Salve a tutti,
come annunciato venerdì mi sono recato dal mio amico, e poche volte mi capita di usare questo vocabolo in modo così appropriato, Conan a Roma. Se devo essere sincero questo soggiorno è stato un po’ meno intenso dei precedenti, non di certo a causa dell’ospitalità del barbaro che come sempre si è dimostrata commovente, ma per una serie di circostanze che mi adopererò, dove mi è concesso, a descrivervi. Per prima cosa credo sono costretto a dover, e con rammarico, rivedere il mio amico Mezza. Già mi aveva dato dei forti dubbi causa una certa sua insensibilità che a volte mi irrita, ma questa volta ha varcato ogni limite…
Per chi non ne fosse al corrente la scorsa visita io ho sgraffignato, la 28enne di uno zelante lavoratore che lavorava giorno e notte per la sua lady buon anima, e Mezza pur con meno enfasi è entrato nelle Grazie (e sono molto generose) della 26enne cognata di Conan. Quindi i piani erano all’incirca questi: io finisco l’opera e lui si avvicina alla parentela col nostro barbaroccio, compito invidiabile… Allora visto che le mie continue allusioni sulla cognata vi avranno forse stancato vi descrivo nel possibile la situazione: Alta sul 1.72 mora occhi azzurrissimi, sorriso ammiccante e gentile, vita stretta terza piena unica pecca fianchi un po’ larghi ma ben compensata da quell’aurea che sembra dire: se ti prendo ti faccio vedere io! (non so se mi spiego) .
Ma addentriamoci più cronologicamente nel racconto: sono partito tardi perché il mio socio mi si è presentato a casa con due ore di ritardo (ancora una volta maledetto, dopo capirete perchè). Siamo andati con la sua auto perché doveva accompagnare zia e madre da una parente insomma siamo arrivati attorno alle undici e mezza. Primo pasto faraonico, Conny è un ottimo cuoco ma vi sconsiglio di stare da lui se siete in definizione… Vabbè dedicato il giusto tempo ai componenti della casa (e non posso dilungarmi) ci siamo preparati e diretti in un locale dove ci attendevano più o meno ansiose le due ragazze prima citate più una sorella anch’essa niente male. Fatto sta che questa è stata la scena che mi aspettava: le due sorelle all’ingresso dirette verso casa (l’indomani avrebbero lavorato). Così dopo aver digerito il sorriso ammiccante delle bionda (ma diamole un nome Manuela se non sbaglio) attraverso un finestrino sfuggente, con lauti e intensi propositi per il domani sono entrato scorgendo un locale semideserto ma una cognata molto prodiga. Dopo alcuni incitamenti Mezza la aggancia in un divanetto ed io certo tutto fluisse per il meglio dopo aver intrattenuto brevi discorsi con le poche e poco allettanti donzelle del locale cogliendo la proposta del barbaruccio mi sono adoperato a dare una svolta alla serata ormai sessualmente compromessa.
Al ritorno invece di trovarmi un Mezza avvinghiato nelle poltroncine o meglio ancora assente me lo trovo a darmi del ***** per non averlo invitato a fare ciò che ha fatto senza interruzione nelle ultime 2 settimane.
Coooosa? torna immediatamente a fare quello che io non posso fare!!!!
Ma la vita a volte è giusta e la cognata visibilmente alticcia respingendo le sue ultime avance si dirige a casa con un amico, mentre io sfogo la mia frustrazione, la sbornia, e... con un'ottima improvvisazione di teatro urbano: chiamo a casa l'inseparabile amico di Carlo, ore 2.45 fingendomi il fantomatico brigadiere Salieri del corpo dei carabinieri desideroso di parlare con il chico per indagini. Dopo alcuni balbettii della madre (poveretta devo bere di meno...) ecco l'assonnato chico al telefono tutt'altro che entusiasta. Vabbè poco dopo si finisce a casa e dopo un po' di Jegermaster e moooolta valeriana (per me unico finto BBer una scatola di fiocchi di latte) tutti a nanna. Il giorno dopo vengo svegliato dal chico che tra una bestemmia e l'altra mi spiega che la madre è incazzata nera con Carlo (il quale in maniera molto nobile mi spingerà ad assumermi incodizionatamente tutta la colpa) e che siamo degli emeriti deficenti.
