Cronaca Italiana [Thread unico]

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
    • 120190
    • 3,348
    • 3,415
    • Italy [IT]
    • In piedi tra le rovine
    • Send PM

    Youtuber, ecco carte e perizie sull'incidente di Matteo Di Pietro: «Nessuna frenata, la Smart trascinata per 21,5 metri»

    Secondo le prime perizie la Smart della mamma del bambino è stata trascinata dal Suv per quasi 22 metri, tale è stata la violenza dell'impatto in seguito alla velocità della supercar. Il giallo della freccia per girare a sinistra


    Alle 15,45 del 14 giugno una Lamborghini Urus noleggiata alla cifra di 3.500 euro giornalieri (per tre giorni dice il contratto) sfreccia a una velocità che supera nettamente il limite dei 50 all’ora: 124 kmh secondo gli investigatori.

    L’urto con una Smart Forfour è talmente impari che, secondo M.A. L.L. passeggera di una Mercedes diretta sulla Cristoforo Colombo, la Lamborghini «trascinava la Smart Forfour bianca fin sul marciapiede».

    A bordo della Smart viaggiano Elena Uccello e i suoi due figli, il piccolo Manuel di 5 anni e la sorellina.
    L’impatto è devastante.
    Le conseguenze drammatiche: alcuni operai, assieme agli abitanti della zona, rompono il vetro posteriore della Smart «per prestare aiuto ai bambini estraendo con grande cautela prima la bambina poi il piccolo, infine la donna che era alla guida».

    Sulla Lamborghini color azzurro metallico viaggia Matteo Di Pietro, 22 anni, youtuber di professione: gira un video, sponsorizzato dalla Sony, che ha il format di una sfida estrema, restare in auto per 50 ore consecutive. Quel video, si scopre, ha un suo mercato.

    Due settimane dopo l’incidente le carte processuali consentono di ricostruire che cosa è avvenuto attraverso i rilievi, le testimonianze e gli esami tecnici.


    La telecamera a bordo

    Le riprese sono importanti per Di Pietro e per gli altri passeggeri, i giovani Alessio Ciaffaroni, Gaia Nota, Simone Dutto e Vito Ramon Lo Iacono. Così importanti che, a bordo della vettura è stata montata una piccola telecamera che riprende l’abitacolo


    Tutti, eccetto Nota, partecipano all’attività dei «TheBorderline», società che promuove contenuti per i social e incassa finanziamenti dagli sponsor. Spesso si tratta di simulazioni. Esempio? La sfida («challenge») delle 50 ore in auto è «una fiction» e Lo Iacono è un attore, ingaggiato per recitare come «personaggio nei video girati per i loro canali». Come scrive la gip Angela Gerardi nell’ordinanza che porterà ai domiciliari per omicidio stradale Di Pietro, si tratta di un «insieme di scene registrate e poi montate simulando la permanenza all’interno della Lamborghini per tutto il periodo soprindicato». Tuttavia sono sufficienti a fare clic per un pubblico non troppo esigente.

    Emerge anche che «al momento dell’incidente alcuni degli occupanti (della Lamborghini, ndr) stavano registrando video conversazioni tra loro», senza coinvolgere tuttavia il conducente. La situazione è chiara: a bordo del Suv ciascuno si ingegna di registrare contenuti destinati ai social.


    La velocità

    I quattro amici dello youtuber finiscono per confermare la velocità della vettura. Nota, in particolare, si accorge che la Smart che proveniva dalla direzione opposta stava svoltando a sinistra senza frenare né aspettare e «aveva chiuso gli occhi per la paura». La Smart non avrebbe inserito la freccia. L’auto, dice la ragazza, viaggiava «leggermente veloce». Il più deciso appare Lo Iacono che «si era rivolto a Matteo chiedendogli di andare piano».


    Il test di «non negatività»

    Nel frattempo i soccorsi sono arrivati e il piccolo Manuel viene traportato all’ospedale G.B. Grassi dove morirà alle 16,50.

    Di Pietro viene testato e risulterà negativo all’alcol ma «non negativo» alla cannabis.

    A parte ciò annota la gip «l’assoluta inconsapevolezza da parte dell’indagato (Di Pietro, ndr) della necessità di rispettare le regole della strada osservando i limiti di velocità, soprattutto in quanto ventenne neopatentato e come tale tenuto ad applicare una maggiore prudenza».


