studio approfondito sulla specie in collaborazione con Alberto Angela
0.Il nome
Il termine scientifico è Homo Tamarrus Zarrus, comunemente definito anche Zarro, Tamarro, Tabbozzo, Truzzo. Il termine varia a seconda del periodo storico e della regione geografica. Infatti nei primi anni '80, quando il fenomeno non era ancora diffuso, era tipico il termine Tamarro, soprattutto nel nord italia, per definire quegli individui di cui non si sapeva ancora bene quale classificazione dare, risulta infatti evidente un influenza dal termine Terrone. Da questo seguendo lo sviluppo delle abitudini e del numero di esemplari si è passati per fenomeno di rotacismo al termine Tabbozzo e quindi agli odierni Truzzo e Zarro
1.Le origini
Nessuno conosce con esattezza la nascita del primo zarro. Si possono tuttavia fare delle ipotesi, convalidate da un fottìo di studiosi coi controcazzi. Le origini dello zarro si perdono nella notte dei tempi, mescolandosi alle leggende dei popoli. Nella tradizione crstiano-giudaica, il primo zarro viene fatto corrispondere a Caino, un tamarro mai visto. Costui infatti, caratterizzato da un'ignoranza devastante e da un livello di civiltà superiore alla norma ammazza suo fratello a manate e fa lo sborone davanti a Dio ("Sono forse io il guardiano di mio fratello?"). Con l'evoluzione della stirpe umana, anche il truzzo si evolve, ma solo nell'altezza delle suole. Troviamo infatti molti altri esempi di tamarri storici in tutto il mondo, ma il VERO tamarro è una stirpe profondamente italica, come ci dimostra Francesco Crispi (primo ministro Italiano dell'ultima metà dell'800). La sua politica coloniale fu un esempio della tamarritudine italica: Si convince di essere forte e in grado di competere con le altre potenze Europee (Fa il figo e si bulla con gli amici). Vede che l'Europa si è già spartita tutto il mondo conosciuto e vuole far parte dell'elite (Vede il successo che hanno i suoi amici truzzi più forti e sogna di emularli). Decide che l'Etiopia è un bottino molto goloso (Passa in rassegna gli sfidanti fino a trovare quello apparentemente più debole e sfigato). La invade e l'Italia viene massacrata ad Adua (Appizza rissa e poi le prende).
2.Lo sviluppo
Zarri non si nasce: purtroppo lo si diventa quando si rimane affascinati dal canto della sirena tamarra (essere mitologico metà donna e metà buffalo). Il tamarro-in-potenza è ammaliato dalle dimostrazioni virilità degli zarri-in-atto e vuole far parte dell'elite e decide di disimparare anche le poche nozioni apprese alle elementari (infatti il turning-point della metamorfosi zarra avviene alle medie), unirsi ai "cumpa", copiare spudoratamente modi, gergo, atteggiamenti e gusti del "capocumpa" (che li ha a sua volta appresi dal fratello truzzo o dalla televisione). Inizia così a seguire TUTTE le mode del momento, ad ascoltare la "musica" GIUSTA (una base ritmica rigorosamente a 5000 battute al minuto; una serie di effetti tipo laser, palline rimbalzanti o rutti sintetizzati; una zoccola dalla voce porno che canta una strofa tipo "i ragazzi italiano fanno bene ammore". Tutto questo dura 10 secondi? Certo, e allora ne facciamo un loop per far durare la canzone 4 minuti) a cercare di trovare la realizzazione del sè con la negazione dell'altro da sè (odia tutti i "non-cumpa"). Fa lo sguardo da duro con tutti, basta che al suo fianco ci siano altri dieci amici. Inizierà a capire che sbaglia solo quando trova quello incazzato che ha avuto una giornata storta che lo gonfia come un lottatore di sumo sovrappeso. Le regole base sono: MAI usare un linguaggio degno di una persona civile. MAI astenersi dal dire cazzate su qualunque cosa. MAI cambiare idea, è sinonimo di sconfitta (ha un'ideale politico solo perchè ha trovato per terra una pagina di giornale e gli è piaciuto il nome del candidato. Lo voterà per tutta la vita). Bestemmiare SEMPRE.
