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    #91
    La Bridgestone e' soddisfatta di entrambe le mescole
    18/06/05 8.36.00
    Il tracciato di Indianapolis e' stato riasfaltato dalla scorsa stagione, ed ha richiesto alla Bridgestone ed i suoi team un lavoro di riadattamento nel corso della prima giornata di prove libere. I piloti della Ferrari hanno concluso con il 10° ed 11° tempo la prima sessione, mentre nella seconda erano 3° e 4° quando l'esposizione della bandiera rossa ha chiuso in anticipo i lavori in pista.


    Hisao Suganuma, Bridgestone Motorsport Technical Manager:

    "I nostri team hanno utilizzato queste sessioni per valutare entrambe le specifiche di gomme a loro disposizione e nel caso della Ferrari sembra che tutte e due vadano bene. I tempi sono stati piuttosto competitivi e non abbiamo incontrato alcun problema. La gomma piu' morbida offre migliori prestazioni ma, come al solito, abbiamo bisogno di valutarne il consumo e la formazione di bolle. Penso che le vetture gommate Bridgestone dovrebbero andare bene in questo weekend, pero' e' importante mantenere un occhio attento sulla pressione delle gomme".


    Fonte:Bridgestone
    http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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    • p-e
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      #92
      Ralf Schumacher, vittima di un incidente nella seconda sessione di prove libere di ieri sarà sostituito dal brasiliano Ricardo Zonta a partire da oggi.

      "Personalmente sto bene, ma la FIA ha deciso che per me era troppo rischioso correre a causa del pericolo di subire un altro shock in 24 ore," ha spiegato Ralf, a pochi minuti dall’inizio della terza sessione di prove libere.

      "Ovviamente è una brutta notizia per me e per il team. Auguro il meglio alla squadra per il resto del weekend e sono fiducioso di poter tornare in tempo per il GP di Francia di questo mese," ha aggiunto Ralf.

      "Quello che è accaduto ieri ha messo la squadra in una situazione non ideale e sono particolarmente spiaciuto per ralf. Ovviamente sono contento di avere la possibilità di correre, ma dall’altro lato si tratta di una situazione molto difficile. Mi è già accaduto di essere chiamato di sabato per correre con un altro team, per cui cercherò di sfruttare al massimo il resto del weekend," ha commentato da parte sua Ricardo Zonta.

      Dopo l'incidente dello scorso anno e di ieri nella stessa curva credo che sarebbe stato da schock tornare subito in pista per lui
      p-e
      ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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      • flex wheeler
        Bambino Prodigio
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        • Conversano BARI
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        #93
        Ma che cavolo succede????

        Sono in 6\8 a gareggiare!?!?!?!


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        • p-e
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          #94
          Tutti ridicoli!

          Ridicola la FIA che ha introdotto l'idea della monogomma per l'intero week end dando troppa importanza alle coperture, dimenticandosi che una F1 del 2005 sbatte sulla pista 900 cv!

          Una regola anacronistica, i cambi gomme esistono da tantissimi anni in F1 e continua su molte altre formule con auto meno potenti e performanti.

          Nn dimentichiamoci le forature di Schumacher e Raikkonen...non serviva un genio x capire che a Indy, ma nn solo lì, ci sarebbero stati grossi problemi!!

          La stessa FIA che impone le regole stupide e non ammette sregolatezze mometanee per dare credibilità alla F1, bastava davvero una chicane per far partire un GP credibile.

          Ridicola la Michelin incapace di fare una gomma che resista a una curva anomala per 60 volte ma sulla quale le macchine americane vanno per ore e ore e 80 kmh + veloci.

          Ma la F1 non doveva essere la massima espressività al mondo dell'automobilismo sportivo?

          Ridicoli i team che non riescono mai a mettersi d'accordo neppure davanti a un mancato spettacolo senza pensare alla burla che hanno subito 150.000 spettatori sul posto e i milioni in tutto il mondo.

          Senza neanche pensare al danno d'immagine che porterà alla formula stessa e a tutti i suoi componenti.

