Cronaca Italiana [Thread unico]

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
    eppure gli occhi azzurri derivano da una mutazione avvenuta circa 6000 anni fa. E' vero che nella preistoria eravamo tutti scuri, anche i popoli che vivevano nei paesi nordici e lo sbiancamento è avvenuto in un tempo velocissimo relativamente alla comparsa della specie umana sul pianeta, ma quelli venuti in europa avevano un fenotipo simile a quello degli indiani (la matrice è la stessa), eravamo olivastri, non neri come i subsahariani, il cui colore della pelle ha un vincolo genetico che ne impedisce mutazione. Quegli africani, al netto di meticciamenti, pur se venuti in europa, tra 50k anni saranno ancora neri.
    Ma ormai non si avranno più mutazioni che produrranno effetti locali, come i germanici biondi e gli irlandesi rossi. Questo avveniva quando le mutazioni avvenivano in sistemi chiusi. Ora la mescolanza della popolazione ci porterà sempre più verso un meticciamento omogeneo, saremo tutti più scuri senza diversità perchè spostandosi continuamente e continuamente mischiandosi, le mutazioni non avranno modo di sedimentare in caratteri locali
    Non voglio allargare il discorso fino a comprendere l'origine dell'uomo, d'altro canto sul punto non c'è nessun dogma, si va a tentoni, ancor più oggi che la ricerca ed i risultati vengono strumentalizzati ideologicamente...Mi limito a considerare quanto ho affermato all'inizio, cioè che l'umanità è una, in quanto la razza umana abita (anche qui misteriosamente, a soluzione ancora "aperta") questo pianeta, ma contiene al suo interno differenti qualità e caratteri, per cui si possono (finchè si è potuto, cioè prima dell'evo moderno e contemporaneo, dove le commistioni sono ormai la regola) apprezzare qualità e specificità che fanno delle diverse civiltà sorte nel mondo un prisma, non uno specchio che riflette una unica immagine.

    Se però anche ammettessimo come vera una sola origine per l'intero genere umano, questo non cambierebbe il fatto che ad un certo punto esso è andato distinguendosi in vari rivoli, ciascuno con le sue specificità ed identità fisiche e caratteriali che hanno prodotto tutte le differenti civiltà e culture da cui le diverse parti di questa umanità provengono.
    Last edited by Sean; 18-06-2024, 12:59:40.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Arturo Bandini
      million dollar boy
      • Aug 2003
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      questo è vero, come è vero che quelle identità sono destinate a sparire a causa dell'immigrazione, perchè i migranti, essendo costretti a "viaggiare leggeri", non portano con sè la loro cultura, ma quella più agile della globalizzazione. La cultura originaria è composta da numerosi e pesanti bagagli e solo i musulmani la portano con sè, ma perchè loro viaggiano con lo spirito dei pionieri o dei colonizzatori, per fare a tutti gli effetti propria la terra in cui si spostano. Per questo saremo islamici, o islamizzati, con la stessa accezione con cui Mussolini auspicava un mondo fascista, o fascistizzato

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      • Sean
        Csar
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        Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
        questo è vero, come è vero che quelle identità sono destinate a sparire a causa dell'immigrazione, perchè i migranti, essendo costretti a "viaggiare leggeri", non portano con sè la loro cultura, ma quella più agile della globalizzazione. La cultura originaria è composta da numerosi e pesanti bagagli e solo i musulmani la portano con sè, ma perchè loro viaggiano con lo spirito dei pionieri o dei colonizzatori, per fare a tutti gli effetti propria la terra in cui si spostano. Per questo saremo islamici, o islamizzati, con la stessa accezione con cui Mussolini auspicava un mondo fascista, o fascistizzato
        Arturo, pure l'uomo bianco attuale viaggia "leggero", liberatosi, con la costruzione di sovrastrutture utopiche, ideologiche, della sua "memoria": ciò che per l'uomo antico era un nucleo da preservare e trasmettere intatto, segno di individuzione e identità e specificità, e in base a quello si distingueva il sè/noi dall'altro/altri (gli stranieri), per l'uomo moderno (ed intendo quello occidentale) la memoria è diventata fardello di cui liberarsi, per questo l'uomo occidentale è diventato il più leggero di tutti, e la sua società la più "liquida"...e difatti uomo e civiltà occidentali si stanno autoliquidando.

