il 16 luglio del 1950..e' una data storica per il calcio mondiale...Brasile e Uruguay sono di fronte allo stadio Maracana' di Rio De Janeiro..per contendersi il titolo di campioni del mondo...la formula strana di quel mondiale vedeva per la prima e unica volta un girone finale di 4 squadre e non una finalissima..il Brasile ha due risultato su tre...gli basterebbe anche il pareggio per essere campione...ma e' una eventualita' quella del pareggio..che non sfiora minimamente nessun brasiliano...sopratutto dopo aver visto in quel mondiale il Brasile rifilare goleade storiche ...7 goal rifilate alla svezia...6 alla Spagna...le altre 2 squadre del girone finale a 4...tutto il Brasile ha preparato la festa..fuori dal Maracana' ci sono 11 auto..ognuna porta stampato sopra il nome di un giocatore...serviranno per la parata di festa della squadra dopo aver conquistato la coppa...in tutti i paesi del Brasile si preparano torte e festeggiamenti..nessun osa pensare e neanche immagina di farlo che il Brasile possa perdere la partita...nessuno osava neanche pensare negli incubi peggiori che i verdeoro potessero perdere il loro mondiale..giocato in casa...e nell'immenso Maracana'....la dimostrazione di forza data fino a quella partita era stata totale...gli avversari annichiliti da un calcio danzato...l'Uruguay da parte sua veniva dileggiato oltre che dai brasiliani dai suoi stessi tifosi..che lo definirono in quei giorni..il peggior Uruguay mai visto fino ad allora.
Il giorno della partita il Maracana' e' stracolmo di gente che deborda in ogni settore...facendo contare si dice la bellezza di 220 mila spettatori...tutta la nazione e' pronta alla festa..i giornali brasiliani quella stessa mattina sono usciti con una enorme prima pagina in cui e' stampato il volto e il nome di ogni giocatore brasiliano..e un ringraziamento per aver riempito di gloria la nazione con la vittoria che nel pomeriggio dara' loro il titolo di campioni del mondo.
Tutto era pronto...ma..nessuno aveva fatto i conti con un uomo ..un mezzo ***** che aveva gia' 33 anni il centromediano e capitano dell'Uruguay Obdulio Varela detto il Jefe ( il capo..il condottiero) ...l'ultima partita prima della finale contro la Svezia..vedeva nel primo tempo la Celeste perdere...solo una vittoria avrebbe consentito all'uruguay di arrivare alla partita contro il Brasile con ancora un risultato utile su tre..ovvero la vittoria....e' negli spogliatoi tra il primo e secondo tempo di quella partita contro la Svezia che avviene il miracolo...Obdulio si trasfigura urlando come un osesso che sarebbero diventati campioni e appendendo diversi compagni al muro intimandogli che se non avessero dato in campo tutto se la sarebbero poi dovuta vedere con lui... ritorna ad essere il Jefe..e tutti i compagni caricati..tornano in campo.. ribaltando il punteggio e vincendo per 2-1...di Obdulio il goal della vittoria...con una sassata paurosa da fuori area.
Arriva quindi il giorno della partita..i dirigenti dell'uruguay incontrano la squadra..e riferiscono in segreto a Obdulio che sarebbero soddisfatti di tornarsene a casa limitando il passivo a non piu di 3 -4 goal subiti ...la risposta del capitano e' secca..guarda con i suoi occhi neri e luciferini i dirigenti e dice loro che quella partita l'uruguay la vincera'...i dirigenti sorridono ironici e danno una pacca skerzosa sulla spalla di Obdulio...che si sente sempre piu' sdegnato da cotanta arrendevolezza a quello che per tutti era il destino di quella gara...e l'Uruguay la vittima sacrificale...
