Giorno della memoria

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  • THE ALEX
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    • Sep 2003
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    • somewhere on planet earth
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    #31
    Originally posted by Viktor
    Onestamente mi sembra che Stalin e il suo regime, abbia totalizzato molte + vittime del Nazifascismo, purtroppo. Vedi, la memoria, se ha un senso, non può e non deve essere motivo di contrapposizione, la memoria per me è comprensione.
    Possiamo cercare nei dettagli della storia dell'olocausto, come nell'oscuro e quasi sconosciuto mondo delle persecuzioni sovietiche, possiamo confrontare numeri, obiettivi, strategie e discutere su questo.
    Ma questo confronto non può e non deve essere base di scontro.
    La memoria serve per capire, non per dire "i comunisti hanno fatto peggio dei nazifascisti" o viceversa.
    Quel che è certo e ragionevole, e lo ripeto, è che la memoria non appartiene solo al popolo ebraico. E non può essere strumentalizzata. La memoria è per le vittime dell'11 sett., come per quelle del napalm americano in vietnam, per i curdi, gli sciiti, i tanti palestinesi, gli autobus di israeliani, gli italiani in Yugoslavia, quelli di El-Alamein, i professori universitari nella cina maoista, i cristiani di Timor Est, le tribù indiane d'america, gli utu e i tutsi ugandesi, i campesinos di el salvador, i desaparecidos argentini, i civili di pearl Harbor e quelli di Hiroshima e Nagasaki, i militari sovietici mandati a testare gli effetti delle radiazioni della bomba H... gli albanesi ed i serbi della ex Yugoslavia...


    Continuate voi...

    Sottoscrivendo in pieno ogni singola parola e cercando risposte pur partendo da ideologie diverse mi chiedo:è possibile che il ricordare l'olocausto accusando di quella barbarie una sola parte e il non ricordare altre vittime innocenti,siano solo causati da una dimenticanza???(perdonate il gioco di parole)
    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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    • el ciavador
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      • Jan 2004
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      • ..Dove c e Figha..li ci sono pure Io..
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      #32
      Originally posted by Conan
      Guarda sulle ragioni dell'olocausto e su come si è sviluppato e cone esso la 2a guerra mondiale ci sarebbe tanto da parlare....
      Le leggi razziali del 1938 sono state la più grande schifezza che ha fatto il governo fascista di cui Mussolini era solo un portavoce, solo un simbolo, un fantoccio messo lì come immagine senza nemmeno averne le capacità.
      Non darei tanto la colpa al Duce che si è ritrovato in una situazione più grossa di lui....
      Mussolini era solo una persona piena di controsensi che da giovane era contrario alle armi e scappò in Svizzera per non fare il servizio militare mentre dopo qualche anno parlava di conquiste e di impero....
      Era uno che a 30 anni scrisse un libro "Huss il verifico" dove sosteneva tesi anticlericali e si dichiarava ateo convinto mentre a 50 anni fece i patti Lateranensi col Papa Pio XI dichiarandosi vervente cattolico....
      Uno che nei suoi primi programmi diuchiarava di voler estendere alle donne il diritto di voto mentre poi gliglo negò e con il fascismo le donne vissero come subalterne dei padri prima e dei mariti dopo...
      Insomma Mussolini non ebbe mai una linea ben precisa ma la cambiava secondo di come cambiava il vento....
      Diceva "meglio un giorno da leone che 100 da pecora" e morì da vile, scappando....
      Inneggiò alla marcia su Roma ma lui nella capitale arrivò solo a giochi fatti e stava al sicuro a Milano nascosto per paura...
      Benito era un pavido, non un combattente.
      Questo però non esclude il fatto che si sia prodigato per giuste cause a volte e che abbia fatto politiche popolari ma di certo lui con le leggi razziali c'entra poco, sono state fatte perchè c'era un disegno dietro più grande del Duce stesso....
      L'olocausto è iniziato quando Hitler venne a sapere di un piano regolatero planetario che riguardava politica sociale economica a e militare fatto dai 650 uomini più ricchi del mondo che erano quasi tutti di razza israelitica-statunitense.
      Questi uomini con a capo Rokfeller avevano intenzione di formare un'oligarchia economica che con l'aiuto di mezzi politici e militari (CIA, Echelon, multinazionali, governi fantoccio, etc.) arrivasse nel giro di un secolo a comandare il mondo.
      Hitler era del tutto contrario a questo disegno economico-sociale-politico ma sapendo che il popolo ignorante non avrebbe capito bene la buttò sul razzismo e si prodigò per infuocare le masse contro gli ebrei puntando sulla storiella della razza ariana.
      La genete che di economia non capiva una mazza e non avrebbe m,ai compreso gli inghippi politici ed economici erbraici si eccitò invece sentendo parlare di razza pura e si unì spinta da un sentimento nazionalista mai visto prima.
      Hitler però aveva molti problemi: era malato incurabilmente poichè vittima del morbo di Parkinson (per il quale all'epoca non c'erano medicine) ed era tossicodipendente così aveva l'obbligo di brigarsi e di accelerare il suo piano....ormai aveva solo qualche anno a disposizione per portarlo avanti mentre lui lo aveva previsto inizialmente in modo più lento.
      La fretta di Hitler di portare avanti il suo piano di opposizione al governo israelitico sotterraneo portò allo scoppio della 2a guerra, all'attacco all'URSS che gli costò la sconfitta e la morte e ad attuare leggi scabrose leggi razziali.

