Campionato Di Calcio 04/05

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Conan
    Bodyweb Advanced
    • Nov 2000
    • 23279
    • 1,107
    • 986
    • Roma Italia
    • Send PM

    Riepto che per me PArisi è un grande giocatore e che con lui e Chiellini il ruolo è coperto per cui Zambrotta potrebbe anche tornare all'ala destra levando Camoranesi che non lo reggo....un argentino che ha giocato con la nostra nazionale solo perchè Bielsa non l'ha voluto....
    Ad ogni modo Parisi è più tecnico ed ha un sinistro micidiale, potente e preciso mentre Chiellini è più potente fisicamente ed ha maggiore resistenza alla corsa, poi ha 20 anni contro i 27 del siciliano....
    Ad ogni modo Parisi secondo me renderebbe ancora di più un pò più avanti come quarto di centrocampo a sinistra, in quel ruolo avrebbe maggiore possibilità di andare in gol visto che lo scorso anno in B ne fece 16 mi pare....
    sigpic"Ooh amore ooh amante
    Che fai stasera ragazzo?
    Tutto va bene, solo tienimi stretto
    Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

    Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

    Commenta

    • MIZARD
      • 0
      • 0
      • Send PM

      Originariamente Scritto da SicilyFashion

      Al San Filippo, nazionale italiana. La prima volta a Messina. L'italia assaggerà il tifo messinese.
      Si e' visto!uno stadio mezzo vuoto e pochissimi cori,per di piu' filo laziali!peggio di cosi'!!

      Commenta

      • Steel77
        Administrator
        • Feb 2002
        • 73593
        • 2,381
        • 2,931
        • Italy [IT]
        • Send PM

        Originariamente Scritto da MIZARD
        Si e' visto!uno stadio mezzo vuoto e pochissimi cori,per di piu' filo laziali!peggio di cosi'!!

        Commenta

        • Steel77
          Administrator
          • Feb 2002
          • 73593
          • 2,381
          • 2,931
          • Italy [IT]
          • Send PM

          BRESCIA-PALERMO 0-2
          BRESCIA, 28 novembre 2004 - Speriamo per il Palermo che Zamparini contenga la bulimia di allenatori che lo caratterizza e risparmi Guidolin. Perché il tecnico veneto sta facendo un gran lavoro e un'ulteriore prova è venuta questo pomeriggio da Brescia. I rosanero hanno dato spettacolo, con una prova tatticamente magistrale. Ritrovato Corini a dettare la manovra a centrocampo, il Palermo ha riproposto il 3-4-2-1 e ha subito aggredito il Brescia con manovre ficcanti sulle fasce con Grosso e Mutarelli e sfruttando alla perfezione la torre Toni.
          I risultati si sono visti subito, con i rosanero avanti 2-0 dopo 24' grazie ai gol di Zauli (splendido) e Brienza, entrambi su assist proprio di Toni. Poi il Palermo ha chiuso gli spazi alla squadra di De Biasi, rendendola praticamente inoffensiva grazie all'ennesima splendida prestazione di Biava a centro area e alle chiusure di Barone e dello stesso Corini. E non è cambiato nulla nemmeno quando a inizio ripresa Guidolin è stato costretto a rimpiazzare Zauli (lieve infortunio) e Corini (ancora non al meglio) con Santana e Morrone.
          Il Brescia può rimpiangere l'assenza dell'ultimo momento di Caracciolo, costretto al forfait al pari di Schopp per febbre e rimpiazzato da un macchinoso e poco concreto Nygaard. Ma i lombardi hanno denunciato qualche amnesia di troppo in fase di copertura, soprattutto nel primo tempo (gli inserimenti di Zauli e Brienza in occasione dei due gol hanno visto la colpevole mancanza di copertura di Guana e Domizzi) e una totale sterilità in attacco.
          Di fatto, l'unico a rendersi davvero pericoloso è stato il solito, inossidabile Di Biagio con le solite botte da fuori area e un colpo di testa insidioso nella ripresa, mentre Nygaard ha mancato di un soffio la deviazione vincente su un assist al bacio di Mannini smanacciato da Guardalben. Inevitabile, così, la quarta sconfitta casalinga per il Brescia, mentre il Palermo balza al quinto posto, cogliendo la prima vittoria in trasferta in serie A dopo 36 anni. L'ultimo successo risaliva al 27 ottobre 1968 e i rosanero vinsero 1-0 sul campo della Sampdoria, gol di Furino.

