Originally posted by Dorian_Gray
tornando a noi visto che il gossip proprio non mi si addice:
alle superiori si è più spensierati, c'è uno spirito di boria e di evasione innato. Da ragazzino ero un turbine fremevo per emergere. Poi le paranoie hanno preso il sopravvento e ho cominciato a spaccarmi di brutto verso i 16.
_Di positivo ricordo le poche responsabilità: a scuola passi se proprio non ti impegni a farti segare, e i tuoi a quell'età non si aspettano molto da te (anche se personalmente avevo già degli oneri che non rimpiango ma questa è un'altra storia). Poi l'amicizia che in quei periodi è fantastica, il contatto sociale con una realtà di giovani vastissima: nel mio istituto c'erano 600 studenti e ci si conosceva tutti, poi tenete conto che passando gli anni se ne andavano i più grandi e arrivavano i primini (a proposito mai fatto contare uno nel bagno?) Tutte le cazzate che ho fatto col mio gruppo di sconvolti.
_di negativo tutte le ragazze che me la volevano dare e non ho scopato perchè ero sconvolto o impegnato a pensare ad altri cazzi (mentre i miei amici mi ripetevano tutti i giorni di farlo eh bombolo?) Essendo molto emotivo sono caduto in degli stadi di depressione molto lunghi e poco piacevoli. Il tempo sperperato in cose che non mi sono servite. Certe azioni che potevano costarmi care e di cui potrei ancora subire l'influsso se fossero andate male. Ah anche il fatto che essendo giovane tutte le persone si sentono in potere di dirti cosa devi fare e di trattarti con sufficenza.
All'università si è più liberi ma liberi significa responsabili del proprio operato. Studiare è frustrante fallire ancora di più spesso servono forti motivazioni per andare avanti e non accontentarsi di un futuro più semplice per allentare la tensione. I rapporti sociali si sono drasticamente ridotti, si conoscono forse più persone ma volete mettere? Il cancro dell'indifferenza e dell'ipocrisia regna sovrano.
Positivo: totale libertà specie se si vive fuori casa. Si scopa molto ma molto di più (almeno per me è stato così). La gente comincia a darti del lei (era anche ora plebei
). Puoi gestire il tuo tempo incastrando senza che ne risenta, se ci sai fare, grossi impegni col tuo piano di studi che in altri tempi ti sarebbero stati preclusi. Si è molto più liberi di viaggiare ma i miei genitori non mi hanno mai tenuto più di tanto alla catena quindi non ho avvertito la differenza.
Negativo: bassa qualità dei rapporti sociali e sentimentali, responsabilità, frustrazione, paura di fallire, esigenze economiche almeno aumentate di cinque volte, ultimi anni prima del lavoro= fine della giovinezza.
tornando a noi visto che il gossip proprio non mi si addice:
alle superiori si è più spensierati, c'è uno spirito di boria e di evasione innato. Da ragazzino ero un turbine fremevo per emergere. Poi le paranoie hanno preso il sopravvento e ho cominciato a spaccarmi di brutto verso i 16.
_Di positivo ricordo le poche responsabilità: a scuola passi se proprio non ti impegni a farti segare, e i tuoi a quell'età non si aspettano molto da te (anche se personalmente avevo già degli oneri che non rimpiango ma questa è un'altra storia). Poi l'amicizia che in quei periodi è fantastica, il contatto sociale con una realtà di giovani vastissima: nel mio istituto c'erano 600 studenti e ci si conosceva tutti, poi tenete conto che passando gli anni se ne andavano i più grandi e arrivavano i primini (a proposito mai fatto contare uno nel bagno?) Tutte le cazzate che ho fatto col mio gruppo di sconvolti.
_di negativo tutte le ragazze che me la volevano dare e non ho scopato perchè ero sconvolto o impegnato a pensare ad altri cazzi (mentre i miei amici mi ripetevano tutti i giorni di farlo eh bombolo?) Essendo molto emotivo sono caduto in degli stadi di depressione molto lunghi e poco piacevoli. Il tempo sperperato in cose che non mi sono servite. Certe azioni che potevano costarmi care e di cui potrei ancora subire l'influsso se fossero andate male. Ah anche il fatto che essendo giovane tutte le persone si sentono in potere di dirti cosa devi fare e di trattarti con sufficenza.
All'università si è più liberi ma liberi significa responsabili del proprio operato. Studiare è frustrante fallire ancora di più spesso servono forti motivazioni per andare avanti e non accontentarsi di un futuro più semplice per allentare la tensione. I rapporti sociali si sono drasticamente ridotti, si conoscono forse più persone ma volete mettere? Il cancro dell'indifferenza e dell'ipocrisia regna sovrano.
Positivo: totale libertà specie se si vive fuori casa. Si scopa molto ma molto di più (almeno per me è stato così). La gente comincia a darti del lei (era anche ora plebei
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Negativo: bassa qualità dei rapporti sociali e sentimentali, responsabilità, frustrazione, paura di fallire, esigenze economiche almeno aumentate di cinque volte, ultimi anni prima del lavoro= fine della giovinezza.
Altri pareri?
Ho fatto questo post perchè il 29 inizia la mia carriera universitaria quindi..mi vorrei fare un po l'idea.
Byee
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