      ..Non dimentichiamo che...
      Gli italiani non hanno mai messo in pratica una vera e propria "caccia all ebreo"..infatti le deportazioni in Italia..ma anche in Grecia o ovunque fossero presenti gli italiani sono cominciate solo dopo l armistizio...con la venuta dei tedeschi in italia..e conseguente sbando delle forze armate italiane
      molti italiani si sono dati da fare per cercare di salvare gli ebrei...
      quindi in sostanza gli italiani hanno sempre solo a parole( purtroppo anche qualche volta coi fatti)detto di essere contro gli ebrei..ma di fatto non lo hanno mai dimostrato...con grande rabbia di Hitler che voleva una politica piu severa e di sterminio degli ebrei nei territori occupati militarmente dalle truppe italiane
      ..non dimentichiamolo
      Ciao
      El Ciava
      ...W la FIGHA...sempre & ovunque..ma solo se e bella.

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      • cloa
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        • Dec 2003
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        • TI - CH
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        #33
        Originally posted by Viktor
        Onestamente mi sembra che Stalin e il suo regime, abbia totalizzato molte + vittime del Nazifascismo, purtroppo. Vedi, la memoria, se ha un senso, non può e non deve essere motivo di contrapposizione, la memoria per me è comprensione.
        Possiamo cercare nei dettagli della storia dell'olocausto, come nell'oscuro e quasi sconosciuto mondo delle persecuzioni sovietiche, possiamo confrontare numeri, obiettivi, strategie e discutere su questo.
        Ma questo confronto non può e non deve essere base di scontro.
        La memoria serve per capire, non per dire "i comunisti hanno fatto peggio dei nazifascisti" o viceversa.
        Quel che è certo e ragionevole, e lo ripeto, è che la memoria non appartiene solo al popolo ebraico. E non può essere strumentalizzata. La memoria è per le vittime dell'11 sett., come per quelle del napalm americano in vietnam, per i curdi, gli sciiti, i tanti palestinesi, gli autobus di israeliani, gli italiani in Yugoslavia, quelli di El-Alamein, i professori universitari nella cina maoista, i cristiani di Timor Est, le tribù indiane d'america, gli utu e i tutsi ugandesi, i campesinos di el salvador, i desaparecidos argentini, i civili di pearl Harbor e quelli di Hiroshima e Nagasaki, i militari sovietici mandati a testare gli effetti delle radiazioni della bomba H... gli albanesi ed i serbi della ex Yugoslavia...


        Continuate voi...
        e sicuramente chissà quanto c'è da continuare!

        cmq, cercando di vedere il "lato positivo", posso dire che per fortuna, al momento, ci sono ancora alcune persone che hanno vissuto la deportazione e che oggi possono raccontarlo, soprattutto ai ragazzi nelle scuole.
        So che si rischia davvero di non "ricordare" tutti i morti, però credo che sia davvero importante riuscire a far capire ai ragazzi che quella "storia" è accaduta davvero e che sta a noi a fare in modo che non accada più.
        Perchè, purtroppo, la storia si ripete.

