Su 35.000 persone malate di cancro ai polmoni, 4.000 non hanno mai fumato: al via una ricerca italiana
Un italiano su quattro fuma. Lo rivela l'annuario statistico italiano 2003 dell’Istat stilato con l’obiettivo di verificare lo stato di salute degli italiani. La maggior parte dei cittadini dichiara di sentirsi bene, ma il 23% di loro fuma (il 30% degli uomini e il 17,1% delle donne).
Il tabagismo resta ancora la causa principale dei tumori al polmone e delle malattie cardiovascolari, anche se una recente ricerca dell’Istituto Mario ***** e dell’Istituto dei Tumori di Milano - in collaborazione con l'Associazione Marta Nurizzo (una giovane donna morta di cancro al polmone senza aver mai fumato) - ha osservato che delle 35.000 persone che ogni anno si ammalano di tumore ai polmoni, 4.000 non hanno mai fumato.
Per questo motivo gli scienziati italiani sono andati alla ricerca delle altre cause scatenanti analizzando campioni di sangue di soggetti con meno di 60 anni malati di tumore ai polmoni o che non hanno mai toccato una sigaretta.
Obiettivo: studiare il Dna alla ricerca di mutazioni genetiche responsabili del tumore. Sì, perchè il direttore scientifico dell'INT, Natale Cascinelli, ha spiegato che “la formazione di qualsiasi tumore richiede in media da 3 a 7 mutazioni genetiche” e che studiare la predisposizione genetica dei soggetti ammalati, paragonandola con soggetti sani, potrebbe chiarire molti aspetti, prima di tutto restringere il campo dei geni coinvolti in questo processo.
Lo studio è ancora in corso; i ricercatori stanno, infatti, analizzando i 159 campioni di sangue prelevati da persone malate e dai loro parenti sani, al fine di studiare alcuni dei geni sospettati. Per proseguire la ricerca, gli scienziati hanno fatto appello a maggiori finanziamenti da parte delle istituzioni e dei finanziatori privati.
Un italiano su quattro fuma. Lo rivela l'annuario statistico italiano 2003 dell’Istat stilato con l’obiettivo di verificare lo stato di salute degli italiani. La maggior parte dei cittadini dichiara di sentirsi bene, ma il 23% di loro fuma (il 30% degli uomini e il 17,1% delle donne).
Il tabagismo resta ancora la causa principale dei tumori al polmone e delle malattie cardiovascolari, anche se una recente ricerca dell’Istituto Mario ***** e dell’Istituto dei Tumori di Milano - in collaborazione con l'Associazione Marta Nurizzo (una giovane donna morta di cancro al polmone senza aver mai fumato) - ha osservato che delle 35.000 persone che ogni anno si ammalano di tumore ai polmoni, 4.000 non hanno mai fumato.
Per questo motivo gli scienziati italiani sono andati alla ricerca delle altre cause scatenanti analizzando campioni di sangue di soggetti con meno di 60 anni malati di tumore ai polmoni o che non hanno mai toccato una sigaretta.
Obiettivo: studiare il Dna alla ricerca di mutazioni genetiche responsabili del tumore. Sì, perchè il direttore scientifico dell'INT, Natale Cascinelli, ha spiegato che “la formazione di qualsiasi tumore richiede in media da 3 a 7 mutazioni genetiche” e che studiare la predisposizione genetica dei soggetti ammalati, paragonandola con soggetti sani, potrebbe chiarire molti aspetti, prima di tutto restringere il campo dei geni coinvolti in questo processo.
Lo studio è ancora in corso; i ricercatori stanno, infatti, analizzando i 159 campioni di sangue prelevati da persone malate e dai loro parenti sani, al fine di studiare alcuni dei geni sospettati. Per proseguire la ricerca, gli scienziati hanno fatto appello a maggiori finanziamenti da parte delle istituzioni e dei finanziatori privati.
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