          Tutti ridicoli!
          p-e
          ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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          • maurillo
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            #95
            Todt: "Nessuno ha chiesto quale fosse la nostra posizione"
            20/06/05 18.23.00
            Dopo il controverso Gran Premio degli Stati Uniti, disputato ieri a Indianapolis, il Direttore Generale della Ferrari, Jean Todt, ha chiarito la posizione della Scuderia Ferrari Marlboro rispetto agli eventi che hanno portato al rientro in pit lane delle 14 monoposto gommate Michelin al termine del giro di ricognizione, senza che queste riprendessero piu' la pista.
            Per prima cosa Todt ha ammesso di “essere dispiaciuto per quanto avvenuto” e di esserlo “soprattutto per tutti i tifosi in circuito, per tutti gli americani e per il telespettatori, non per la nostra decisione”.

            Le vetture equipaggiate con pneumatici Michelin non hanno preso parte alla corsa poiché la Casa francese aveva raccomandato loro di non correre, non potendo garantire la sicurezza del proprio prodotto. Si sono cercati compromessi di vario tipo, per permettere ai team che utilizzano le Michelin di prendere il via ma non e' stata trovata alcuna soluzione. Nei momenti che hanno preceduto la partenza si era deciso di installare una chicane artificiale nei pressi dell’ultima curva, la veloce sopraelevata in cui uno degli pneumatici Michelin ha ceduto durante le prove libere.
            Todt ha spiegato che la Ferrari non era stata sentita a tal proposito: “Non siamo mai stati chiamati in causa nella discussione – ha detto Todt -, mai coinvolti. Non ci e' mai stato chiesto nulla al riguardo. Che fossimo d’accordo o meno e' un’altra storia, ma posso dire, in tutta sincerita', che non lo saremmo mai stati.. Pero' nessuno ha chiesto quale fosse la nostra posizione. Puo' essere serio costruire una variante articiale a mezz’ora dalla partenza di una gara, senza che nessuno l’abbia neppure provata? E’ una cosa ridicola”.

            Todt in effetti ha confermato che Bernie Ecclestone gli ha parlato di “svariate proposte, compresa una chicane”. Il Direttore Generale della Ferrari pero' aggiunge: “Lo ripeto, era una cosa che riguardava la FIA, questa vicenda non era una questione che competesse al detentore dei diritti commerciali della Formula 1. Io ho detto che, per quanto ci riguardava, spettava alla FIA decidere”.

            Continuando a spiegare la propria posizione, Todt ha sottolineato che “innanzitutto la decisione doveva essere presa dalla FIA. In secondo luogo, se la stessa cosa fosse accaduta a noi, se per esempio non avessimo avuto aderenza in qualifica e avessimo chiesto di effettuare le prove ufficiali su tre giri perché su quella distanza saremmo andati meglio, o se avessimo chiesto di costruire una chicane perché sarebbe stato piu' sicuro per le nostre gomme, si sarebbero fatti tutti una risata”.

            “Bisogna essere preparati a fronteggiare le situazioni. Tutti quanti hanno a disposizione due set di gomme tra cui scegliere: una di solito e' piu' morbida, l’altra piu' dura. Si tratta solo di fare la propria scelta. Mi spiace per tutti coloro i quali non hanno potuto correre, ma sono molto piu' dispiaciuto per il pubblico”.

            Todt ha poi spiegato gli svantaggi che avrebbe creato l’improvvisa installazione di una chicane: “Se avessimo saputo prima che in quel punto ci sarebbe stata una variante, ci saremmo preparati per affrontare una situazione del genere. Avremmo portato gomme differenti, avremo scelto assetti e rapporti del cambio diversi. Onestamente, perché saremmo dovuti scendere ad un compromesso? Noi cerchiamo di fare il miglior lavoro possibile con la Bridgestone, sin dall’inizio dell’anno. Cosi' arriviamo a Indianapolis, capiamo che fin da venerdi' siamol competitivi, non abbiamo alcun problema con le gomme…senza dubbio una grossa opportunita' per noi”.

            Nei concitati minuti che hanno preceduto la partenza, si e' anche prospettata l’ipotesi che i gommati Michelin potessero correre ma senza che la corsa fosse valida per il Campionato del Mondo, se fosse stata installata una variante: “Non avremmo corso per una gara che non avesse assegnato punti iridati. Sarebbe stata una corsa fuori dalle regole della FIA, non l’avremmo neppure incominciata”.

