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il mio rapporto con Dio è iniziato sul serio quando all'età di 16 anni ho preso l'abitudine di leggere e meditare la Parola di Dio con un ritmo quasi quotidiano. Il rapporto, che già esisteva , è diventato più autentico perchè mi ha messo in comuniazione non con il Dio della mia fantasia e delle mie attese ma con quello vero, con ela sua personalità e le sue esigenze. Quest'esperienza mi ha dato gradualmente le chiavi per cogliere la presenza di Dio negli eventi della vita, una presenza che si è concretizzata nei modi più diversi, spesso provocatoria, ma spesso e inaspettatamente consolatoria.
il mio rapporto con Dio è iniziato sul serio quando all'età di 16 anni ho preso l'abitudine di leggere e meditare la Parola di Dio con un ritmo quasi quotidiano. Il rapporto, che già esisteva , è diventato più autentico perchè mi ha messo in comuniazione non con il Dio della mia fantasia e delle mie attese ma con quello vero, con ela sua personalità e le sue esigenze. Quest'esperienza mi ha dato gradualmente le chiavi per cogliere la presenza di Dio negli eventi della vita, una presenza che si è concretizzata nei modi più diversi, spesso provocatoria, ma spesso e inaspettatamente consolatoria.
In altre parole la lettura costante della parola di Dio mi ha portato a capire che non è Dio a doversi conformare alle mie attese ma che devo essere io a cercarew di conformare la mie attese alle risposte di Dio e questo non è sempre facile
In altre parole la lettura costante della parola di Dio mi ha portato a capire che non è Dio a doversi conformare alle mie attese ma che devo essere io a cercarew di conformare la mie attese alle risposte di Dio e questo non è sempre facile
La risposta a questa domanda non è certamente facile cmq perchè il rapporto con Dio resta un mistero per chi lo vive ma man mano che vado avanti negli anni, guardandomi indietro vedo sempre più chiaro come un disegno che si svolge lentamente attraverso eventi che appaiono spesso contradditorio alla mia umanità ma che improvvisamente poi rivelano delle luci.
La risposta a questa domanda non è certamente facile cmq perchè il rapporto con Dio resta un mistero per chi lo vive ma man mano che vado avanti negli anni, guardandomi indietro vedo sempre più chiaro come un disegno che si svolge lentamente attraverso eventi che appaiono spesso contradditorio alla mia umanità ma che improvvisamente poi rivelano delle luci.
NOn ho mai pensato a Dio come qualcuno che ha predeterminato la mia vita. Piuttosto come a qualcuno che mi stimola potentemente in u na certa direzione ma che lascia le decisioni alla mia responsabilità e alla mia disponibiloità ad accogliere e far matuyare le sue sollecitazioni.
(se leggi solo questa risposta vedi che ce ne sono altre in precedenza)
Quando ero piccolo frequentavo spesso i frati cappuccini che erano a pochi passi da casa mia e mi affascinava la loro umiltà e bontà, spesso andavano in Africa a fare opere missionarie e ancora oggi li vedo andare in giro per la mia citta (l'Aquila) anche in inverno con le pantofole( o come si chiamano) senza calzini!
Da loro ho imparato molto, vedo in Dio la mia coscenza che mi guarda e mi giudica x tutto quello che faccio e che penso, da qui nasce tutto il mio atteggiamento e il mio modo di pensare.
Non posso nascondergi nulla xchè lui vede dentro di me
il bisogno di consolazione produce Dio come conseguenza... ; beh per le 3 religioni che derivano dalla bibbia forse e nemmeno totalmente a ben vedere ; ma la genesi del "divino" è più complessa : come ho avuto modo di dire più volte : esistono tanti tipi di Dio sorti in varie epoche e presso vari popoli per rispondere a bisogni diversi ; la cosa interessante non è credere o no ma capire perchè ad un certo punto ci è spuntato Dio come in altri tempi ci sono spuntate le orecchie , gli occhi , la mano ecc. ; in altre parole : qual' è la funzione biologica di Dio ? Questo è interessante altrochè i soliti piagnistei sul dolore nel mondo , o quello personale , sul vuoto esistenziale ecc.
"Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina ) sigpic
Quando ero piccolo frequentavo spesso i frati cappuccini che erano a pochi passi da casa mia e mi affascinava la loro umiltà e bontà, spesso andavano in Africa a fare opere missionarie e ancora oggi li vedo andare in giro per la mia citta (l'Aquila) anche in inverno con le pantofole( o come si chiamano) senza calzini!
Da loro ho imparato molto, vedo in Dio la mia coscenza che mi guarda e mi giudica x tutto quello che faccio e che penso, da qui nasce tutto il mio atteggiamento e il mio modo di pensare.
Non posso nascondergi nulla xchè lui vede dentro di me
il bisogno di consolazione produce Dio come conseguenza... ; beh per le 3 religioni che derivano dalla bibbia forse e nemmeno totalmente a ben vedere ; ma la genesi del "divino" è più complessa : come ho avuto modo di dire più volte : esistono tanti tipi di Dio sorti in varie epoche e presso vari popoli per rispondere a bisogni diversi ; la cosa interessante non è credere o no ma capire perchè ad un certo punto ci è spuntato Dio come in altri tempi ci sono spuntate le orecchie , gli occhi , la mano ecc. ; in altre parole : qual' è la funzione biologica di Dio ? Questo è interessante altrochè i soliti piagnistei sul dolore nel mondo , o quello personale , sul vuoto esistenziale ecc.
Domandarsi: ci è spuntato Dio? vuol dire già chiudere il discorso su Dio. Un Dio che ci è spuntato non è più Dio.
Se accogliamo l'idea che noi spuntati da Dio allora possiamo anche ragionare sulla funzione biologica di Dio. Se non sdoppiamo la realtà in due elementi giustapposti, spirito e materia, allora possiamo dire che Dio è determinante perchè, attraverso un dinamismo dialogico con ogni realtà esistente, attraverso la mediazione dell'uomo, esercita un'attrzione che spinge ogni cosa a diventare ciò che essa è in potezna. In altre parole, la creazione è un evento che non termina con la posa in atto della creatura ma continua per tutto l'arco delle'esistenza di una creatura, non in maniera meccanica e automatica ma dialogica, il che implica anche la partecipazione dell'uomo con al sua volontà e libertà
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