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    Bridgestone ottimista per la seconda fila di Schumi
    02/07/05 16.22.00
    Ottimismo alle stelle in casa Bridgestone dopo le qualifiche: Michael Schumacher e Rubens Barrichello partiranno infatti dalla terza e dalla quinta posizione in griglia. I piloti di Jordan e Minardi occuperanno invece le ultime due file della griglia.

    Hisao Suganuma (Direttore Tecnico della Bridgestone Motorsport): "Purtroppo la Ferrari non ha centrato la pole oggi, ma siamo rimasti certamente soddisfatti di vedere entrambi gli equipaggi in contatto con i primi, e attendo con impazienza di vedere la prestazione del pacchetto vettura-gomme in gara domani. La prima delle sessioni di prove libere di stamattina era ancora umida dalla pioggia caduta stanotte, percio' i nostri piloti hanno girato poco, eccetto le Minardi. Nella seconda sessione abbiamo girato sull'asciutto avendo alcuni dati del nostro potenziale in quelle condizioni. Magny-Cours puo' essere difficile a causa del degrado delle gomme, ma penso che potremo essere competitivi. La nostra costanza di rendimento e' buona, e questo aiutera' tutti i team."
    http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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    • maurillo
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      VARIE: SUL CIRCUITO DI MONZA IN RETTILINEO SI RAGGIUNGE LA VELOCITA' DI 368 KM ORARI...PRATICAMENTE LA MACCHINA PERCORRE 102,222 METRI AL SECONDO.....STI CAZZI
      http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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      • p-e
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        Schumi: "Siamo lenti"
        "Siamo troppo lenti, dobbiamo scoprirne le ragioni e lavorare per migliorare. Tutto considerato, però, il terzo posto di oggi è molto buono". Michael Schumacher per la seconda volta consecutiva è finito sul podio, ma oggi a Magny-Cours la Ferrari ha rimediato un distacco pesante dalla Renault di Alonso (1'21") ed è stata preceduta anche dalla McLaren di Raikkonen che partiva 13°. "Più che Alonso mi ha impressionato molto la gara di Raikkonen - ha detto il tedesco - e non fosse partito così dietro, forse avrebbe anche potuto vincere. Noi invece siamo ancora lenti. Dobbiamo continuare lo sviluppo come stiamo facendo in questo periodo, penso che riusciremo a tirare fuori la velocità che ci serve. Adesso abbiamo parecchie gare attaccate, vedremo come si comporterà la vettura. Dobbiamo credere in noi stessi".
        Poi un commento sulla gara. "Naturalmente ci aspettavamo di ottenere qualcosa in più del terzo posto, ma se guardiamo a come sono andate le cose in gara, potevamo anche essere quinti. Montoya e Fisichella, infatti, andavano molto forte prima di essere fermati da problemi. All'inizio, invece, sono rimasto per 18 giri dietro Trulli. Ho perso del tempo, il che ha comportato che Montoya sia riuscito a passarmi, e che ho quindi avuto dei problemi con il traffico. Senza il ritardo accusato all'inizio forse la nostra strategia mi avrebbe consentito di stare davanti a Kimi: questa infatti è stata una gara contrassegnata dal confronto fra diverse strategie. In ogni caso, va sottolineato come oggi non avessimo il passo dei battistrada. Ho avuto un momento difficile quando sono andato largo alla curva 3 e poi quando Fisichella, nella parte finale, si è fatto sotto essendo più leggero di me: peraltro, non è mai arrivato troppo vicino. Credo però che il terzo posto sia il miglior risultato che potevamo ottenere in una giornata come questa. Il Mondiale? Vediamo come vanno le prossime gare".

        p-e
        ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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        • p-e
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          • Dec 2004
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          Originariamente Scritto da maurillo
          VARIE: SUL CIRCUITO DI MONZA IN RETTILINEO SI RAGGIUNGE LA VELOCITA' DI 368 KM ORARI...PRATICAMENTE LA MACCHINA PERCORRE 102,222 METRI AL SECONDO.....STI CAZZI