            Secondo Todt, il boicottaggio ha inevitabilmente danneggiato l’immagine della Formula 1: “Il danno e' grave. Vorrei che tornassimo negli Stati Uniti perché e' un Paese fondamentale, attualmente rappresenta il nostro primo mercato e perché e' da molti anni che Bernie tenta di far attecchire la Formula 1 in nord america. Purtroppo non e' stata data una bella dimostrazione, ieri. E’ un duro colpo per la Formula 1.

            Todt ha anche chiarito che le squadre erano stata avvertite di non arrivare ai limiti con le gomme: “Due settimane fa ci e' stata inviata una lettera che, dopo la corsa di Monte Carlo e quella del Nürburgring, ci ammoniva a stare molto attenti con gli pneumatici, le pressioni e tutto cio' che concerneva la gomma in generale. E’ qualcosa che si pensava potesse succedere”.

            Infine Todt enumera quali circostanze avrebbero potuto permettere lo svolgimento della gara insieme alle monoposto gommate Michelin: “Direi che c’erano tre possibilita': primo, avrebbero potuto sostituire le coperture; secondo, avrebbero potuto adottare un compromesso per percorrere quella specifica curva; terzo, avrebbero potuto usare la pit lane. Se quelle monoposto non potevano affrontare quella curva, cosa potevamo fare noi? Almeno avremmo avuto una corsa”.

            Ferrari

            http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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            • maurillo
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              #96
              I giornali stroncano la "Formula Zero"
              20/06/05 17.04.00
              Non hanno risparmiato la farsa di Indianapolis i giornali sportivi e non di tutto il mondo, criticando aspramente la brutta figura del circus iridato a Indianapolis. I piu' arrabbiati sono stati i quotidiani americani, che hanno riflesso l'umore nero degli spettatori traditi a stelle e strisce.

              "F1 fiasco," titola a caratteri cubitali ESPN, che prosegue: "Gli sforzi della Formula Uno per entrare nelle simpatie degli americani hanno incontrato un intoppo questa domenica... Molti tifosi hanno abbandonato le tribune prima di vedere la premiazione." Piu' moderata la prima pagina di USA Today: "Le gomme complicano il Gran Premio degli Stati Uniti".

              Una domanda retorica e' la risposta della CNN al caos Michelin: "La sicurezza prima di tutto?", che poi spiega: "Il tentativo della Formula Uno di accattivarsi le simpatie dell'audience americana e' stato vanificato questa domenica quando solo sei macchine hanno partecipato al Gran Premio degli Stati Uniti".

              Si limita a descrivere i fatti il New York Times, che riporta: "Sette squadre si ritirano dal Gran Premio degli Stati Uniti", mentre il giornale di casa, l'Indianapolis Star, scrive: "I problemi delle gomme colpiscono il Gran Premio - Schumacher vince una corsa controversa."

              Anche in Europa ci si rende conto di come la Formula 1 abbia mostrato la peggior faccia di sé al di la' dell'Oceano. "Formula Zero," recitano i titoli dei principali quotidiani sportivi del Vecchio Continente, da Marca a L'Equipe a La Gazzetta dello Sport.

              Il quotidiano spagnolo piazza in prima pagina la foto dello sconsolato capoclassifica Fernando Alonso che lascia l'autodromo, con il sottotitolo: "Michael Schumacher ha vinto la pantomima e ora e' in lotta per il titolo"; quello francese divide invece in due colonne il suo lancio presentando a sinistra la griglia di partenza con sole sei vetture e a destra la corsia dei box deserta.

              In Italia la "rosea" mostra uno sconsolato rettilineo principale con sole sei monoposto ad animare la gara e scrive: "Caos gomme, solo sei in pista; doppietta Ferrari nel deserto - Flop a Indianapolis: le auto con le Michelin non partono per problemi di sicurezza, o.k. le Bridgestone". Laconica l'opinione dell'altro quotidiano iberico "As": "Assurdo a Indianapolis, la Formula 1 firma la sua sentenza di morte negli Stati Uniti."

              http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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              • maurillo
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                #97
                Esclusivo: Morbidelli commenta la Formula farsa
                20/06/05 18.03.00
                Sul giorno nero della Formula 1 sono stati tanti a far sentire la propria voce. Unanime l'opinione: la massima Formula non ha certo fatto una bella figura proprio davanti alla platea tradizionalmente piu' ostile alla massima Formula. E' di questo avviso anche Gianni Morbidelli, ex-pilota della Ferrari, interpellato da F1GrandPrix.it a commentare gli eventi di Indianapolis.