        Il problema va dunque completamente ribaltato: la "causa" o "colpa" dell'immigrazione che si fa indifferenziazione etnica, culturale, spirituale ecc...è non dell'altro, dello "straniero" ma dell'uomo occidentale, con le ideologie che si è "divertito" a costruire. Un processo alchemico al contrario, dove invece della sublimazione della indifferenziata materia, fino a giungere a trasformare "il ferro in oro" (ovverosia a trovare ed attuare entro sè una rottura di stato, tale da accedere al superiore, lì dove abitano al massimo grado la qualità e la specificità e dunque l'autentica identità) si procede verso la distruzione, l'arsione di ogni differenza per ricondurre tutto alla massa materiata, indistinta.

        Dovremmo finircela dunque di dare le colpe all' "altro". Non esisterebbe nessun "altro" se ancora esistesse un senso del "noi", un legame risalendo il quale ci ricorderebbe chi e cosa siamo. Interrotto e perduto questo, tutto è perduto, per cui non vale nemmeno più la pena prendersi una pena al riguardo.

        Occorre pacificare il proprio animo e "far che ciò su cui non si può far nulla, nulla possa su di noi"​.
        Last edited by Sean; 18-06-2024, 13:30:20.
        ...ma di noi
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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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          • Borgo D'io
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

          Mi viene difficile pensare ad un indoeuropeo originario dell'Africa con i capelli biondi e gli occhi azzurri...caratteri (arieccoce) nordici, portati caratteriali che poi si traducono in specificità civilizzatrici - senza i Greci con gli occhi azzurri il mondo non conoscerebbe la parola "iride", la quale si traduce in un universo mitologico che ha prodotto poi il Partenone e Olimpia: per questo un'altra etnia nello stesso luogo avrebbe dato risultati differenti.

          La civiltà egizia è anch'essa africana, come quella nera, parliamo dello stesso ambito geografico: una però è solare, adora dei solari ed è caratterizzata spiritualmente, culturalmente e artisticamente in quel senso: gerarchico, patriarcale, olimpico - e senza il "ritmo nel sangue" nonostante si cuocia allo stesso sole delle popolazioni limitrofe.

          La civiltà africana al contrario è lunare (in netta opposizione al sole ivi imperante), matriarcale, ctonia, animista, senza perduranti creazioni artistiche ed architettoniche, in quanto differente è non la geografia ma la loro etnica specificità caratteriale, che crede che si torni tutti alla "madre terra", dunque nella indifferenziazione e nella dissoluzione del gran grembo di madre natura, per cui non c'è la spinta, non si sente il bisogno di elevare templi agli dei.

          I Romani ed i Greci, di origine nordica, finchè mantennero i loro caratteri originari si distensero dagli indigeni, eppure il clima e la geografia era quello per tutti, ma i Romani non si infiacchirono con il dolce "ozio cumano", col clima meditterraneo, con le lusinghe "geografiche" - idem i Greci achei e dori. Gli spartani mantenennero il loro carattere "nordico" fino alla fine, pur nelle arsure e le aridità del sole della Laconia, che avrebbe dovuto "intenerire" quella scorza: entrambe (la Greca e la Romana) civiltà solari, olimpiche, fortemente caratterizzate da uno spiccato senso guerriero e "ordinatore", civiltà patriarcali, con un universo ed un sentire interiore che non ha subito alcun influsso "geografico".

          Questo ovviamente è valido finchè dura un nucleo "etnico" originario. Le cose mutano di necessità non perchè muta il clima ma perchè muta la composizione etnica, per questo tra il Romano ed il Greco dei secoli originari e classici e quello della tarda romanità e grecità ci passa un abisso, perchè con la commistione sono andate perdute le specificità proprie, il proprio carattere.

