Massima stima per l'operatore FDO.
Cronaca Italiana [Thread unico]
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Omicidio a Bergamo, l'addetto alla sicurezza Mamadi Tunkara ucciso a coltellate in pieno centro: in fuga il killer
Il delitto alle 15.20 nell'affollata via Tiraboschi. Mamadi Tunkara, 36 anni, era l'addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour. Il testimone: «Si rincorrevano, poi è stato spinto a terra e colpito». Indaga la polizia
Un uomo di 36 anni è stato accoltellato e ucciso in via Tiraboschi, nel pieno centro di Bergamo. È accaduto alle 15.20 di oggi (giovedì 3 gennaio 2025), tra il viavai dei passanti. Mamadi Tunkara era l'addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour, al piano interrato dell'edificio che ospita l'Ovs. La polizia sta indagando per cercare di rintracciare il suo aggressore, fuggito a piedi in via Ghislanzoni e poi verso via Paleocapa. Scontato che si stiano scandagliando le telecamere, in una zona ad alta densità di impianti di videosorveglianza. Alle 16.40, l'arrivo per un sopralluogo del procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, mentre l'indagine è coordinata dalla pm Silvia Marchina.
Il testimone: si rincorrevano, poi la spinta e le coltellate
Al momento, i contorni del delitto sono tutti da definire. Non è chiaro se vittima e assassino si conoscessero né se ci sia un collegamento con l'attività lavorativa di Tunkara, che stava arrivando al supermercato in bicicletta per iniziare il turno. Da quanto riferito da un testimone, lui e l'aggressore si sarebbero rincorsi per alcuni metri in via Tiraboschi. Poi, il 36enne sarebbe stato spinto contro la vetrina di un negozio, cadendo a terra. A quel punto, l'assassino, «dalla pelle scura», lo avrebbe colpito «quattro o cinque volte» con un coltello di grosse dimensioni, per poi scappare inseguito da un passante. Il corpo Tunkare è rimasto a fianco della sua bicicletta, all'imbocco del passaggio Pierantonio Cividini.
Chi era Mamadi Tunkara: lo chiamavano Lookman
Mamadi Tunkara era originario del Gambia e viveva a Verdello. Al Carrefour lavorava per conto dell'agenzia Top Secret, che si occupa di sicurezza e vigilanza. Aveva mansioni di portierato, accoglieva i clienti e controllava tra l'ingresso e la cassa. Gli amici lo avevano soprannominato Lookman per la somiglianza con l'attaccante dell'Atalanta. Portava le sue stesse treccine. Oggi aveva pranzato in un ristorante africano di via Paglia. Quando è stato aggredito, stava raggiungendo il supermercato per cominciare a lavorare.
Le prime critiche del comitato di quartiere: «Non c'è sicurezza»
A stretto giro è arrivata anche la reazione del comitato di quartiere. «È spaventoso come in una giornata festiva, piena di turisti, di famiglie e di bambini un lavoratore della sicurezza privata venga assassinato in pieno centro a Bergamo - evidenzia il presidente del Comitato Bergamo Centro, Silvano Sacchi -. A Bergamo servono ormai strumenti preventivi e dissuasi. Penso sia arrivata l’ora di prevenire il crimine. Le forze politiche e le istituzioni devono unire i propri sforzi per trovare una soluzione. Una Bergamo sicura è una Bergamo per tutti». In linea, la delegata giovani Laura Bigoni dello stesso comitato: «Le modalità di questo omicidio fanno riflettere molto su quanto a Bergamo non ci possa più sentire sicuri, non solo in orario serale ma anche in pieno giorno».
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Milano, il Capodanno dei giovani immigrati (e di un italiano) con il «vaffa» all'Italia: 14 denunciati ma c'è il nodo della perseguibilità
Quattordici i giovani di origine nordafricana identificati e denunciati per un video postato su TikTok in cui venivano pronunciate offese nei confronti dell'Italia: tra loro anche un italiano. Su segnalazione politica al vaglio anche il video di un guineano che intervista alcuni giovani musulmani che rendono grazie ad Allah
Sono 14 i giovani identificati e denunciati da polizia e carabinieri per il video pubblicato sui social con «vaffa» agli italiani e offese alla polizia girato durante la notte di Capodanno in piazza Duomo. Tra loro diversi ragazzi, quasi tutti tra i 18 e i 20 anni, di origine marocchina, tunisina ed egiziana. Ma anche un italiano residente in un piccolo comune del Pavese, figlio di una donna che convive con un tunisino. Proprio lui, secondo i primi accertamenti della polizia, sarebbe l’autore degli insulti all’Italia e del gesto del dito medio ripreso in un video di pochi secondi postato su TikTok da un amico.
