Traffico di anabolizzanti: coinvolta anche la Sardegna
La Guardia di Finanza ha scoperto a Fiumicino, dopo mesi di indagini, un vasto traffico di sostanze dopanti di provenienza estera in cui era coinvolta anche l'Isola, unitamente ad altre quattro regioni italiane. Sono state denunciate 15 persone tra cui imprenditori, professionisti, studenti universitari e consulenti aziendali. Sequestrati 50mila fiale di anabolizzanti
FIUMICINO (ROMA) - E' coinvolta anche la Sardegna, insieme a Emilia-Romagna, Marche, Piemonte ed Abruzzo, nella vasta operazione militare che ha portato al sequestro di oltre 50mila dosi di steroidi effettuato a Fiumicino dalla Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle, dirette dal comandante provinciale Giuseppe Zafarana, sono state impegnate con le indagini per parecchi mesi e hanno spesso collaborato con colleghi di tutte le cinque regioni coinvolte nel traffico di anabolizzanti. Oltre al sequestro delle fiale di sostante dopanti, che la maggior parte delle volte venivano nascoste all'interno di anonimi plichi postali o dentro videocassette provenienti da Paesi asiatici o sudamericani, i militari hanno denunciato 15 persone e scoperto un traffico internazionale ben diramato persino sulla rete internet. Tra le sostanze proibite compaiono testosterone, nandrolone, ormone della crescita, insulina ed efendrina.
Le analisi seguite all'operazione hanno permesso ai finanzieri di appurare che si trattava di medicinali capaci di produrre un aumento della massa magra e dell'ossigenazione sanguigna, ma che, tuttavia, possono innescare effetti collaterali devastanti qualora siano assunti in un'unica miscela o magari insieme ad altri farmaci utilizzati per curare malattie come cancro e nanismo.
Facevano parte del giro consulenti aziendali, imprenditori, insospettabili professionisti, studenti universitari, tutte persone che orbitavano attorno a palestre di body building. A questi sono stati contestati i reati di commercio di farmaci ad effetto dopante, di ricettazione, di introduzione illegale in Italia di medicinali stranieri senza la prescrizione o l'autorizzazione del Ministero della Salute.
Azz...
La Guardia di Finanza ha scoperto a Fiumicino, dopo mesi di indagini, un vasto traffico di sostanze dopanti di provenienza estera in cui era coinvolta anche l'Isola, unitamente ad altre quattro regioni italiane. Sono state denunciate 15 persone tra cui imprenditori, professionisti, studenti universitari e consulenti aziendali. Sequestrati 50mila fiale di anabolizzanti
FIUMICINO (ROMA) - E' coinvolta anche la Sardegna, insieme a Emilia-Romagna, Marche, Piemonte ed Abruzzo, nella vasta operazione militare che ha portato al sequestro di oltre 50mila dosi di steroidi effettuato a Fiumicino dalla Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle, dirette dal comandante provinciale Giuseppe Zafarana, sono state impegnate con le indagini per parecchi mesi e hanno spesso collaborato con colleghi di tutte le cinque regioni coinvolte nel traffico di anabolizzanti. Oltre al sequestro delle fiale di sostante dopanti, che la maggior parte delle volte venivano nascoste all'interno di anonimi plichi postali o dentro videocassette provenienti da Paesi asiatici o sudamericani, i militari hanno denunciato 15 persone e scoperto un traffico internazionale ben diramato persino sulla rete internet. Tra le sostanze proibite compaiono testosterone, nandrolone, ormone della crescita, insulina ed efendrina.
Le analisi seguite all'operazione hanno permesso ai finanzieri di appurare che si trattava di medicinali capaci di produrre un aumento della massa magra e dell'ossigenazione sanguigna, ma che, tuttavia, possono innescare effetti collaterali devastanti qualora siano assunti in un'unica miscela o magari insieme ad altri farmaci utilizzati per curare malattie come cancro e nanismo.
Facevano parte del giro consulenti aziendali, imprenditori, insospettabili professionisti, studenti universitari, tutte persone che orbitavano attorno a palestre di body building. A questi sono stati contestati i reati di commercio di farmaci ad effetto dopante, di ricettazione, di introduzione illegale in Italia di medicinali stranieri senza la prescrizione o l'autorizzazione del Ministero della Salute.
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