          E altrettanto stupefacente è la frenata...in 70 mt!!
          Visto incredulo un mese fà con i miei okki!
          p-e
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            LONDRA, 5 luglio 2005 - La giornata di David Coulthard. Il pilota britannico ha recitato da protagonista, nel bene e nel male, alla vigilia della gara di casa a Silverstone. Prima ha attaccato la Fia facendo arrabbiare il presidente Mosley, poi ha rinnovato il contratto con la Red Bull anche per il 2006.
            Partiamo dalle dichiarazioni, dure, sulle modifiche introdotte negli ultimi anni dalla Federazione Internazionale Auto. "Tutte queste regole - ha spiegato Coulthard sul Times -, dalle qualifiche con il giro singolo alla penalizzazione di dieci posizioni in griglia, non hanno lo scopo di distruggere le corse ma alla fine è ciò che fanno. Se uno si ritira durante un GP, nelle qualifiche di quella successiva è costretto a scendere in pista tra i primi. Così non può più centrare una buona qualificazione come quella dei piloti che scendono in pista dopo, trovando l'asfalto in condizioni migliori. E' un sistema a handicap, chi rompe il motore è penalizzato anche se non ha colpe. E il pubblico è privato di una bella corsa, come successo a Magny-Cours. Queste regole sono state fatte perchè Michael Schumacher stava dominando. E' sbagliato cambiare solo perchè una persona sta facendo bene il suo lavoro e altri no. Dovremmo applaudire il successo, non limitarlo".
            La risposta di Max Mosley, presidente Fia, non si è fatta attendere. Ed è stata nel solco di un atteggiamento recente particolarmente autoritario. Perchè Mosley, a causa delle dichiarazioni di Coulthard, ha annullato la riunione con i piloti in programma venerdì a Silverstone. In una lettera inviata allo scozzese, Mosley si dice spiaciuto del fatto che Coulthard abbia usato "l'occasione della riunione per rendere pubblico il proprio punto di vista circa le regole attuali. I suoi commenti con la stampa hanno distorto i propositi della riunione, rendendo impossibile una tranquilla discussione sul tema sicurezza. Di conseguenza la riunione non avrà più luogo". Mosley avrebbe dovuto incontrare i rappresentanti della Gpda, l'associazione dei piloti, di cui Coulthard è una della figure dirigenziali. Lo stesso presidente Fia ha aggiunto che una riunione avrà comunque luogo, ma a Monaco o a Parigi, in una data che le due parti fisseranno insieme. Una reazione, quella di Mosley, che appare francamente spropositata.
            Infine, il rinnovo con la Red Bull. Lo scozzese ha firmato per un altro anno, togliendosi dal mercato dopo aver avviato contatti - nelle scorse settimane - con la Bar-Honda. "David ha chiaramente dimostrato di essere ancora uno dei migliori piloti di F.1 - ha dichiarato il ds della Red Bull Christian Horner - giocando un ruolo fondamentale nella credibilità della squadra in pista fino a questo punto della stagione. La decisone di allungare il nostro accordo fino al 2006 è stata semplice e naturale, in quanto lo riteniamo la nostra prima guida". Soddisfatto il 34enne di Twynholm, che ha all’attivo 13 vittorie in F.1. "Lavorare con la Red Bull è stata un’esperienza molto positiva - ha detto -. Il potenziale del team è talmente evidente che era praticamente ovvio continuare".

