"Via dalla Ferrari? Mai"
Il campione tedesco della Ferrari mette a tacere le voci di un suo possibile passaggio alla McLaren: "Non mi vedo su un'altra macchina. Rinnovo? Questione personale"
Michael Shumacher, 36 anni. Ap
MONZA (Mi), 26 agosto 2005 - Inizia con un monologo l'intervista con Michael Schumacher. "Non so per quanti anni ancora correrò in F.1, ma non credo che saranno tanti. Però sono felice di essere un pilota della Ferrari, voglio restarlo il più possibile e non riesco ad immaginarmi al volante di un'altra vettura". Il campione tedesco, dunque, durante i test di Monza mette a tacere ogni indiscrezione che lo vuole in partenza dopo il 2006, destinazione McLaren-Mercedes.
- Ma allora come nascono queste voci?
"Saperlo! È vero che in Turchia mi sono incontrato con Norbert Haug (responsabile Mercedes in F.1; ndr), ma solo perché siamo amici. Noi andiamo insieme anche alle feste".
- Forse è una strategia per fare pressioni su Raikkonen, visto che l'ultima indiscrezione riguarda il finlandese: si dice che abbia già firmato per correre con la Ferrari nel 2007.
"Credo che questa storia sia vera quanto lo è il mio passaggio alla McLaren. In ogni caso, non avrei alcun problema a correre in squadra con lui. Non sono mai stato io a scegliere il compagno".
- Questo è il momento più complicato della sua carriera?
"No, della stagione. Quest'anno abbiamo avuto tanti alti e bassi fin dall'inizio. Non si capisce cosa sta accadendo. Eppure la squadra è sempre la stessa e lavora tanto. La macchina non è male, forse è mancato il grip fornito dalle gomme".
- Le nuove regole avrebbero dovuto rallentare le vetture. Eppure mercoledì Montoya ha raggiunto con la McLaren i 372,2 km/h, la velocità massima più alta nella storia della F.1.
"Davvero? Very good! Quest'anno siamo andati quasi ovunque più lenti del 2004, ma non si può frenare lo sviluppo in F.1. Senza queste regole, avremmo già superato i 380 orari. La vera diminuzione delle potenze ci sarà l'anno prossimo con i V8, che saranno più lenti".
- A proposito, non è curioso di provare il nuovo motore?
"No, ai piloti non piace provare cose che ti fanno andare più lento".
- Ha notato quanti striscioni contro la Ferrari sulle tribune?
"Per fortuna il mio italiano non è così buono. Però li capisco, i tifosi sono delusi. Ma ce ne sono molti di più che ancora ci sostengono, come hanno fatto in altri momenti difficili".
- Magari nel GP d'Italia potrà regalargli qualche soddisfazione.
"Lo spero davvero. Quest'anno possiamo ancora vincere delle gare. Abbiamo il potenziale per farlo".
- Ha mai pensato che, se si fosse ritirato alla fine dell'anno scorso, avrebbe lasciato quando per tutti era imbattibile?
"Guardi, nel 2001 mio fratello Ralf mi disse: "Perché non smetti adesso? Hai vinto tanto e guadagnato bene". Se lo avessi fatto, mi sarei perso la gioia di vincere altri 3 titoli. Io credo di aver bisogno sempre di nuove sfide, e non c'è sfida più grande della F.1".
- Chi vincerà il titolo tra Alonso e Raikkonen?
"È una situazione davvero inusuale: c'è una macchina che è nettamente più forte dell’altra e un pilota che però ha un vantaggio importante in termini di punti. È difficile rispondere".
- Le dispiace che Barrichello abbia deciso di andare via?
"Con Rubens abbiamo fatto un gran lavoro ed è stato il compagno con cui ho vissuto le emozioni più intense. Mi ha sorpreso la decisione di cambiare team con un anno di anticipo. Lo ammiro anche per questo".
