Firenze, il video dell’aggressione a un 91enne in pieno centro per un orologio. Nessuno aiuta l'anziano, lui però si ribella
È accaduto in via degli Orti Oricellari a Firenze: il 91enne è stato rapinato e aggredito ma nessuno l'ha aiutato. Poi è riuscito a recuperare l'orologio d'oro grazie alle telecamere di sorveglianza
Valentina Marotta / CorriereTv
(di Valentina Marotta) Ore 17, via degli Orti Oricellari. È il 6 ottobre, un venerdì come tanti, nel centro storico di Firenze, affollato da turisti con il naso all’insù e fiorentini impegnati in shopping e gli ultimi impegni di lavoro prima del week end. Il pensionato conosce bene quella strada, poco distante dalla sua abitazione.
Giampaolo Matteuzzi, 91 anni e un fisico ancora prestante per il passato da campione italiano di staffetta, cammina con passo sicuro. Un ragazzo sui trent’anni, lo avvicina ma, all’improvviso, lo afferra per le spalle e lo spintona. Poi lo picchia. Uno, due, tre schiaffi. Matteuzzi reagisce: gli assesta un paio di colpi con una busta che aveva in mano. Un terzo va a vuoto. I due cadono sul marciapiede. Ed è allora che il ragazzo strappa l’orologio d’oro dal polso dell’anziano.
Poi si allontana con passo lento lungo la strada e inizia a correre. Il pensionato si alza da terra e inizia gridare aiuto: “Aiuto, mi ha preso l’orologio. Aiuto, fermatelo!”.
Alla scena assistono indifferenti i passanti: una coppia si ferma a guardare i pensionato e poi prosegue la passeggiata, così come un ragazzo con lo zaino sulle spalle e una signora che strascina il trolley. Nessuno è distratto dalla richiesta di aiuto. Nessuno si avvicina a lui per soccorrerlo.
È il proprietario di un albergo che aiuta Matteuzzi, dopo aver visto le immagini restituite dalla videocamera di sorveglianza puntate sulla strada. Quel filmato finisce in Questura. A tempo di record, l’orologio viene rintracciato ad Arezzo dagli investigatori della squadra mobile di Firenze. Ieri,il commissario Bruno Toma ha restituito l’orologio d’oro a Matteuzzi.
«Era un dono della famiglia Agnelli per i 30 anni di lavoro da dirigente in Fiat e sono immensamente riconoscente alla squadra mobile di Firenze per averlo ritrovato – commenta l’ex atleta - Resta l’amarezza per l’indifferenza della gente, che in pieno giorno non interviene di fronte a uno scippo».
È accaduto in via degli Orti Oricellari a Firenze: il 91enne è stato rapinato e aggredito ma nessuno l'ha aiutato. Poi è riuscito a recuperare l'orologio d'oro grazie alle telecamere di sorveglianza
Valentina Marotta / CorriereTv
(di Valentina Marotta) Ore 17, via degli Orti Oricellari. È il 6 ottobre, un venerdì come tanti, nel centro storico di Firenze, affollato da turisti con il naso all’insù e fiorentini impegnati in shopping e gli ultimi impegni di lavoro prima del week end. Il pensionato conosce bene quella strada, poco distante dalla sua abitazione.
Giampaolo Matteuzzi, 91 anni e un fisico ancora prestante per il passato da campione italiano di staffetta, cammina con passo sicuro. Un ragazzo sui trent’anni, lo avvicina ma, all’improvviso, lo afferra per le spalle e lo spintona. Poi lo picchia. Uno, due, tre schiaffi. Matteuzzi reagisce: gli assesta un paio di colpi con una busta che aveva in mano. Un terzo va a vuoto. I due cadono sul marciapiede. Ed è allora che il ragazzo strappa l’orologio d’oro dal polso dell’anziano.
Poi si allontana con passo lento lungo la strada e inizia a correre. Il pensionato si alza da terra e inizia gridare aiuto: “Aiuto, mi ha preso l’orologio. Aiuto, fermatelo!”.
Alla scena assistono indifferenti i passanti: una coppia si ferma a guardare i pensionato e poi prosegue la passeggiata, così come un ragazzo con lo zaino sulle spalle e una signora che strascina il trolley. Nessuno è distratto dalla richiesta di aiuto. Nessuno si avvicina a lui per soccorrerlo.
È il proprietario di un albergo che aiuta Matteuzzi, dopo aver visto le immagini restituite dalla videocamera di sorveglianza puntate sulla strada. Quel filmato finisce in Questura. A tempo di record, l’orologio viene rintracciato ad Arezzo dagli investigatori della squadra mobile di Firenze. Ieri,il commissario Bruno Toma ha restituito l’orologio d’oro a Matteuzzi.
«Era un dono della famiglia Agnelli per i 30 anni di lavoro da dirigente in Fiat e sono immensamente riconoscente alla squadra mobile di Firenze per averlo ritrovato – commenta l’ex atleta - Resta l’amarezza per l’indifferenza della gente, che in pieno giorno non interviene di fronte a uno scippo».
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