Le immagini sono state realizzate durante i festeggiamenti spontanei in Duomo (non era previsto alcun evento ma in piazza c’erano comunque oltre 25 mila persone) da un gruppo di giovani che si trovava, insieme a molti altri, «arrampicato» al piedistallo della statua a Vittorio Emanuele. Tra i ragazzi compare per pochi istanti anche un giovane con un passamontagna (capo d’abbigliamento molto in voga tra i cosiddetti «maranza») che non è ancora stato identificato e che rivolge insulti alla polizia.
L’indagine era stata sollecitata a gran voce in queste ore da diversi esponenti politici di centrodestra. Che ora accusano attraverso Fratelli d’Italia e Lega: «Non un commento, né un cenno di provvedimento da parte della sinistra milanese che governa la città dal 2011». Martedì il Viminale aveva fatto sapere di aver chiesto accertamenti alle forze di polizia su questi video in vista di una informativa da depositare in procura per valutare eventuali reati. Note che sono già arrivate sul tavolo del procuratore Marcello Viola, che coordina anche le indagini antiterrorismo, e del pm Enrico Pavone che si occuperà del fascicolo. Nelle scorse ore il prefetto Claudio Sgaraglia aveva avuto un confronto con il procuratore Viola proprio in vista dell’apertura del fascicolo. Gli accertamenti sono affidati da un lato alla squadra Mobile e dall’altro ai carabinieri del Nucleo informativo di Milano.
L’ipotesi alla quale lavorano i magistrati riguarda gli articoli 290 e 291 che configurano il vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate. Gli identificati sono giovani che gravitano solo in parte sull’area milanese (uno di loro è residente a San Siro) mentre gli altri vengono dalle province di Parma, Brescia, Como, Varese, Biella e si trovavano a Milano per festeggiare il Capodanno. Alcuni di loro hanno piccoli precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Si tratta di un 23enne egiziano incensurato che vive a Paderno Dugnano, un 20enne egiziano domiciliato nel Comasco con piccoli precedenti, un 18enne con nome arabo nato e residente a Brescia, un 20enne tunisino con precedenti, che è l’autore del video, e il giovane pavese. A questi si aggiungono un 19enne tunisino, un 16enne egiziano, un 17enne, un 18enne e due 22enni, tutti tunisini e residenti nel Biellese che erano sul monumento a Vittorio Emanuele e sono stati fatti scendere dalla polizia.
Tre degli identificati per i video sarebbero anche stati segnalati durante la serata con l’ordine di allontanamento per il provvedimento delle «Zone rosse». Mentre due stranieri irregolari identificati durante la serata sono finiti al Cpr.
Al vaglio c’è anche un secondo video, sempre segnalato da politici, in cui un tiktoker guineano di 33 anni, incensurato e che abita a Milano, intervista alcuni giovani nordafricani e uno di loro dice di non festeggiare il Capodanno in quanto musulmano ma di essere in piazza solo per osservare i fuochi d’artificio. Parole alle quali segue una preghiera in arabo e il grido «Allah akhbar» degli amici. La Digos sta invece facendo verifiche sui video della polizia scientifica realizzati intorno alle 21, quando alcuni giovani nordafricani hanno esposto una bandiera della Palestina e gridato cori contro Israele. Analisi anche sui filmati della breve sassaiola contro la polizia in via Zamagna a San Siro e di alcuni giovani che hanno «sparato» fuochi d’artificio contro vigili del fuoco al lavoro per spegnere un piccolo rogo provocato dai botti ad Abbiategrasso.
Resta da capire se, dopo le burrasche politiche di queste ore, siano davvero configurabili reati nei confronti dei giovani identificati e se generici insulti agli italiani e alla polizia pubblicati via social possano essere perseguibili penalmente come vilipendio alle istituzioni. Cosa che, al momento, è tutt’altro che chiara.
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Il Capodanno di Torino ostaggio delle “baby gang fluide”. La polizia: da un quartiere all’altro a caccia di vittime
Per le forze dell’ordine si tratta di bande che si spostano in centro in cerca di persone da rapinare. L’allarme della presidente Ascom: «Più controlli in strada»
Per le forze dell’ordine si tratta di bande che si spostano in centro in cerca di persone da rapinare. L’allarme della presidente Ascom: «Più controlli in stra…
Coppia aggredita a Roma: “Noi picchiati dal branco perché gay. La cosa più triste è che erano ragazzini”
Sthepano Quinto assalito con il compagno la notte di Capodanno a Roma: «Camminavamo per mano. Prima ci hanno insultati dal loro appartamento, poi sono scesi: sputi e calci in faccia, sono quasi svenuto»
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Emergenza totale bande giovanili di extracomunitari, che hanno completamente sequestrato le città (ma anche i paesi, se si cominciasse a postare la cronaca provinciale non la si finirebbe più) con le loro logiche, azioni, atteggiamenti criminali, da "gang": assalti, omicidi, furti, ogni articolo del codice penale recitato per il nostro piacere.
