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    Bodyweb Senior
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    • Roma
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    #16
    Originariamente Scritto da Arturo Bandini
    questo forse è un discorso un po' strano, ma vorrei sapere cosa ne pensate, potrei anche avere torto.
    cosa hanno dentro tutte quelle persone che non leggono mai romanzi, che preferiscono "vacanze di natale" piuttosto di "c'era una volta in america", che non ascoltano musica, o al massimo britney spears. questi ragazzi che parlano solo di calcio, queste tizie che cinguettano al telefono "cucciolotto la tua tata ti aspetta". Io senza tori amos non saprei vivere, ma non pretendo che abbiamo tutti gli stessi gusti. Solo che se guardo queste persone: gente che si atteggia di continuo, tutti impegnati a parlare di sè e a fare i simpatici, ragazze che si vantano di essere "un po' matte", impiegati che si mettono a fare i ganzini sulla spiaggia calcando l' accento toscano, come se essere toscani fosse un merito: " e dammi la 'ocha 'ola 'olla 'annuccia"...io mi domando, poi, quando si trovano da soli nella nausea triste di un mattino o guardando la costa che si allontana dal ponte di una nave, sentono qualcosa? Non mi sto domandando se si mettono lì a recitare mentalmente poesie, nè se sono troppo scemi per farlo: solo da quello che vedo mi viene da credere che siano vuoti, vuoti e soli, perchè se non si può riempire il silenzio con il suono delle nostre nostalgie, dei ricordi languidi e dei rimorsi, se non abbiamo senso al di fuori della parte che recitiamo per essere accettati, per scopare e ridere un po', allora siamo come insetti, occhi piccoli e fissi di insetti che diventano vecchi, che mangiano e cacano e non capiscono, che gli puoi strappare una zampetta e continuano a camminare senza neanche rendersi conto...
    la questione è diversa...
    tu sei una persona molto sensibile, quindi senti delle cose che altri nn percepiscono...ti poni problematiche che altri nn si pongono, e degli obiettivi cui altri nn arrivano...
    il fatto che tu senta un grande vuoto facendo delle cose, nn è detto che lo sentano anche altri...è come se loro fossero limitati, capisci???
    ti faccio un esempio...Homer Simpson, lui è sempre felice...ma xche'?? xche' a lui basta una birra e la partita in tv x essere soddisfatto, ma lui è limitato...e lo stesso si puo dire x coloro che vivono di calcio e di pomeriggi al bar, e che sisentono soddisfatti e felici ostentando macchine, vestiti e soldi...
    chi è sensibile percepisce sentimenti diversi, quindi soffre di piu...
    ho visto un uomo uccidere un micetto sotto la macchina, e nn si è neanche fermato...ho pensato "ma come si puo essere cosi bastardi?? nn sente nulla quello stronzo nel cuore??" qs xche' io percepisco sentimenti a lui sconosciuti, io mi sarei disperato al suo posto...quindi alla fine lui sta meglio, soffre meno, ma sai una cosa?? nn vorrei essere al suo posto...

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    • Arturo Bandini
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      #17
      non lo so, non riesco a credere che queste persone siano davvero così limitate, piuttosto penso che inconsciamente si sforzino di tenersi lontane dalle parole e dalle cose più vere, che rimangano ferme sulle cose facili e leggere per difendersi, perchè hanno paura di capire. Mi viene in mente un film di kitano, boiling point, in cui lui interpreta la parte di uno psicopatico delinquente, una specie di animale senza sentimenti nè coscienza di sè: sul finale c'è una breve sequenza in cui i suoi occhi cambiano espressione, si accendono, come se all' improvviso lui "vedesse", e poi un flashforward, a mostrare ciò che i suoi occhi avevano previsto, cioè la morte verso cui stava andando.
      Perchè se aprissero gli occhi queste persone cosa vedrebbero? vedrebbero che le loro scelte sono sempre state guidate dalla convenienza, che le loro vite sono prive di bellezza, di ideali per cui sacrificarsi, e che dietro il loro amore c'è ipocrisia, e che stanno marcendo, che presto saranno vecchi, e nessuno gli vorrà bene allora, perchè a nessuno faranno comodo ormai, e così da soli avranno tanto tempo per pensare, per diventare sensibili e per piangersi addosso, mentre muoiono...

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      • GJ
        Gemello del Blou
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        #18
        Originariamente Scritto da Arturo Bandini
        questo forse è un discorso un po' strano, ma vorrei sapere cosa ne pensate, potrei anche avere torto.
        cosa hanno dentro tutte quelle persone che non leggono mai romanzi, che preferiscono "vacanze di natale" piuttosto di "c'era una volta in america", che non ascoltano musica, o al massimo britney spears. questi ragazzi che parlano solo di calcio, queste tizie che cinguettano al telefono "cucciolotto la tua tata ti aspetta". Io senza tori amos non saprei vivere, ma non pretendo che abbiamo tutti gli stessi gusti. Solo che se guardo queste persone: gente che si atteggia di continuo, tutti impegnati a parlare di sè e a fare i simpatici, ragazze che si vantano di essere "un po' matte", impiegati che si mettono a fare i ganzini sulla spiaggia calcando l' accento toscano, come se essere toscani fosse un merito: " e dammi la 'ocha 'ola 'olla 'annuccia"...io mi domando, poi, quando si trovano da soli nella nausea triste di un mattino o guardando la costa che si allontana dal ponte di una nave, sentono qualcosa? Non mi sto domandando se si mettono lì a recitare mentalmente poesie, nè se sono troppo scemi per farlo: solo da quello che vedo mi viene da credere che siano vuoti, vuoti e soli, perchè se non si può riempire il silenzio con il suono delle nostre nostalgie, dei ricordi languidi e dei rimorsi, se non abbiamo senso al di fuori della parte che recitiamo per essere accettati, per scopare e ridere un po', allora siamo come insetti, occhi piccoli e fissi di insetti che diventano vecchi, che mangiano e cacano e non capiscono, che gli puoi strappare una zampetta e continuano a camminare senza neanche rendersi conto...
        anzitutto ti confermo il tuo incipit:'sto discorso è un pò strano....non è che abbia capito un granchè.Mi sembra che tu faccia una sorta di contrasto fra persona superficiale e "persona profonda".Ok secondo me queste due categorie in linea di massima esistono ma non capisco il tuo discorso quando metti in dubbio il fatto che possano ricordare,che possano pensare a poesie...sono comunque esseri umani e sicuramente sono più che in grado di farlo.comunque cerca di spiegarti meglio,please