    I testimoni

    Con sfumature differenti le dieci persone ascoltate confermano che la velocità della Lamborghini era superiore al limite consentito, ricostruiscono lo scenario nell’abitacolo del Suv e testimoniano gli istanti dell’impatto. Fra i tanti c’è anche M.B., conducente dell’autobus 016, il quale conferma che la «Lamborghini procedeva ad una velocità sicuramente superiore ai limiti, approssimativamente intorno agli 80-90 km/h», aggiungendo che forse la guidatrice della Smart, non si era accorta dell’arrivo della Lamborghini «che a sua volta non aveva tentato di frenare».


    Tracce di scarrocciamento

    In questo senso è eloquente la conclusione di uno dei vigili urbani che con i carabinieri indagano sulla dinamica dello schianto: sulla base dei danni sulle carrozzerie della Lamborghini e della Smart, e dell'esame del fondo stradale, emerge come «la velocità eccessiva della Lamborghini e la violenza dell'impatto contro la Smart sono avvalorate dall'assenza di tracce di frenata prima dello stesso, e dalla presenza invece di segni di scarrocciamento dopo la collisione, impresse dalla Smart per metri 21,70», così da evincere sportamento-trascinamento ricevuto dalla city car da parte del Suv.

    La precedenza

    Via di Macchia Saponara è una carreggiata rischiosa quanto lo sono le strade romane, a bassa manutenzione. Chi aveva diritto, allora, alla precedenza? La testimonianza di Gaia Nota appare cruciale, la ragazza non ha notato alcuna freccia inserita da parte della Smart che si sarebbe immessa nella corsia di sinistra irregolarmente. Altri la sconfessano, come l’autista dello 016 il quale «notava che la Smart azionava l’indicatore di direzione sinistro e avviava la manovra di svolta».


    Dopo l'incidente

    Qui le testimonianze divergono. Tuttavia F.F. fa mettere a verbale un dettaglio inquietante.

    Racconta infatti di avere udito «un ragazzo dell’età di circa 20/25 anni con i capelli castano scuro e maglia scura il quale avvicinatosi gli aveva detto “Non ti preoccupare pagheremo e sistemeremo tutto”».

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


    Commenta

    • marcu9
      Bodyweb Advanced
      • May 2009
      • 42110
      • 708
      • 428
      • Sicilia
      • Send PM

      Terrificante.

      Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

      Commenta

      • marcu9
        Bodyweb Advanced
        • May 2009
        • 42110
        • 708
        • 428
        • Sicilia
        • Send PM

        17enne uccisa a coltellate da un coetaneo. Il corpo in un carrello della spesa. Una ragazzina uccisa a coltellate da un suo coetaneo, che poi ha trasportato il cadavere per un centinaio di metri in strada nascondendolo all'interno di un sacco della spazzatura a sua volta messo in un carrello della spesa.


        Orrore nel quartiere di Primavalle dopo il ritrovamento del corpo di una ragazzina romana: ad accoltellarla a morte sarebbe stato un altro minorenne che ha cercato di disfarsi del cadavere



        Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

        Commenta

        • Arturo Bandini
          Bodyweb Senior
          • Aug 2003
          • 31014
          • 899
          • 495
          • Send PM

          L’allarme è scattato alle 16 circa quando un passante ha notato il giovane spingere il carrello con un fagotto gocciolante sangue. Uccisa a coltellate forse da un coetaneo in un appartamento a Primavalle. Una storia che coinvolge al momento due ragazzi di 17 anni: una giovane romana, Michelle Maria Causo, uccisa e infilata in un sacchetto dell’immondizia, quindi caricata in un carrello della spesa e abbandonata vicino ai cassonetti di via Stefano Borgia.
          Un altro ragazzo, di origine straniera ma naturalizzato italiano, è stato fermato dalla polizia nel pomeriggio di mercoledì. Ora si trova sotto interrogatorio in Questura.

          Un residente della zona si è insospettito vedendo il giovane mentre spingeva il carrello e ha deciso di chiamare la polizia. Gli agenti hanno subito aperto il sacco trovando il cadavere della ragazza. Non è chiaro a quando risalga il decesso della 17enne, una romana, forse sparita dalla sua abitazione.