Vabbè nulla che non sapessi mi dirigo affamatissimo a fare colazione e tra una cucina ottenebrata dal fumo nonostante il sole splendente del mezzogiorno (era mezzogiorno e conan vive a napoli ora quindi nel mezzogiorno ) riesco a scorgere una bistecca sui 7 etti e una montagna di pasta attorno i 2. Vino dolcetto e spazzoliamo tutto. Il pomeriggio procede in polleggio: visita al centro commerciale (madonna c'è una bionda dell'est commessa al negozio per bambini che mi ha fatto piangere il cuore), merendina da 2000 Kcal, qualche scenetta con le avvenenti sedicenni del paese, un paio di aperitivi e acquisti di cui nonostante mi fossi adoperato per impedire non è stato possibile privare i miei eroici cavalieri. Poi a mangiare con la cognata più bella che mai, la sorella di Manuela la quale aveva una cena a cui non poteva mancare, e il chico ripresosi dai fumi dell'ira forse a causa della sorella Claudia di cui è invaghito (come dargli torto gran pezzo di sorca). La cena procede più o meno bene a parte, che sono sprofondato un'oretta nei miei pensieri, che mi portano le 3 portate simultaneamente e la maldestra cameriera udite udite senza accorgesene mi rovescia il parmigiano, che io odio persino sulla pasta, NEI CAPELLI!!!!
Brutta notizia: la bionda non può, o forse non vuole chissà, raggiungerci per l'Heaven piccola disco che mi è ormai in vista delle numerose visite ben nota. Che fare? Dibatto con la cognata ingenuamente indecisa (ingenua un *****.... Mezza sei un fottuto finocchio!) che mi propone velatamente di raggiungere Manuela nel luogo dove si trova. La tentazione c'era ma l'orgoglio è molto più forte: forse non mi sono sentito considerato come volevo, forse il timore di finire in un posto di merda davanti ad una ragazza poco incline ai miei desideri per fare sfoggio dello spasimante forestiero con le sue amiche, forse alla fine volevo andare a vedere come girava la giostra al vecchio Heaven ... niente opzione bionda respinta. Con i miei amici già belli intrippati, la cognata, Claudia con il suo coniuge (sdegno e tristezza un burino brutto grasso rude.... madonna a Roma sti bifolchi scopano non ci posso credere) si va in sta famosa disco.
Dentro è pieno di lupa, Conny mi mostra alcune delle sue succulenti conquiste (tra cui una cubista con un culo da paura). Comicia la routine, i miei soci escono continuamente, ci rincontriamo per trangugiare litri (ma litri non è un eufemismo) di vodka lemon e io spesso solo mi accingo a conoscere le ragazze più carine del locale. A parte un'Ucraina che non sono riuscito a raggiungere seguendo il filo dei suoi sguardi a causa di un presunto ragazzo eccessivamente protettivo ed evedentemente cornuto ho potuto riscontrare una predisposizone al contatto sociale fuori dal comune, da noi non ci si avvicina a ragazze così bone neanche per un ciao come ti chiami, figurati se reggono le mie cazzate, quando le capiscono ovviamente. Forse con una certa francesca e una stefania con degli occhi verdi che le sono valsi tanti complimenti e 2 cocktail avrei potuto stringere di più ma alla fine verso le 3 mi sono visto una cognata sola e parecchio scoglionata. Mi precipito per cercare di salvare la situazione al Mezza ormai decaduto dall'olimpo delle mie stime. 2 chiacchere riesco a strapparle un sorriso altri eventi poco dopo vedo mezza che chiede le chiavi a conny e si dirige alla porta con la cognata. Sia gloria a Dio! Finalmente sereno mi posso dedicare alle ragazze del locale che ancora mi sono ignote e ad mio freudiano ricorrente desiderio, la cubista mai persa d'occhio che dopo avermi visto con carlo mi lancia sporadiche occhiatine. Un altro vodka lemon. Sono nella parte della sbornia che ancora non ti priva delle facoltà intellettive distorcendole ma ti riempie dell'euforia che l'alcol, unica vera droga da discoteca e da pastura, dona per affrontare un ambiente cupo ed isolante come la disco. Afferro un sandalino, aggancio lo sguardo ed alzo il dito come a scuola per andare il bagno, e con l'altra mi preparo a proteggere i denti scoperti sorriso dall'altra scarpa (la vita mi ha insegnato che il mondo pullula di cubiste nervose). Lei scende. Abbattuta la barriera della mia miopia mi accorgo che è veramente una lupa da 90. Ma ho bevuto così tanto che la cosa non mi turba e serissimo con lo sguardo innocente le chiedo: "scusa visto che mi sembri una ragazza molto simpatica, mi permetto di chiederti una cosa: potresti dirmi dove hai preso quel bel vestito (vorrei tanto sapere quale visto che è praticamente nuda), è Natale e non so cosa regalare a mia madre. " Mi guarda allibita. Io ancora serio e ingenuo le chiedo: "ah scusa