Lazio a rischio fallimento
Bloccato l'aumento di capitale
Nuovo clamoroso sviluppo nella vicenda Lazio: mentre la società biancoceleste cerca di portare a termine un aumento di capitale che dovrebbe farla uscire dal coma finanziario, un giovane trader dilettante rastrella diritti d'opzione della squadra e poi, rifiutandosi di aderire alla ricapitalizzazione, mette di fatto i laziali a rischio crac. Una storia che sembra la trama di un film.
L’investitore "fai-da-te" che ha messo la già barcollante società calcistica con le spalle al muro è un trentaduenne che opera da casa utilizzando un comune servizio di trading online. Ha accumulato diritti d’opzione della quotata Lazio, comprandoli regolarmente sul mercato telematico fino ad arrivare ad avere un peso determinante nel capitale (spendendo in realtà solo poco più di duemila euro!) e a questo punto, tirandosi indietro rispetto al piano di sottoscrizione di nuove azioni, ha determinato un pericoloso stallo per la società. Un episodio ai limiti del paradossale, ben raccontato da "Finanza & Mercati", sul quale ora anche la magistratura vuole vederci più chiaro.
Intanto, i mercati finanziari sono in allarme rosso. L’aumento di capitale è fermo e il complesso piano messo a punto dai Capitalia-boys con l’obiettivo di tirar fuori la Lazio dal guado rischia di saltare. Ci sono i debiti pregressi da pagare ai giocatori e le garanzie da portare per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato.
Questa volta la società rischia davvero di non farcela, di non riuscire a salvarsi per l’ennesima volta in zona Cesarini. La Lazio rischia la Serie B o, nell’ipotesi peggiore, il definito collasso finanziario.
Bloccato l'aumento di capitale
Nuovo clamoroso sviluppo nella vicenda Lazio: mentre la società biancoceleste cerca di portare a termine un aumento di capitale che dovrebbe farla uscire dal coma finanziario, un giovane trader dilettante rastrella diritti d'opzione della squadra e poi, rifiutandosi di aderire alla ricapitalizzazione, mette di fatto i laziali a rischio crac. Una storia che sembra la trama di un film.
L’investitore "fai-da-te" che ha messo la già barcollante società calcistica con le spalle al muro è un trentaduenne che opera da casa utilizzando un comune servizio di trading online. Ha accumulato diritti d’opzione della quotata Lazio, comprandoli regolarmente sul mercato telematico fino ad arrivare ad avere un peso determinante nel capitale (spendendo in realtà solo poco più di duemila euro!) e a questo punto, tirandosi indietro rispetto al piano di sottoscrizione di nuove azioni, ha determinato un pericoloso stallo per la società. Un episodio ai limiti del paradossale, ben raccontato da "Finanza & Mercati", sul quale ora anche la magistratura vuole vederci più chiaro.
Intanto, i mercati finanziari sono in allarme rosso. L’aumento di capitale è fermo e il complesso piano messo a punto dai Capitalia-boys con l’obiettivo di tirar fuori la Lazio dal guado rischia di saltare. Ci sono i debiti pregressi da pagare ai giocatori e le garanzie da portare per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato.
Questa volta la società rischia davvero di non farcela, di non riuscire a salvarsi per l’ennesima volta in zona Cesarini. La Lazio rischia la Serie B o, nell’ipotesi peggiore, il definito collasso finanziario.
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