          La Reggina vince la partita della paura contro l’Atalanta a Bergamo: 1-0 il finale per i calabresi, con rete decisiva di Carlos Paredes all’11’ sugli sviluppi di un corner di Nakamura. Partita equilibrata, ma la Reggina dimostra di essere più squadra della formazione di casa. Ospiti più equilibrati e maggiormenti compatti, e soprattutto in grado di difendersi con ordine di fronte agli sterili attacchi dei padroni di casa. L’Atalanta non sfrutta come dovrebbe le fasce, mentre la formazione di Mazzarri si difende meglio al centro, dove le punte bergamasche fanno fatica ad accentrarsi. Un risultato alla fine che non fa una grinza, con l’Atalanta che perde letteralmente la testa, la partita e anche un uomo in campo, ovvero Marcolini, espulso nel finale di una gara già segnata e nella quale si è palesata fra gli orobici una volta di più l’assenza di una prima punta

          Finisce senza gol la sfida tra Bologna e Lecce, uno 0-0 che fa comodo ad entrambe le squadre e che comunque ha offerto più di uno spunto alla cronaca. Una conclusione di Bellucci a metà del primo tempo con Sicignano che leva letteralmente il pallone dal ‘sette’ è l’azione più pericolosa della prima parte di gara, una prima frazione in cui si mette in evidenza il rossoblù Mourad Meghni. Nel secondo tempo la sostanza della gara non cambia, con i felsinei a premere maggiormente e l’estremo difensore leccese Sicignano a mettersi particolarmente in evidenza.

          Il Milan supera il Chievo in trasferta per 1-0 e ottiene tre punti d’oro nella lotta per lo scudetto. Partita ricca di spunti, con grande circolazione di palla per i rossoneri, pur ridotti con una sola punta in attacco, Hernan Crespo, in virtù dell’assenza contemporanea di Shevchenko e Tomasson. Il Milan mantiene il controllo delle operazioni, riuscendo a concludere spesso nello specchio della porta avversaria. Poco dopo la mezzora il Chievo si scuote e si rende pericoloso in un paio di occasioni, fino a quella più pericolosa, il palo di Tiribocchi. Ad inizio ripresa il vantaggio del Milan con Crespo, che insacca così il suo quarto gol nel giro di tre partite fra campionato e coppa. La replica ospite è immediata, con i veneti che trovano uno splendido Dida ad opporsi in almeno un paio di occasioni, ma il Milan è ben piazzato in campo e pronto a colpire in contropiede.

          Il Cagliari vince all’Olimpico contro la Lazio per 3-2 e inguaia la Lazio di Caso. Non è stata certo una bella partita, ricca di falli, spezzettata e molto confusa. Primo tempo incolore, con vantaggio laziale e pareggio sardo (8’ Pandev e 34’ Langella), con la squadra di casa che dimostra di avere dei problemi in avanti (non per niente il goleador è Fernando Couto). Inizio ripresa con i botti: prima il Cagliari sfiora il vantaggio con un tocco improvvido di Fernando Couto verso la propria porta, poi è la Lazio a replicare con un palo esterno di Pandev. L’espulsione di Peruzzi per il fallo da ultimo uomo su Esposito costringe Caso a rimescolare le carte, togliendo Pandev, uno dei migliori in campo, per far posto a Sereni. Esposito al 65’ spezza l’equilibrio permi sardi e Zola al 70’ mette il sigillo sulla gara. Solo il rigore di Oddo, decretato al l’80’ per un fallo su Simone Inzaghi, riporta in corsa i capitolini, ma il risultato non cambia più.