          e questo è un altro post meraviglioso
          grazie anche a te sean <3
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          • Barone Bizzio
            Bodyweb Senior
            • Dec 2008
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            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
            eppure gli occhi azzurri derivano da una mutazione avvenuta circa 6000 anni fa. E' vero che nella preistoria eravamo tutti scuri, anche i popoli che vivevano nei paesi nordici e lo sbiancamento è avvenuto in un tempo velocissimo relativamente alla comparsa della specie umana sul pianeta, ma quelli venuti in europa avevano un fenotipo simile a quello degli indiani (la matrice è la stessa), eravamo olivastri, non neri come i subsahariani, il cui colore della pelle ha un vincolo genetico che ne impedisce mutazione. Quegli africani, al netto di meticciamenti, pur se venuti in europa, tra 50k anni saranno ancora neri.
            Ma ormai non si avranno più mutazioni che produrranno effetti locali, come i germanici biondi e gli irlandesi rossi. Questo avveniva quando le mutazioni avvenivano in sistemi chiusi. Ora la mescolanza della popolazione ci porterà sempre più verso un meticciamento omogeneo, saremo tutti più scuri senza diversità perchè spostandosi continuamente e continuamente mischiandosi, le mutazioni non avranno modo di sedimentare in caratteri locali
            Oddio Arturo, gli africani odierni tra 50k anni, mantenendo un clima simile, si saranno adattati e saranno bianchi perché cosi potranno assorbire piu vitamina D attraverso il sole

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            • Arturo Bandini
              million dollar boy
              • Aug 2003
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              Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio

              Oddio Arturo, gli africani odierni tra 50k anni, mantenendo un clima simile, si saranno adattati e saranno bianchi perché cosi potranno assorbire piu vitamina D attraverso il sole
              non me ne intendo, ma mi ero fatto l'idea che questo potesse accadere quando uno arriva in un posto e lì ci resta e i suoi discendenti dopo di lui, fino a formare un nuovo ceppo etnico grazie alle mutazioni
              ma se io arrivo in germania, mi accoppio casulamente, poi di lì continuo a spostarmi...perchè la nuova società sarà anche sempre meno legata alle terre di origine, che saranno al massimo terra di nascita dei singoli individui, ma non dei loro genitori o nonni, quindi mancherà questo legame atavico che ci porta a restare lì, a ripercorrere le tracce degli avi
              insomma credo che finora la mescolanza sia stata molto parziale, come versare lentamente qualche goccia di vino in un bicchier d'acqua, potevi continuare a vedere i liquidi originari. Ora si verserà tutto insieme facendo un bel miscuglio, non avremo il tempo di avere nuove mutazioni locali come gli occhi azzurri o i capelli rossi, saremo tutti uguali
              pensare che gli africani arrivati qui tra 50k anni saranno come gli scandinavi, forse sarebbe possibile se arrivassero qui, restassero qui e smettessero di arrivarne altri

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              • Arturo Bandini
                million dollar boy
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                tornando in tema egonu comunque volevo far notare una cosa: nessuno ha mai insultato o avuto da ridire sull'aspetto di fiona may o di sua figlia larissa. Come mai vannacci non polemizza con loro? semplice, perchè loro non fanno parola del colore della pelle, vivono la cosa con naturalezza, non fanno politica, nessuno dà loro delle diverse, perchè si comportano da uguali

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                • Ponno
                  Socialista col Rolex
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                  Ma per capire che la scusa geografica, seppur presente, é minoritaria rispetto a quella etnica é sufficiente vedere dalla civiltà micenea in poi cosa successe in Grecia e cosa successe invece lì accanto dove ci si dilettava ancora con capanne e pecore.
                  Oltretutto dire che l'Africa subsahariana é regione sfortunata geograficamente (quando é forse una delle aree più ricche di vita del mondo) é affascinante.
                  Originariamente Scritto da claudio96

                  sigpic
                  più o meno il triplo

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                  • Barone Bizzio
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                    1) Mi viene difficile pensare ad un indoeuropeo originario dell'Africa con i capelli biondi e gli occhi azzurri...caratteri (arieccoce) nordici, portati caratteriali che poi si traducono in specificità civilizzatrici - senza i Greci con gli occhi azzurri il mondo non conoscerebbe la parola "iride", la quale si traduce in un universo mitologico che ha prodotto poi il Partenone e Olimpia: per questo un'altra etnia nello stesso luogo avrebbe dato risultati differenti.

                    2)La civiltà egizia è anch'essa africana, come quella nera, parliamo dello stesso ambito geografico: una però è solare, adora dei solari ed è caratterizzata spiritualmente, culturalmente e artisticamente in quel senso: gerarchico, patriarcale, olimpico - e senza il "ritmo nel sangue" nonostante si cuocia allo stesso sole delle popolazioni limitrofe.