            Grandissimo David!
            p-e
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            • p-e
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              MILANO, 6 luglio 2005 - Otto contro uno, ed è sempre più braccio di ferro. Lo scontro tra quasi tutti i team di F.1 (escluse Ferrari e Jordan) e l'inglese Max Mosley, presidente della Fia, diventa sempre più caldo e promette un autunno incandescente.
              Secondo quanto scrive oggi il quotidiano britannico Times le otto squadre - McLaren-Mercedes, Williams-BMW, Bar-Honda, Renault, Toyota, Sauber (di proprietà BMW), Red Bull (che si è aggiunta ieri) e Minardi - avrebbero raggiunto privatamente un accordo ben preciso: se la Federazione Internazionale dovesse squalificarli per la vicenda di Indianapolis (eventualità che non coinvolge la Minardi, la quale corse), farebbero partire subito il Mondiale alternativo. E proprio oggi, in casa della BMW a Monaco di Baviera, è in programma una riunione per stabilire in dettaglio i piani di una serie alternativa.
              L'altra ipotesi, formulata dal settimanale Autosport, suggerisce invece che la riunione odierna in terra tedesca sia incentrata sull'identificazione di una candidatura - scelta sempre all'interno della Federazione con sede a Parigi - da opporre a Mosley nelle elezioni Fia in programma a ottobre. Un nome che resterà top secret e la cui identità verrà svelata dagli otto il più tardi possibile. Peraltro, nel caso in cui l'avvocato inglese fosse rieletto, scatterebbe l'operazione del Mondiale alternativo.
              Tra i possibili candidati si parla di Robert Darbelnet, presidente dell'American Automobile Association, e di Jacques Regis, a capo della Federazione auto francese. Con l'aggiunta del nome ricorrente, ma esterno alla Fia, di David Richards, manager di successo ex-numero uno della Bar e a capo della Prodrive. A sostenere Mosley resta praticamente la sola Ferrari, perchè il peso della Jordan (che inoltre utilizza motori Toyota, Casa schierata dall'altra parte della barricata) non ha certo un grosso peso politico ed economico. Vedremo se il week-end di Silverstone, che ospiterà domenica il GP di Gran Bretagna, porterà altre nubi o qualche auspicato chiarimento.
              p-e
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              • maurillo
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                • Jun 2002
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                Nigel Stepney:''Una nuova sfida per la Scuderia Ferrari''
                06/07/05 18.09.00
                Se e' vero che il Gran Premio di Francia si svolge su di un tracciato collocato in una zona rurale, la stessa cosa puo' dirsi del Gran Premio di Gran Bretagna, con la differenza che a Silverstone l’atmosfera e' piuttosto frizzante e il paddock piu' frequentato. Cio' perché Silverstone e' uno dei luoghi storici dell’automobilismo – questo sara' il 39° Gran Premio disputato sulla pista del Northamptonshire – ma soprattutto perché e' la gara di casa per sei delle dieci squadre impegnate nel Mondiale. La lingua inglese e' dominante in Formula 1 e anche le scuderie non britanniche, come la Ferrari, hanno tra le proprie fila personale proveniente dal mondo anglosassone.
                Uno di questi “transfughi” e' Nigel Stepney, il Responsabile Tecnico Corse e Test della Scuderia, che lavora a Maranello dal 1993. Stepney ha cominciato ad essere impegnato in Formula 1 attorno alle meta' degli anni Settanta, quando inizio' come meccanico nel team Shadow: “La squadra aveva sede in uno dei piccoli capannoni situati attorno a Silverstone – ricorda Stepney – L’officina distava mezz’ora di auto da casa mia e io percorrevo tutti i giorni la strada a bordo della mia piccola Mini Cooper S, dando fastidio aqli agricoltori nel tentativo di battere il mio record sul tragitto. Comunque sono sempre stato attento e non ho mai avuto incidenti!”.

                Il tecnico inglese ha ricordi della ventosa pista del Northamptonshire ancora precedenti a quel periodo: “La prima volta che ci sono venuto e' stata quando ancora ero apprendista meccanico, lavorando per una squadra impegnata nel Campionato Turismo, la Broadspeed – dice Stepney -. La prima volta che ho assistito ad un Gran Premio di Gran Bretagna, invece, e' stata a Brands Hatch, quando lavoravo per una squadra che in quella occasione prendeva parte ad una delle corse di contorno. Inizialmente volevo diventare insegnante di Educazione Fisica e quando compilai il modulo per lo stage scrissi che doveva riguardare uno “sport all’aria aperta”…e cosi' finii alla Broadspeed!”.

