Il governatore della California viene pagato da una rivista di fitness. Nel 2004 bloccò una legge che vietava gli integratori
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
WASHINGTON - Arnold Schwarzenegger deve al cinema la sua irresistibile ascesa in politica, ma ora rischia di dovere al culturismo, il primo amore - per sette volte ha vinto il titolo di «Mr Olympia» - la sua possibile caduta.
Il governatore della California è accusato di conflitto d’interessi. Nel 2004 pose il veto a un disegno legge, caldeggiato dal pubblico, che vietava i controversi integratori alimentari nelle scuole. Ora si scopre che lavora per una casa editrice che li reclamizza sulle sue riviste, Flex e Muscle and Fitness. Anzi, che ha ricevuto e riceverà l’1% dei loro introiti dalla pubblicità annua: oltre 8 milioni di dollari in un quinquennio. Più sono le reclame e più lui incassa. Uno scandalo. Jackie Speier, il senatore democratico a cui Schwarzy disse di no, ne invoca le dimissioni: «Al servizio di chi è? - chiede - Dello Stato o di un’industria al confine col doping? Queste sostanze vanno tenute lontane dai ragazzi».
E’ stata la Sec, l’Ente di controllo della Borsa a Wall Street, a rivelare il segreto del politicopiù palestrato della storia. La Sec ha diffuso il bilancio della Weider publications, editrice di Flex e Muscle and Fitness, che contiene i pagamenti a un misterioso «Mr.S». Risalire da «S» al governatore è stato facile, l’ex attore tiene una rubrica mensile sulle due riviste, dove spesso difende gli integratori alimentari. Il Los Angeles Times ha messo le mani sul suo contratto: Schwarzenegger è tenuto ad aiutare la società «a raggiungere i suoi obiettivi», a «rendersi reperibile dopo l’orario di lavoro e nel weekend», a «soddisfare richieste ragionevoli». In cambio, non percepirà mai «meno di 1 milione di dollari annui» (per la precisione, ne percepisce quasi 2).
Il «Terminator» del cinema risponde di non aver violato alcuna legge: non è coinvolto nella raccolta e nella gestione della pubblicità di Flex e Muscle and Fitness; nel 2004 annunciò che avrebbe scritto una «colonna» sulle riviste; combatte strenuamente gli steroidi, la più grave piaga del culturismo; dedica il tempo libero a una seconda attività «in cui crede», cosa consentita in California ai politici. Sottolinea la sua portavoce Margita Thompson: «Le finanze del governatore sono complesse ma trasparenti: le tiene distinte dal suo ruolo pubblico e paga le tasse». Ma Larry Noble, del Center of responsive politics , obbietta che Schwarzenegger stipulò il suo contratto con la Weider publications nel novembre del 2003, due giorni prima di entrare in carica: «Non poteva non sapere che ci sarebbe stato un conflitto d’interessi. Inoltre ha sempre rifiutato di svelare i suoi guadagni».
Gli intimi di Schwarzy spiegano che si è legato alla casa editrice per un debito di gratitudine: fu John Weider, il fondatore, a portare Schwarzy in America nel 1968, a farne un Ercole, e ad aprirgli le porte di Hollywood con «Conan il barbaro». Poi, nel 2003, Weider vendette la casa editrice alla American Media, che pubblica le riviste scandalistiche Globe, Star, National Enquirer, ma restò nel consiglio d’amministrazione. E quando l’attore divenne governatore pubblicò un numero speciale di 120 pagine, «Arnold, il sogno americano». Speier e Noble assicurano che Arnold è troppo esperto per ignorare che gli integratori, alcuni dei quali contengono carnitina - sopra certe dosi è doping - vanno regolamentati.
Vincent Scalisi, direttore di Muscle and Fitness, che spesso ha dedicato la copertina a Schwarzenegger, minimizza: «Ogni tanto gli telefoniamo, scriviamo per lui e lui approva la rubrica. E stiamo attenti alla pubblicità, non reclamizziamo ciò che è nocivo». Ma critici e nemici del governatore sostengono che questo potrebbe essere «il chiodo sulla sua bara politica», rilevando che la sua popolarità era già in rapido calo nei sondaggi. «Sempre più gente - ricorda Noble - diffida di ormoni e sostanze tonificanti».
