La decisione della FIA è incoerente
La posizione della Michelin
function openphoto(options) {var nom2 = "/it/headlines/news/zoom/zoom.shtml?" + options;var popup = window.open(nom2,"F1Live",'toolbar=0,location=0,directories=0,status=0,menubar=0,scrollbars=1,resiza ble=1,top=0,left=0,width=797,height=595'); }
Zoom
Edouard Michelin
La Michelin ha giudicato incoerente la decisione presa dalla FIA mercoledì, in seguito alla quale nella stagione 2006 verranno reintrodotti i cambi di pneumatici durante i Gran Premi.
"La Michelin non capisce il passo indietro compiuto nel quadro del regolamento di F1 per la stagione 2006, è incoerente con la politica dichiarata della FIA di ridurre i costi," ha sottolineato il fabbricante francese.
Questa misura, che ha come conseguenza "di aumentare immediatamente del 15% i costi di sviluppo, produzione e logistici delle gomme, costituisce un passo indietro rispetto al regolamento 2005, presentato all’epoca dalla FIA, con l’unica ragione di ridurre i costi."
Passare da un pneumatico che doveva percorrere 350 km ad un altro concepito per durare un centinaio di km, "obbligherà i fabbricanti a concepire delle coperture di nuova generazione, ed aumenterà il numero di gomme disponibili ad ogni squadra."
"Quindi non ci si può che interrogare sul senso di questa decisione che (...) toglie a Michelin il beneficio delle sue ricerche del 2005," ha sottolineato il Bibendum che si chiede nel comunicato rilasciato, quali siano "i motivi nascosti della FIA, le cui decisioni mancano di trasparenza."
La Michelin sembra quindi pagare il braccio di ferro che l’aveva opposta alla FIA in occasione del Gran Premio degli USA di giugno, ma anche le formidabili prestazioni dei suoi prodotti, che hanno permesso ai team gommati Michelin di vincere 18 gare in questa stagione, dominando in maniera schiacciante la Bridgestone e la sua scuderia faro, la Ferrari.
"Abbiamo l’impressione che le nostre prestazioni siano state sanzionate," ha dichiarato ieri Frédéric Henri-Biabaud, direttore aggiunto della competizione presso la Michelin. "Sono cambiamenti che fatichiamo a comprendere in maniera razionale. Siamo sorpresi, furiosi, sconcertati. La F1 è una vetrina tecnologica formidabile. Tuttavia le decisioni prese sono unilaterali ed orientate, ne trarremo le dovute conseguenze. Non siamo ciechi."
La posizione della Michelin
function openphoto(options) {var nom2 = "/it/headlines/news/zoom/zoom.shtml?" + options;var popup = window.open(nom2,"F1Live",'toolbar=0,location=0,directories=0,status=0,menubar=0,scrollbars=1,resiza ble=1,top=0,left=0,width=797,height=595'); }
Zoom
Edouard Michelin
La Michelin ha giudicato incoerente la decisione presa dalla FIA mercoledì, in seguito alla quale nella stagione 2006 verranno reintrodotti i cambi di pneumatici durante i Gran Premi.
"La Michelin non capisce il passo indietro compiuto nel quadro del regolamento di F1 per la stagione 2006, è incoerente con la politica dichiarata della FIA di ridurre i costi," ha sottolineato il fabbricante francese.
Questa misura, che ha come conseguenza "di aumentare immediatamente del 15% i costi di sviluppo, produzione e logistici delle gomme, costituisce un passo indietro rispetto al regolamento 2005, presentato all’epoca dalla FIA, con l’unica ragione di ridurre i costi."
Passare da un pneumatico che doveva percorrere 350 km ad un altro concepito per durare un centinaio di km, "obbligherà i fabbricanti a concepire delle coperture di nuova generazione, ed aumenterà il numero di gomme disponibili ad ogni squadra."
"Quindi non ci si può che interrogare sul senso di questa decisione che (...) toglie a Michelin il beneficio delle sue ricerche del 2005," ha sottolineato il Bibendum che si chiede nel comunicato rilasciato, quali siano "i motivi nascosti della FIA, le cui decisioni mancano di trasparenza."
La Michelin sembra quindi pagare il braccio di ferro che l’aveva opposta alla FIA in occasione del Gran Premio degli USA di giugno, ma anche le formidabili prestazioni dei suoi prodotti, che hanno permesso ai team gommati Michelin di vincere 18 gare in questa stagione, dominando in maniera schiacciante la Bridgestone e la sua scuderia faro, la Ferrari.
"Abbiamo l’impressione che le nostre prestazioni siano state sanzionate," ha dichiarato ieri Frédéric Henri-Biabaud, direttore aggiunto della competizione presso la Michelin. "Sono cambiamenti che fatichiamo a comprendere in maniera razionale. Siamo sorpresi, furiosi, sconcertati. La F1 è una vetrina tecnologica formidabile. Tuttavia le decisioni prese sono unilaterali ed orientate, ne trarremo le dovute conseguenze. Non siamo ciechi."
Commenta