                Avendo ormai vissuto in Italia per molti anni, per Stepney la pista di Silverstone ha un sapore “straniero” tanto quanto puo' averlo Shanghai: “Non ha piu' una personalita' spiccata, come in passato, quando aveva un disegno bellissimo – riflette il tecnico della Ferrari -. Ora non e' piu' la stessa pista, ha perso un po’ del suo fascino. La Becketts prima era una delle curve piu' spettacolari, specialmente quanto il pubblico assiepava le tribune. Certo, il paddock non e' dotato delle stesse infrastrutture tecnologiche presenti in altri impianti ma nonostante cio' lavorare qui non e' un problema, la differenza di nota davvero. Disegno del tracciato a parte, Silverstone non sembra molto cambiata e anche i box sono piu' o meno inalterati rispetto ai primi tempi in cui frequentavo la pista. E’ un circuito vecchio stile, ancora bello per i tifosi. Il pubblico infatti puo' godere di un’ottima visuale e sono proprio gli spettatori a conferire un’atmosfera speciale al fine settimana di gara”.

                La prima volta di Stepney come addetto ai lavori in un Gran Premio di Gran Bretagna e' avvenuta nel 1976: “Lavoravo sempre alla Shadow, dove ero aiuto meccanico per la vettura di Clay ragazzoni. Devo dire che la maggior parte dei mie ricordi relativi a questo Gran Premio non sono molto piacevoli: ad esempio, nel 1988 lavoravo per la Lotus, era il periodo della controversa vettura a doppio telaio, e fummo costretti a trasformarla, nel giro di una notte, nella piu' classica monoposto dell’anno precedente, dopo che la vettura nuova era stata dichiarata non conforme. Prima ancora, quando ero alla Broadspeed, la nostra macchina rimase senza benzina all’ultimo giro e cosi' perdemmo la vittoria. Poi, in Ferrari, c’e' stato l’incidente in cui Michael si e' rotto una gamba e Eddie ha perso il primo posto per un inconveniente al pit stop. Ancora, qui si verifico' quella strana vittoria di Michael, che prese la bandiera a scacchi in pit lane…insomma, sarei contento se potessi vivere un week end meno tormentato, questa volta”.

                Il fine settimana del Gran Premio di Gran Bretagna offre sempre un programma molto ricco, con molte gara di contorno. Questo significa che Stepney incontra spesso vecchi colleghi: “Qui vedo un sacco di persone con le quali ho lavorato all’inizio della mia carriera, molti di loro sono ancora coinvolti nelle formule minori. Mi piace rimanere in contatto con loro anche se qualche volta fatico persino a riconoscerli fisicamente! Queste pero' sono le persone con cui sono cresciuto, con cui ho lavorato e con cui ho passato molti bei momenti, quindi venire qui mi fa sempre venire in mente ricordi piacevoli. Torno in Inghilterra solo per questi quattro giorni l’anno, non mi piace piu' molto vivere da queste parti, ma questo solo perché adoro lo stile di vita che ho ora in Italia. E’ certamente piu' facile e meno seccante spostarsi dall’Italia che dall’Inghilterra, per seguire le corse europee”.

                Se Stepney si puo' considerare “straniero” a Silverstone, allo stesso modo si puo' definire la Scuderia: “Abbiamo condotto una sessione di test a Silverstone in giugno ed e' stata l’unica occasione dell’anno in cui siamo venuti qui, Gran Premio a parte, mentre le squadre inglesi conoscono la pista molto meglio – dichiara Stepney -. Nonostante il meteo non ci abbia aiutato, l’andamento dei test ci suggerisce che questo fine settimana possiamo fare bene qui. Le cose sembra che si stiano muovendo nella direzione giusta e le nostre prestazioni sono sicuramente migliorate nell’arco delle ultime gare. Negli ultimi tre Gran Premi abbiamo preso piu' punti di qualsiasi altra squadra. E’ la dimostrazione che la strada imboccata e' quella giusta anche se la strada e' ancora lunga”.

                Chiunque abbia provato almeno una volta nella vita a passare un piovoso week end estivo a Silverstone, puo' ben comprendere l’ossessione inglese per il meteo e, in quanto originario dell’isola, Stepney deve subire le prese in giro dei meccanici della Scuderia: “Mi rimproverano per qualsiasi cosa vada storta qui – ride il tecnico ella Scuderia –, per il cibo ad esempio, o perché in albergo i rubinetti non sono dotati dei miscelatori! E ovviamente, se piove la colpa e' mia. Io poi mi rifaccio ogni qualvolta c’e' qualcosa che non funziona in Italia”.

