E' da un po' che manco... Purtroppo è successo che mio babbo si è ammalato di nuovo: era già stato male, adesso è tornato e sembra che ci sia poco da fare...
E' stata dura e lo sarà ancora, ma questa botta mi ha costretto a tagliare per davvero i ponti con quello che ero, ho capito che non era più il caso di fare il ragazzino a perdere tempo dietro ai sogni e alle paranoie, perchè ora mio padre si merita di andarsene con la serenità di vedermi diventato finalmente adulto, e poi non posso permettermi di scherzare sulla pelle di mia madre, che finchè volevo fare lo scrittore morto di fame coi soldini e le comodità tutte scodellate dai miei era un conto, adesso c'è un mutuo di trecentomila euro da pagare, e lo dovrò pagare io a questo punto, e poi casomai, quando le mie scelte ricadranno solo su di me, quando avrò messo a posto tutte le cose, allora potrò buttare la mia vita ai cani e concedermi il lusso delle scelte eroiche e radicali.
Intanto così è brutto, e mi sembra brutto pensare al mio futuro mentre il mio babbo quando va in bagno lo sento urlare e ha sempre quella faccia spaventata e triste, che la sera non legge neanche più il giornale, non gli frega più niente di niente, e non mi sembra giusto per lui che finisca così, non se lo meritava...
A volte mi sorprendo a frugare alla ricerca di un sollievo tra i ridicoli benefici che mi verranno dalla morte di mio padre... stronzate: torneremo forse a vivere in paese, che solo a lui piace questa casa in mezzo ai campi... come se fosse per davvero importante questa cosa per me... E continuo anche a cercare le ragazze e forse con più serietà di prima, come se avendo una storia importante potessi fare a meno di lui... E' vero che ci si attacca a tutto quando si sta perdendo tutto, ma la vita va avanti, e ci tocca essere uomini, purtroppo...
E' stata dura e lo sarà ancora, ma questa botta mi ha costretto a tagliare per davvero i ponti con quello che ero, ho capito che non era più il caso di fare il ragazzino a perdere tempo dietro ai sogni e alle paranoie, perchè ora mio padre si merita di andarsene con la serenità di vedermi diventato finalmente adulto, e poi non posso permettermi di scherzare sulla pelle di mia madre, che finchè volevo fare lo scrittore morto di fame coi soldini e le comodità tutte scodellate dai miei era un conto, adesso c'è un mutuo di trecentomila euro da pagare, e lo dovrò pagare io a questo punto, e poi casomai, quando le mie scelte ricadranno solo su di me, quando avrò messo a posto tutte le cose, allora potrò buttare la mia vita ai cani e concedermi il lusso delle scelte eroiche e radicali.
Intanto così è brutto, e mi sembra brutto pensare al mio futuro mentre il mio babbo quando va in bagno lo sento urlare e ha sempre quella faccia spaventata e triste, che la sera non legge neanche più il giornale, non gli frega più niente di niente, e non mi sembra giusto per lui che finisca così, non se lo meritava...
A volte mi sorprendo a frugare alla ricerca di un sollievo tra i ridicoli benefici che mi verranno dalla morte di mio padre... stronzate: torneremo forse a vivere in paese, che solo a lui piace questa casa in mezzo ai campi... come se fosse per davvero importante questa cosa per me... E continuo anche a cercare le ragazze e forse con più serietà di prima, come se avendo una storia importante potessi fare a meno di lui... E' vero che ci si attacca a tutto quando si sta perdendo tutto, ma la vita va avanti, e ci tocca essere uomini, purtroppo...
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