        The Blous Brothers

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        • Arturo Bandini
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          • Aug 2003
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          #19
          Originariamente Scritto da GJ
          anzitutto ti confermo il tuo incipit:'sto discorso è un pò strano....non è che abbia capito un granchè.Mi sembra che tu faccia una sorta di contrasto fra persona superficiale e "persona profonda".Ok secondo me queste due categorie in linea di massima esistono ma non capisco il tuo discorso quando metti in dubbio il fatto che possano ricordare,che possano pensare a poesie...sono comunque esseri umani e sicuramente sono più che in grado di farlo.comunque cerca di spiegarti meglio,please
          a livello intellettivo non dubito che ne siano capaci. Parlavo dei ricordi perchè essi producono in me delle sensazioni particolarmente intense, anzi, non ricordi, ma echi di sensazioni provate in un tempo in cui tutto sembrava giusto e importante, e il riverbero di queste sensazioni affiora insieme agli episodi ad esse legate, episodi di poco conto, e io rimango stordito perchè sembrano invece così importanti e rivelatori, un po' come le immagini dei sogni, come le rimembranze proustiane. Non so spiegare, in effetti sono immagini difficili da definire, e al tempo stesso vividissime: la paura eccitata che provavo quando mio padre mi insegnava a nuotare, e l' ansia sottile che mi dava la sigletta di chiusura de "l' almanacco del giorno dopo", e un ciocorì mangiato davanti al camper mentre i miei dentro dormivano, e la brocca dell' acqua che rovesciai mentre guardavamo in tv marco polo... anche solo il gesto di aprire il cassetto e prendere la maglietta coi pesciolini, o quella a righe rosse, come mi sembravano strane e giuste e importanti queste cose, mentre le vivevo così come adesso, e non riesco a capire perchè.
          Insomma, sto parlando di intensità: non credo che queste persone di cui stiamo parlando si fermino così tanto a fissare le cose strane cadute chissà quando nel pozzo buio che abbiamo dentro, non credo che in base a queste cose esse impostino i propri sforzi e il proprio sentire. credo che si lascino vivere e basta, senza drogarsi di sensazioni, e credo che sia molto più comodo così, del resto...
          Last edited by Arturo Bandini; 29-08-2005, 17:36:20.

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          • GJ
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            #20
            Originariamente Scritto da Arturo Bandini
            a livello intellettivo non dubito che ne siano capaci. Parlavo dei ricordi perchè essi producono in me delle sensazioni particolarmente intense, anzi, non ricordi, ma echi di sensazioni provate in un tempo in cui tutto sembrava giusto e importante, e il riverbero di queste sensazioni affiora insieme agli episodi ad esse legate, episodi di poco conto, e io rimango stordito perchè sembrano invece così importanti e rivelatori, un po' come le immagini dei sogni, come le rimembranze proustiane. Non so spiegare, in effetti sono immagini difficili da definire, e al tempo stesso vividissime: la paura eccitata che provavo quando mio padre mi insegnava a nuotare, e l' ansia sottile che mi dava la sigletta di chiusura de "l' almanacco del giorno dopo", e un ciocorì mangiato davanti al camper mentre i miei dentro dormivano, e la brocca dell' acqua che rovesciai mentre guardavamo in tv marco polo... anche solo il gesto di aprire il cassetto e prendere la maglietta coi pesciolini, o quella a righe rosse, come mi sembravano strane e giuste e importanti queste cose, mentre le vivevo così come adesso, e non riesco a capire perchè.
            Insomma, sto parlando di intensità: non credo che queste persone di cui stiamo parlando si fermino così tanto a fissare le cose strane cadute chissà quando nel pozzo buio che abbiamo dentro, non credo che in base a queste cose esse impostino i propri sforzi e il proprio sentire. credo che si lascino vivere e basta, senza drogarsi di sensazioni, e credo che sia molto più comodo così, del resto...
            sinceramente credo che questo sia un discorso di sensibilità...e credo possa variare da persona a persona a prescindere dal livello culturale e dalla superficialità del carattere...e allora proprio non capisco perchè la differenza tori amos/britney spears o vacanze sul nilo/c'era una volta in america


            The Blous Brothers

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            • Arturo Bandini
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              #21
              non dico che uno debba scegliere sempre film drammatici: in questi giorni che non c' avevo niente da fare ho rivisto "un dollaro d' onore", gunny e "altrimenti ci arrabbiamo", però in linea di massima preferisco certi film e certe canzoni, questo mi sembra normale. Voglio dire che i film e la musica sono talmente tanto importanti, che secondo me non è giustificabile preferire britney a tori, perchè tori non è solo musica, così come c'era una volta in america è molto più di un capolavoro: sono modelli da seguire, punti di riferimento, schemi sentimental\comportamentali, appigli a cui aggrapparsi nei momenti di incertezza, quando da solo non riesci a decidere o capire allora basta richiamare alla mente il volto di deniro inebriato dall' oppio e subito ricordi "ah ecco, è così che si fa"

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