ma la sua forza di condottiero e di fine stratega..lo porta ..a caricare i compagni nella giusta maniera...prende Gambetta per il bavero della maglia...dicendogli che lui avrebbe dovuto marcare Chico ..la temibile ala sinistra brasiliana dallo scatto bruciante..e se non lo avesse fermato..poi se la doveva vedere con lui...ando' poi da Miguez ..il centravanti che non segnava mai e gli disse. << hai visto che faccia da scemo ha il loro portiere? vorresti farmi credere che propio tu non saresti in grado di fargli 2 goal'?>>
La partita ha inizio...il Brasile comincia a danzare il suo calcio...mettendo alle corde l'uruguay che si batte leoninamente sotto la guida di Obdulio...Gambetta consuma anima e corpo ma riesce ad annulare Chico...Miguez non segna ma gioca bene come non mai...Andrade il nipote della Maravilla negra del Mondiale del 30 ...da sfogo a tutte le forze rimastegli...Obdulio incita i compagni prendendosi la maglia all'altezza del cuoree alzandola con le due mani e gridando ai compagni : << piu' cuore ..piu' cuore>>e ancora : << non guardate mai le tribune la battaglia si fa qui sul campo>> ai compagni entrati in campo soggiogati dall'immenso Maracana stracolmo e festante.
Tra lo sconcerto e l'incredulita' del pubblico il primo tempo finisce 0-0...
ma all'inizio del secondo tempo la squadra di casa comincia a riversarsi in massa nell'area avversaria e al 6° minuto il Brasile va in vantaggio con un goal di Friaca...sembra l'inizio della fine per la celeste..i giocatori si guardano come imptento con la disfatta nei loro occhi...tutti tranne uno Obdulio...egli capisce il riskio...va fin dentro alla sua porta a raccogliere il pallone e lo serra tra il braccio destro e il corpo con forza....alza lo sguardo fiero...pianta gli occhi in faccia a tutti i tifosi e con passo lento, lentissimo, si dirige verso il centro del campo, senza rivolgere parola a nessuno....ma guardando avversari e pubblico con sfida...Obdulio non ha fretta di riportare la sfera a centrocampo...i giocatori avversari lo insultano ..gli sputano addosso..dagli spalti 220 mila persone festanti lo deridono ..ma lui non si scompone continua imperterrito la sua camminata lenta lentissima verso il centro del campo con lo sguardo come a sfidare tutta quella bolgia...passano piu' di 3 minuti prima che raggiunga il centro del campo...e quando vi arriva chiede l'intervento di un interprete...perche' a suo dire il guardalinne aveva prima segnalato fuorigioco e poi abassato la bandierina..egli sa bene che la sua protesta non verra' accolta...il suo vero obiettivo è quello di mettere più tempo possibile tra il gol e la ripresa del gioco, in modo che i giocatori brasiliani non possano far funzionare la loro macchina da gol e il pubblico non la possa vedere....egli vuole far smettere quel momento di glloria...e mettere in tutti il germe del dubbio sulla valifita' del goal..per spegnere gli entusiasmi.
La partita riprende ma dopo quella camminata fino a centro campo di Obdulio con proteste all'arbitro il Brasile non sembra piu' lo stesso gli occhi dei verdeoro sono accecati dall'ira per quello sporco meticcio che osa mettere in dubbio il loro punto....Obdulio suona la carica...è un direttore d'orchestra che domina la scena...
"Avevo giocato un mucchio di partite dappertutto, in campi senza protezioni, senza reti, sempre in balìa del pubblico... Dovevo proprio umiliarmi al Maracanà, dove ero al sicuro al cento per cento? Lì dovevo dominare, perché ne avevo tutte le possibilità e sapevo che nessuno poteva toccarmi", dira' il capitano.
Schiaffino infila il gol del pareggio, facendo ammutolire un'intera nazione, e Ghiggia, nel finale, su lancio filtrante di Obdulio...si trova un pallone buono da tirare in porta...chiude gli occhi e tira con tutta la forza rimastagli...la palla entra nella rete alla sinistra del portiere brasiliano Barbosa...e colpisce in pieno il portafortuna di quest'ultimo:una bambolina regalatagli dalla sua ragazza,che Barbosa teneva dentro la porta...facendola volare via come l'illusione e il sogno della sua nazione..il grande e sterminato Brasile...(in seguito.: Barbosa bruciò la bambola e ruppe il fidanzamento).