          Finisce in parità 1-1 tra Messina e Fiorentina, con entrambe le reti nella ripresa. Al 53’ vantaggio viola con Luca Ariatti, che liberato da Fantini batte Eleftheropulos con un potente destro. Al 68’ il pareggio di Alessandro Parisi, che trasforma un rigore concesso per fallo di Viali su Amoruso. Tra i più attivi fra i padroni di casa Massimo Donati, veloce e rapido sulla fascia. Frequenti i capovolgimenti di fronte, ma è la squadra toscana che appare più viva e che nella prima mezzora si avvicina al gol in almeno tre occasioni. Il Messina ha comunque lottato e tenuto il campo con orgoglio. Fra i giocatori maggiormente in evidenza il greco Eleftheropoulos, il numero uno della formazione giallorossa che, con i suoi interventi è stato tra i migliori in campo.

          Un successo sul filo di lana per la Sampdoria, che supera il Parma 1-0 su calcio di rigore. Mancava un minuto alla fine della partita quando Bovo si aggrappava a Flachi in area di rigore emiliana. Penalty inevitabile e successo che forse premia i padroni di casa oltre i propri meriti. E’ stata una vittoria che ha premiato i blucerchiati per quanto fatto nella ripresa, in cui esce Diana, sostituito da Doni, inizialmente lasciato fuori dal tecnico Novellino che gli aveva preferito Pisano. Primo tempo dominato invece dal Parma, il cui errore più grande è stato forse non credere nelle proprie possibilità nella prima parte di gara, dove avrebbe dovuto osare di più.

          Commenta

          • Napalm
            L'eletto
            • Nov 2000
            • 19260
            • 309
            • 216
            • Marche
            • Send PM

            Il San Michele si è imposto fuori casa per 3 a 2
            Originariamente Scritto da paolo79
            max_79 da quando l'ho conosciuto di persona invece mi sta sul ***** perchè è troppo grosso

            Commenta

            • Steel77
              Administrator
              • Feb 2002
              • 73593
              • 2,381
              • 2,931
              • Italy [IT]
              • Send PM

              Originariamente Scritto da Napalm
              Il San Michele si è imposto fuori casa per 3 a 2
              con te in tribuna

              Commenta

              • Napalm
                L'eletto
                • Nov 2000
                • 19260
                • 309
                • 216
                • Marche
                • Send PM

                Originariamente Scritto da Steel77
                con te in tribuna
                Ho giocato titolare e per tutta la partita.

                Mi hanno detto anche il migliore in campo
                Originariamente Scritto da paolo79
                max_79 da quando l'ho conosciuto di persona invece mi sta sul ***** perchè è troppo grosso

                Commenta

                • Steel77
                  Administrator
                  • Feb 2002
                  • 73593
                  • 2,381
                  • 2,931
                  • Italy [IT]
                  • Send PM

                  Originariamente Scritto da Napalm
                  Mi hanno detto anche il migliore in campo
                  x gli avversari

                  Commenta

                  • SicilyFashion
                    Bodyweb Advanced
                    • Oct 2004
                    • 1191
                    • 7
                    • 0
                    • Messina
                    • Send PM

                    Messina sempre nel cuore

                    Commenta

                    • Steel77
                      Administrator
                      • Feb 2002
                      • 73593
                      • 2,381
                      • 2,931
                      • Italy [IT]
                      • Send PM

                      Chelsea: Mourinho paragona Oporto a Palermo 29/11/2004 13:31.25

                      Il tecnico dei blues: "La trasferta in Portogallo è rischiosa come un viaggio in Sicilia"

                      Il tecnico del Chelsea Josè Mourinho paragona il Portogallo alla Sicilia. Temendo per la propria incolumità in vista della gara di Champions League contro il Porto il prossimo 7 dicembre, l`allenatore dei blues ha definito la trasferta contro la sua ex squadra come un viaggio a rischio paragonandola ad una visita alla città di Palermo. "Se ho bisogno di quattro o cinque guardie del corpo per la trasferta contro il Porto? Direi di sl. Se ti rechi a Palermo, penso che ne avresti bisogno".