3.Organizzazione sociale
La vita sociale del tamarro assomiglia a quella dei branchi di babbuini (anche quella intellettuale). La parola branco non è dispregiativa ma è un termine tecnico, infatti lo zarro si identifica con il gruppo ("la cumpa") e agisce in base ad esso obbedendo a rigide regole sociali. Questo lo porta ad adorare lo zarro dominante e a cercare di farselo amico e brillare di luce riflessa. Gli spostamenti avvengono in sella agli scooter, e ci si sposta sempre a cinquanta alla volta, per incutere un maggior terrore psicologico in tutti gli altri. Gli spostamenti avvengono per due motivi. Puntata in discoteca per tirare su le donne. Puntata in discoteca per fare a manate con un branco rivale. (riproduzione e controllo del territorio: sono senza dubbio da classificare tra i primati evoluti)
4.La riproduzione
La tecnica di riproduzione della specie Tamarra è molto complessa ed articolata e si snoda lungo un viados nel tramonto. La prima fase consiste denominata con termine tecnico della "vetrina" o della "sfilata" consiste nell'esposizione pubblica o privata degli attributi più o meno fallici. In questa prima fase si agisce in branco: il maschio dominante e i suoi legati, perennemente in calore, si appostano in luoghi tattici come la sala giochi, la discoteca (number one, studio zeta ecc) o il bar. Alle spalle del gruppo comandato dal maschio dominante ci sono i truzzi sfigati. Le loro caratteristiche sono: bruttezza apocalittica; dislessia permanante e aggravata; acne e humus tra i capelli, spesso ingellati e pettinati con originalità (a punta, quasi sempre ossigenati in cima). Questo corteo di ammiratori nonostante la propria completa mancanza di capacità comunicativa con l'altro sesso, cerca di ritrovare la propria virilità innata attraverso il branco. Non appena due femmine in calore in tenuta da sesso passano accanto ai luoghi sopracitati, il branco sputa testosterone in quantità industriali mediante: sgasate di motorino, esposizione spudorata di cellulare, dimosrazioni di forza (fisiche o verbali) e di carisma al fine di farsi notare dalla femmina. Qui finisce la forza del branco ed entra in gioco l'individualità dello zarro dominante che, mediante abbondante utilizzo di messaggi SMS, riesce a comunicare, mai direttamente ma sempre attraverso terze parti, con la femmina sopracitata. Gli zarri sfigati (o di second'ordine) accortisi che la potenza del branco è venuta meno, e non avendo sufficiente carisma quanto lo zarro dominante, cercano di soddisfare la propria brama repressa calandosi e guardando i culi delle cubiste e autoconvincendosi di avercela fatta. L'incontro, organizzato mediante abbondannte applicazione di telefonino (solo messaggi), avviene sempre in compagnia di almeno altre cinque persone. Le compagne della zarra (sempre bruttissime) danno fondo a tutto il proprio vastissimo bagaglio culturale cercando di adescare gli amici dello zarro. Purtroppo costoro, troppo impegnati a mostrare i propri piumini e le proprie zeppone, non riescono ad andare fino in fondo. Sull'incontro fisico le fonti sono discordanti: secondo testimni oculari, l'appuntamento è un festival di tristezza e imbarazzo reciproco. L'imbarazzo viene quindi superato infilando la lingua nella trachea dell'amato/a. Secondo il diretto interessato invece, l'appuntamento è stato una copia perfetta dei libri di Giacomo Casanova, con un finale da film porno che farebbe imbarazzare anche Jessica Rizzo durante un coito selvaggio.
Vi abbiamo finora presentato la parte romantica del gregge truzzo. Gli altri, frustrati nella loro pulsione sessuale, organizzano gite in motorino dalla ******* che viene sbeffeggiata e derisa durante il giorno ma frequentata assiduamente da due o tre alla volta durante la notte, per poi bullarsene il giorno dopo con gli amici.
5.L'alimentazione
L'alimentazione dedicata al sostentamento assomiglia molto a quella umana (a parte le frequenti puntate ai McDonald's di turno. Ma l'alimentazione principale del tamarro consiste in: trip, funghi allucinogeni, pastigliame colorato di tutti i tipi, anfetamine, aspirine e coca cola eccetera eccetera. Ovviamente questo consumo smodato non potrà che abbassare ulteriormente il livello intellettuale della marmaglia.
6.La lingua
Questo capitolo è dedicato agli studi compiuti da temerari etimologi che ispirandosi all'esperienza della Fossey con i Gorilla hanno vissuto ai margini di un gruppo di Tamarri per studiarne il linguaggio e la comunicazione. Purtroppo molti dei termini isolati rimangono ancora oggi senza un significato specifico. Alcuni studiosi credono comunque che molti siano solo emissioni vocali utilizzate per esaltare la possanza dell'individuo all'interno del gruppo o durante i periodi in cui si trova in calore per attirare la femmina.
Riportiamo di seguito l'elenco della terminologia utilizzata da un branco di Pioltello (Milano) rammentando comunque che la terminologia rimane legata all'ambiente geografico e al periodo.