- I duellanti per il Mondiale hanno dimostrato di essere dei grandi piloti. Una grande gara del suo nuovo compagno, Felipe Massa, non si ricorda. Perché avete tanta fiducia in lui?
"Prima che Alonso passasse dalla Minardi alla Renault o Raikkonen dalla Sauber alla McLaren, non si poteva dire che fossero campioni. Facendo il confronto col compagno di squadra, quest'anno Massa ha fatto un lavoro che mi ha impressionato. Vincerà delle gare sicuramente".
- Altrimenti arriva Valentino Rossi?
"Come ho già detto, non scelgo il compagno. Chiaramente è solo un'ipotesi, ma sarebbe interessante. Di sicuro non prenderò il suo posto alla Yamaha.
La mia prima moto fu proprio un modello da corsa, ma non mi sono divertito".
- I suoi figli le chiedono mai perché non vince più?
"Altroché. Ma educandoli cerco di spiegargli la vita. E nella vita non si vince sempre".
- Loro già guidano il kart. Desiderano fare i piloti?
"Loro fanno di tutto. Ma preferirei volessero diventare giocatori di tennis. Guardate quanta pressione c'è sui figli di Rosberg e Piquet. È dura per un figlio d'arte".
- Ha seguito la vicenda doping che ha coinvolto Lance Armstrong?
"Sì, è la trovo ridicola. È stato tirato fuori uno scandalo che risale al 1999 e che getta discredito su un grande campione. Ora come può difendersi dopo tanti anni?".
- Torniamo da dove eravamo partiti. Se non vuole cambiare squadra, perché non ha ancora firmato il rinnovo con la Ferrari?
"Lo farò quando sentirò che è arrivato il momento giusto. È una questione personale".
- Non sa quando smetterà, ma ha mai immaginato il suo ultimo gran premio?
"Lei sa quando scriverà il suo ultimo articolo? È impossibile".
- Sua moglie le ha mai chiesto di smettere?
"Se lo avesse fatto ora non sarei qui".
Alessia Cruciani
Il campione tedesco della Ferrari mette a tacere le voci di un suo possibile passaggio alla McLaren: "Non mi vedo su un'altra macchina. Rinnovo? Questione personale"
Michael Shumacher, 36 anni. Ap
MONZA (Mi), 26 agosto 2005 - Inizia con un monologo l'intervista con Michael Schumacher. "Non so per quanti anni ancora correrò in F.1, ma non credo che saranno tanti. Però sono felice di essere un pilota della Ferrari, voglio restarlo il più possibile e non riesco ad immaginarmi al volante di un'altra vettura". Il campione tedesco, dunque, durante i test di Monza mette a tacere ogni indiscrezione che lo vuole in partenza dopo il 2006, destinazione McLaren-Mercedes.
- Ma allora come nascono queste voci?
"Saperlo! È vero che in Turchia mi sono incontrato con Norbert Haug (responsabile Mercedes in F.1; ndr), ma solo perché siamo amici. Noi andiamo insieme anche alle feste".
- Forse è una strategia per fare pressioni su Raikkonen, visto che l'ultima indiscrezione riguarda il finlandese: si dice che abbia già firmato per correre con la Ferrari nel 2007.
"Credo che questa storia sia vera quanto lo è il mio passaggio alla McLaren. In ogni caso, non avrei alcun problema a correre in squadra con lui. Non sono mai stato io a scegliere il compagno".
- Questo è il momento più complicato della sua carriera?
"No, della stagione. Quest'anno abbiamo avuto tanti alti e bassi fin dall'inizio. Non si capisce cosa sta accadendo. Eppure la squadra è sempre la stessa e lavora tanto. La macchina non è male, forse è mancato il grip fornito dalle gomme".
- Le nuove regole avrebbero dovuto rallentare le vetture. Eppure mercoledì Montoya ha raggiunto con la McLaren i 372,2 km/h, la velocità massima più alta nella storia della F.1.