Il pubblico si guarda impietrito..la gente in lacrime....ma i piu' sono shoccati..come se quello a qui stanno assistendo non puo' essere la realta'..ma puo' esistere solo negli incubi.....
mancano ancora 10 minuti alla fine della partita..i brasiliani si riversano in avanti ....Obdulio e' piazzato davanti alla sua difesa e ferma tutti gli attacchi avversari..gridando come un indemoniato...il tempo passa e e ne' Zizinho ne il capocannoniere Ademir...ne la veloce ala Jair ne' Chico...ne Augusto possono nulla....a tempo scaduto c'e un calcio d'angolo per il Brasile ..mentre la palla e' in volo nel Maracana ammutolito l'arbitro fiskia 3 volte...la palla viene presa al volo da Obdulio che la stringe al petto..i brasiliani protestano skiumanti rabbia..E' rigore gridano con gli occhi fuori dalle orbite...no non era rigore Obdulio aveva sentito bene ..era il triplice fiskio finale....
subito dopo si scatena il finimondo...il radiocronista brasiliano pronuncia la famosa frase :<<A desgrassia cascao sobra o Brasil !!..>> e tronca improvvisamento il collegamento decidendo poi di non fare mai piu' il telecronista .....Il silenzio esplode sul Maracanà, il silenzio più straordinario e irreale di tutta la storia del calcio: la gente non riece a credere che il colosso sia morto in casa sua, spogliato di gloria.
il giovane giocatore uruguagyo Moran viene trasportato negli spogliatoi a braccia svenuto....il capitano del Brasile Augusto tenta il suicidio in campo..imitato dal mediano Danilo....per fortuna sventati...gente impazzita si lancia dagli spalti....la coppa Rimet improvvisamente sparisce Obdulio grida che con o senza coppa i campioni sono lor.....Jules Rimet il presidente della fifa si aggira sul prato come un fantasma con nella tasca il discorso in omaggio del Brasile campione....il commissario tecnico della selecao' sparisce da quel giorno dalla circolazione...quel giorno in brasile ci saranno 200 suicidi....negli spogliatoi l'arbitro inglese va da Obdulio chiedendogli il pallone dell'incontro...il Jefe gliene sottopone due fra cui scegliere..l'inglese prende quello a destra..un ghigno beffardo si stampa sul viso di Obdulio..il pallone della finale andra' a Montevideo.
Narra la leggenda che il giorno dopo gli inservienti dello stadio trovano un bambino sugli spalti raggomitolato su se stesso in posizione fetale..con la testa tra le mani e ripetente sempre le stesse parole : << nunca mais nunca mais ( mai piu'! mai piu'!)..era diventato pazzo.
Obdulio Passa quella notte bevendo birra nei locali di Rio..insieme agli sconfitti, e dichiarerà poi "Se adesso dovessi giocare di nuovo quella finale, mi segnerei un gol contro, sissignore... Avevamo un titolo, ma cosa importava in confronto a tutta quella tristezza?".
Il giorno della partita il Maracana' e' stracolmo di gente che deborda in ogni settore...facendo contare si dice la bellezza di 220 mila spettatori...tutta la nazione e' pronta alla festa..i giornali brasiliani quella stessa mattina sono usciti con una enorme prima pagina in cui e' stampato il volto e il nome di ogni giocatore brasiliano..e un ringraziamento per aver riempito di gloria la nazione con la vittoria che nel pomeriggio dara' loro il titolo di campioni del mondo.
Tutto era pronto...ma..nessuno aveva fatto i conti con un uomo ..un mezzo ***** che aveva gia' 33 anni il centromediano e capitano dell'Uruguay Obdulio Varela detto il Jefe ( il capo..il condottiero) ...l'ultima partita prima della finale contro la Svezia..vedeva nel primo tempo la Celeste perdere...solo una vittoria avrebbe consentito all'uruguay di arrivare alla partita contro il Brasile con ancora un risultato utile su tre..ovvero la vittoria....e' negli spogliatoi tra il primo e secondo tempo di quella partita contro la Svezia che avviene il miracolo...Obdulio si trasfigura urlando come un osesso che sarebbero diventati campioni e appendendo diversi compagni al muro intimandogli che se non avessero dato in campo tutto se la sarebbero poi dovuta vedere con lui... ritorna ad essere il Jefe..e tutti i compagni caricati..tornano in campo.. ribaltando il punteggio e vincendo per 2-1...di Obdulio il goal della vittoria...con una sassata paurosa da fuori area.