0.Il nome
Il termine scientifico è Homo Tamarrus Zarrus, comunemente definito anche Zarro, Tamarro, Tabbozzo, Truzzo. Il termine varia a seconda del periodo storico e della regione geografica. Infatti nei primi anni '80, quando il fenomeno non era ancora diffuso, era tipico il termine Tamarro, soprattutto nel nord italia, per definire quegli individui di cui non si sapeva ancora bene quale classificazione dare, risulta infatti evidente un influenza dal termine Terrone. Da questo seguendo lo sviluppo delle abitudini e del numero di esemplari si è passati per fenomeno di rotacismo al termine Tabbozzo e quindi agli odierni Truzzo e Zarro
1.Le origini
Nessuno conosce con esattezza la nascita del primo zarro. Si possono tuttavia fare delle ipotesi, convalidate da un fottìo di studiosi coi controcazzi. Le origini dello zarro si perdono nella notte dei tempi, mescolandosi alle leggende dei popoli. Nella tradizione crstiano-giudaica, il primo zarro viene fatto corrispondere a Caino, un tamarro mai visto. Costui infatti, caratterizzato da un'ignoranza devastante e da un livello di civiltà superiore alla norma ammazza suo fratello a manate e fa lo sborone davanti a Dio ("Sono forse io il guardiano di mio fratello?"). Con l'evoluzione della stirpe umana, anche il truzzo si evolve, ma solo nell'altezza delle suole. Troviamo infatti molti altri esempi di tamarri storici in tutto il mondo, ma il VERO tamarro è una stirpe profondamente italica, come ci dimostra Francesco Crispi (primo ministro Italiano dell'ultima metà dell'800). La sua politica coloniale fu un esempio della tamarritudine italica: Si convince di essere forte e in grado di competere con le altre potenze Europee (Fa il figo e si bulla con gli amici). Vede che l'Europa si è già spartita tutto il mondo conosciuto e vuole far parte dell'elite (Vede il successo che hanno i suoi amici truzzi più forti e sogna di emularli). Decide che l'Etiopia è un bottino molto goloso (Passa in rassegna gli sfidanti fino a trovare quello apparentemente più debole e sfigato). La invade e l'Italia viene massacrata ad Adua (Appizza rissa e poi le prende).
2.Lo sviluppo
Zarri non si nasce: purtroppo lo si diventa quando si rimane affascinati dal canto della sirena tamarra (essere mitologico metà donna e metà buffalo). Il tamarro-in-potenza è ammaliato dalle dimostrazioni virilità degli zarri-in-atto e vuole far parte dell'elite e decide di disimparare anche le poche nozioni apprese alle elementari (infatti il turning-point della metamorfosi zarra avviene alle medie), unirsi ai "cumpa", copiare spudoratamente modi, gergo, atteggiamenti e gusti del "capocumpa" (che li ha a sua volta appresi dal fratello truzzo o dalla televisione). Inizia così a seguire TUTTE le mode del momento, ad ascoltare la "musica" GIUSTA (una base ritmica rigorosamente a 5000 battute al minuto; una serie di effetti tipo laser, palline rimbalzanti o rutti sintetizzati; una zoccola dalla voce porno che canta una strofa tipo "i ragazzi italiano fanno bene ammore". Tutto questo dura 10 secondi? Certo, e allora ne facciamo un loop per far durare la canzone 4 minuti) a cercare di trovare la realizzazione del sè con la negazione dell'altro da sè (odia tutti i "non-cumpa"). Fa lo sguardo da duro con tutti, basta che al suo fianco ci siano altri dieci amici. Inizierà a capire che sbaglia solo quando trova quello incazzato che ha avuto una giornata storta che lo gonfia come un lottatore di sumo sovrappeso. Le regole base sono: MAI usare un linguaggio degno di una persona civile. MAI astenersi dal dire cazzate su qualunque cosa. MAI cambiare idea, è sinonimo di sconfitta (ha un'ideale politico solo perchè ha trovato per terra una pagina di giornale e gli è piaciuto il nome del candidato. Lo voterà per tutta la vita). Bestemmiare SEMPRE.
