Anno dopo anno, quale il senso di questo ammassarsi inutile di pelle e solchi sul nostro corpo di ragazzi, mai più perfetto dopo quell' unico momento, anni che crescono come muschio su di noi e ci deformano col loro peso e ci sommergono col rigurgito dei ricordi? Uno spessore grottesco di cancrene tumefatte, lento avvicinarsi alla fine per dissoluzione, tristezza e sfinimento d' organi: siamo questo...
Meglio sarebbe nascere già vecchi, materializzati come larve senescenti e deformi, mentre il tempo ci trascina indietro a divenire sempre più giovani, e lì ad attenderci non la disintegrazione nella morte polverosa, ma dio, il nostro dio, la thalassa del brodo primordiale. Regrediti bambini, acquietarci sereni nell' incoscienza beata della prima infanzia, nello stato fetale, intravedere infine la scintilla che si avvicina, mentre noi, cellula incontaminata, scivoliamo nell' oceano delle infinite possibilità.
Meglio sarebbe nascere già vecchi, materializzati come larve senescenti e deformi, mentre il tempo ci trascina indietro a divenire sempre più giovani, e lì ad attenderci non la disintegrazione nella morte polverosa, ma dio, il nostro dio, la thalassa del brodo primordiale. Regrediti bambini, acquietarci sereni nell' incoscienza beata della prima infanzia, nello stato fetale, intravedere infine la scintilla che si avvicina, mentre noi, cellula incontaminata, scivoliamo nell' oceano delle infinite possibilità.
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