        Come direbbe qualcuno... la storia siamo noi...

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        • Max2710
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          • Jul 2001
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          • Svizzera
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          #34
          Originally posted by cloa
          e sicuramente chissà quanto c'è da continuare!

          cmq, cercando di vedere il "lato positivo", posso dire che per fortuna, al momento, ci sono ancora alcune persone che hanno vissuto la deportazione e che oggi possono raccontarlo, soprattutto ai ragazzi nelle scuole.
          So che si rischia davvero di non "ricordare" tutti i morti, però credo che sia davvero importante riuscire a far capire ai ragazzi che quella "storia" è accaduta davvero e che sta a noi a fare in modo che non accada più.
          Perchè, purtroppo, la storia si ripete.

          Come direbbe qualcuno... la storia siamo noi...

          Si ma il ricordo dei morti dovuti alla guerra c'è ancora...ma la guerra si fà ancora.... e non la fanno nel terzo mondo...la fanno anche le "armi intelligenti", i paesi "sviluppati", i "paesi ricchi"... ma ricchi di che ??? di fame di potere, di voler umiliare gli altri popoli, di rubbarli le loro ricchezze ???

          Ora non vorrei dire fesserie ma mi pare che per l'armamento, gli stati uniti spendano 40 miliardi di $ all'anno...ciò basterebbe per portare ovunque acqua potabile sul continente africano...

          La storia la facciamo noi ....ma siamo intelligentemente pilotati nel farlo....

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          • cloa
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            • Dec 2003
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            #35
            Originally posted by Max2710
            Si ma il ricordo dei morti dovuti alla guerra c'è ancora...ma la guerra si fà ancora.... e non la fanno nel terzo mondo...la fanno anche le "armi intelligenti", i paesi "sviluppati", i "paesi ricchi"... ma ricchi di che ??? di fame di potere, di voler umiliare gli altri popoli, di rubbarli le loro ricchezze ???

            Ora non vorrei dire fesserie ma mi pare che per l'armamento, gli stati uniti spendano 40 miliardi di $ all'anno...ciò basterebbe per portare ovunque acqua potabile sul continente africano...

            La storia la facciamo noi ....ma siamo intelligentemente pilotati nel farlo....
            MAx perfettamente d'accordo.
            In effetti sembra assurdo insegnare la pace fra i popoli e il rispetto reciproco ricordando cose del passato, mentre invece basterebbe guardarsi attorno per avere esempi chiari che potrebbero insegnare tanto

            Ma la psicologia dice che i ragazzi, quelli "giovani", gli adolescenti insomma... riescono più facilmente a comprendere un messaggio quando le posizioni sono nette.
            E allora... facciamogli capire il messaggio, in modo che poi possano camminare con le loro gambe per comprendere quello che di poco chiaro gli accade intorno.

            p.s. non vi prende un po' d'"ansietta" quando vi immaginate che un giorno, vostro figlio o vostro nipote, vi verrà a chiedere: ma tu dov'eri quando è scoppiata la guerra irachena? e che cosa hai fatto perchè non accadesse?
            Last edited by cloa; 28-01-2004, 10:50:31.

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            • porfido
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              • Mar 2003
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              #36
              Originally posted by THE ALEX
              Mr è un discorso impossibile da affrontare su un forum.
              Cmq sono stufo di vedere accusare una sola parte.
              Stalin ha contribuito in modo esponenziale al raggiungimento di quelle cifre ma non se ne fa parola....Tito massacra italiani infoibandoli ma nessuno ne sa niente....gli israeliani sparano con i carri armati su ragazzi che tirano pietre e si stanno "difendendo".
              Mi sono semplicemente rotto del buonismo ad oltranza e vorrei veder applicato lo stesso metro di misurazione a tutte le parti.

              Cmq ripeto è un discorso troppo complesso per poter essere affrontato in questo modo,la prova è nel post di Conan....si parte da un discorso e si va a finire alle presunte turbe sessuali di Hitler...
              La cosa più brutta è che stragi di irakeni come di palestinesi non fanno parte del passato ma stanno avvenendo adesso...