Arriva quindi il giorno della partita..i dirigenti dell'uruguay incontrano la squadra..e riferiscono in segreto a Obdulio che sarebbero soddisfatti di tornarsene a casa limitando il passivo a non piu di 3 -4 goal subiti ...la risposta del capitano e' secca..guarda con i suoi occhi neri e luciferini i dirigenti e dice loro che quella partita l'uruguay la vincera'...i dirigenti sorridono ironici e danno una pacca skerzosa sulla spalla di Obdulio...che si sente sempre piu' sdegnato da cotanta arrendevolezza a quello che per tutti era il destino di quella gara...e l'Uruguay la vittima sacrificale...
ma la sua forza di condottiero e di fine stratega..lo porta ..a caricare i compagni nella giusta maniera...prende Gambetta per il bavero della maglia...dicendogli che lui avrebbe dovuto marcare Chico ..la temibile ala sinistra brasiliana dallo scatto bruciante..e se non lo avesse fermato..poi se la doveva vedere con lui...ando' poi da Miguez ..il centravanti che non segnava mai e gli disse. << hai visto che faccia da scemo ha il loro portiere? vorresti farmi credere che propio tu non saresti in grado di fargli 2 goal'?>>
La partita ha inizio...il Brasile comincia a danzare il suo calcio...mettendo alle corde l'uruguay che si batte leoninamente sotto la guida di Obdulio...Gambetta consuma anima e corpo ma riesce ad annulare Chico...Miguez non segna ma gioca bene come non mai...Andrade il nipote della Maravilla negra del Mondiale del 30 ...da sfogo a tutte le forze rimastegli...Obdulio incita i compagni prendendosi la maglia all'altezza del cuoree alzandola con le due mani e gridando ai compagni : << piu' cuore ..piu' cuore>>e ancora : << non guardate mai le tribune la battaglia si fa qui sul campo>> ai compagni entrati in campo soggiogati dall'immenso Maracana stracolmo e festante.
Tra lo sconcerto e l'incredulita' del pubblico il primo tempo finisce 0-0...
ma all'inizio del secondo tempo la squadra di casa comincia a riversarsi in massa nell'area avversaria e al 6° minuto il Brasile va in vantaggio con un goal di Friaca...sembra l'inizio della fine per la celeste..i giocatori si guardano come imptento con la disfatta nei loro occhi...tutti tranne uno Obdulio...egli capisce il riskio...va fin dentro alla sua porta a raccogliere il pallone e lo serra tra il braccio destro e il corpo con forza....alza lo sguardo fiero...pianta gli occhi in faccia a tutti i tifosi e con passo lento, lentissimo, si dirige verso il centro del campo, senza rivolgere parola a nessuno....ma guardando avversari e pubblico con sfida...Obdulio non ha fretta di riportare la sfera a centrocampo...i giocatori avversari lo insultano ..gli sputano addosso..dagli spalti 220 mila persone festanti lo deridono ..ma lui non si scompone continua imperterrito la sua camminata lenta lentissima verso il centro del campo con lo sguardo come a sfidare tutta quella bolgia...passano piu' di 3 minuti prima che raggiunga il centro del campo...e quando vi arriva chiede l'intervento di un interprete...perche' a suo dire il guardalinne aveva prima segnalato fuorigioco e poi abassato la bandierina..egli sa bene che la sua protesta non verra' accolta...il suo vero obiettivo è quello di mettere più tempo possibile tra il gol e la ripresa del gioco, in modo che i giocatori brasiliani non possano far funzionare la loro macchina da gol e il pubblico non la possa vedere....egli vuole far smettere quel momento di glloria...e mettere in tutti il germe del dubbio sulla valifita' del goal..per spegnere gli entusiasmi.
La partita riprende ma dopo quella camminata fino a centro campo di Obdulio con proteste all'arbitro il Brasile non sembra piu' lo stesso gli occhi dei verdeoro sono accecati dall'ira per quello sporco meticcio che osa mettere in dubbio il loro punto....Obdulio suona la carica...è un direttore d'orchestra che domina la scena...