"Davvero? Very good! Quest'anno siamo andati quasi ovunque più lenti del 2004, ma non si può frenare lo sviluppo in F.1. Senza queste regole, avremmo già superato i 380 orari. La vera diminuzione delle potenze ci sarà l'anno prossimo con i V8, che saranno più lenti".
- A proposito, non è curioso di provare il nuovo motore?
"No, ai piloti non piace provare cose che ti fanno andare più lento".
- Ha notato quanti striscioni contro la Ferrari sulle tribune?
"Per fortuna il mio italiano non è così buono. Però li capisco, i tifosi sono delusi. Ma ce ne sono molti di più che ancora ci sostengono, come hanno fatto in altri momenti difficili".
- Magari nel GP d'Italia potrà regalargli qualche soddisfazione.
"Lo spero davvero. Quest'anno possiamo ancora vincere delle gare. Abbiamo il potenziale per farlo".
- Ha mai pensato che, se si fosse ritirato alla fine dell'anno scorso, avrebbe lasciato quando per tutti era imbattibile?
"Guardi, nel 2001 mio fratello Ralf mi disse: "Perché non smetti adesso? Hai vinto tanto e guadagnato bene". Se lo avessi fatto, mi sarei perso la gioia di vincere altri 3 titoli. Io credo di aver bisogno sempre di nuove sfide, e non c'è sfida più grande della F.1".
- Chi vincerà il titolo tra Alonso e Raikkonen?
"È una situazione davvero inusuale: c'è una macchina che è nettamente più forte dell’altra e un pilota che però ha un vantaggio importante in termini di punti. È difficile rispondere".
- Le dispiace che Barrichello abbia deciso di andare via?
"Con Rubens abbiamo fatto un gran lavoro ed è stato il compagno con cui ho vissuto le emozioni più intense. Mi ha sorpreso la decisione di cambiare team con un anno di anticipo. Lo ammiro anche per questo".
- I duellanti per il Mondiale hanno dimostrato di essere dei grandi piloti. Una grande gara del suo nuovo compagno, Felipe Massa, non si ricorda. Perché avete tanta fiducia in lui?
"Prima che Alonso passasse dalla Minardi alla Renault o Raikkonen dalla Sauber alla McLaren, non si poteva dire che fossero campioni. Facendo il confronto col compagno di squadra, quest'anno Massa ha fatto un lavoro che mi ha impressionato. Vincerà delle gare sicuramente".
- Altrimenti arriva Valentino Rossi?
"Come ho già detto, non scelgo il compagno. Chiaramente è solo un'ipotesi, ma sarebbe interessante. Di sicuro non prenderò il suo posto alla Yamaha.
La mia prima moto fu proprio un modello da corsa, ma non mi sono divertito".
- I suoi figli le chiedono mai perché non vince più?
"Altroché. Ma educandoli cerco di spiegargli la vita. E nella vita non si vince sempre".
- Loro già guidano il kart. Desiderano fare i piloti?
"Loro fanno di tutto. Ma preferirei volessero diventare giocatori di tennis. Guardate quanta pressione c'è sui figli di Rosberg e Piquet. È dura per un figlio d'arte".
- Ha seguito la vicenda doping che ha coinvolto Lance Armstrong?
"Sì, è la trovo ridicola. È stato tirato fuori uno scandalo che risale al 1999 e che getta discredito su un grande campione. Ora come può difendersi dopo tanti anni?".
- Torniamo da dove eravamo partiti. Se non vuole cambiare squadra, perché non ha ancora firmato il rinnovo con la Ferrari?
"Lo farò quando sentirò che è arrivato il momento giusto. È una questione personale".
- Non sa quando smetterà, ma ha mai immaginato il suo ultimo gran premio?
"Lei sa quando scriverà il suo ultimo articolo? È impossibile".
- Sua moglie le ha mai chiesto di smettere?
"Se lo avesse fatto ora non sarei qui".
Alessia Cruciani
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