          Commenta

          • Virulogo.88
            Bodyweb Advanced
            • Nov 2008
            • 21260
            • 1,805
            • 3,111
            • Big City
            • Send PM

            Insomma una risorsa

            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Pesca
            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

            Commenta

            • miketyson
              Bodyweb Senior
              • Jan 2002
              • 9395
              • 281
              • 707
              • impero romano
              • Send PM

              non passa un giorno che non nè succede una,tutte a Roma poi,allucinante
              Alboreto is nothing

              Commenta

              • Arturo Bandini
                Bodyweb Senior
                • Aug 2003
                • 31014
                • 899
                • 495
                • Send PM

                un cingalese, nazionalità da cui non mi aspetterei neanche certe barbarie visto che sono buddisti

                Commenta

                • The_machine
                  Bodyweb Senior
                  • Nov 2004
                  • 17691
                  • 371
                  • 28
                  • Send PM

                  Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                  un cingalese, nazionalità da cui non mi aspetterei neanche certe barbarie visto che sono buddisti
                  Quando qualche settimana fa il barista ha ucciso la fidanzata incinta non hai fatto ragionamenti sulla nazionalità italiana dell'assassino.

                  Commenta

                  • Arturo Bandini
                    Bodyweb Senior
                    • Aug 2003
                    • 31014
                    • 899
                    • 495
                    • Send PM

                    siamo in italia, qualche reato lo dovranno pur commettere gli italiani, ma se fai le proporzioni gli stranieri uccidono e stuprano molto di più

                    Dopo aver analizzato i dati Istat sui reati commessi dal 2014 al 2019, in cui è stata evidenziata l’alta propensione degli stranieri a commettere crimini (soprattutto di natura sessuale) rispetto a quella degli italiani, ora l’analisi si focalizza sulle condanne del decennio 2008-2017.





                    Condanne con sentenza irrevocabile dal 2008 al 2017

                    Delle 2.477.979 condanne con sentenza irrevocabile pronunciate dai tribunali italiani dal 2008 al 2017, 823.602 hanno riguardato cittadini stranieri, il 33,2 per cento del totale. Ciò significa che il 7,6 per cento della popolazione residente in Italia (media nei dieci anni in esame) ha ricevuto una condanna ogni tre condanne emesse dai tribunali. Come evidenzia il grafico, sebbene le condanne totali e quelle destinate agli italiani siano in costante calo dal 2012, quelle comminate agli stranieri rimangano pressoché invariate.




                    Le condanne a carico dei cittadini europei sono in sensibile diminuzione dal 2013, mentre quelle a carico di cittadini africani, dopo una riduzione nel 2012, sono in rapido aumento, circa mille condanne con sentenza irrevocabile in più all’anno dal 2014. A tal proposito, occorre ricordare che il flusso di immigrazione clandestina verso l’Italia ha subito un’accelerazione dal 2013.


                    Gli africani sono l’1,6% della popolazione in Italia, ma hanno il 13,6% delle condanne totali

                    I cittadini africani, residenti in Italia, sono stati condannati in media, dal 2008 al 2017, per il 40,7 per cento delle condanne totale emesse nei confronti degli stranieri, e per il 13,5 per cento delle condanne totali (italiani e stranieri), nonostante gli africani siano l’1,6 per cento della popolazione totale residente in Italia e il 21,2 per cento (media 2008-2017) rispetto al totale degli stranieri. Quindi l’1,6 per cento degli stranieri africani è stato condannato per il 13,4 per cento delle condanne totali. Da ciò si deduce che i cittadini africani sono stati condannati con sentenza irrevocabile 8,3 volte in più rispetto alla popolazione totale residente in Italia.


                    Gli asiatici delinquono meno degli africani

                    Sebbene il numero degli stranieri provenienti dall’Asia residenti in Italia (855.687 persone, media dal 2008 al 2017) sia pressoché identico a quello degli stranieri africani (978.307 persone, media dal 2008 al 2017), è da evidenziare l’alto numero delle condannate subite da quest’ultimi rispetto ai primi. Mentre gli asiatici sono stati condannati per il 2,9 per cento delle condanne totali, gli africani sono stati condannati per il 13,5 per cento delle condanne totali. Ciò smentisce l’ipotesi che cittadini con condizioni socio-economiche disagiate delinquono in percentuale di più rispetto ai cittadini benestanti e/o autoctoni, altrimenti la percentuale delle condanne emesse nei confronti di asiatici (i maggiori Paesi di provenienza sono Cina, Filippine, India, Bangladesh, Sri Lanka e Pakistan) dovrebbe essere perlomeno simile a quella delle condanne emesse nei confronti di africani (i maggiori Paesi di provenienza sono Marocco, Tunisia, Egitto, Senegal, Nigeria e Ghana).


