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Intervista A Rocco Siffredi.

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    Intervista A Rocco Siffredi.

    Rocco, come è cambiato il cinema porno dai favolosi anni ’70 ad oggi?
    “E’ cambiato tantissimo. Negli anni ‘70-’80 era cinema underground, poi l’hanno classificato come XXX, mentre negli anni ’90 è diventato un “dogma style” alla Von Trier: con la camera mobile che si muove da tutti i lati, abbiamo spaziato a 360° con le telecamerine per inquadrare i particolari. Questo a livello di riprese. In generale, invece, il mondo sta diventando un casino, la gente non sa più di cosa ha bisogno per fare del buon sesso e per avere una buona vita. Questo mondo un po’ strano si sta riflettendo anche nel porno, si producono un sacco di cassette che non vogliono dire un *****. Ma è tutto scadente, anche la televisione: è il livello culturale che è regredito…”.

    Girava voce che tu volessi abbandonare del tutto il porno...
    “Io ho detto solo che smettevo di fare l’attore, non il regista. Dirigo e produco film porno e lo farò fino a quando avrò fantasia per farlo”.

    Chi è la tua partner ideale?
    “Mah, oggi è mia moglie. Quando ho conosciuto Rosa nel film che si intitolava “Body Guard”, mi ha folgorato. Ho sentito che c’era qualcosa di diverso. Comunque c’è un’inglesina, Kelly Stafford, che io considero la perfetta pornostar. E’ il punto di arrivo: zero inibizioni, sempre pronta a partire verso un altro pianeta. Quando uno fa sesso deve abbandonarsi. Noi italiani invece abbiamo troppe inibizioni. La cultura cattolica, che ti impone di farlo solo in determinati modi e con determinate persone, ha frustrato gli italiani”.

    Con quale attrice appartenente al cinema “tradizionale” ti piacerebbe lavorare?
    “Come attore di cinema tradizionale, in Italia, ti dico la verità, non sono un fan di personaggi costruiti sulla base di tette e culi che come attrici, forse, funzionerebbero più nel mio settore. Una donna che ha una certa sensibilità e che mi piacerebbe conoscere più da vicino è Lilli Gruber, che ora è diventata il sogno di molti italiani; ma io ero feticista già dodici anni fa. Comunque non sono per le belle che piacciono a tutti”.


    Hai conosciuto vip appassionati di hard-movie?
    “Guarda, io sono stato praticamente in tutto il mondo, a parte in Giappone, dove le attrici non mi hanno voluto, spaventate dalla grandezza del mio sesso. Ho incontrato tante persone, a Cannes, Las Vegas, Bruxelles… Attori come Sylvester Stallone e Jean-Claude Van Damme, sportivi come Mike Tyson. Sono stato il presentatore degli “Energy Music Awards”, c’erano Britney Spears, Kelly Minogue e Madonna, che mi conosceva, aveva visto “Romance”. Quando la regista Catherine Breillat le ha proposto di girare un film, lei le ha chiesto se c’ero anch’io. Personaggi molto importanti come Madonna non hanno problemi a mescolarsi con il mio ambiente.


    Qual è stato il momento più imbarazzante del tuo lavoro?
    “Ho fatto talmente tanti film, mi sono sentito male in tante situazioni, ma non durante il sesso. Per me l’imbarazzo vero è fuori dal set, nelle situazioni di ogni giorno in cui magari vedo gente che muore di fame e tutti se ne sbattono i coglioni. Questo è il vero imbarazzo. Certo, anche io non faccio un granché”.


    Hai mai pensato di impegnarti politicamente, come la tua collega Ilona Staller?
    “Oddio no, diventando deputato Cicciolina ha voluto solo aumentare il suo budget a film. E’ brava ma più bravo ancora è il suo manager. E’ una che riesce a parlare al cellulare con Pannella, come niente fosse, mentre sta girando una scena di sesso con me dietro. E’ successo veramente. Appena è riuscita a farsi eleggere ha fatto di corsa un film”.


    Ora che progetti hai?
    “Sto preparando il più bel film della mia carriera, dedicato ai fan e a tutte le persone che vogliono vedere come si diventa attori porno. Selezionerò tra loro un ragazzo e una ragazza, mi piacerebbe che fossero italiani”.


    Tu che fai tanto sesso per lavoro poi, nella vita privata, non ne hai abbastanza?
    “Ti dico la verità: ultimamente sono in un bruttissimo stato psicologico, perché ho smesso di fare film l’anno scorso. Ora mi vorrei scopare ogni donna che vedo. Oggi cento volte di più, ma se me lo avessi chiesto qualche anno fa ti avrei detto che, sì, dopo venticinque, ventisei volte in un giorno si è un po’ stanchi”.


    Come mai, tu che non compari quasi mai in televisione, hai accettato di partecipare a “Planet 430”, la trasmissione di Sky?
    “La cosa che mi piace è che si tratta di un canale non commerciale e poi, in trasmissione, c’era Michele Capozzi, un pornografo eccezionale, che conosce il cinema porno e non si mette a chiedermi quanto ce l’ho lungo o cazzate del genere. E’ un programma intelligente. Io non voglio apparire come il personaggio che utilizza il porno. Ho fatto più di 1200 film porno e tre film tradizionali, senza mai rinnegare nulla. Quella con la Breillat è stata una bellissima esperienza, ma non è la mia vocazione. Ho rifiutato anche altre proposte come la partecipazione a “Santa Maradona” accanto a Stefano Accorsi”.


    Ma la Tv è un formidabile veicolo promozionale...
    “Il fatto è che possono capitare anche situazioni spiacevoli, come Eva Henger che chiama mia moglie e le intima di convincermi ad andare in Tv da Costanzo, altrimenti lui lascia lei e Schicchi a casa. Costanzo sono 15 anni che mi chiama ma io non vado. Ho rifiutato A me non va di fare il personaggio televisivo. In Francia sono molto conosciuto, non posso nemmeno camminare per strada. Anche Luttazzi mi aveva invitato alla sua trasmissione. Ma dieci milioni di persone sono troppe. Io voglio uscire con i miei figli e stare in pace. In viaggio sono stato in un Club Med e ho passato una settimana a fare autografi e fotografie con le famiglie. Mia moglie era incavolata nera.


    Cosa si può imparare guardando un film porno?
    “Si può imparare a essere più sicuri. Certo la gente tende troppo a emulare e, a detta delle donne, poi gli uomini diventano ridicoli. Forse è controproducente quello che dico, ma a volte divento artefice di mostri. In Svezia tante ragazze sono finite all’ospedale per imitare scene di film porno: nei nostri film i rapporti anali sono all’ordine del giorno, ma a volte la pornografia dà un’immagine troppo sfasata della realtà. Dovrebbe servire solo a far volare la fantasia, a far scattare un “click”, poi il film lo puoi anche buttare”.

    #2
    bella intervista

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      #3

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        #4
        però.....davvero carina......

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          #5
          mitico rocco

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