                Le condizioni meteo possono giocare un ruolo importante nel corso del fine settimana di gara: “Noi usiamo i servizi di Meteo France, che forniscono previsioni accurate, ma a Silverstone a volte la cosa migliore e' scrutare il cielo! Infatti, sebbene tutti parlino della pioggia, e' il vento che spesso causa problemi, dato che la pista e' ricavata su di un ex aeroporto ed e' molto esposta alle correnti d’aria. Il forte vento laterale puo' mandare in crisi il bilanciamento aerodinamico della monoposto nella percorrenza delle curve veloci, mentre il vento frontale o proveniente da dietro puo' influire sulla spaziatura dei rapporti del cambio”.

                Proprio come alla Scuderia piace battere i costruttori automobilistici tedeschi, francesi o giapponesi in casa loro, la Ferrari ha sempre ambito a vincere a Silverstone, casa dei team inglesi. L’ultima domanda per Stepney e' dunque scontata: vive forse sentimenti contrastanti, specialmente in occasione di questa corsa, dato che e' inglese ma lavora per la Squadra italiana? “Assolutamente no – risponde deciso -. Io lavoro in Ferrari e una vittoria e' una vittoria, il fatto di sconfiggere i miei compatrioti e' una soddisfazione ulteriore!”.

                Ferrari
                http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                • p-e
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                  Nn è il mio pilota + simpatico ma da ieri prevedevo la vittoria di Montoya vista la supremazia Mc Laren in Inghilterra.
                  Con un sorpasso in partenza ha vinto la gara...questa formula è sempre + negativa.
                  Cmq voto 10.
                  La penalizzazione di raikkonen per il motore rotto ha impedito al biondo pilota di agguantare una vittoria quasi certa visto la rimonta che ha fatto.
                  Queste penalizzazioni sul pilota se si rompa l'auto nn le capisco, penalizzassero la scuderia con dei punti in meno sul campionato costruttori...ma se si rompe il motore che colpa ne ha il pilota?
                  Voto 9 a Raikkonen.
                  Voto 9 ad Altonto che ormai ha il titolo in tasca, oggi ha provato a vincere ma alla fine si è accontentato visto che montoya nn è in lizza x il titolo.
                  Come aver vinto...

                  Male le Ferrari...sembrano così lontani i bei tempi.
                  Lo scorso anno davano minuti agli avversari ora li beccano loro, quasi doppiati.
                  Mi viene da pensare che una dormita simile nn è possibile da chi ha dominato gli ultimi 5 mondiali...
                  Forse c'è qlc che nn sappiamo? Un accordo ferrari-fia x rendere il mondiale f1 + interessante...state buoni un anno che vi diamo il cont€ntino...fantascienza?
                  Bah!
                  p-e
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                  • Steel77
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                    Originariamente Scritto da p-e
                    Forse c'è qlc che nn sappiamo? Un accordo ferrari-fia x rendere il mondiale f1 + interessante...state buoni un anno che vi diamo il cont€ntino...fantascienza?
                    Bah!
                    p-e
                    neanche sergio e manx79 con la loro dietrologia avrebbero osato tanto

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                    • p-e
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                      La Fe4rrari è l'unico top team ad aver firmato il contratto x il dopo 2008...e gli danno il 50% degli introiti spettanti le squadre.

                      Il restante 50 se lo divideranno gli altri team.
                      Sono miliardoni e miliardoni e miliardoni...
                      Pensi sia difficile accordarsi davanti a tali cifre?

                      Vedi Schumy sereno quando esce dall'auto?
                      Staimo migliorando...
                      facciamo piccoli miglioramenti...
                      E troppo pacifico x essere uno come lui che vuole sempre vincere..
                      Spero cmq di sbagliarmi ma nn sono l'unico che la pensa così!
                      p-e
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                      • Steel77
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                          Forse si sono fumati il cervello!!