                      I tifosi del club portoghese non avevano gradito il modo in cui Mourinho aveva lasciato la squadra per passare al Chelsea la scorsa estate e il tecnico ha riferito di aver ricevuto diverse minacce di morte. In particolare, Mourinho ha raccontato di una telefonata in cui veniva minacciato di morte prima della finale di Champions League vinta dal Porto contro il Monaco.

                      CHE SIMPATICO QUEST'UOMO!!!

                      Commenta

                      • Steel77
                        Administrator
                        • Feb 2002
                        • 73593
                        • 2,381
                        • 2,931
                        • Italy [IT]
                        • Send PM

                        CALCIO/ ZAMPARINI: INVITO MOURINHO A PALERMO, SENZA BODYGUARD
                        29/11/2004 - 14:15
                        "Bisogna conoscere una realtà prima di parlarne"
                        Roma, 29 nov. (Apcom) - "Invito Mourinho a venire a trovarmi a Palermo, così potrà vedere che se c'è una città dove non c'è bisogno di guardie del corpo è proprio quella siciliana". Maurizio Zamparini, presidente della società rosanero, risponde così alle dichiarazioni del tecnico del Chelsea José Mourinho che, paragonando la mafia di Oporto a quella palermitana, aveva sostenuto che "se visiti Palermo hai probabilmente bisogno di cinque guardie del corpo". "Dimostra di essere un buon tecnico, ma molto ignorante - ha chiuso Zamparini - bisogna conoscere una realtà prima di parlarne".



                        Commenta

                        • SicilyFashion
                          Bodyweb Advanced
                          • Oct 2004
                          • 1191
                          • 7
                          • 0
                          • Messina
                          • Send PM

                          più tempo passa e + mi rendo conto di quale fama schifosa abbia la sicilia nel resto d'italia e del mondo.
                          W SICILIA
                          La terra del sole

                          Commenta

                          • Steel77
                            Administrator
                            • Feb 2002
                            • 73593
                            • 2,381
                            • 2,931
                            • Italy [IT]
                            • Send PM

                            Palermo-atalanta 1-0

                            I siciliani battono l'Atalanta con una bellissima rete del centrocampista e salgono in zona Champions. Decisivo anche Guardalben con un rigore parato.
                            PALERMO, 5 dicembre 2004 - Tre punti pesantissimi perché sofferti e perché vogliono dire zona Champions League. Il Palermo e i suoi tifosi sognano dopo la comunque meritata vittoria contro l'Atalanta. Un 1-0 firmato da una bellissima giocata di Franco Brienza e un'altrettanto decisivo intervento di Guardalben nella ripresa: il rigore parato a Bernardini ha praticamente spento tutte le speranze dei lombardi di portare a casa un punticino. Che non sarebbe stato affatto immeritato. Ma nel complesso la partita e le occasioni migliori sono state dei ragazzi di Guidolin, il risultato finale è più che legittimo.

                            Il Palermo ha premuto sull'acceleratore fin dal primo minuto. I centrocampisti di Guidolin hanno sovrastato i rivali e cercato le sponde di Toni per inserirsi pericolosamente. L'Atalanta ha sofferto e cercato di reagire in contropiede: molto bello quello del quinto minuto concluso però da un tiro altissimo di Budan. I primi dieci minuti sono stati giocati a tutta velocità. E che Brienza fosse l'uomo più attivo si è capito subito. Da azione di corner ha prima calciato fuori un buon pallone.

                            E al 12' gli è stato annullato un gol per fuorigioco piuttosto dubbio (anche se solo i replay hanno poi smentito l'impressione di irregolarità avutasi durante l'azione). Smaltita la sfuriata iniziale dei padroni di casa, l'Atalanta si è fatta più intraprendente. Senza strafare, in verità, ma il destro di Mingazzini al 35' e la botta di Budan al 37' hanno fatto tremare lo stadio. Che passata la paura poco dopo è esploso di felicità. Un assist involontario di Natali che tentava di anticipare Toni ha infatti liberato Brienza in area che con un tocco vellutato ha saltato l'uscita di Taibi e depositato in rete. Tutto al volo e bellissimo.