                    I reati degli stranieri divisi per nazionalità

                    Sul totale di 823.601 condanne totali a carico di stranieri dal 2008 al 2017, il 43,3 per cento ha riguardato cittadini europei, il 40,7 per cento cittadini africani, l’8,7 per cento cittadini asiatici e il 6,8 per cento cittadini americani.


                    I Paesi con più cittadini condannati in Italia sono Romania (149.838), Marocco (127.802), Albania (67.257), Tunisia (61.130), Senegal (41.960), Cina (28.274), Nigeria (26.464), Egitto (20.432) e Algeria (19.639). I cittadini di questi 9 Paesi sono stati condannati per il 21,9 per cento delle condanne totali emesse in Italia. Nello specifico, i condannati rumeni sono stati il sei per cento (1.014.391 romeni residenti, media popolazione in Italia dal 2008 al 2017. Nei campi rom inoltre l’86% ha cittadinanza rumena)), i condannati marocchini il 5,2 per cento (430.150 marocchini residenti), gli condannati albanesi il 2,7 per cento (464.933 albanesi residenti), i condannati tunisini il 2,5 per cento (95.820 tunisini residenti), i condannati senegalesi l’1,7 per cento (86.536 senegalesi residenti), i condannati cinesi l’1,1 per cento (235.563 cinesi residenti), i condannati nigeriani l’1,1 per cento (66.137), i condannati egiziani lo 0,8 per cento (93.252 egiziani residenti) e i condannati algerini lo 0,8 per cento (22.612 algerini residenti).


                    Rispetto alla popolazione degli italiani condannati, calcolata dal 2008 al 2017, i rumeni sono stati condannati 5 volte in più, i marocchini 10 volte in più, gli albanesi 4,9 volte in più, i tunisini 21,5 volte in più, i senegalesi 16,3 volte in più, i cinesi 4 volte in più, i nigeriani 13,5 volte in più, gli egiziani 7,4 volte in più e gli algerini il 29,2 volte per cento in più.


                    Le condanne con sentenza irrevocabile del 2017

                    Ora verranno analizzati i dati in riferimento alle condanne irrevocabili emesse dai tribunali italiani nel 2017, ultimo anno in ordine temporale di cui sono disponibili i dati dell’Istat. I numeri delle condanne emesse per i diversi reati nei confronti degli stranieri coincidono sostanzialmente con i numeri delle denunce che hanno visto come responsabili gli stranieri. Su 1.693 condanne per violenza sessuale, 702 condanne sono state formulate nei confronti di stranieri, ben il 41,5 per cento. Nello specifico, i Paesi di origine del maggior numero di condannati sono la Romania (125), il Marocco (118), l’Albania (44), l’Egitto (41), la Tunisia (40) e Nigeria (17). Il 32,4 per cento delle sentenze per maltrattamenti in famiglia (913) è stato emesso nei confronti di stranieri, di cui 199 verso romeni, 142 verso marocchini e 81 verso albanesi, mentre il 16,5 per cento delle donne sono state vittime dello stalking di cittadini stranieri.
                    Sulla prostituzione il quasi monopolio degli stranieri

                    La percentuale delle condanne per istigazione, sfruttamento, favoreggiamento della prostituzione è allarmante: il 70,7 per cento delle sentenze riguardano stranieri, 559 condanne sulle 791 totali. Di queste, 174 sono state emesse nei confronti di rumeni, 128 di cinesi, 113 di albanesi e 15 di nigeriani. Per quanto riguarda gli omicidi volontari, il 26,4 per cento delle condanne è stato emesso nei confronti di stranieri, mentre la percentuale sale vertiginosamente se si considerano gli omicidi preterintenzionali (morte di un soggetto come conseguenza della condotta di cui agli artt. 581, reato di percosse, o 582, reato di lesioni personali). Sono 27 le condanne per omicidi preterintenzionali sulle 42 totali hanno raggiunto cittadini stranieri. Il 38,7 per cento delle condanne per associazione a delinquere è stato emesso nei confronti di stranieri: 121 erano romeni, 37 albanesi, 13 marocchini e 13 cinesi. Il 22,5 per cento delle condanne per estorsione hanno raggiunto cittadini stranieri residenti in Italia (138 romeni, 78 marocchini, 72 albanesi, 24 tunisini e 21 nigeriani).


