Coltivava canapa nel cimitero, arrestato il necroforo
Enna, un poliziotto ha notato per caso le piante durante una visita. Agenti nascosti nei loculi per scoprire chi le innaffiava
articolo - italia - La Repubblica - - War on Drugs all'italiana - [03/07/05]
ENNA - Un posto inconsueto e un coltivatore insospettabile, insomma, sembrava proprio la combinazione perfetta per una piantagione illegale di canapa indiana. Ma anche ai poliziotti capita di andare al cimitero e un agente ha riconosciuto quelle strane piantine ornamentali. Tutto è successo a Enna, dove è scattata l'indagine che ha portato all'arresto di Massimo Triccarichi Perruccio, 42 anni, dipendente del cimitero con mansioni di necroforo affossatore, accusato di coltivazione illegale di piante di sostanze stupefacenti.
La scoperta è avvenuta per caso, nonostante la cura con cui il necroforo aveva sistemato le due piantagioni di canapa indiana in due zone un po' defilate rispetto alle tombe piene di fiori e lumini del cimitero. Molta attenzione anche nel curare la sua preziosa coltivazione: quando gli investigatori gli hanno fatto la posta hanno scoperto che il necroforo andava ad innaffiare le piante quasi ogni giorno, cercando di non attirare gli sguardi indiscreti dei visitatori.
Nessuno si era accorto delle piante illegali, tranne l'agente di polizia, fuori dal servizio, che si trovava al cimitero per visitare la tomba di un parente. Percorrendo un viale ha visto le piantine ancora verdi e ha avvertito i colleghi. Per quattro giorni alcuni agenti si sono finti normali visitatori del cimitero e non hanno perso d'occhio le due piccole piantagioni, realizzate in due zone distinte e lontane l'una dall'altra.
Nei primi giorni d'osservazione nessuno si è avvicinato alle piantine durante l'orario di apertura del cimitero. Gli agenti si sono convinti allora che ad avere il pollice verde poteva essere solo qualcuno tra il personale del camposanto. Gli appostamenti sono proseguiti quindi anche di notte, con i poliziotti nascosti in alcuni loculi in costruzione, vicino alle due piantagioni.
Alle 7,30 di ieri il necroforo con l'hobby della canapa indiana è uscito allo scoperto. Armato di innaffiatore e fertilizzante ha cominciato a curare le sue piantine senza sospettare che gli agenti lo stavano osservando. Ma mentre versava l'acqua alle piante, i poliziotti sono saltati fuori e lo hanno ammanettato. "Si sentiva sicuro - spiega il capo della Mobile - Non aveva precedenti penali e non immaginava che da qualche giorno eravamo sulle sue tracce".
Il necroforo è stato interrogato stamani in Procura e sarà processato per direttissima. Le piantine, una ventina in totale, sono state estirpate e custodite dalla polizia che le incenerirà dopo aver acquisito il decreto di distruzione.
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