                            Nel secondo tempo è cambiato poco. Il Palermo ha continuato a fare la partita, però non l'ha chiusa. E così il risultato in bilico ha tenuto col fiato sospeso tutti e dato speranza all'Atalanta. Che nei tre minuti dal 9' al 12' ha avuto due momenti d'oro. Al 9' Rizzoli ha graziato Sala che già ammonito avrebbe potuto essere espulso per fallo da dietro su Toni. Al 12' quando Biava ha atterrato Budan in area regalando agli ospiti il rigore del potenziale pareggio. Ma i fischi assordanti della Favorita si sono fatti sentire e il destro di Bernardini è stato intercettato da Guardalben. Le successive parate di Taibi hanno solo procurato qualche patema di troppo a Guidolin e ai tifosi siciliani.

                            Commenta

                            • Steel77
                              Administrator
                              • Feb 2002
                              • 73593
                              • 2,381
                              • 2,931
                              • Italy [IT]
                              • Send PM

                              La 14.a giornata della Serie A vede la conferma della Juventus, che pure deve sudare per avere ragione in casa di una coraggiosa Lazio, passata per prima in vantaggio. Le conferme arrivano dalla provincia, con i successi spettacolari dell’Udinese sul Siena (vittoria di misura in una partita comunque ricca di episodi), del Cagliari sul Chievo e del Lecce sul Livorno. Nei guai si trovano sempre di più la Reggina, sconfitta in casa da un baldanzoso Brescia, il Bologna, che perde in trasferta il derby dell’Appennino con la Fiorentina, e l’Atalanta, ancora priva di vittorie e sconfitta a Palermo di misura con un rigore sbagliato su cui poter recriminare. Giornata ricca di reti, con 21 gol in 7 partite, senza pareggi ed un solo successo esterno.

                              Il Cagliari conferma di essere una delle migliori squadre del momento grazie al netto successo per 4-2 colto ai danni di un Chievo comunque punito oltre i propri demeriti. Bella partita soprattutto per quanto riguarda il Cagliari, che ha tenuto sempre altissimo il ritmo della gara. I sardi passano al 33’ grazie a Gianfranco Zola, e già al 39’ trovano il raddoppio su calcio di rigore, trasformato da Zola e concesso per un fallo di Cesar su Langella. Il tris giunge al 45’ per merito di Antonio Langella. Nella ripresa il Chievo dimostra di non starci e accorcia al 58’ con Sergio Pellissier. Trascorre un solo minuto e Nelson Abeijon infila quarto gol, ribadendo la superiorità rossoblù, anche se i veronesi dimostrano carattere e lottano sino al termine, riuscendo anche a dimezzare lo svantaggio all’87’ con Amauri.

                              Il derby dell’Appennino premia la Fiorentina e inguaia un Bologna adesso in piena zona retrocessione. Finisce 1-0 per i viola con il gol decisivo che viene realizzato al 62’ da Enzo Maresca, che realizza direttamente su calcio di punizione. Gioca meglio il Bologna nel primo tempo, mentre la Fiorentina riesce a prendere le giuste distanze nella ripresa, anche grazie agli azzeccati cambi del tecnico Buso, fra cui quello di Delli Carri per Dainelli. Nel finale di gara attacchi disperati da parte dei felsinei, che però non portano a nulla.