                    Furti, rapine, ricettazione: uno su due è straniero

                    Il 29,2 per cento delle condanne per i delitti contro l’incolumità individuale è stato emesso nei confronti di stranieri. In questo tipo di reato, sono comprese anche le risse che hanno visto gli stranieri condannati per il 53,6 per cento delle sentenze. Quasi la metà dei furti (42,3 per cento) e delle rapine (43,3 per cento) hanno visto come condannato uno straniero: 5.427 romeni sono stati condannati per furto e 713 per rapina, 1.737 marocchini per furto e 727 per rapina, 943 albanesi per furto e 228 per rapina, 643 tunisini per furto e 310 per rapina. La percentuale degli stranieri condannati per il reato di ricettazione è ancora più elevata, il 47 per cento. Per quanto riguarda i delitti contro la pubblica amministrazione, il 35,2 per cento delle condanne è stato emesso nei confronti di stranieri.
                    Circa la metà delle sentenze per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, il 43,4 per cento, hanno raggiunto cittadini stranieri: in questo caso, a far da padroni sono stati i marocchini (983 condanne), seguiti dai romeni (718 condanne), dai tunisini (521 condanne) e dai nigeriani (430 condanne). Il 41,7 per cento delle condanne per il reato di spaccio di stupefacenti e sostanze psicotrope è stato emesso nei confronti di cittadini stranieri: il mercato delle droghe è dominato dai marocchini (2.604 condanne), dai tunisini (1.480 condanne), dagli albanesi (1.406) e dai nigeriani (754 condanne).


                    Tabella riepilogativa condanne 2017



                    Francesca Totolo
                    Last edited by Arturo Bandini; 29-06-2023, 10:12:41.

                    Commenta

                    • Irrlicht
                      Bodyweb Senior
                      • Aug 2021
                      • 18269
                      • 968
                      • 865
                      • Send PM

                      Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                      siamo in italia, qualche reato lo dovranno pur commettere gli italiani, ma se fai le proporzioni gli stranieri uccidono e stuprano molto di più
                      poi impagniatello lì ce l'avevi in casa, se il cingalese se ne fosse rimasto a casa sua, una ragazzina sarebbe ancora viva

                      Dopo aver analizzato i dati Istat sui reati commessi dal 2014 al 2019, in cui è stata evidenziata l’alta propensione degli stranieri a commettere crimini (soprattutto di natura sessuale) rispetto a quella degli italiani, ora l’analisi si focalizza sulle condanne del decennio 2008-2017.





                      Condanne con sentenza irrevocabile dal 2008 al 2017

                      Delle 2.477.979 condanne con sentenza irrevocabile pronunciate dai tribunali italiani dal 2008 al 2017, 823.602 hanno riguardato cittadini stranieri, il 33,2 per cento del totale. Ciò significa che il 7,6 per cento della popolazione residente in Italia (media nei dieci anni in esame) ha ricevuto una condanna ogni tre condanne emesse dai tribunali. Come evidenzia il grafico, sebbene le condanne totali e quelle destinate agli italiani siano in costante calo dal 2012, quelle comminate agli stranieri rimangano pressoché invariate.




                      Le condanne a carico dei cittadini europei sono in sensibile diminuzione dal 2013, mentre quelle a carico di cittadini africani, dopo una riduzione nel 2012, sono in rapido aumento, circa mille condanne con sentenza irrevocabile in più all’anno dal 2014. A tal proposito, occorre ricordare che il flusso di immigrazione clandestina verso l’Italia ha subito un’accelerazione dal 2013.


                      Gli africani sono l’1,6% della popolazione in Italia, ma hanno il 13,6% delle condanne totali

                      I cittadini africani, residenti in Italia, sono stati condannati in media, dal 2008 al 2017, per il 40,7 per cento delle condanne totale emesse nei confronti degli stranieri, e per il 13,5 per cento delle condanne totali (italiani e stranieri), nonostante gli africani siano l’1,6 per cento della popolazione totale residente in Italia e il 21,2 per cento (media 2008-2017) rispetto al totale degli stranieri. Quindi l’1,6 per cento degli stranieri africani è stato condannato per il 13,4 per cento delle condanne totali. Da ciò si deduce che i cittadini africani sono stati condannati con sentenza irrevocabile 8,3 volte in più rispetto alla popolazione totale residente in Italia.


