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e allora sergio è un caso particolare che non si verogna
oppure un conto è il delinquente abituale da foto segnaletica un po' squallido, altro chi può parlarne come di un'esperienza da raccontare ma che non fa più parte di lui
La mia esperienza è dall’altro lato della scrivania: guardia carceraria durante il servizio militare.
Solitamente si era abbastanza permissivi, molto dipendeva dal padiglione, ma cibo dall’esterno era permesso (di sicuro non potevi portarti o farti portare la parmigiana di melanzane o la torta della nonna), inoltre lo spaccio interno era fornito e potevi acquistare direttamente lì.
Spesso, quando tornavo in caserma dal weekend, portavo con me pacchi di merendine e caramelle, e durante la ronda del pomeriggio/sera, distribuivo un po’ a tutti.
Questo nel carcere militare di Peschiera del Garda.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
alla fine clinica psichiatrica e prigione non sono tanto diverse, forse per certi aspetti la seconda è più dura, con gli infermieri che vengono a puntarti la pila addosso la notte ogni ora.
Io sono stato ricoverato nella stessa clinica a firenze a distanza di 20 anni, la prima volta ero minorenne ma appena tornato il direttore ancora si ricordava di me perchè una volta avevo trovato il cancello aperto mentre entrava una macchina e ero scappato in ciabatte e pigiama, da piazzale michelangelo alla stazione, parecchi km, e lì mi riprese la polizia. Il direttore passò dei guai
A parte questo aneddoto, poi ci sono i tso, spesso drogati che ti arrivano in mezzo alla notte portati dai carabinieri e li legano al letto magari accanto al tuo. Ci sono tante persone che più che in ospedale dovrebbero stare in carcere. Io in un ricovero ero l'unico paziente insieme a una certa cinzia del tredici che aveva mummificato la mamma sotto il letto per prenderne la pensione.
il giudice ti ha riconosciuto l'aggravante delle vistose masse?
Ehehe, più che altro non c'erano prove certe, ma solo "forti sospetti". Per altro capisco che in Italia tutto è diventato estorsione per via della mafia degli anni 80, ma essere arrestati con una pistola in faccia, mentre hai le fatture da recuperare in tasca, lascia un po' il tempo che trova e succede solo in Italia. Senza parlare della ditta che avevo incaricato del recupero, autorizzati dalla polizia di stato, ma vabbhè, poi intervenirono i carabinieri e tutto andò a tarallucci e vino e conclusione con patteggiamento a vino e tarallucci.
e allora sergio è un caso particolare che non si verogna
oppure un conto è il delinquente abituale da foto segnaletica un po' squallido, altro chi può parlarne come di un'esperienza da raccontare ma che non fa più parte di lui
Vero, io però non mi "vergogno", di tutto quello che ho fatto me ne assumo la responsabilità e non lo devo nascondere.
alla fine clinica psichiatrica e prigione non sono tanto diverse, forse per certi aspetti la seconda è più dura, con gli infermieri che vengono a puntarti la pila addosso la notte ogni ora.
Io sono stato ricoverato nella stessa clinica a firenze a distanza di 20 anni, la prima volta ero minorenne ma appena tornato il direttore ancora si ricordava di me perchè una volta avevo trovato il cancello aperto mentre entrava una macchina e ero scappato in ciabatte e pigiama, da piazzale michelangelo alla stazione, parecchi km, e lì mi riprese la polizia. Il direttore passò dei guai
A parte questo aneddoto, poi ci sono i tso, spesso drogati che ti arrivano in mezzo alla notte portati dai carabinieri e li legano al letto magari accanto al tuo. Ci sono tante persone che più che in ospedale dovrebbero stare in carcere. Io in un ricovero ero l'unico paziente insieme a una certa cinzia del tredici che aveva mummificato la mamma sotto il letto per prenderne la pensione.
Allora si sta molto meglio nel carcere di massima sicurezza, non ti rompe i coglioni nessuno, l'unica rottura sono le guardie che la mattina ti svegliano sbattendo i manganelli sulle sbarre
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
spesso ci si ritrova nei guai seri per motivi futili o meno,anche se sei dalla parte della ragione,ci possiamo passare tutti.Nel 2007 quando cercavamo casa da comprare stavo cascando in una bella truffa.Lasciai un assegno di 5000 euro per una caparra a una pseudo agenzia immobiliare.Venni poi a sapere per vie traverse tramite i costruttori che le case che stavano costruendo erano adibite e accatastate come uffici.Tornai a riprendermi i $$ dopo qualche gg e il tizio non voleva ridarmeli perchè la caparra se poi non ti impegni a comprarla è persa.Inizialmente ho insistitio con la massima calma,poi quando voleva sbatterci fuori non ci ho più visto,gli ho messo letteralmente le mani addosso,mia moglie,che ancora non lo era,era terrorizzata ed è solo per lei che mi sono fermato,Intanto aveva chiamato la ps e io ero ancora alterato di brutto tanto che stavo prendendo a calci tutto nell'ufficio.Insomma mi hanno portato via minacciandomi di mettermi le manette,in quel momento ero appannato completamente dalla rabbia.Fortunatamente è finita bene,nessuna denuncia e mi hanno ridato i $$ il gg dopo.Fatto sta che sono stato in commisariato a Ostia per 6h buone,se quello denunciava,rischiavo l'arresto.Fuck
e di questi?Possibile che un auto fantasma vaga da 5gg e nessuno la vede?Per me è finita male.Mi auguro di sbagliarmi
Purtroppo mi sa che bene non è finita e bene non finirà.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La mia esperienza è dall’altro lato della scrivania: guardia carceraria durante il servizio militare.
Solitamente si era abbastanza permissivi, molto dipendeva dal padiglione, ma cibo dall’esterno era permesso (di sicuro non potevi portarti o farti portare la parmigiana di melanzane o la torta della nonna), inoltre lo spaccio interno era fornito e potevi acquistare direttamente lì.
Spesso, quando tornavo in caserma dal weekend, portavo con me pacchi di merendine e caramelle, e durante la ronda del pomeriggio/sera, distribuivo un po’ a tutti.
Questo nel carcere militare di Peschiera del Garda.
Io ho lavorato 2 anni nell'impresa di mantenimento come personale civile , lo spaccio interno insomma
Circondariale di Terni e un periodo in trasferta a reclusione di Orvieto
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