                              Come sempre spettacolari e ricche di reti le partite che vedono protagoniste le squadre di Zdenek Zeman. Fra Lecce e Livorno match pirotecnico che alla fine premia con merito i giallorossi di casa per 3-2, maggiormente generosi in attacco e autori di moltissime conclusioni in fase offensiva, con una manovra che diventa particolarmente fluida per i leccesi quando parte dai piedi di Ledesma, Giacomazzi e Dalla Bona. Di contro un Livorno sornione che pur con poche azioni ha ottenuto il massimo disponibile dal campo. Una ‘bambola’ della difesa di casa porta al gol ospite di Luca Vigiani al 30’. Immediata la reazione dei padroni di casa, in grado di pareggiare con Erminio Rullo al 39’. Subito dopo un minuto giunge però il nuovo vantaggio toscano, con Tomas Danilevicius in gol al 40’. Nella ripresa prima un rigore di Samuele Dalla Bona al 56’, quindi la rete di Guillermo Giacomazzi al 59’ ribaltano il risultato. Le emozioni si susseguono ancora, ma il risultato non cambia più.

                              Il Brescia ribadisce di essere la ‘bestia nera’ della Reggina e supera gli amaranto in trasferta con il secco punteggio di 3-1. Fin dall’inizio la squadra di De Biasi sembra di una spanna superiore, proponendo una mentalità aggressiva di fronte a una Reggina appannata e dalla difesa non sempre impeccabile nelle chiusure, a cui vanno aggiunte due grosse occasioni da gol sprecate da Franceschini e Colucci. Prova a scuotersi la Reggina dopo la rete delle ‘rondinelle’ firmata da Marius Stankevicius al 18’, ma regge bene la difesa lombarda, imperniata sull’eterno Di Biagio. Così è ancora il Brescia ad andare in rete con Gilberto Martinez al 40’. Nel finale di tempo si infortuna Schopp fra gli ospiti: al suo posto Zoboli. Nella ripresa il tema della partita non cambia: il Brescia mantiene la mentalità giusta, mentre la Reggina balbetta, specie da un punto di vista psicologico. Mazzarri inserisce Borriello al posto di Nakamura ed il pubblico di casa non gradisce. La spinta della squadra di casa viene premiata al 75’ dalla rete di Marco Zamboni. Ci sarebbe il tempo per poter cercare il pareggio, ma invece è il Brescia a triplicare con un bel tocco sotto rete di Andrea Caracciolo all’80’.

                              Forse sarebbe stato più giusto un pareggio fra Udinese e Siena. Invece alla fine il risultato premia i padroni di casa, che si impongono soltanto per 1-0 in una gara che avrebbe potuto vedere al suo attivo molte altre reti, tanto elevato è stato il numero delle occasioni da rete. E’ stata una gara caratterizzata da rapidi rovesciamenti di fronte. Discreto primo tempo, con i friulani autori di un inizio sofferto e un Siena più manovriero a centrocampo. A lungo andare però la squadra di casa si fa sempre più pericolosa, specie in contropiede. Al 17’ il gol che decide la gara, firmato da Antonio Di Natale. Nel finale della prima frazione di gioco ancora friulani per due volte vicini al raddoppio, quindi il tecnico ospite Simoni cambia la disposizione dei suoi: Falsini torna in difesa a sinistra, mentre Nicola viene spostato a destra. Si cambia modulo anche fra gli udinesi: nella ripresa infatti Spalletti toglie Di Natale, sosituito da Mauri, con l’evidente intento di coprirsi maggiormente abbandonando il tridente. Eppure è tutto un florilegio di occasioni, specie di parte toscana. Fra le tante, il palo colto da Flo di testa a De Sanctis battuto (ma il portiere è stato fra i migliori dei suoi e la clamorosa palla-gol sprecata da Argilli, che calcia fuori a colpo sicuro a tempo scaduto. Poco prima l’Udinese era rimasta in dieci a causa dell’espulsione di Pinzi per un doppio cartellino giallo.

                              Commenta

                              • Napalm
                                L'eletto
                                • Nov 2000
                                • 19260
                                • 309
                                • 216
                                • Marche
                                • Send PM

                                Il San Michele si impone 3-0 fuori casa per la gara di coppa
                                Originariamente Scritto da paolo79
                                max_79 da quando l'ho conosciuto di persona invece mi sta sul ***** perchè è troppo grosso

                                Commenta

                                Working...
                                X