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              • Max2710
                Bodyweb Member
                • Jul 2001
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                #37
                Originally posted by cloa

                p.s. non vi prende un po' d'"ansietta" quando vi immaginate che un giorno, vostro figlio o vostro nipote, vi verrà a chiedere: ma tu dov'eri quando è scoppiata la guerra irachena? e che cosa hai fatto perchè non accadesse?
                si...perchè gli dirò di non aver fatto nulla....perchè come nel passato ci hanno fatto credere che era la guerra del bene contro il male, che era la guerra per liberare i poveri dall'oppressore...

                E a sua volta lui si troverà confrontato a questo tipo di situazione perchè di gente che vuole il potere c'è ne sempre di più...

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                • Viktor
                  Bodyweb Advanced
                  • Jun 2000
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                  • ACQUE INTERNAZIONALI
                  • Send PM

                  #38
                  Originally posted by THE ALEX
                  Sottoscrivendo in pieno ogni singola parola e cercando risposte pur partendo da ideologie diverse mi chiedo:è possibile che il ricordare l'olocausto accusando di quella barbarie una sola parte e il non ricordare altre vittime innocenti,siano solo causati da una dimenticanza???(perdonate il gioco di parole)
                  Chissà...d'altronde se non vado errato, molti dei presupposti per la persecuzione ebraica sono nati a mosca dopo il '17.
                  Quello che temo io, onestamente, è che si strumentalizzi questa tragica pagina di storia creando una vittima ed un carnefice, quando molti sono stati carnefici, e ancora di + sono state le vittime.

                  Aggiungo al ricordo le vittime civili in irlanda del nord, quelle dei tanti conflitti dimenticati in liberia,etiopia,e tanti altri posti africani. Le vittime di Pinochet e i perseguitati di castro, gli innocenti immolati in algeria dagli estremisti islamici, le vittime della st. di Bologna, quelle di Ustica, di Lockerbie, delle sette fanatiche americane, del regime di Pyongyang, quelle della dittatura franchista, quelle della segregazione razziale sudafricana,quelle dell'oppressione talebana...

                  V.
                  viktorx@ziplip.com




                  ...Vote For No Limits BodyBuilding Party... :ciglia: :tm:

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                  • cloa
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                    • Dec 2003
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                    #39
                    io non so se in casa vostra se ne parla, i miei genitori sono relativamente anziani rispetto a me... mio padre tra poco compirà 71 anni, mia madre era piccina, ma ha ancora qualche sparuto ricordo della guerra.
                    Sentire i loro racconti, di quando erano bambini mi fa rabbrividire.
                    E ricordo ancora le lunghe giornate, lunghe perchè ero bimba, passate nella casa in campagna, dove c'era mio zio.
                    Mio zio era del 20, era stato in guerra in Russia.
                    Purtroppo quando ero piccola lui aveva perso la vista a causa di un cancro al cervello.
                    E passava le sue giornate a ricordare. E spesso i ricordi non erano tanto dei tempi in cui aveva vissuto in australia, o di quando aveva aperto un bar a milano, bensì erano rivolti ai tempi di guerra in Russia, dove lui, giovane soldato aveva vissuto momenti che a me, bambina, sembravano appartenere davvero ad un'altra epoca.

                    Devo dire che, se allora, tutte queste testimonianze, sembravano più che altro racconti tratti da un libro, forse, almeno spero, quelle parole mi sono servite.

                    Ma devo dire che ultimamente sono rimasta toccata da una storia che mi ha "sfiorato". Purtroppo, bisogna ammettere, che quando una storia ci "passa vicino", quando viene raccontata da una persona che conosciamo, prende la profondità dell'umana sofferenza, invece di rimanere una fredda sequenza di fatti.

                    Ebbene la storia è di un bambino del congo (si parla troppo poco di quello che è avvenuto, milioni di morti, e della situazione che c'è ancora ora) tanto che nella mia profonda ignoranza non ne sapevo praticamente nulla.