Ennio Caretto
15 luglio 2005
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
WASHINGTON - Arnold Schwarzenegger deve al cinema la sua irresistibile ascesa in politica, ma ora rischia di dovere al culturismo, il primo amore - per sette volte ha vinto il titolo di «Mr Olympia» - la sua possibile caduta.
Il governatore della California è accusato di conflitto d’interessi. Nel 2004 pose il veto a un disegno legge, caldeggiato dal pubblico, che vietava i controversi integratori alimentari nelle scuole. Ora si scopre che lavora per una casa editrice che li reclamizza sulle sue riviste, Flex e Muscle and Fitness. Anzi, che ha ricevuto e riceverà l’1% dei loro introiti dalla pubblicità annua: oltre 8 milioni di dollari in un quinquennio. Più sono le reclame e più lui incassa. Uno scandalo. Jackie Speier, il senatore democratico a cui Schwarzy disse di no, ne invoca le dimissioni: «Al servizio di chi è? - chiede - Dello Stato o di un’industria al confine col doping? Queste sostanze vanno tenute lontane dai ragazzi».
E’ stata la Sec, l’Ente di controllo della Borsa a Wall Street, a rivelare il segreto del politicopiù palestrato della storia. La Sec ha diffuso il bilancio della Weider publications, editrice di Flex e Muscle and Fitness, che contiene i pagamenti a un misterioso «Mr.S». Risalire da «S» al governatore è stato facile, l’ex attore tiene una rubrica mensile sulle due riviste, dove spesso difende gli integratori alimentari. Il Los Angeles Times ha messo le mani sul suo contratto: Schwarzenegger è tenuto ad aiutare la società «a raggiungere i suoi obiettivi», a «rendersi reperibile dopo l’orario di lavoro e nel weekend», a «soddisfare richieste ragionevoli». In cambio, non percepirà mai «meno di 1 milione di dollari annui» (per la precisione, ne percepisce quasi 2).
Il «Terminator» del cinema risponde di non aver violato alcuna legge: non è coinvolto nella raccolta e nella gestione della pubblicità di Flex e Muscle and Fitness; nel 2004 annunciò che avrebbe scritto una «colonna» sulle riviste; combatte strenuamente gli steroidi, la più grave piaga del culturismo; dedica il tempo libero a una seconda attività «in cui crede», cosa consentita in California ai politici. Sottolinea la sua portavoce Margita Thompson: «Le finanze del governatore sono complesse ma trasparenti: le tiene distinte dal suo ruolo pubblico e paga le tasse». Ma Larry Noble, del Center of responsive politics , obbietta che Schwarzenegger stipulò il suo contratto con la Weider publications nel novembre del 2003, due giorni prima di entrare in carica: «Non poteva non sapere che ci sarebbe stato un conflitto d’interessi. Inoltre ha sempre rifiutato di svelare i suoi guadagni».
Gli intimi di Schwarzy spiegano che si è legato alla casa editrice per un debito di gratitudine: fu John Weider, il fondatore, a portare Schwarzy in America nel 1968, a farne un Ercole, e ad aprirgli le porte di Hollywood con «Conan il barbaro». Poi, nel 2003, Weider vendette la casa editrice alla American Media, che pubblica le riviste scandalistiche Globe, Star, National Enquirer, ma restò nel consiglio d’amministrazione. E quando l’attore divenne governatore pubblicò un numero speciale di 120 pagine, «Arnold, il sogno americano». Speier e Noble assicurano che Arnold è troppo esperto per ignorare che gli integratori, alcuni dei quali contengono carnitina - sopra certe dosi è doping - vanno regolamentati.
Vincent Scalisi, direttore di Muscle and Fitness, che spesso ha dedicato la copertina a Schwarzenegger, minimizza: «Ogni tanto gli telefoniamo, scriviamo per lui e lui approva la rubrica. E stiamo attenti alla pubblicità, non reclamizziamo ciò che è nocivo». Ma critici e nemici del governatore sostengono che questo potrebbe essere «il chiodo sulla sua bara politica», rilevando che la sua popolarità era già in rapido calo nei sondaggi. «Sempre più gente - ricorda Noble - diffida di ormoni e sostanze tonificanti».
Ennio Caretto
15 luglio 2005
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