                "Trovo che la F1 stia attraversando un momento di grande crisi per la sua carenza di spettacolarita' e interesse, e questo ormai e' evidente a tutti," ha dichiarato il pesarese. "Ma che si scendesse a un livello cosi' basso non l'avrei mai creduto. Questo evidenzia che la crisi ha ormai raggiunto un carattere macroscopico: lo spirito sportivo non esiste piu'. Sono stato meravigliato dalle parole di Trulli secondo cui avrebbe vinto lo sport. Evidentemente non sa nemmeno dove sta di casa lo sport, perché credo che in questa circostanza la sportivita' sia venuta completamente a mancare. Soprattutto nei confronti del grande pubblico, di coloro che hanno speso per andare ad assistere a una manifestazione che gia' di per sé negli ultimi anni di interessante offre poco. E' finanche strano vedere 150 mila spettatori, che anche televisivamente creavano un'atmosfera bellissima. Eppure sono riusciti a trattare questi tifosi in maniera veramente ridicola. L'ho trovato scandaloso e vergognoso."

                "Ovviamente possiamo dare mille interpretazioni dell'accaduto," prosegue "Morbido". "La scelta di Briatore e dei suoi colleghi non si puo' certo criticare, come hanno spiegato la Michelin aveva inviato loro una lettera affermando di non poter garantire la sicurezza dei piloti per la gara. Quello che trovo ingiusto e' che non si sia trovato un modo per garantire lo spettacolo, come la possibilita', emersa sempre dalle parole di Briatore, di inserire la chicane pur escludendo dai punti tutti i team gommati Michelin. Sarebbe stata una soluzione giusta se non altro per coloro che hanno fatto sacrifici per vedere un Gran Premio e anche per tutti noi che seguiamo attraverso il televisore. Anche la scelta della Ferrari deve essere rispettata: hanno richiamato il rispetto del regolamento ricordando che anche loro sono stati in crisi con le gomme nelle gare passate restando pero' zitti. Ora che avevano il coltello dalla parte del manico era giusto che si giocassero le loro carte. Ma si sarebbe dovuta trovare una soluzione per cercare di correre questa benedetta gara, perché l'immagine della F1 attuale non e' nemmeno piu' sottoterra, e' ancora piu' in basso. Da appassionato sono rimasto scandalizzato."

                Dal suo punto di vista, Gianni non ha dubbi in merito all'attribuzione delle responsabilita' sul caos gomme: "Indubbiamente alla Michelin. E' ovvio che purtroppo dalla mia posizione giudicare e' sempre difficile. Ma i gommisti devono garantire una gomma sicura. Pertanto a mio avviso avrebbero dovuto portare una gomma che fosse piu' adatta per fare la prestazione ma un'altra che potesse se non altro garantire l'incolumita' dei piloti. Mi sembra il minimo. La Michelin non e' nuova a un tipo di Gran Premio come questo: per l'esperienza che ha sapeva benissimo a cosa andava incontro e conosceva, dagli anni passati, le difficolta' di un tracciato come questo e nella fattispecie della parabolica. Mi sembra che da parte loro ci sia stata veramente una mancanza di professionalita'. Cosi' come la Bridgestone ha garantito la sicurezza ai suoi piloti avrebbe dovuto fare la Michelin. Le interpretazioni possono essere diverse, ma chi ci ha rimesso e' lo sport. Questa situazione vergognosa creera' non pochi problemi all'interesse della categoria nel futuro; si e' persa credibilita'. Io che ancora guardo le corse perché mi appassionano ieri mi sono sentito a disagio. Se fossi stato uno dei partecipanti a questa competizione mi sarei vergognato. Da quando seguo lo sport in generale non mi ricordo di aver visto qualcosa di cosi' basso."