                    Ebbene, non sto a raccontare la storia, tristissima e bellissima allo stesso tempo, per il rispetto che è dovuto.
                    Ma posso parlare di un bambino che ha potuto raggiungere suo padre, nel nord europa. E che nella valigia non aveva quasi nulla, se non i suoi vestiti.
                    Il motivo di questo "nulla" era la guerra.
                    Vi assicuro che la storia mi ha davvero toccato il cuore, perchè non si tratta di ricordi, ma l'ho vissuta passo passo tramite un'amica. E si tratta dei mesi scorsi.
                    Oggi so quel bambino sereno, almeno molto di più di quanto non lo fosse prima.
                    Ma mi rendo conto che le ferite che ha subito, anche se non sul suo corpo, se le porterà sempre con sè.

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                    • Conan
                      Bodyweb Advanced
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                      #40
                      Originally posted by cloa
                      io non so se in casa vostra se ne parla, i miei genitori sono relativamente anziani rispetto a me... mio padre tra poco compirà 71 anni, mia madre era piccina, ma ha ancora qualche sparuto ricordo della guerra.
                      Sentire i loro racconti, di quando erano bambini mi fa rabbrividire.
                      E ricordo ancora le lunghe giornate, lunghe perchè ero bimba, passate nella casa in campagna, dove c'era mio zio.
                      Mio zio era del 20, era stato in guerra in Russia.
                      Purtroppo quando ero piccola lui aveva perso la vista a causa di un cancro al cervello.
                      E passava le sue giornate a ricordare. E spesso i ricordi non erano tanto dei tempi in cui aveva vissuto in australia, o di quando aveva aperto un bar a milano, bensì erano rivolti ai tempi di guerra in Russia, dove lui, giovane soldato aveva vissuto momenti che a me, bambina, sembravano appartenere davvero ad un'altra epoca.

                      Devo dire che, se allora, tutte queste testimonianze, sembravano più che altro racconti tratti da un libro, forse, almeno spero, quelle parole mi sono servite.

                      Ma devo dire che ultimamente sono rimasta toccata da una storia che mi ha "sfiorato". Purtroppo, bisogna ammettere, che quando una storia ci "passa vicino", quando viene raccontata da una persona che conosciamo, prende la profondità dell'umana sofferenza, invece di rimanere una fredda sequenza di fatti.

                      Ebbene la storia è di un bambino del congo (si parla troppo poco di quello che è avvenuto, milioni di morti, e della situazione che c'è ancora ora) tanto che nella mia profonda ignoranza non ne sapevo praticamente nulla.

                      Ebbene, non sto a raccontare la storia, tristissima e bellissima allo stesso tempo, per il rispetto che è dovuto.
                      Ma posso parlare di un bambino che ha potuto raggiungere suo padre, nel nord europa. E che nella valigia non aveva quasi nulla, se non i suoi vestiti.
                      Il motivo di questo "nulla" era la guerra.
                      Vi assicuro che la storia mi ha davvero toccato il cuore, perchè non si tratta di ricordi, ma l'ho vissuta passo passo tramite un'amica. E si tratta dei mesi scorsi.
                      Oggi so quel bambino sereno, almeno molto di più di quanto non lo fosse prima.
                      Ma mi rendo conto che le ferite che ha subito, anche se non sul suo corpo, se le porterà sempre con sè.
                      Purtroppo c'è differenza tra la storia di un bimbo del congo, quella di un bimbo palestinese e quella di un bimbo ebreo....mi spiego meglio i mass media hanno lo scopo di mettere in risalto l'olocausto per convenienza mentre non hanno nessuna convenienza che la genta sappia che anche oggi e non solo 60 anni fa ci sono stragi....è una cosa triste lo so ma è così, oggi colpiscono solo le morti "pubblicizzate" ma tanti altri innocenti muoiono o soffrono senza che nessuno potrà mai sapere bene perchè e percome......
                      Sono orrendamente dispiciuto per l'olocausto poichè tanti ebrei che nulla avevano fatto di male hanno sofferto o sono morti ma è innegabile che gli israelitici-americani hanno tutto l'interesse nal far passare per mostri, barbari e demoni prima i nazi-fascisti, poi i comunisti ed ora gli islamici.....purtroppo in questa lotta non c'è il bene ne il male ma hanno tutti torto e per questo tanta genet muore e soffre.
                      sigpic"Ooh amore ooh amante
                      Che fai stasera ragazzo?
                      Tutto va bene, solo tienimi stretto
                      Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                      Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                      • MISTER X
                        Bodyweb Member
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                        #41
                        Originally posted by Max2710
                        si...perchè gli dirò di non aver fatto nulla....perchè come nel passato ci hanno fatto credere che era la guerra del bene contro il male, che era la guerra per liberare i poveri dall'oppressore...