                      Gli asiatici delinquono meno degli africani

                      Sebbene il numero degli stranieri provenienti dall’Asia residenti in Italia (855.687 persone, media dal 2008 al 2017) sia pressoché identico a quello degli stranieri africani (978.307 persone, media dal 2008 al 2017), è da evidenziare l’alto numero delle condannate subite da quest’ultimi rispetto ai primi. Mentre gli asiatici sono stati condannati per il 2,9 per cento delle condanne totali, gli africani sono stati condannati per il 13,5 per cento delle condanne totali. Ciò smentisce l’ipotesi che cittadini con condizioni socio-economiche disagiate delinquono in percentuale di più rispetto ai cittadini benestanti e/o autoctoni, altrimenti la percentuale delle condanne emesse nei confronti di asiatici (i maggiori Paesi di provenienza sono Cina, Filippine, India, Bangladesh, Sri Lanka e Pakistan) dovrebbe essere perlomeno simile a quella delle condanne emesse nei confronti di africani (i maggiori Paesi di provenienza sono Marocco, Tunisia, Egitto, Senegal, Nigeria e Ghana).


                      I reati degli stranieri divisi per nazionalità

                      Sul totale di 823.601 condanne totali a carico di stranieri dal 2008 al 2017, il 43,3 per cento ha riguardato cittadini europei, il 40,7 per cento cittadini africani, l’8,7 per cento cittadini asiatici e il 6,8 per cento cittadini americani.


                      I Paesi con più cittadini condannati in Italia sono Romania (149.838), Marocco (127.802), Albania (67.257), Tunisia (61.130), Senegal (41.960), Cina (28.274), Nigeria (26.464), Egitto (20.432) e Algeria (19.639). I cittadini di questi 9 Paesi sono stati condannati per il 21,9 per cento delle condanne totali emesse in Italia. Nello specifico, i condannati rumeni sono stati il sei per cento (1.014.391 romeni residenti, media popolazione in Italia dal 2008 al 2017. Nei campi rom inoltre l’86% ha cittadinanza rumena)), i condannati marocchini il 5,2 per cento (430.150 marocchini residenti), gli condannati albanesi il 2,7 per cento (464.933 albanesi residenti), i condannati tunisini il 2,5 per cento (95.820 tunisini residenti), i condannati senegalesi l’1,7 per cento (86.536 senegalesi residenti), i condannati cinesi l’1,1 per cento (235.563 cinesi residenti), i condannati nigeriani l’1,1 per cento (66.137), i condannati egiziani lo 0,8 per cento (93.252 egiziani residenti) e i condannati algerini lo 0,8 per cento (22.612 algerini residenti).


                      Rispetto alla popolazione degli italiani condannati, calcolata dal 2008 al 2017, i rumeni sono stati condannati 5 volte in più, i marocchini 10 volte in più, gli albanesi 4,9 volte in più, i tunisini 21,5 volte in più, i senegalesi 16,3 volte in più, i cinesi 4 volte in più, i nigeriani 13,5 volte in più, gli egiziani 7,4 volte in più e gli algerini il 29,2 volte per cento in più.


                      Le condanne con sentenza irrevocabile del 2017

                      Ora verranno analizzati i dati in riferimento alle condanne irrevocabili emesse dai tribunali italiani nel 2017, ultimo anno in ordine temporale di cui sono disponibili i dati dell’Istat. I numeri delle condanne emesse per i diversi reati nei confronti degli stranieri coincidono sostanzialmente con i numeri delle denunce che hanno visto come responsabili gli stranieri. Su 1.693 condanne per violenza sessuale, 702 condanne sono state formulate nei confronti di stranieri, ben il 41,5 per cento. Nello specifico, i Paesi di origine del maggior numero di condannati sono la Romania (125), il Marocco (118), l’Albania (44), l’Egitto (41), la Tunisia (40) e Nigeria (17). Il 32,4 per cento delle sentenze per maltrattamenti in famiglia (913) è stato emesso nei confronti di stranieri, di cui 199 verso romeni, 142 verso marocchini e 81 verso albanesi, mentre il 16,5 per cento delle donne sono state vittime dello stalking di cittadini stranieri.
                      Sulla prostituzione il quasi monopolio degli stranieri