3.Organizzazione sociale
La vita sociale del tamarro assomiglia a quella dei branchi di babbuini (anche quella intellettuale). La parola branco non è dispregiativa ma è un termine tecnico, infatti lo zarro si identifica con il gruppo ("la cumpa") e agisce in base ad esso obbedendo a rigide regole sociali. Questo lo porta ad adorare lo zarro dominante e a cercare di farselo amico e brillare di luce riflessa. Gli spostamenti avvengono in sella agli scooter, e ci si sposta sempre a cinquanta alla volta, per incutere un maggior terrore psicologico in tutti gli altri. Gli spostamenti avvengono per due motivi. Puntata in discoteca per tirare su le donne. Puntata in discoteca per fare a manate con un branco rivale. (riproduzione e controllo del territorio: sono senza dubbio da classificare tra i primati evoluti)
4.La riproduzione
La tecnica di riproduzione della specie Tamarra è molto complessa ed articolata e si snoda lungo un viados nel tramonto. La prima fase consiste denominata con termine tecnico della "vetrina" o della "sfilata" consiste nell'esposizione pubblica o privata degli attributi più o meno fallici. In questa prima fase si agisce in branco: il maschio dominante e i suoi legati, perennemente in calore, si appostano in luoghi tattici come la sala giochi, la discoteca (number one, studio zeta ecc) o il bar. Alle spalle del gruppo comandato dal maschio dominante ci sono i truzzi sfigati. Le loro caratteristiche sono: bruttezza apocalittica; dislessia permanante e aggravata; acne e humus tra i capelli, spesso ingellati e pettinati con originalità (a punta, quasi sempre ossigenati in cima). Questo corteo di ammiratori nonostante la propria completa mancanza di capacità comunicativa con l'altro sesso, cerca di ritrovare la propria virilità innata attraverso il branco. Non appena due femmine in calore in tenuta da sesso passano accanto ai luoghi sopracitati, il branco sputa testosterone in quantità industriali mediante: sgasate di motorino, esposizione spudorata di cellulare, dimosrazioni di forza (fisiche o verbali) e di carisma al fine di farsi notare dalla femmina. Qui finisce la forza del branco ed entra in gioco l'individualità dello zarro dominante che, mediante abbondante utilizzo di messaggi SMS, riesce a comunicare, mai direttamente ma sempre attraverso terze parti, con la femmina sopracitata. Gli zarri sfigati (o di second'ordine) accortisi che la potenza del branco è venuta meno, e non avendo sufficiente carisma quanto lo zarro dominante, cercano di soddisfare la propria brama repressa calandosi e guardando i culi delle cubiste e autoconvincendosi di avercela fatta. L'incontro, organizzato mediante abbondannte applicazione di telefonino (solo messaggi), avviene sempre in compagnia di almeno altre cinque persone. Le compagne della zarra (sempre bruttissime) danno fondo a tutto il proprio vastissimo bagaglio culturale cercando di adescare gli amici dello zarro. Purtroppo costoro, troppo impegnati a mostrare i propri piumini e le proprie zeppone, non riescono ad andare fino in fondo. Sull'incontro fisico le fonti sono discordanti: secondo testimni oculari, l'appuntamento è un festival di tristezza e imbarazzo reciproco. L'imbarazzo viene quindi superato infilando la lingua nella trachea dell'amato/a. Secondo il diretto interessato invece, l'appuntamento è stato una copia perfetta dei libri di Giacomo Casanova, con un finale da film porno che farebbe imbarazzare anche Jessica Rizzo durante un coito selvaggio.
Vi abbiamo finora presentato la parte romantica del gregge truzzo. Gli altri, frustrati nella loro pulsione sessuale, organizzano gite in motorino dalla ******* che viene sbeffeggiata e derisa durante il giorno ma frequentata assiduamente da due o tre alla volta durante la notte, per poi bullarsene il giorno dopo con gli amici.
5.L'alimentazione
L'alimentazione dedicata al sostentamento assomiglia molto a quella umana (a parte le frequenti puntate ai McDonald's di turno. Ma l'alimentazione principale del tamarro consiste in: trip, funghi allucinogeni, pastigliame colorato di tutti i tipi, anfetamine, aspirine e coca cola eccetera eccetera. Ovviamente questo consumo smodato non potrà che abbassare ulteriormente il livello intellettuale della marmaglia.
6.La lingua
Questo capitolo è dedicato agli studi compiuti da temerari etimologi che ispirandosi all'esperienza della Fossey con i Gorilla hanno vissuto ai margini di un gruppo di Tamarri per studiarne il linguaggio e la comunicazione. Purtroppo molti dei termini isolati rimangono ancora oggi senza un significato specifico. Alcuni studiosi credono comunque che molti siano solo emissioni vocali utilizzate per esaltare la possanza dell'individuo all'interno del gruppo o durante i periodi in cui si trova in calore per attirare la femmina.
Riportiamo di seguito l'elenco della terminologia utilizzata da un branco di Pioltello (Milano) rammentando comunque che la terminologia rimane legata all'ambiente geografico e al periodo.
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