La violenza di queste gang non colpisce più solo gli italiani ma anche gli stranieri che lavorano, come nel caso della vittima accoltellata a Bergamo da queste bande che passano la giornata a fare furti nei negozi e nei supermercati o per strada: il pericolo sovrasta tutti.
A volte agiscono per pura noia o divertimento, come a Torino (c'è la caccia alle "vittime") città ormai preda dei "maranza" o a Roma con la coppia gay aggredita dal gruppo sceso appositamente in strada da un condominio.
Giovani e ragazzini, la famosa "seconda generazione" che per alcuni si dovrebbe naturaliter integrare in questo Paese perchè o nati qua o arrivati qua da infanti; giovani e ragazzini che probabilmente frequentano pure le nostre scuole...e difatti non le scuole hanno li hanno cambiati, ma loro le scuole (sono diventate delle giungle, dove è assolutamente ormai proibitivo insegnare od "educare", il sistema scolastico è allo sbando totale).
Ricetta? Se ci fosse un governo che avesse veramente a cuore l'Italia e gli italiani, i soldi destinati al farlocco e propagandistico centro di raccolta in Albania, o all'inutile ponte sullo Stretto o simili dovrebbero essere immediatamente messi a disposizione per la costruzione di nuove carceri, per l'aumento delle forze dell'ordine, da sguinzagliare in ogni dove; per la bonifica delle città e delle province italiane.
Al contempo, lato legislativo varare nuove leggi: al primo reato contro la persona, ritiro del permesso di soggiorno, ove presente, ed immediata espulsione del reo anche se minorenne: in maggioranza trattasi di marocchini, algerini, tunisini, egiziani: non ignote nazioni del centro Africa ma paesi stranotissimi dove poter rispedire queste risorse deliquenziali che stanno attentando alla vita e alla sicurezza di noi tutti, prima che si diventi una specie di terra di nessuno in mano a questi cartelli criminali, sul modello di certe regioni del Messico o della Colombia o, già, della Francia....ma di noi
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio,
La critica all'occidentalismo è legittima, ma deve essere fondata e motivata. Se diventa paranoia si entra nel territorio delle turbe mentali e delle manie di persecuzione, dove il diavolo spunta dietro ad ogni ombra....ma di noi
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Si, ma stiamo parlando appunto di cianti e Rubio...
Non è che c'è da farci la tara, c'è proprio da soprassedere
Pure cazzáte
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioSi, ma stiamo parlando appunto di cianti e Rubio...
Non è che c'è da farci la tara, c'è proprio da soprassedere
Pure cazzáte
Prima di lanciarsi in intemerate social, bisogna controllare di che se parla...perchè sennò fai una figura di mierda...per questo trovo assurdo che alcuni insistano su quella linea quando la realtà che si ricava anche da una veloce analisi del lavoro della Sala contraddice la ragione della motivazione di quegli attacchi...per cui a questo punto la spiegazione è medica: siamo all'interno di una ossessione paranoide....ma di noi
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Tutta gente che sicuramente ci pagherà le pensioni...
Che letamaioOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Sì ma se i fatti contraddicono le teorie bisogna prenderne atto, altrimenti sconfini nell'assurdo. Puoi avere in antipatia un giornalista in quanto tale, cioè appena vedi che è un giornalista ti si scatena l'embolo...ma se viene dimostrato che quel giornalista va in Iran ma va pure a Gaza, non puoi prendere e scagliarti contro quel tizio infiocchettando il tutto con le classiche "teorie del complotto" perchè non sei più credibile nemmeno là dove gli attacchi sarebbero legittimi...che so, tipo contro le stragi a Gaza od i finanziamenti americani per le armi sioniste e via elencando.
Prima di lanciarsi in intemerate social, bisogna controllare di che se parla...perchè sennò fai una figura di mierda...per questo trovo assurdo che alcuni insistano su quella linea quando la realtà che si ricava anche da una veloce analisi del lavoro della Sala contraddice la ragione della motivazione di quegli attacchi...per cui a questo punto la spiegazione è medica: siamo all'interno di una ossessione paranoide.
La chiosa è super azzeccata.
