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Auto cinese da 4000 euro, pronta per l'Italia

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    Auto cinese da 4000 euro, pronta per l'Italia

    Prossima allo sbarco la superutilitaria del Paese di mezzo
    Auto cinese da 4000 euro, pronta per l'Italia
    Si dovrebbe chiamare «Happy Emissary», ha una cilindrata 1100 cc, un motore a 3 cilindri e potenza 52 cavalli



    La Happy Emissary camuffata (Ansa)

    Giorgetto Giugiaro sostiene che entro il 2010 l'industria cinese sfornerà tante automobili da pareggiare il conto con la produzione globale americana. E che le auto prodotte in Cina costeranno, mediamente, il 30 per cento in meno di quelle che escono dalle fabbriche europee. Ma se Giugiaro si esprimeva in termini di futuro, sia pure non troppo lontano, ecco che da Isernia, provincia molisana, giunge la notizia che la cinese Faw (First automobile works, un'azienda statale che produceva macchine da guerra) ha cominciato i test di omologazione di un'auto interamente cinese, la Happy Emissary.

    Questi test si stanno effettuando, in massima segretezza, a Macchia d'Isernia negli stabilimenti della «DR Automobiles Groupe», azienda che ha l'esclusiva europea per l'importazione e la distribuzione del marchio Saleen. Dell'utilitaria - camuffata per evitare la facile identificazione - è stato «rubato» uno scatto serale all'uscita da una delle officine della «DR» prima dei test su strada. La linea è molto simile a quella della Opel «Agila». Secondo indiscrezioni, «Happy Emissary» ha una cilindrata 1100 cc, un motore a 3 cilindri potenza 52 cavalli (probabilmente di derivazione Toyota) cambio a 5 rapporti, vetri elettrici, barre porta bagagli sul tetto, apertura a sportello del portellone posteriore, autoradio con lettore Cd e musicassette, cerchi in lega, fendinebbia. La versione cinese è priva di servosterzo elettrico, Abs e aitr bag, ma i test di omologazione in corso in Molise si è appreso, prevedono anche queste strumentazioni e optional come il climatizzatore.
    Ma il vero pericolo per le auto europee e giapponesi che si vendono sui mercati sarebbe rappresentato dal prezzo della Happy Emissary: 4mila euro (ma la previsione è addirittura pessimistica, secondo il responsabile del marketing della Dr Automobiles Group, Luca Falasca) molto al disotto del 30 per cento in meno previsto da Giugiaro. Dalla DR non confermano e non smentiscono l' avvio di trattative con la Faw per diventare importatori di una utilitaria che nel rapporto qualità/prezzo sconvolgerebbe del tutto le regole attuali del mercato europeo e, contestualmente, potrebbe rappresentare una seria minaccia, appunto, per i concorrenti sia occidentali che nipponici. I tempi dei test per l'omologazione non dovrebbero essere lunghi. Infatti la «Faw Group Corporation» conosce bene i gusti e le esigenze del mercato europeo, grazie al recente acquisto di una linea della Daihatsu. Faw, inoltre, produce poi in joint-venture in Cina con VW, Toyota e Suzuki. La sede centrale della Faw si trova a Chang Chun; lo stabilimento dove viene realizzata la «Happy Emissary» si trova a Qujing nello Yunnan, provincia sud occidentale della Cina al confine con il Tibet.
    Nonostante le premesse di grande aggressività, il mercato cinese è per ora in fase di recessione. Nel mese di febbraio le vendite di auto sono scese del 26,26% rispetto a febbraio del 2004, attestandosi a 318.600 unità, mentre la produzione è calata del 23,07% scendendo a 332.800 unità. I dati sono dell'Associazione cinese dei costruttori di auto (CAAM), precisando che il bilancio dei primi due mesi dell'anno vede una flessione del mercato dell'auto in Cina del 6,94%, con vendite scese a 684.500 unità mentre, sempre nei primi due mesi, la produzione è calata dello 0,96%, a 739.200 unità. Tra i produttori, il primo posto nel mercato domestico è mantenuto dalla Faw che a febbraio ha venduto 47.900 auto. Al secondo posto c'è la Changan Automobile Group, con 45.600 auto vendute, seguita dalla Shanghai Automotive Industry, con 43.900 unità, che abitualmente occupa la terza postazione. Al quarto e quinto posto, invece, si attestano rispettivamente la Dongfeng Motor (38.300 unità) e la Beijing Automotive Industry Holdings (33.200 unità). Dei primi cinque produttori solo la Changan ha registrato a febbraio un incremento delle vendite rispetto a gennaio.


    Nestore Morosini



    15 marzo 2005

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...autocina.shtml
    Pulcinella si è messo a piangere.... niente firma quindi!

    Per favore, non chiedetemi opinioni/consigli medici. Vi è una sezione dedicata sul forum

    #2
    spero fanno il culo al mercato italiano
    Alboreto is nothing

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