Quali sono le caratteristiche di un fat builder?
1) È di giovane età (il rallentamento del metabolismo non si è ancora fatto sentire...).
2) Gli interessa apparire piuttosto che essere forte. L'esempio classico è l'uso di integratori volumizzanti. La creatina è l'esempio più lampante. Partita dal body building si è estesa ad altri sport senza che vi fosse una ragione scientifica all'impiego. Anche nelle prove di forza i lanciatori e i sollevatori di peso non fanno uso di creatina per incrementare le loro prestazioni: perché dunque in palestra la si usa? Perché circola qualche ricerca qualitativamente corretta, ma quantitativamente insignificante (è vero che la creatina può migliorare la forza esplosiva, ma anche una massiccia assunzione non la migliora al punto da controbilanciare gli aspetti negativi dell'assunzione), che maschera con il mito della forza il vero effetto della creatina che è soprattutto volumizzante (muscoli grossi e gonfi).
3) Usa spesso ciò che gli ha dato madre natura per impegnarsi al minimo; in genere non conosce il concetto di fatica.
4) Per il punto precedente è incline all'uso massiccio di integratori. Meglio la pillola che il sudore. Il fat builder vive in simbiosi con l'integrazione alimentare, stordito da una pubblicità che propone prodotti leciti ininfluenti sulle prestazioni, ma che muovono interessi economicamente stellari. Secondo le aziende che producono integratori, l'atleta dovrebbe diventare un laboratorio umano perché decine sono le sostanze che dovrebbe integrare: fanno tutte benissimo e portano l'atleta nel nirvana atletico. In realtà purtroppo solo con il doping si riescono a ottenere risultati miracolosi. È vero che anche in altri sport circolano sostanze proibite, ma con una fondamentale differenza: è banale collegarsi a siti Internet anche italiani che parlano di culturismo nei cui forum gli atleti confessano che hanno provato o vorrebbero provare sostanze proibite; negli altri sport gli atleti hanno almeno il pudore di tacere e di negare. Eticamente questo può non essere importante, ma praticamente è la dimostrazione di come ci sia il pericolo che nel mondo della palestra il doping possa diventare la "normalità".
5) Ha una cura marginale dell'alimentazione. Anzi, usa la scienza dell'alimentazione per giustificare i suoi eccessi alimentari. Spesso ricorre a pillole bruciagrasso esattamente come un qualunque sedentario obeso, sintomo questo che il praticare uno sport non serve granché a mantenerlo magro.
Fonte: www.albanesi.it
Che ne pensate in merito?
Oggigiorno si tende a confondere l'immagine del VERO bodybuilder ? Stando a ciò che dice questo testo, sembra che siamo tutti dei fat BB. Approposito, c'è qualcosa da smentire?
1) È di giovane età (il rallentamento del metabolismo non si è ancora fatto sentire...).
2) Gli interessa apparire piuttosto che essere forte. L'esempio classico è l'uso di integratori volumizzanti. La creatina è l'esempio più lampante. Partita dal body building si è estesa ad altri sport senza che vi fosse una ragione scientifica all'impiego. Anche nelle prove di forza i lanciatori e i sollevatori di peso non fanno uso di creatina per incrementare le loro prestazioni: perché dunque in palestra la si usa? Perché circola qualche ricerca qualitativamente corretta, ma quantitativamente insignificante (è vero che la creatina può migliorare la forza esplosiva, ma anche una massiccia assunzione non la migliora al punto da controbilanciare gli aspetti negativi dell'assunzione), che maschera con il mito della forza il vero effetto della creatina che è soprattutto volumizzante (muscoli grossi e gonfi).
3) Usa spesso ciò che gli ha dato madre natura per impegnarsi al minimo; in genere non conosce il concetto di fatica.
4) Per il punto precedente è incline all'uso massiccio di integratori. Meglio la pillola che il sudore. Il fat builder vive in simbiosi con l'integrazione alimentare, stordito da una pubblicità che propone prodotti leciti ininfluenti sulle prestazioni, ma che muovono interessi economicamente stellari. Secondo le aziende che producono integratori, l'atleta dovrebbe diventare un laboratorio umano perché decine sono le sostanze che dovrebbe integrare: fanno tutte benissimo e portano l'atleta nel nirvana atletico. In realtà purtroppo solo con il doping si riescono a ottenere risultati miracolosi. È vero che anche in altri sport circolano sostanze proibite, ma con una fondamentale differenza: è banale collegarsi a siti Internet anche italiani che parlano di culturismo nei cui forum gli atleti confessano che hanno provato o vorrebbero provare sostanze proibite; negli altri sport gli atleti hanno almeno il pudore di tacere e di negare. Eticamente questo può non essere importante, ma praticamente è la dimostrazione di come ci sia il pericolo che nel mondo della palestra il doping possa diventare la "normalità".
5) Ha una cura marginale dell'alimentazione. Anzi, usa la scienza dell'alimentazione per giustificare i suoi eccessi alimentari. Spesso ricorre a pillole bruciagrasso esattamente come un qualunque sedentario obeso, sintomo questo che il praticare uno sport non serve granché a mantenerlo magro.
Fonte: www.albanesi.it
Che ne pensate in merito?
Oggigiorno si tende a confondere l'immagine del VERO bodybuilder ? Stando a ciò che dice questo testo, sembra che siamo tutti dei fat BB. Approposito, c'è qualcosa da smentire?
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