                Quale futuro per la Formula 1 in America? "Gli americani hanno nel sangue lo sport ma lo interpretano in maniera completamente diversa da noi europei. Per loro non esiste la tecnologia, vogliono vedere lo spettacolo, e la F1 di spettacolo non ne offre, e' proprio l'anti-spettacolo. Questo e' un problema che secondo me sta colpendo negativamente gli ultimi anni della F1 per la mancanza di sorpassi di cui tutti noi siamo alla ricerca, e lo dimostra anche questo continuo cambio di regolamenti. Pero' questa situazione ha veramente reso anche l'ambiente poco credibile. E' disumano: non c'e' competizione, ma solo voglia di guardare al business, ai soldi e niente di piu'. Questo e' lontano dalla filosofia degli spettatori, che vivono lo sport fine a se stesso, non certo perché dietro ci sono gli interessi delle case, dei gommisti e di tutti gli altri."
                http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                • p-e
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                  #98
                  Lo scorso 5 aprile è iniziata una sessione di prove IRL (Indy Racing League) sul circuito di Indianapolis, ma dopo qualche ora è stata interrotta a causa di un fenomeno strano e qualificato potenzialmente pericoloso dalla... Firestone !

                  "Se dovesse verificarsi il minmo problema relativo alla pista o ai pneumatici, potrebbe creare un serio problema di sicurezza," era stato segnalato.

                  "Hanno affrontato un qualcosa di inatteso, mai visto in precedenza. Gli pneumatici verranno riesaminati. Il nostro compito è di offrire loro una pista sicura. Abbiamo le impressioni ed i dati dei piloti che hanno girato ieri e sono convinto che intratterremo un dialogo continuo con la Firestone. Se, sotto richiesta da parte loro, dovrà essere fatto qualcosa, lo faremo," aveva dichiarato all’epoca Brian Barnhard, Presidente dell’IRL.

                  Per risolvere questo problema i promotori del circuito di Indianapolis hanno deciso di ritoccare il rivestimento della pista. Due settimane dopo, la Firestone si è presentata ad una nova sessione di prove private con gomme modificate. La sessione si è svolta senza incidenti, come anche la mitica 500 Miglia, qualche settimana dopo.

                  Interrogato dall’AFP, Pierre Dupasquier ha affermato che questo rivestimento rientra nelle ipotesi dell’accaduto. Da notare infine che la Firestone è una filiale della Bridgestone. Da qui ad affermare che le due società hanno condiviso delle informazioni alle quali la Michelin non ha avuto accesso il passo è piuttosto breve...


                  In pratica:
                  glielo abbiamo messo in culo senza vasellina e nn se ne sono accorti sino a quando usciva sangue....
                  :-)
                  p-e
                  ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                  • p-e
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                    #99
                    X Maurillo:

                    cambiamo nome al post?..si può?

                    Potremmo chiamarlo F1 news...sarebbe + interessante e letto..
                    ;-)
                    ke ne dici?
                    p-e
                    ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                    • Steel77
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                      Originariamente Scritto da p-e
                      X Maurillo:

                      cambiamo nome al post?..si può?

                      Potremmo chiamarlo F1 news...sarebbe + interessante e letto..
                      ;-)
                      ke ne dici?
                      p-e
                      .

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                      • maurillo
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                        Originariamente Scritto da p-e
                        X Maurillo:

                        cambiamo nome al post?..si può?