                          Il "Cuore rosso" è in subbuglio. Lettere di protesta stanno arrivando da tutto il mondo alla casa madre, alla Mecca, di Maranello. Proprio per questa settimana un club italianmo ha annullato in segno di protesta la visita alla Galleria e all'esterno dello stabilimento. Tempi duri per il Cavallino e non solo in pista. Ha creato delusione e rabbia la decisione della Ferrari di cancellare i "Ferrari club" per sostituirli con più generici "Fan club".

                          Dal 15 giugno, data della lettera con la quale si chiede ai "Ferrari club" mondo di cessare la loro attività e prendere le nuove sembianze, è un crescendo di proteste. Ma andiamo con ordine. Datata 15 giugno, senza alcuna firma, dal "Fan Club Office" di Maranello giunge una lettera a tutti i "Ferrari club". Nella missiva si allegano il nuovo regolamento e il nuovo manuale di immagine coordinata per i "Fan club". Nel testo viene sottolineato - in modo che non esista dubbio alcuno - che i club dovranno accettare "l'obbligatoria modifica del proprio marchio da Ferrari Club in Fan club".

                          Chi non aderirà al nuovo regolamento- fa sapere la Ferrrai attraverso il Fan Club Office - verrà cancellato dal registro e, di fatto, perseguito. Insomma un aut aut probabilmente dettato dal desiderio di fare ordine in un settore variegato come quello della tifoseria organizzata; dalla volontà di utilizzare il marchio Ferrari solo per ragioni commerciali (tipo le boutique "Ferrari store" e via dicendo). Un duro colpo dal Cavallino ai suoi tifosi più fedeli. I vari Ferrari Club rischiano, infatti, di perdere la loro identità, perché non potranno più portare il nome storico. E scatta immediato il tam-tam di preoccupazione.



                          Decine e decine le lettere al presidente della Ferrari Montezemolo. Col passare dei giorni prende corpo la protesta e si annunciano iniziative clamorose. In Italia i Ferrari Club sono più di quattrocento e sono tutti sul piede di guerra. "Incredibilmente, in un momento tanto difficile, la Ferrari allontana i suoi tifosi, anziché chiedere il loro pieno sostegno" dicono alcuni aderenti. "In questo momento Enzo Ferrari si starà sicuramente rivoltando nella tomba. E' stato, infatti, il Fondatore della Ferrari, colui che ha creato il Mito a volere regolarizzare i vari gruppi di sostenitori del Cavallino Rampante che si erano via via formati negli anni.

                          Agli inizi degli anni ottanta Enzo Ferrari iscrisse i vari sodalizi in un Registro Ufficiale e li volle chiamare "Ferrari Club" al quale seguiva il nome della città dove era ubicato il sodalizio. Ferrari ha sempre seguito i Club, incontrando i vari presidenti, inviando loro pezzi di vetture di F.1 per abbellire le sedi, poster e materiale vario. E adesso questi vogliono cancellarci", commentano alcuni dirigenti di, a questo punto, ex-Ferrari club.

                          E come se non bastasse aggiungono: "Sono cambiate tante cose. Da diversi anni i Club Ferrari non solo non ricevono più nulla (ma non chiedono nulla), ma hanno ricevuto tutta una serie di divieti che sono veramente assurdi ed offensivi per un tifoso: non possono fare raduni, partecipare ad iniziative ecc. Ed ora è stato loro inferto il colpo più doloroso, quello che non può essere tollerato: non venire più chiamati e non potersi più rivolgersi Ferraristi...". Certo per gente che dedica gran parte del proprio tempo (o della propria vita) al mito della Ferrrari non deve essere suonato molto bene questo ordine ad omologarsi, a diventare tutti un pochino più anonimi. E fanno sapere dal mondo dei Ferrari club: "Non crediamo che vi siano situazioni eguali nella storia dello sport mondiale.