forse non ti va di dirmelo beh grazie lo stesso era per una buona causa." Si tocca una tempia. "Ma tu sei matto!" replico "Ah ho capito tu pensi non le stia bene, la mia serietà vacilla, guarda che mia madre è una bella donna poi scusa ha fatto me cosa credi..." sto per scoppiare a ridere perchè penso a mia madre che scarta quei 3 grammi di tessuto. Con un sorriso che tira fuori la gran **** che è mi dice un indirizzo e un nome di un negozio: "allora quando lo hai comperato faglielo mettere poi portamela e vediamo se le sta bene come a me." Dopo poche altre cazzate le chiedo quando sarebbe scesa tra noi comuni mortali. Mi dice tra poco. Avrei dovuto tentare di agganciarla e chiederle il num avrei tentato di portarla a cena al mio prossimo ritorno. Purtroppo la situazione politica nel frattempo è precipitata. La cognata mi annuncia di andarsene e mi saluta, Mezza è tutto tranne che uno che si è fatto passare sopra da quella panterona. E conny mi propone di far visita a un suo certo amico che non ha mai sonno. Ma si fanculo andiamoci a spaccare tanto qui ormai... Schizzo via usciamo e ci dirigiamo in una specie di bronx in un palazzo a me noto dalla precedente visita. A quel punto la serata ha la svolta della scorsa. Andiamo a casa. Scoliamo la bottiglia di Jeger, io spazzolo i fiocchi di latte. Chiacchiere. Molta ma molta Valeriana, Conny stava quasi a 600 mg. Tutti a nanna.
Il giorno dopo altre chiacchiere baci abbracci e saluti poi a casa.
Tutto sommato per me è stato un bellissimo week end. Non mi dilungo sul mio rapporto con Carlo che ormai non è un segreto credo. Vorrei spiungervi a considerare che dalle mie parti uno non va da una ballerina e questa gli risponde e in disco non fila così bene. Quindi se siete di Roma e non siete più deformi del coatto con tanto di stemmino d'oro della roma al collo scopatele o siete più gay del mio EX amico Mezza.
Dorian
come annunciato venerdì mi sono recato dal mio amico, e poche volte mi capita di usare questo vocabolo in modo così appropriato, Conan a Roma. Se devo essere sincero questo soggiorno è stato un po’ meno intenso dei precedenti, non di certo a causa dell’ospitalità del barbaro che come sempre si è dimostrata commovente, ma per una serie di circostanze che mi adopererò, dove mi è concesso, a descrivervi. Per prima cosa credo sono costretto a dover, e con rammarico, rivedere il mio amico Mezza. Già mi aveva dato dei forti dubbi causa una certa sua insensibilità che a volte mi irrita, ma questa volta ha varcato ogni limite…
Per chi non ne fosse al corrente la scorsa visita io ho sgraffignato, la 28enne di uno zelante lavoratore che lavorava giorno e notte per la sua lady buon anima, e Mezza pur con meno enfasi è entrato nelle Grazie (e sono molto generose) della 26enne cognata di Conan. Quindi i piani erano all’incirca questi: io finisco l’opera e lui si avvicina alla parentela col nostro barbaroccio, compito invidiabile… Allora visto che le mie continue allusioni sulla cognata vi avranno forse stancato vi descrivo nel possibile la situazione: Alta sul 1.72 mora occhi azzurrissimi, sorriso ammiccante e gentile, vita stretta terza piena unica pecca fianchi un po’ larghi ma ben compensata da quell’aurea che sembra dire: se ti prendo ti faccio vedere io! (non so se mi spiego) .
Ma addentriamoci più cronologicamente nel racconto: sono partito tardi perché il mio socio mi si è presentato a casa con due ore di ritardo (ancora una volta maledetto, dopo capirete perchè). Siamo andati con la sua auto perché doveva accompagnare zia e madre da una parente insomma siamo arrivati attorno alle undici e mezza. Primo pasto faraonico, Conny è un ottimo cuoco ma vi sconsiglio di stare da lui se siete in definizione… Vabbè dedicato il giusto tempo ai componenti della casa (e non posso dilungarmi) ci siamo preparati e diretti in un locale dove ci attendevano più o meno ansiose le due ragazze prima citate più una sorella anch’essa niente male. Fatto sta che questa è stata la scena che mi aspettava: le due sorelle all’ingresso dirette verso casa (l’indomani avrebbero lavorato). Così dopo aver digerito il sorriso ammiccante delle bionda (ma diamole un nome Manuela se non sbaglio) attraverso un finestrino sfuggente, con lauti e intensi propositi per il domani sono entrato scorgendo un locale semideserto ma una cognata molto prodiga. Dopo alcuni incitamenti Mezza la aggancia in un divanetto ed io certo tutto fluisse per il meglio dopo aver intrattenuto brevi discorsi con le poche e poco allettanti donzelle del locale cogliendo la proposta del barbaruccio mi sono adoperato a dare una svolta alla serata ormai sessualmente compromessa.