                        Potremmo chiamarlo F1 news...sarebbe + interessante e letto..
                        ;-)
                        ke ne dici?
                        p-e
                        ottima idea...il fatto è che non so come si fà SERGIOOOOOOOOOOOO o moderatori vari ...cambiate il nome al post? perfavore? F1 NEWS
                        http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                          SERGIOOOOOO!!
                          Con tutti i soldi che ti diamo, ti dai una mossa!
                          Ekekazzo!
                          :-)
                          p-e
                          ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                            MARANELLO (Modena), 23 giugno 2005 - "E adesso andremo a vincere anche a Magny Cours!". Se mai Luca di Montezemolo avesse avuto qualche dubbio sull’entità degli applausi da ricevere al termine del suo intervento alla convention dei fornitori e dei partners tecnici del Cavallino, questa sua frase scatena ovviamente un’autentica ovazione. E il bello è che la ripete anche più tardi, in una conferenza-stampa improvvisata, dando l’impressione di esserne veramente convinto "perché la vittoria di Indianapolis sarebbe stata possibile anche se avessimo corso con tutti gli altri concorrenti, abbiamo fatto dei tempi eccellenti con una continuità tale da confermare che la nostra F2005 sta mettendosi alle spalle i problemi di inizio stagione, grazie anche al lavoro fondamentale della Bridgestone che forse aveva stentato un po’ a compenetrarsi efficacemente nei meandri dei nuovi regolamenti".
                            Il presidente della Ferrari torna sul GP di Indianapolis e commenta: "Ho troppo rispetto per la Michelin, con la quale abbiamo vinto tanto anche noi in passato, per dare dei giudizi e non comprendere la delicata situazione in cui è venuta a trovarsi. Del resto in un campionato che io ho da tempo definito 'delle gomme' erano quasi inevitabili, prima o poi, l’esasperazione ed il rischio dell’innovazione più estrema. Il fatto che non si possano più cambiare in corsa è contro natura e quindi quando ci sono dei problemi questi finiscono per ingigantirsi, per determinare quello che purtroppo è successo a Indianapolis. Dove il più danneggiato è stato senza dubbio il pubblico ma dove anche la Formula 1 ha vissuto uno dei suoi momenti più bui".
                            Si può dire che l’unica ad averci guadagnato è stata la Ferrari?
                            "Intanto intendo sottolineare che la Ferrari è l’unica squadra che, da 51 anni fa a oggi, ha sempre partecipato alle corse con spirito sportivo e rispetto dei regolamenti. E l’ha fatto anche stavolta dando vita ad una gara vera fra i suoi due piloti (che paura quando c’è mancato poco che si scontrassero, sarebbe stato il colmo!) e non andando semplicemente a spasso, come lo stesso pubblico televisivo ha dimostrato di apprezzare attraverso un’audience notevole. Ripeto che noi abbiamo il massimo rispetto per i concorrenti e soprattutto per i regolamenti che in tre anni sono stati cambiati altrettante volte per mettere in difficoltà la Ferrari, la quale ha sempre fatto il possibile per adeguarsi, compreso il non cambio gomme che qualche problema ci ha inevitabilmente creato. Dopo i suggerimenti giustamente forniti dalla Michelin, sarebbe bastato andare più piano in quel certo punto della pista per ridurre i problemi, come avevamo già fatto noi in passato con le Bridgestone".
                            E degli altri provvedimenti in extremis che domenica erano stati prospettati, che ne pensava?
                            "La Federazione si è rivelata molto responsabile, non cedendo ad ogni demagogia ed alle pur giuste aspettative del pubblico presso il quale, purtroppo, non è stata fatta una bella figura. E se non ci fosse stata la Ferrari, la figura sarebbe stata ben peggiore. L’idea di una chicane improvvisata in extremis era assolutamente assurda, mica siamo al circo. È come se nel calcio ad una squadra mancassero gli uomini-gol ed allora si pretendesse di restringere o di allargare le porte. Ma scherziamo! Tanti regolamenti entrati in uso negli ultimi tempi non sono sempre stati condivisi dalla Ferrari, eppure la Ferrari li ha sempre rispettati. La Ferrari nel mondo della F.1 è sempre la Ferrari, rispettando tre valori che sono la passione per lo sport, le sfide leali e i suoi tifosi. Ciò che ha fatto la Ferrari a Indianapolis è perfettamente in linea con la sua storia; anche se ne ho sentite di tutti i colori in questi giorni, cose assolutamente fuori posto da manager, mezzi manager, magliari ed anche qualche giornalista".
                            Presidente, con 32 punti in 8 giorni, campionato riaperto per la Ferrari?
                            "Credo di sì, spererei proprio di sì. Ed intanto cerchiamo di andare a vincere a Magny Cours, anche se là ci saranno tutti".
                            Uno Schumacher che ha rotto finalmente il ghiaccio fa aumentare la sua fiducia?
                            "Guardate, prima di parlare di Michael bisogna riflettere per almeno tre secondi. Ecco, ho riflettuto e dico che quando al mondo qualcuno avrà vinto almeno il 50% di quello che ha vinto lui, allora ne riparleremo".

                            SERGIOOOOO!!!!
                            ;-)
                            p-e
                            ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                              e ci fu il cambio

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                                Grande Sergio!!
                                p-e
                                ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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