                        E a sua volta lui si troverà confrontato a questo tipo di situazione perchè di gente che vuole il potere c'è ne sempre di più...
                        pensa questo:
                        è un controsenso unire la parola BENE alla parola GUERRA.

                        la GUerra non porta mia BENE!


                        ci si può essere costretti quando aggrediti ma BENE non lo è mai.


                        p.s.ottimo post VIKTOR

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                        • MISTER X
                          Bodyweb Member
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                          #42
                          Originally posted by cloa
                          io non so se in casa vostra se ne parla, i miei genitori sono relativamente anziani rispetto a me... mio padre tra poco compirà 71 anni, mia madre era piccina, ma ha ancora qualche sparuto ricordo della guerra.
                          Sentire i loro racconti, di quando erano bambini mi fa rabbrividire.
                          E ricordo ancora le lunghe giornate, lunghe perchè ero bimba, passate nella casa in campagna, dove c'era mio zio.
                          Mio zio era del 20, era stato in guerra in Russia.
                          Purtroppo quando ero piccola lui aveva perso la vista a causa di un cancro al cervello.
                          E passava le sue giornate a ricordare. E spesso i ricordi non erano tanto dei tempi in cui aveva vissuto in australia, o di quando aveva aperto un bar a milano, bensì erano rivolti ai tempi di guerra in Russia, dove lui, giovane soldato aveva vissuto momenti che a me, bambina, sembravano appartenere davvero ad un'altra epoca.

                          Devo dire che, se allora, tutte queste testimonianze, sembravano più che altro racconti tratti da un libro, forse, almeno spero, quelle parole mi sono servite.

                          Ma devo dire che ultimamente sono rimasta toccata da una storia che mi ha "sfiorato". Purtroppo, bisogna ammettere, che quando una storia ci "passa vicino", quando viene raccontata da una persona che conosciamo, prende la profondità dell'umana sofferenza, invece di rimanere una fredda sequenza di fatti.

                          Ebbene la storia è di un bambino del congo (si parla troppo poco di quello che è avvenuto, milioni di morti, e della situazione che c'è ancora ora) tanto che nella mia profonda ignoranza non ne sapevo praticamente nulla.

                          Ebbene, non sto a raccontare la storia, tristissima e bellissima allo stesso tempo, per il rispetto che è dovuto.
                          Ma posso parlare di un bambino che ha potuto raggiungere suo padre, nel nord europa. E che nella valigia non aveva quasi nulla, se non i suoi vestiti.
                          Il motivo di questo "nulla" era la guerra.
                          Vi assicuro che la storia mi ha davvero toccato il cuore, perchè non si tratta di ricordi, ma l'ho vissuta passo passo tramite un'amica. E si tratta dei mesi scorsi.
                          Oggi so quel bambino sereno, almeno molto di più di quanto non lo fosse prima.
                          Ma mi rendo conto che le ferite che ha subito, anche se non sul suo corpo, se le porterà sempre con sè.
                          io ho mia nonna di 80 anni che spesso mi racconta di suo fratello nella guerra fu catturato dai nazisti e dopo la guerra per le pene patite a soli 30 anni è morto.

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                          • Magnetuss
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                            #43
                            Originally posted by Viktor
                            Chissà...d'altronde se non vado errato, molti dei presupposti per la persecuzione ebraica sono nati a mosca dopo il '17.
                            Quello che temo io, onestamente, è che si strumentalizzi questa tragica pagina di storia creando una vittima ed un carnefice, quando molti sono stati carnefici, e ancora di + sono state le vittime.

                            Aggiungo al ricordo le vittime civili in irlanda del nord, quelle dei tanti conflitti dimenticati in liberia,etiopia,e tanti altri posti africani. Le vittime di Pinochet e i perseguitati di castro, gli innocenti immolati in algeria dagli estremisti islamici, le vittime della st. di Bologna, quelle di Ustica, di Lockerbie, delle sette fanatiche americane, del regime di Pyongyang, quelle della dittatura franchista, quelle della segregazione razziale sudafricana,quelle dell'oppressione talebana...