Al ritorno invece di trovarmi un Mezza avvinghiato nelle poltroncine o meglio ancora assente me lo trovo a darmi del ***** per non averlo invitato a fare ciò che ha fatto senza interruzione nelle ultime 2 settimane.
Coooosa? torna immediatamente a fare quello che io non posso fare!!!!
Ma la vita a volte è giusta e la cognata visibilmente alticcia respingendo le sue ultime avance si dirige a casa con un amico, mentre io sfogo la mia frustrazione, la sbornia, e... con un'ottima improvvisazione di teatro urbano: chiamo a casa l'inseparabile amico di Carlo, ore 2.45 fingendomi il fantomatico brigadiere Salieri del corpo dei carabinieri desideroso di parlare con il chico per indagini. Dopo alcuni balbettii della madre (poveretta devo bere di meno...) ecco l'assonnato chico al telefono tutt'altro che entusiasta. Vabbè poco dopo si finisce a casa e dopo un po' di Jegermaster e moooolta valeriana (per me unico finto BBer una scatola di fiocchi di latte) tutti a nanna. Il giorno dopo vengo svegliato dal chico che tra una bestemmia e l'altra mi spiega che la madre è incazzata nera con Carlo (il quale in maniera molto nobile mi spingerà ad assumermi incodizionatamente tutta la colpa) e che siamo degli emeriti deficenti.
Vabbè nulla che non sapessi mi dirigo affamatissimo a fare colazione e tra una cucina ottenebrata dal fumo nonostante il sole splendente del mezzogiorno (era mezzogiorno e conan vive a napoli ora quindi nel mezzogiorno ) riesco a scorgere una bistecca sui 7 etti e una montagna di pasta attorno i 2. Vino dolcetto e spazzoliamo tutto. Il pomeriggio procede in polleggio: visita al centro commerciale (madonna c'è una bionda dell'est commessa al negozio per bambini che mi ha fatto piangere il cuore), merendina da 2000 Kcal, qualche scenetta con le avvenenti sedicenni del paese, un paio di aperitivi e acquisti di cui nonostante mi fossi adoperato per impedire non è stato possibile privare i miei eroici cavalieri. Poi a mangiare con la cognata più bella che mai, la sorella di Manuela la quale aveva una cena a cui non poteva mancare, e il chico ripresosi dai fumi dell'ira forse a causa della sorella Claudia di cui è invaghito (come dargli torto gran pezzo di sorca). La cena procede più o meno bene a parte, che sono sprofondato un'oretta nei miei pensieri, che mi portano le 3 portate simultaneamente e la maldestra cameriera udite udite senza accorgesene mi rovescia il parmigiano, che io odio persino sulla pasta, NEI CAPELLI!!!!
Brutta notizia: la bionda non può, o forse non vuole chissà, raggiungerci per l'Heaven piccola disco che mi è ormai in vista delle numerose visite ben nota. Che fare? Dibatto con la cognata ingenuamente indecisa (ingenua un *****.... Mezza sei un fottuto finocchio!) che mi propone velatamente di raggiungere Manuela nel luogo dove si trova. La tentazione c'era ma l'orgoglio è molto più forte: forse non mi sono sentito considerato come volevo, forse il timore di finire in un posto di merda davanti ad una ragazza poco incline ai miei desideri per fare sfoggio dello spasimante forestiero con le sue amiche, forse alla fine volevo andare a vedere come girava la giostra al vecchio Heaven ... niente opzione bionda respinta. Con i miei amici già belli intrippati, la cognata, Claudia con il suo coniuge (sdegno e tristezza un burino brutto grasso rude.... madonna a Roma sti bifolchi scopano non ci posso credere) si va in sta famosa disco.