                      La percentuale delle condanne per istigazione, sfruttamento, favoreggiamento della prostituzione è allarmante: il 70,7 per cento delle sentenze riguardano stranieri, 559 condanne sulle 791 totali. Di queste, 174 sono state emesse nei confronti di rumeni, 128 di cinesi, 113 di albanesi e 15 di nigeriani. Per quanto riguarda gli omicidi volontari, il 26,4 per cento delle condanne è stato emesso nei confronti di stranieri, mentre la percentuale sale vertiginosamente se si considerano gli omicidi preterintenzionali (morte di un soggetto come conseguenza della condotta di cui agli artt. 581, reato di percosse, o 582, reato di lesioni personali). Sono 27 le condanne per omicidi preterintenzionali sulle 42 totali hanno raggiunto cittadini stranieri. Il 38,7 per cento delle condanne per associazione a delinquere è stato emesso nei confronti di stranieri: 121 erano romeni, 37 albanesi, 13 marocchini e 13 cinesi. Il 22,5 per cento delle condanne per estorsione hanno raggiunto cittadini stranieri residenti in Italia (138 romeni, 78 marocchini, 72 albanesi, 24 tunisini e 21 nigeriani).


                      Furti, rapine, ricettazione: uno su due è straniero

                      Il 29,2 per cento delle condanne per i delitti contro l’incolumità individuale è stato emesso nei confronti di stranieri. In questo tipo di reato, sono comprese anche le risse che hanno visto gli stranieri condannati per il 53,6 per cento delle sentenze. Quasi la metà dei furti (42,3 per cento) e delle rapine (43,3 per cento) hanno visto come condannato uno straniero: 5.427 romeni sono stati condannati per furto e 713 per rapina, 1.737 marocchini per furto e 727 per rapina, 943 albanesi per furto e 228 per rapina, 643 tunisini per furto e 310 per rapina. La percentuale degli stranieri condannati per il reato di ricettazione è ancora più elevata, il 47 per cento. Per quanto riguarda i delitti contro la pubblica amministrazione, il 35,2 per cento delle condanne è stato emesso nei confronti di stranieri.
                      Circa la metà delle sentenze per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, il 43,4 per cento, hanno raggiunto cittadini stranieri: in questo caso, a far da padroni sono stati i marocchini (983 condanne), seguiti dai romeni (718 condanne), dai tunisini (521 condanne) e dai nigeriani (430 condanne). Il 41,7 per cento delle condanne per il reato di spaccio di stupefacenti e sostanze psicotrope è stato emesso nei confronti di cittadini stranieri: il mercato delle droghe è dominato dai marocchini (2.604 condanne), dai tunisini (1.480 condanne), dagli albanesi (1.406) e dai nigeriani (754 condanne).


                      Tabella riepilogativa condanne 2017

                      Francesca Totolo
                      In tutta serenità, eh
                      Arturo penso che chiunque abbia capito la "tua" posizione in merito a queste cose

                      Naturalmente sei libero di esprimere le tue opinioni ed è assolutamente legittimo pensarla come ritieni più opportuno
                      Questo è da premettere

                      Ma certe volte, non ti si palesa, anche inconsciamente nell'anticamera del cervello, che forse la tua posizione la "calchi" in maniera troppo incisiva?

                      Vai a parare sempre lì, Cristo Santo

                      A me non da fastidio, sia chiaro
                      Ma diventa un mantra, per alcuni forse pesante da digerire in un forum
                      Lo dico per te
                      Ok evidenziarlo in certi contesti, ma mi sembra che ogni 22 secondi lo tiri fuori
                      Senti così fortemente quest'aspetto?

                      Ma vale per tutto, eh
                      Della questione della razza non mi frega nulla e non mi sento sicuro chiamato in causa o "scosso" da come la pensi
                      Libero di fare ciò che vuoi

                      Ma è come se un altro avesse la passione del bricolage e la tirasse fuori su ogni argomento che ha un minimo di legame
                      Estremizzando il concetto

                      Con questo vale la premessa
                      E l'ho detto con sincerità e tranquillità massima, non cambia nulla
                      Ciao
                      Last edited by Irrlicht; 29-06-2023, 10:16:44.
                      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                      Commenta

                      • The_machine
                        Bodyweb Senior
                        • Nov 2004
                        • 17691
                        • 371
                        • 28
                        • Send PM

                        Un ragionamento sui dati di delitti/condanne ci sta e lo puoi fare sempre (tante volte abbiamo commentato quei dati qua dentro), partire invece dal caso singolo di cronaca per generalizzare solo quando rafforza la propria idea non è un buon modo di procedere.

