questo forse è un discorso un po' strano, ma vorrei sapere cosa ne pensate, potrei anche avere torto.
cosa hanno dentro tutte quelle persone che non leggono mai romanzi, che preferiscono "vacanze di natale" piuttosto di "c'era una volta in america", che non ascoltano musica, o al massimo britney spears. questi ragazzi che parlano solo di calcio, queste tizie che cinguettano al telefono "cucciolotto la tua tata ti aspetta". Io senza tori amos non saprei vivere, ma non pretendo che abbiamo tutti gli stessi gusti. Solo che se guardo queste persone: gente che si atteggia di continuo, tutti impegnati a parlare di sè e a fare i simpatici, ragazze che si vantano di essere "un po' matte", impiegati che si mettono a fare i ganzini sulla spiaggia calcando l' accento toscano, come se essere toscani fosse un merito: " e dammi la 'ocha 'ola 'olla 'annuccia"...io mi domando, poi, quando si trovano da soli nella nausea triste di un mattino o guardando la costa che si allontana dal ponte di una nave, sentono qualcosa? Non mi sto domandando se si mettono lì a recitare mentalmente poesie, nè se sono troppo scemi per farlo: solo da quello che vedo mi viene da credere che siano vuoti, vuoti e soli, perchè se non si può riempire il silenzio con il suono delle nostre nostalgie, dei ricordi languidi e dei rimorsi, se non abbiamo senso al di fuori della parte che recitiamo per essere accettati, per scopare e ridere un po', allora siamo come insetti, occhi piccoli e fissi di insetti che diventano vecchi, che mangiano e cacano e non capiscono, che gli puoi strappare una zampetta e continuano a camminare senza neanche rendersi conto...
cosa hanno dentro tutte quelle persone che non leggono mai romanzi, che preferiscono "vacanze di natale" piuttosto di "c'era una volta in america", che non ascoltano musica, o al massimo britney spears. questi ragazzi che parlano solo di calcio, queste tizie che cinguettano al telefono "cucciolotto la tua tata ti aspetta". Io senza tori amos non saprei vivere, ma non pretendo che abbiamo tutti gli stessi gusti. Solo che se guardo queste persone: gente che si atteggia di continuo, tutti impegnati a parlare di sè e a fare i simpatici, ragazze che si vantano di essere "un po' matte", impiegati che si mettono a fare i ganzini sulla spiaggia calcando l' accento toscano, come se essere toscani fosse un merito: " e dammi la 'ocha 'ola 'olla 'annuccia"...io mi domando, poi, quando si trovano da soli nella nausea triste di un mattino o guardando la costa che si allontana dal ponte di una nave, sentono qualcosa? Non mi sto domandando se si mettono lì a recitare mentalmente poesie, nè se sono troppo scemi per farlo: solo da quello che vedo mi viene da credere che siano vuoti, vuoti e soli, perchè se non si può riempire il silenzio con il suono delle nostre nostalgie, dei ricordi languidi e dei rimorsi, se non abbiamo senso al di fuori della parte che recitiamo per essere accettati, per scopare e ridere un po', allora siamo come insetti, occhi piccoli e fissi di insetti che diventano vecchi, che mangiano e cacano e non capiscono, che gli puoi strappare una zampetta e continuano a camminare senza neanche rendersi conto...
Commenta