                          Sono già diversi i presidenti di Ferrari Club che hanno rassegnato le loro dimissioni, mentre al presidente Montezemolo stanno arrivando centinaia di lettere di altrettanti presidenti che esternano la loro amarezza e la loro rabbia, per una decisione che è incomprensibile. Montezemolo ha sempre detto che i tifosi sono una delle priorità della Ferrari, ma non sembra proprio che questo sia vero, visto come viene loro sbattuta la porta in faccia in questa occasione. La Ferrari è tale anche e soprattutto per il calore con il quale viene seguita, nel bene e nel male, dai suoi tifosi. E' triste che tutto quel calore e quell'amore venga ora coperto di ghiaccio, dal coperchio gelido di questo generico Fan club inventato chissà da chi".
                          (dalla Gazzetta di Mantova)
                          (12 luglio 2005)

                          p-e
                          ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                          • p-e
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                            Ma Maurillo è in ferie?


                            function Afx_Crt0_1_DoFSCommand(strCmd,strArg){XlC(XbA[0],17,1,[strCmd,strArg]);} on error resume next call Afx_Crt0_1_DoFSCommand(strCmd,strArg)

                            [14/07/05 - 13:18]

                            function openwindow(url,title,options) { window.open(url,title,options); }La Cosworth arriva a 21.000 giri
                            In trattativa con due team





                            La Minardi utilizzerà lo stesso motore TJ2005 V10 nella prossima stagione e quindi la Cosworth spera che lo sviluppo del suo V8 trovi qualche interessato in F1. Parlando al sito ufficiale del CART, Kevin Kalkhoven ha spiegato che la Cosworth sta trattando per fornire il suo V8 l’anno prossimo.

                            “Il V8 sta funzionando, con oltre 700 cavalli e 21.000 giri/min. E’ un motore fantastico. Siamo in trattativa con un paio di team e vedremo come andrà. E’ difficile competere coi costruttori che danno motori gratis e molto supporto. Quindi dipende da quanto è importante avere un costruttore di motori indipendente in F1 oppure se preferiscono essere totalmente nelle mani dei costruttori,” ha detto Kalkhoven.

                            “Mi sono incontrato con Bernie. Mi ha aiutato molto fornendo molte idee creative. Indipendentemente dal fatto se forniremo o no un motore completo, forniremo comunque molte cose, in particolare in combinazione con Pi. Ovviamente vorremmo avere il motore in F1. Abbiamo un contratto coi nostri amici della Minardi, ma non sono un top team.”



                            p-e
                            ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                            • MadBebe
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                              Originariamente Scritto da p-e
                              Forse si sono fumati il cervello!!

                              Il "Cuore rosso" è in subbuglio. Lettere di protesta stanno arrivando da tutto il mondo alla casa madre, alla Mecca, di Maranello. Proprio per questa settimana un club italianmo ha annullato in segno di protesta la visita alla Galleria e all'esterno dello stabilimento. Tempi duri per il Cavallino e non solo in pista. Ha creato delusione e rabbia la decisione della Ferrari di cancellare i "Ferrari club" per sostituirli con più generici "Fan club".

                              Dal 15 giugno, data della lettera con la quale si chiede ai "Ferrari club" mondo di cessare la loro attività e prendere le nuove sembianze, è un crescendo di proteste. Ma andiamo con ordine. Datata 15 giugno, senza alcuna firma, dal "Fan Club Office" di Maranello giunge una lettera a tutti i "Ferrari club". Nella missiva si allegano il nuovo regolamento e il nuovo manuale di immagine coordinata per i "Fan club". Nel testo viene sottolineato - in modo che non esista dubbio alcuno - che i club dovranno accettare "l'obbligatoria modifica del proprio marchio da Ferrari Club in Fan club".

                              Chi non aderirà al nuovo regolamento- fa sapere la Ferrrai attraverso il Fan Club Office - verrà cancellato dal registro e, di fatto, perseguito. Insomma un aut aut probabilmente dettato dal desiderio di fare ordine in un settore variegato come quello della tifoseria organizzata; dalla volontà di utilizzare il marchio Ferrari solo per ragioni commerciali (tipo le boutique "Ferrari store" e via dicendo). Un duro colpo dal Cavallino ai suoi tifosi più fedeli. I vari Ferrari Club rischiano, infatti, di perdere la loro identità, perché non potranno più portare il nome storico. E scatta immediato il tam-tam di preoccupazione.



