Salve a tutti,
nell’attesa che i principi attici nelle tonnellate di valeriana ingerite raggiungano i dovuti recettori (amo le notti insonni ma tra qualche ora devo andare in ufficio), voglio rendervi partecipi di un semplice ragionamento che ha impegnato la mia domenica (giorno da tradizione dedicato alla paranoia). Stavo riflettendo, non nego in seguito ad eventi burrascosi imperversati nel week end, su un dato statistico preoccupante o perlomeno singolare: se mi metto a riflettere non riesco a ricordare, anche andando indietro con gli anni, di avere oltrepassato la soglia che divide una conoscenza da un rapporto non più solo sociale (sto alludendo a ragazze ovviamente) senza aver fatto il figlio di buona donna. Oddio non sono mai proprio subdolo quindi cerchiamo di guardare la cosa dall’angolazione opposta e in maniera più esplicita: non mi è mai capitato di rimorchiare una ragazza trattandola bene!!!! Ora non voglio scadere in luoghi comuni, citare teoremi di cantautori mediocri, ma è un dato statistico innegabile che, escluso un vecchio amore di quando ero bimbo, non mi è mai successo di riuscire a diciamo “conquistare” una ragazza con cui abbia seguito un protocollo di diciamo “corteggiamento” tradizionale. Mi spiego meglio tutte le volte che rendo chiare le mie intenzioni, uso i guanti, e passo per gradi come ogni madre vorrebbe per sua figlia va sempre tutto a puttane. Anche le storie più importanti della mia vita si sono originate da bastardate epiche, da giochetti psicologici, da colpi di mano in discoteca (questo proprio è un metodo che mi ha nauseato e voglio abbandonare a costo della castità) da furti a storie di altri… invece fiori, regali, complimenti, discussioni serie e preoccupazioni mi hanno portato solo a dover cadere vittima di quelle che dovrebbero essere le mie qualità.
In realtà gli argini di rassagnazione da tempo ormai eretti attorno all’universo femminile ed alle sue leggi mi precludono di prendermela più di tanto, tuttavia non mi impediscono di rimanere quantomeno stupito. Non ho di certo l’ambizione di formulare teorie in proposito ma sono curioso di sapere cosa ne pensate e se avete riscontrato anche voi questa cosa.
Non sono un grande fanatico di sociologia ma comincio buttando uno spunto: una cosa che mi crea problemi quando “mi comporto bene” con una ragazza è la sua chiamiamola “necessità di essere falsa”. Mi spiego meglio. Visto che ormai il gentil (seee magari) sesso si è perfettamente emancipato ed adeguato al forte (seee magari) abbiamo che non solo noi tendiamo ad una realtà poligama ma anche le nostre potenziali consorti tendono avere non uno ma più individui con cui hanno relazioni di carattere fisico-sentimentale. Eppure se un ragazzo spesso può decidere senza venire troppo penalizzato eticamente, a discrezione e moralità sue, se comunicare alla partner i numeri del suo harem, una ragazza non può ammettere di uscire con più persone senza venirne penalizzata. Questo la rende potenzialmente falsa e bugiarda più di quanto non lo sarebbe un ragazzo. Poi, qui solo un mio parere, le ragazze sono tendenzialmente più abituate, a causa del tipo di rapporto costituito dall’amicizia che imparano fin da bambine (e che è innegabilmente più falso di quello che intercorre tra maschietti) a mentire o comunque a gestire con malizia i propri rapporti umani.