Dentro è pieno di lupa, Conny mi mostra alcune delle sue succulenti conquiste (tra cui una cubista con un culo da paura). Comicia la routine, i miei soci escono continuamente, ci rincontriamo per trangugiare litri (ma litri non è un eufemismo) di vodka lemon e io spesso solo mi accingo a conoscere le ragazze più carine del locale. A parte un'Ucraina che non sono riuscito a raggiungere seguendo il filo dei suoi sguardi a causa di un presunto ragazzo eccessivamente protettivo ed evedentemente cornuto ho potuto riscontrare una predisposizone al contatto sociale fuori dal comune, da noi non ci si avvicina a ragazze così bone neanche per un ciao come ti chiami, figurati se reggono le mie cazzate, quando le capiscono ovviamente. Forse con una certa francesca e una stefania con degli occhi verdi che le sono valsi tanti complimenti e 2 cocktail avrei potuto stringere di più ma alla fine verso le 3 mi sono visto una cognata sola e parecchio scoglionata. Mi precipito per cercare di salvare la situazione al Mezza ormai decaduto dall'olimpo delle mie stime. 2 chiacchere riesco a strapparle un sorriso altri eventi poco dopo vedo mezza che chiede le chiavi a conny e si dirige alla porta con la cognata. Sia gloria a Dio! Finalmente sereno mi posso dedicare alle ragazze del locale che ancora mi sono ignote e ad mio freudiano ricorrente desiderio, la cubista mai persa d'occhio che dopo avermi visto con carlo mi lancia sporadiche occhiatine. Un altro vodka lemon. Sono nella parte della sbornia che ancora non ti priva delle facoltà intellettive distorcendole ma ti riempie dell'euforia che l'alcol, unica vera droga da discoteca e da pastura, dona per affrontare un ambiente cupo ed isolante come la disco. Afferro un sandalino, aggancio lo sguardo ed alzo il dito come a scuola per andare il bagno, e con l'altra mi preparo a proteggere i denti scoperti sorriso dall'altra scarpa (la vita mi ha insegnato che il mondo pullula di cubiste nervose). Lei scende. Abbattuta la barriera della mia miopia mi accorgo che è veramente una lupa da 90. Ma ho bevuto così tanto che la cosa non mi turba e serissimo con lo sguardo innocente le chiedo: "scusa visto che mi sembri una ragazza molto simpatica, mi permetto di chiederti una cosa: potresti dirmi dove hai preso quel bel vestito (vorrei tanto sapere quale visto che è praticamente nuda), è Natale e non so cosa regalare a mia madre. " Mi guarda allibita. Io ancora serio e ingenuo le chiedo: "ah scusa forse non ti va di dirmelo beh grazie lo stesso era per una buona causa." Si tocca una tempia. "Ma tu sei matto!" replico "Ah ho capito tu pensi non le stia bene, la mia serietà vacilla, guarda che mia madre è una bella donna poi scusa ha fatto me cosa credi..." sto per scoppiare a ridere perchè penso a mia madre che scarta quei 3 grammi di tessuto. Con un sorriso che tira fuori la gran **** che è mi dice un indirizzo e un nome di un negozio: "allora quando lo hai comperato faglielo mettere poi portamela e vediamo se le sta bene come a me." Dopo poche altre cazzate le chiedo quando sarebbe scesa tra noi comuni mortali. Mi dice tra poco. Avrei dovuto tentare di agganciarla e chiederle il num avrei tentato di portarla a cena al mio prossimo ritorno. Purtroppo la situazione politica nel frattempo è precipitata. La cognata mi annuncia di andarsene e mi saluta, Mezza è tutto tranne che uno che si è fatto passare sopra da quella panterona. E conny mi propone di far visita a un suo certo amico che non ha mai sonno. Ma si fanculo andiamoci a spaccare tanto qui ormai... Schizzo via usciamo e ci dirigiamo in una specie di bronx in un palazzo a me noto dalla precedente visita. A quel punto la serata ha la svolta della scorsa. Andiamo a casa. Scoliamo la bottiglia di Jeger, io spazzolo i fiocchi di latte. Chiacchiere. Molta ma molta Valeriana, Conny stava quasi a 600 mg. Tutti a nanna.
Il giorno dopo altre chiacchiere baci abbracci e saluti poi a casa.
Tutto sommato per me è stato un bellissimo week end. Non mi dilungo sul mio rapporto con Carlo che ormai non è un segreto credo. Vorrei spiungervi a considerare che dalle mie parti uno non va da una ballerina e questa gli risponde e in disco non fila così bene. Quindi se siete di Roma e non siete più deformi del coatto con tanto di stemmino d'oro della roma al collo scopatele o siete più gay del mio EX amico Mezza.
Dorian
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