perfect
tornando in topic...
Da quel che vedo, il problema è che spessissimo si confondono sovrallenamento e sottoallenamento.
Mi sa che da questo nascono le incongruenze che spesso fanno cozzare metodologie opposte (Weider VS Biio, per fare un esempio agli antipodi...)...con la realtà del mondo non virtuale.
La cosa davvero difficile è trovare un metodo veramente personalizzato, cosa che sarebbe nelle intenzioni teoriche un pò di tutti, prima del propugnare la supremazia assoluta di un metodo o sistema su un altro.
Ma allora qual'è la verità?
Non ce l'ha nessuno, solo che scrivendo di aria fritta su un forum non si fa certo un favore a questa ricerca.
La mia personale opinione è che bisogna avere davvero delle doti genetiche fuori dal comune per avere OTTIMI risultati con metodi infrequenti.
In palestra lo vedo sotto i miei occhi, appena iniziai a lavorare ero fissato con sistemi infrequenti, che portavano a dilatazioni inaccettabili dei risultati.
Io stesso mi ero autoconvinto di stare seguendo la strada giusta su me stesso.....poi meno male che ho lasciato la teoria per la pratica...e i risultati sono arrivati tanto per me tanto per quelli che seguo.
Non ci vuole molto a capire che bisogna adattare il proprio allenamento alle proprie esigienze E NON VICEVERSA.
Quindi prima di dire che un sistema o un metodo è ottimo, meglio contestualizzare.
In questa disciplina, tutto va bene e tutto va male, fintanto che i risultati si vedano su di noi, e non fra le righe di un post
Che poi il passaggio da un metodo ad alta frequenza ad uno a bassa e viceversa dia risultati immediati, mi pare lapalissiano assai.......un allenamento deve presupporre un programma che tenga conto di tutte le variabili.
Ovvero: una sigla come BIIO non ha motivo di esistere fintanto che presenti una contraddizione in termini così evidente.
Perchè l'allenamento deve essere sempre breve, sempre intenso, sempre infrequente, se lo vogliamo organizzato?
Non voglio fare critiche gratuite, ma parto dall'osservazione dei fatti.
E non voglio nemmeno (LUNGI DA ME) dire che siano meglio i metodi ad alta frequenza o volume.
Dico solo che se vogliamo avere risultati, dobbiamo imparare a conoscerci senza accettare passivamante quanto ci viene proposto, senza sperimentare in palestra.
Passo e chiudo, ma ci tenevo a sfogarmi.
tornando in topic...
Da quel che vedo, il problema è che spessissimo si confondono sovrallenamento e sottoallenamento.
Mi sa che da questo nascono le incongruenze che spesso fanno cozzare metodologie opposte (Weider VS Biio, per fare un esempio agli antipodi...)...con la realtà del mondo non virtuale.
La cosa davvero difficile è trovare un metodo veramente personalizzato, cosa che sarebbe nelle intenzioni teoriche un pò di tutti, prima del propugnare la supremazia assoluta di un metodo o sistema su un altro.
Ma allora qual'è la verità?
Non ce l'ha nessuno, solo che scrivendo di aria fritta su un forum non si fa certo un favore a questa ricerca.
La mia personale opinione è che bisogna avere davvero delle doti genetiche fuori dal comune per avere OTTIMI risultati con metodi infrequenti.
In palestra lo vedo sotto i miei occhi, appena iniziai a lavorare ero fissato con sistemi infrequenti, che portavano a dilatazioni inaccettabili dei risultati.
Io stesso mi ero autoconvinto di stare seguendo la strada giusta su me stesso.....poi meno male che ho lasciato la teoria per la pratica...e i risultati sono arrivati tanto per me tanto per quelli che seguo.
Non ci vuole molto a capire che bisogna adattare il proprio allenamento alle proprie esigienze E NON VICEVERSA.
Quindi prima di dire che un sistema o un metodo è ottimo, meglio contestualizzare.
In questa disciplina, tutto va bene e tutto va male, fintanto che i risultati si vedano su di noi, e non fra le righe di un post
Che poi il passaggio da un metodo ad alta frequenza ad uno a bassa e viceversa dia risultati immediati, mi pare lapalissiano assai.......un allenamento deve presupporre un programma che tenga conto di tutte le variabili.
Ovvero: una sigla come BIIO non ha motivo di esistere fintanto che presenti una contraddizione in termini così evidente.
Perchè l'allenamento deve essere sempre breve, sempre intenso, sempre infrequente, se lo vogliamo organizzato?
Non voglio fare critiche gratuite, ma parto dall'osservazione dei fatti.
E non voglio nemmeno (LUNGI DA ME) dire che siano meglio i metodi ad alta frequenza o volume.
Dico solo che se vogliamo avere risultati, dobbiamo imparare a conoscerci senza accettare passivamante quanto ci viene proposto, senza sperimentare in palestra.
Passo e chiudo, ma ci tenevo a sfogarmi.
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