                        Altrimenti diventa l'analogo del femminicidio. Nel senso che quando un italiano uccide un italiano è omicidio (ci si domanda quale problema mentale abbia (narcisista? psicopatico?) etc), quando invece è lo straniero ad uccidere non è più un "semplice" omicidio, non si fanno più speculazioni sul perché sia accaduto ma si attribuisce la causa sostanzialmente all'etnia.

                        Commenta

                        • Virulogo.88
                          Bodyweb Advanced
                          • Nov 2008
                          • 21260
                          • 1,805
                          • 3,111
                          • Big City
                          • Send PM

                          insomma il 15% della popolazione rumena in italia è stata condannata, cosa si vuole aggiungere in merito?
                          Originariamente Scritto da Pesca
                          lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

                          Commenta

                          • Irrlicht
                            Bodyweb Senior
                            • Aug 2021
                            • 18269
                            • 968
                            • 865
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                            insomma il 15% della popolazione rumena in italia è stata condannata, cosa si vuole aggiungere in merito?
                            Se il dato è congruo, nulla.
                            Prenderne atto
                            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                            Commenta

                            • valium
                              Bodyweb Advanced
                              • Sep 2006
                              • 17931
                              • 432
                              • 499
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                              insomma il 15% della popolazione rumena in italia è stata condannata, cosa si vuole aggiungere in merito?
                              Sarebbe da capire che" tipo" di rumeni sono
                              sigpic

                              Commenta

                              • Arturo Bandini
                                Bodyweb Senior
                                • Aug 2003
                                • 31014
                                • 899
                                • 495
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                                In tutta serenità, eh
                                Arturo penso che chiunque abbia capito la "tua" posizione in merito a queste cose

                                Naturalmente sei libero di esprimere le tue opinioni ed è assolutamente legittimo pensarla come ritieni più opportuno
                                Questo è da premettere

                                Ma certe volte, non ti si palesa, anche inconsciamente nell'anticamera del cervello, che forse la tua posizione la "calchi" in maniera troppo incisiva?

                                Vai a parare sempre lì, Cristo Santo

                                A me non da fastidio, sia chiaro
                                Ma diventa un mantra, per alcuni forse pesante da digerire in un forum
                                Lo dico per te
                                Ok evidenziarlo in certi contesti, ma mi sembra che ogni 22 secondi lo tiri fuori
                                Senti così fortemente quest'aspetto?

                                Ma vale per tutto, eh
                                Della questione della razza non mi frega nulla e non mi sento sicuro chiamato in causa o "scosso" da come la pensi
                                Libero di fare ciò che vuoi

                                Ma è come se un altro avesse la passione del bricolage e la tirasse fuori su ogni argomento che ha un minimo di legame
                                Estremizzando il concetto

                                Con questo vale la premessa
                                E l'ho detto con sincerità e tranquillità massima, non cambia nulla
                                Ciao
                                bè se a te non dava noia, avresti commentato come Nat

                                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                                Un ragionamento sui dati di delitti/condanne ci sta e lo puoi fare sempre (tante volte abbiamo commentato quei dati qua dentro), partire invece dal caso singolo di cronaca per generalizzare solo quando rafforza la propria idea non è un buon modo di procedere.

                                Altrimenti diventa l'analogo del femminicidio. Nel senso che quando un italiano uccide un italiano è omicidio (ci si domanda quale problema mentale abbia (narcisista? psicopatico?) etc), quando invece è lo straniero ad uccidere non è più un "semplice" omicidio, non si fanno più speculazioni sul perché sia accaduto ma si attribuisce la causa sostanzialmente all'etnia.
                                allora, le ragioni dell'omicidio ancora non si conoscono, ma è ipotizzabile che quella fosse la sua ragazza e che avendo saputo che era incinta se ne sia disfatto. Un caso del tutto analogo a impagniatiello insomma. La preponderanza di questi casi tuttavia è ad opera di stranieri, e non per una questione razziale, ma di substrato socio culturale. Penso insomma che nei loro paesi e di conseguenza nelle loro famiglie, ci sia una educazione alla violenza in spregio alla donna, e inoltre il risentimento tipico degli immigrati di seconda generazione li porta a comportamenti antisociali
                                A me più dell'omicidio, che ci sta, per così dire, a impressionare è il tentativo di disfarsi del corpo gettandolo nella spazzatura.

                                Commenta

                                Working...
                                X