Ma scommetto che hai pochi profili nei social network o non ne segui le dinamiche 😁
In tali contesti vale tutto e la realtà dei fatti, anche oggettiva, è puramente opzionale per molti.
Il discorso, in certi ambiti, decade sin dall'inizio.
Non c'è ragionamento razionale, tutti offuscati dal like del commento "brillante" anche essendo consapevoli di dire una marea di pugnetteLast edited by Irrlicht; Ieri, 12:33:27.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Credo però di aver capito il perchè di certuni attacchi alla Sala. In buona sostanza è il giornale per cui lavora ad essere nel mirino, cioè Il Foglio, che viene considerato "organo di propaganda sionista/americana"...quindi si collega la Sala a quel quotidiano...questo per dare una inquadratura completa al tutto.
In Italia diventa tutto un fatto di divisioni e scleri, ormai è così. Se la linea editoriale di quel quotidiano è chiara, quanto scrive la Sala nei suoi reportage da Gaza, ad esempio, è di tutt'altra natura rispetto alla linea del giornale...ma questo concetto è un pò difficile da far passare in un ambito ormai caotico a livello di coscienze globali.
Credo che a nessuno dei tanti farebbe piacere essere ospiti delle prigioni iraniane, l'unico punto vero è questo qua. Quindi, occorre trovare una soluzione a questa vicenda complicatissima e chiuderla, perchè come la legge del mare, da quando l'uomo iniziò la navigazione, impone di trarre dalle onde il naufrago senza stare lì a domandarsi chi sia o per chi lavora o di chi è figlio, parimenti non si può lasciare una ragazza di anni 22 in una cella iraniana perchè magari non ci piace chi le passa lo stipendio....ma di noi
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Vandali scatenati: spaccate più di 30 macchine in una sera. Video
Il raid a San Giuliano. Il sindaco: "Fiducia nelle forze dell'ordine"
I colpi in serie sulle macchine parcheggiate in strada. Poi la fuga, lasciando dietro di loro una lunga scia di danni. Raid vandalico giovedì sera a San Giuliano Milanese, dove almeno trenta auto sono state danneggiate da alcuni ragazzi che si sono "divertiti" ad accanirsi sulle vetture in sosta. Parte del blitz è stato ripreso da uno dei residenti, che ha filmato la scena dalla finestra di casa. Nella clip si vedono cinque giovani che passeggiano, urlano e colpiscono con violenza i parabrezza dei veicoli.
"Nel centro di San Giuliano Milanese un gruppo di delinquenti, presumibilmente nordafricani, ha danneggiato oltre 30 auto, inclusa quella dell’assessore alla Sicurezza, Daniele Castelgrande. È l’ennesimo episodio di violenza e degrado, simile a quanto accaduto in Piazza Duomo la notte di Capodanno. Le nostre città sono ostaggio di questi vandali che agiscono senza timore. È necessario un intervento immediato delle forze dell’ordine e pene più severe per chi compie atti simili. Esprimo solidarietà all’assessore Castelgrande e ai cittadini colpiti. Non possiamo abbassare la guardia: sicurezza e ordine devono essere priorità assolute", il commento del deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato.
Sul raid è intervenuto anche il sindaco di San Giuliano, Marco Segala, che si è detto fiducioso nel lavoro delle forze dell'ordine. "Questa sera, intorno alle 20.30, sono stati danneggiati i cristalli di diverse auto in via Vespucci, via Vigorelli, via Turati. I carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e della tenenza di San Giuliano sono intervenuti sul posto e stanno procedendo con le indagini del caso", ha raccontato su Facebook nella tarda serata di giovedì.
"Quanto accaduto lascia sgomenti e speriamo siano assicurati alla giustizia quanto prima i responsabili. È fondamentale che chiunque abbia filmati o elementi utili per le indagini si rechi dai carabinieri. Da quanto abbiamo appreso, si tratta di danneggiamenti ad opera di un gruppo di circa 20 extracomunitari che ha pensato bene di danneggiare le auto. Solidarietà ai cittadini sangiulianesi che hanno subito i danni", ha concluso il primo cittadino.
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Vandali scatenati: spaccate più di 30 macchine in una sera a San Giuliano Milanese. Video
© MilanoTodayOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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hahahahaha, procedono con le indagini del caso, ma per favore.... Irriconoscibili, magari senza documenti, lo fanno perchè sanno che la polizia non fa nulla neppure se li prende sul fatto.
Il problema ci sarà sempre fino a che un poliziotto prende 1500 euro al mese e se tocca un criminale rischia la denuncia. Così il paese è destinato allo sfacelo.
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