La classifica mondiale stilata dal settimanale inglese The Economist
Crescita del Pil: Italia ultima, Cina prima
Il nostro Paese è l'unico nel 2005 a registrare un segno meno: -0,1%. L'economia cinese invece cresce del 9%, quella Usa del 3,6%
LONDRA - Nel 2005 l'Italia in recessione avrà la maglia nera in termini di crescita del Pil in tutto il mondo; mentre sarà la Cina a guadagnarsi il primato, con un pil in corsa del 9%, al ritmo in assoluto più alto del pianeta. Le stime sono del giornale britannico The Economist che, nel suo ultimo aggiornamento, prevede per l'Italia una crescita negativa dello 0,1% a fine anno che risalirà all'1,2% nel 2006.
SEGNO NEGATIVO- L'Italia è anche l'unico Paese a registrare un segno meno. Subito dopo infatti, tra i Paesi meno virtuosi, si colloca l'Olanda che comunque chiuderà l'anno con un +0,4% (+1,5% nel 2006). Per quanto riguarda l'area euro le previsioni sono di un Pil in crescita del'1,3% nel 2005 e dell'1,7% nel 2006. Tra i Paesi industrializzati infine la performance migliore risulta quella degli Usache registrerà a fine anno una crescita del 3,6%. L'Economist stila quindi le nuove stime per i Paesi emergenti: al primo posto la Cina con una crescita del 9% quest'annoe dell'8,1% nel 2006, seguita dall'India (+6,8%, +6,9%). Cina e India sono anche gli unici Paesi al mondo in cui le previsioni di crescita per il biennio, a fronte del caro petrolio, non sono peggiorate bensì hanno addirittura registrato un miglioramento. Dentro l'Unione europea a 25 sorprendono anche i ritmi di crescita dei nuovi arrivati: ad esempio la Repubblica Ceca, che crescerà del 4,2% quest'anno e il prossimo, circa tre volte e mezzo più di Eurolandia.
secondo me é colpa dell'11 settembre...e poi si sá...quelli dell'economist sono comunisti..
Crescita del Pil: Italia ultima, Cina prima
Il nostro Paese è l'unico nel 2005 a registrare un segno meno: -0,1%. L'economia cinese invece cresce del 9%, quella Usa del 3,6%
LONDRA - Nel 2005 l'Italia in recessione avrà la maglia nera in termini di crescita del Pil in tutto il mondo; mentre sarà la Cina a guadagnarsi il primato, con un pil in corsa del 9%, al ritmo in assoluto più alto del pianeta. Le stime sono del giornale britannico The Economist che, nel suo ultimo aggiornamento, prevede per l'Italia una crescita negativa dello 0,1% a fine anno che risalirà all'1,2% nel 2006.
SEGNO NEGATIVO- L'Italia è anche l'unico Paese a registrare un segno meno. Subito dopo infatti, tra i Paesi meno virtuosi, si colloca l'Olanda che comunque chiuderà l'anno con un +0,4% (+1,5% nel 2006). Per quanto riguarda l'area euro le previsioni sono di un Pil in crescita del'1,3% nel 2005 e dell'1,7% nel 2006. Tra i Paesi industrializzati infine la performance migliore risulta quella degli Usache registrerà a fine anno una crescita del 3,6%. L'Economist stila quindi le nuove stime per i Paesi emergenti: al primo posto la Cina con una crescita del 9% quest'annoe dell'8,1% nel 2006, seguita dall'India (+6,8%, +6,9%). Cina e India sono anche gli unici Paesi al mondo in cui le previsioni di crescita per il biennio, a fronte del caro petrolio, non sono peggiorate bensì hanno addirittura registrato un miglioramento. Dentro l'Unione europea a 25 sorprendono anche i ritmi di crescita dei nuovi arrivati: ad esempio la Repubblica Ceca, che crescerà del 4,2% quest'anno e il prossimo, circa tre volte e mezzo più di Eurolandia.
secondo me é colpa dell'11 settembre...e poi si sá...quelli dell'economist sono comunisti..
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