                            V.
                            E no, Viktor, finora ho letto e sono stato zitto, ma adesso qualche puntino sulle "i" lo dobbiamo mettere:

                            le persecuzioni contro gli ebrei hanno radici nei millenni passati, e si intensificano dopo la morte di Cristo con le religioni cristiane che accusano gli ebrei di deicidio.
                            Le persecuzioni degli ebrei in russia e nei paesi slavi in genere è vecchia di almeno 8 secoli e i "pogrom" antiebraici si svolgevano regolarmente nei territori dell'impero russo, dovunque.
                            Addirittura il termine "antisionismo" deriva dai "protocolli di Sion", una invenzione della polizia segreta zarista dell'inizio '900, e prefigurava un complotto di notabili ebrei che si sarebbe svolto appunto a Sion al fine di impadronirsi del mondo.
                            Alex sostiene che dei 6 milioni di morti ebrei dell'olocausto 3 sono opera di Stalin. Non mi risulta e mi piacerebbe che postasse un link che provi quel che lui sostiene.
                            Al contrario, è risaputo che Stalin deportò e perseguitò molti gruppi etnici e sociali, ma la persecuzione degli ebrei in Russia non nasce certo con il sovietismo, anzi, forse si attenuò. tanto è vero che le truppe tedesche che invasero la Russia nel '41 utilizzarono contro i gruppi e villaggi ebrei degli "eisatzgruppen" (se non mi sbaglio si dice così), cioè "gruppi d'urto" al fine di sterminarli.

                            Mi rendo conto che il mio non è un grande contributo ideale al dibattito, ma mi pare che possa servire a mettere qualche punto fermo.

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                            • THE ALEX
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                              #44
                              Originally posted by Magnetuss
                              E no, Viktor, finora ho letto e sono stato zitto, ma adesso qualche puntino sulle "i" lo dobbiamo mettere:

                              le persecuzioni contro gli ebrei hanno radici nei millenni passati, e si intensificano dopo la morte di Cristo con le religioni cristiane che accusano gli ebrei di deicidio.
                              Le persecuzioni degli ebrei in russia e nei paesi slavi in genere è vecchia di almeno 8 secoli e i "pogrom" antiebraici si svolgevano regolarmente nei territori dell'impero russo, dovunque.
                              Addirittura il termine "antisionismo" deriva dai "protocolli di Sion", una invenzione della polizia segreta zarista dell'inizio '900, e prefigurava un complotto di notabili ebrei che si sarebbe svolto appunto a Sion al fine di impadronirsi del mondo.
                              Alex sostiene che dei 6 milioni di morti ebrei dell'olocausto 3 sono opera di Stalin. Non mi risulta e mi piacerebbe che postasse un link che provi quel che lui sostiene.
                              Al contrario, è risaputo che Stalin deportò e perseguitò molti gruppi etnici e sociali, ma la persecuzione degli ebrei in Russia non nasce certo con il sovietismo, anzi, forse si attenuò. tanto è vero che le truppe tedesche che invasero la Russia nel '41 utilizzarono contro i gruppi e villaggi ebrei degli "eisatzgruppen" (se non mi sbaglio si dice così), cioè "gruppi d'urto" al fine di sterminarli.

                              Mi rendo conto che il mio non è un grande contributo ideale al dibattito, ma mi pare che possa servire a mettere qualche punto fermo.
                              Che le persecuzioni ai danni degli ebrei siano vecchie come il mondo,non siamo certo noi a scoprirlo.
                              Basta ricordare la storia dell'antico Egitto....
                              Non voglio entrare in un dibattito numerico su quanti ebrei furono uccisi dall'uno e quanti dall'altro ma credimi se un errore da parte mia c'è stato,è in difetto.
                              I morti affibiati a Stalin sono circa 20 milioni e di questi buona parte erano ebrei,cmq basta andare su un qualsiasi motore di ricerca e digitare il nome Stalin seguito dalla parola "ebrei" per avere decine di pagine da leggere sull'argomento.
                              « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                              • MISTER X
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                                #45
                                MAGN ok le tue corrette puntualizzazioni ma il discorso di fondo di ALEx resta.
                                è il punto focale lo ha centrato in pieno.

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