                              Decine e decine le lettere al presidente della Ferrari Montezemolo. Col passare dei giorni prende corpo la protesta e si annunciano iniziative clamorose. In Italia i Ferrari Club sono più di quattrocento e sono tutti sul piede di guerra. "Incredibilmente, in un momento tanto difficile, la Ferrari allontana i suoi tifosi, anziché chiedere il loro pieno sostegno" dicono alcuni aderenti. "In questo momento Enzo Ferrari si starà sicuramente rivoltando nella tomba. E' stato, infatti, il Fondatore della Ferrari, colui che ha creato il Mito a volere regolarizzare i vari gruppi di sostenitori del Cavallino Rampante che si erano via via formati negli anni.

                              Agli inizi degli anni ottanta Enzo Ferrari iscrisse i vari sodalizi in un Registro Ufficiale e li volle chiamare "Ferrari Club" al quale seguiva il nome della città dove era ubicato il sodalizio. Ferrari ha sempre seguito i Club, incontrando i vari presidenti, inviando loro pezzi di vetture di F.1 per abbellire le sedi, poster e materiale vario. E adesso questi vogliono cancellarci", commentano alcuni dirigenti di, a questo punto, ex-Ferrari club.

                              E come se non bastasse aggiungono: "Sono cambiate tante cose. Da diversi anni i Club Ferrari non solo non ricevono più nulla (ma non chiedono nulla), ma hanno ricevuto tutta una serie di divieti che sono veramente assurdi ed offensivi per un tifoso: non possono fare raduni, partecipare ad iniziative ecc. Ed ora è stato loro inferto il colpo più doloroso, quello che non può essere tollerato: non venire più chiamati e non potersi più rivolgersi Ferraristi...". Certo per gente che dedica gran parte del proprio tempo (o della propria vita) al mito della Ferrrari non deve essere suonato molto bene questo ordine ad omologarsi, a diventare tutti un pochino più anonimi. E fanno sapere dal mondo dei Ferrari club: "Non crediamo che vi siano situazioni eguali nella storia dello sport mondiale.

                              Sono già diversi i presidenti di Ferrari Club che hanno rassegnato le loro dimissioni, mentre al presidente Montezemolo stanno arrivando centinaia di lettere di altrettanti presidenti che esternano la loro amarezza e la loro rabbia, per una decisione che è incomprensibile. Montezemolo ha sempre detto che i tifosi sono una delle priorità della Ferrari, ma non sembra proprio che questo sia vero, visto come viene loro sbattuta la porta in faccia in questa occasione. La Ferrari è tale anche e soprattutto per il calore con il quale viene seguita, nel bene e nel male, dai suoi tifosi. E' triste che tutto quel calore e quell'amore venga ora coperto di ghiaccio, dal coperchio gelido di questo generico Fan club inventato chissà da chi".
                              (dalla Gazzetta di Mantova)
                              (12 luglio 2005)

                              p-e
                              Aggiungerei, Grazie Luca Cordero di Montezemolo.
                              http://bunkstrutts.files.wordpress.c...bing.gif?w=450
                              tutto ciò che scrivo sono deliri

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                                Coulthard: "Noi piloti pronti allo sciopero"
                                Lo scozzese avverte la Fia sui temi della sicurezza

                                LONDRA (Inghilterra) - I piloti di F.1 potrebbero arrivare allo sciopero se non verranno rispettate le norme sulla sicurezza. L'allarme arriva dal pilota britannico David Coulthard. "Lo sciopero potrebbe esserci nella seconda parte della stagione - afferma il pilota della Red Bull sul giornale scozzese Daily Record - questo è quanto io e i miei colleghi piloti chiediamo con forza dopo quanto accaduto al GP degli Stati Uniti" ha aggiunto Coulthard. La maggior parte di piloti, dopo la corsa di Indianapolis del 19 giugno, ha sottoscritto un documento di sostegno alla presa di posizione delle sette scuderie gommate Michelin che rinunciarono a schierarsi alla partenza. In quell'occasione presero il via solo sei vetture.

                                p-e
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