Ragazzi a voi la palla. Se ci sono ragazze nei paraggi vorrei mi spiegassero perché un ragazzo che si comporta bene è così penalizzato e appare così poco attraente (dai non negate questo è oggettivo come la teoria della gravità)…
p.s. A TUTTI I CITTADINI DI BORGO D'IO: vi pregherei di essere clementi e non imbottirmi il post di interessanti elementi di coprologia e annessi... ve ne sarei molto grato
p.p.s. a tutti coloro che stanno per scrivere: le donne sono tutte puttane, per favore non fatelo...
nell’attesa che i principi attici nelle tonnellate di valeriana ingerite raggiungano i dovuti recettori (amo le notti insonni ma tra qualche ora devo andare in ufficio), voglio rendervi partecipi di un semplice ragionamento che ha impegnato la mia domenica (giorno da tradizione dedicato alla paranoia). Stavo riflettendo, non nego in seguito ad eventi burrascosi imperversati nel week end, su un dato statistico preoccupante o perlomeno singolare: se mi metto a riflettere non riesco a ricordare, anche andando indietro con gli anni, di avere oltrepassato la soglia che divide una conoscenza da un rapporto non più solo sociale (sto alludendo a ragazze ovviamente) senza aver fatto il figlio di buona donna. Oddio non sono mai proprio subdolo quindi cerchiamo di guardare la cosa dall’angolazione opposta e in maniera più esplicita: non mi è mai capitato di rimorchiare una ragazza trattandola bene!!!! Ora non voglio scadere in luoghi comuni, citare teoremi di cantautori mediocri, ma è un dato statistico innegabile che, escluso un vecchio amore di quando ero bimbo, non mi è mai successo di riuscire a diciamo “conquistare” una ragazza con cui abbia seguito un protocollo di diciamo “corteggiamento” tradizionale. Mi spiego meglio tutte le volte che rendo chiare le mie intenzioni, uso i guanti, e passo per gradi come ogni madre vorrebbe per sua figlia va sempre tutto a puttane. Anche le storie più importanti della mia vita si sono originate da bastardate epiche, da giochetti psicologici, da colpi di mano in discoteca (questo proprio è un metodo che mi ha nauseato e voglio abbandonare a costo della castità) da furti a storie di altri… invece fiori, regali, complimenti, discussioni serie e preoccupazioni mi hanno portato solo a dover cadere vittima di quelle che dovrebbero essere le mie qualità.
In realtà gli argini di rassagnazione da tempo ormai eretti attorno all’universo femminile ed alle sue leggi mi precludono di prendermela più di tanto, tuttavia non mi impediscono di rimanere quantomeno stupito. Non ho di certo l’ambizione di formulare teorie in proposito ma sono curioso di sapere cosa ne pensate e se avete riscontrato anche voi questa cosa.
Non sono un grande fanatico di sociologia ma comincio buttando uno spunto: una cosa che mi crea problemi quando “mi comporto bene” con una ragazza è la sua chiamiamola “necessità di essere falsa”. Mi spiego meglio. Visto che ormai il gentil (seee magari) sesso si è perfettamente emancipato ed adeguato al forte (seee magari) abbiamo che non solo noi tendiamo ad una realtà poligama ma anche le nostre potenziali consorti tendono avere non uno ma più individui con cui hanno relazioni di carattere fisico-sentimentale. Eppure se un ragazzo spesso può decidere senza venire troppo penalizzato eticamente, a discrezione e moralità sue, se comunicare alla partner i numeri del suo harem, una ragazza non può ammettere di uscire con più persone senza venirne penalizzata. Questo la rende potenzialmente falsa e bugiarda più di quanto non lo sarebbe un ragazzo. Poi, qui solo un mio parere, le ragazze sono tendenzialmente più abituate, a causa del tipo di rapporto costituito dall’amicizia che imparano fin da bambine (e che è innegabilmente più falso di quello che intercorre tra maschietti) a mentire o comunque a gestire con malizia i propri rapporti umani.
Ragazzi a voi la palla. Se ci sono ragazze nei paraggi vorrei mi spiegassero perché un ragazzo che si comporta bene è così penalizzato e appare così poco attraente (dai non negate questo è oggettivo come la teoria della gravità)…
p.s. A TUTTI I CITTADINI DI BORGO D'IO: vi pregherei di essere clementi e non imbottirmi il post di interessanti elementi di coprologia e annessi... ve ne sarei molto grato
p.p.s. a tutti coloro che stanno per scrivere: le donne sono tutte puttane, per favore non fatelo...
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