il solito paragone dell'uomo con un gregge di pecore che lavorano a cottimo, mai una lode all'intelligenza dell'individuo, siamo delle merde incapaci e sottomesse 
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