"Avevo giocato un mucchio di partite dappertutto, in campi senza protezioni, senza reti, sempre in balìa del pubblico... Dovevo proprio umiliarmi al Maracanà, dove ero al sicuro al cento per cento? Lì dovevo dominare, perché ne avevo tutte le possibilità e sapevo che nessuno poteva toccarmi", dira' il capitano.
Schiaffino infila il gol del pareggio, facendo ammutolire un'intera nazione, e Ghiggia, nel finale, su lancio filtrante di Obdulio...si trova un pallone buono da tirare in porta...chiude gli occhi e tira con tutta la forza rimastagli...la palla entra nella rete alla sinistra del portiere brasiliano Barbosa...e colpisce in pieno il portafortuna di quest'ultimo:una bambolina regalatagli dalla sua ragazza,che Barbosa teneva dentro la porta...facendola volare via come l'illusione e il sogno della sua nazione..il grande e sterminato Brasile...(in seguito.: Barbosa bruciò la bambola e ruppe il fidanzamento).
Il pubblico si guarda impietrito..la gente in lacrime....ma i piu' sono shoccati..come se quello a qui stanno assistendo non puo' essere la realta'..ma puo' esistere solo negli incubi.....
mancano ancora 10 minuti alla fine della partita..i brasiliani si riversano in avanti ....Obdulio e' piazzato davanti alla sua difesa e ferma tutti gli attacchi avversari..gridando come un indemoniato...il tempo passa e e ne' Zizinho ne il capocannoniere Ademir...ne la veloce ala Jair ne' Chico...ne Augusto possono nulla....a tempo scaduto c'e un calcio d'angolo per il Brasile ..mentre la palla e' in volo nel Maracana ammutolito l'arbitro fiskia 3 volte...la palla viene presa al volo da Obdulio che la stringe al petto..i brasiliani protestano skiumanti rabbia..E' rigore gridano con gli occhi fuori dalle orbite...no non era rigore Obdulio aveva sentito bene ..era il triplice fiskio finale....
subito dopo si scatena il finimondo...il radiocronista brasiliano pronuncia la famosa frase :<<A desgrassia cascao sobra o Brasil !!..>> e tronca improvvisamento il collegamento decidendo poi di non fare mai piu' il telecronista .....Il silenzio esplode sul Maracanà, il silenzio più straordinario e irreale di tutta la storia del calcio: la gente non riece a credere che il colosso sia morto in casa sua, spogliato di gloria.
il giovane giocatore uruguagyo Moran viene trasportato negli spogliatoi a braccia svenuto....il capitano del Brasile Augusto tenta il suicidio in campo..imitato dal mediano Danilo....per fortuna sventati...gente impazzita si lancia dagli spalti....la coppa Rimet improvvisamente sparisce Obdulio grida che con o senza coppa i campioni sono lor.....Jules Rimet il presidente della fifa si aggira sul prato come un fantasma con nella tasca il discorso in omaggio del Brasile campione....il commissario tecnico della selecao' sparisce da quel giorno dalla circolazione...quel giorno in brasile ci saranno 200 suicidi....negli spogliatoi l'arbitro inglese va da Obdulio chiedendogli il pallone dell'incontro...il Jefe gliene sottopone due fra cui scegliere..l'inglese prende quello a destra..un ghigno beffardo si stampa sul viso di Obdulio..il pallone della finale andra' a Montevideo.
Narra la leggenda che il giorno dopo gli inservienti dello stadio trovano un bambino sugli spalti raggomitolato su se stesso in posizione fetale..con la testa tra le mani e ripetente sempre le stesse parole : << nunca mais nunca mais ( mai piu'! mai piu'!)..era diventato pazzo.
Obdulio Passa quella notte bevendo birra nei locali di Rio..insieme agli sconfitti, e dichiarerà poi "Se adesso dovessi giocare di nuovo quella finale, mi segnerei un gol contro, sissignore... Avevamo un titolo, ma cosa importava in confronto a tutta quella tristezza?".
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