                    3)La civiltà africana al contrario è lunare (in netta opposizione al sole ivi imperante), matriarcale, ctonia, animista, senza perduranti creazioni artistiche ed architettoniche, in quanto differente è non la geografia ma la loro etnica specificità caratteriale, che crede che si torni tutti alla "madre terra", dunque nella indifferenziazione e nella dissoluzione del gran grembo di madre natura, per cui non c'è la spinta, non si sente il bisogno di elevare templi agli dei.

                    4) I Romani ed i Greci, di origine nordica, finchè mantennero i loro caratteri originari si distensero dagli indigeni, eppure il clima e la geografia era quello per tutti, ma i Romani non si infiacchirono con il dolce "ozio cumano", col clima meditterraneo, con le lusinghe "geografiche" - idem i Greci achei e dori. Gli spartani mantenennero il loro carattere "nordico" fino alla fine, pur nelle arsure e le aridità del sole della Laconia, che avrebbe dovuto "intenerire" quella scorza: entrambe (la Greca e la Romana) civiltà solari, olimpiche, fortemente caratterizzate da uno spiccato senso guerriero e "ordinatore", civiltà patriarcali, con un universo ed un sentire interiore che non ha subito alcun influsso "geografico".

                    5)Questo ovviamente è valido finchè dura un nucleo "etnico" originario. Le cose mutano di necessità non perchè muta il clima ma perchè muta la composizione etnica, per questo tra il Romano ed il Greco dei secoli originari e classici e quello della tarda romanità e grecità ci passa un abisso, perchè con la commistione sono andate perdute le specificità proprie, il proprio carattere.
                    Vado per punti e sarò ahimé prolisso

                    1) Non penso che una mitologia 'greca' fatta da indoeuropei originari dell' Africa sarebbe stata del tutto identica a quella originale, ma molto simile si. Sarebbe cambiata a livello cosmetico ma avremo avuto una cosmogonia fortemente associata ad elementi naturali. Quindi avremo avuto un dio del mare identico a Poseidone ma con dei diversi tratti somatici e caratteristiche fisiche. Avremo avuto un Dio della Guerra ed uno del fulmine. Stesso motivo per cui 'poseidone' non esiste in altre mitologie, o non con quella funzione. Perchè il rapporto col mare che hanno i vari gruppi etnici varia a seconda dell' ambiente in cui si trovano. Se abiti un arcipelago, chiaramente il mare diventa un perno della tua mitologia, diversamente da un gruppo etnico (che può essere lo stesso gruppo etnico)che vive in una montagna.
                    Quindi, estetica a parte, non sarebbe cambiato molto.

                    2) eheheh Peccato che il termine 'Africa' sia estremamente riduzionista, come anche 'America' o 'Asia'. La differenza tra egizi e subsahariani è appunto il Sahara, un deserto, lo ripeto, grande quando tutta Europa, trenta volte l'Italia. Una barriera geografica ancora invalicabile che ha prodotto enormi differenze culturali. Quindi è spiegabile perchè, ad esempio, in Egitto sia attecchito il monoteismo. Perchè è arrivato da est e poi si è espanso nel bacino del mediterraneo attraverso scambi commerciali, diplomatici e movimenti di popolazioni, che non sono stati possibili verso Sud perchè a Sud c'era il Sahara. L'antico Egitto ha poi beneficiato del Nilo, a differenza dell' Africa subsahariana. Ha quindi potuto sviluppare una agricoltura necessaria a sostenere una popolazione sempre maggiore e bisognosa di cibo, che è poi stata governata da uno Stato centrale attraverso una ideologia. Il legame tra corsi d'acqua, fertilità e popolazione è stato un altro elemento che ha fatto attecchire il monoteismo secondo me.
                    L'africa subsahariana tutto questo non lo ha mai avuto, e conseguentemente le loro civiltà sono state più piccole e meno evolute. Se metti gli egizi in Botswana non ti costruiscono le Piramidi, insomma, perchè le condizioni geografiche (risorse, principlamente) non lo avrebbero permesso.

                    3) A parte che non puoi ridurre tutta l'Africa ad una società matriarcale, ce ne sono state diverse in tutto il mondo ed in momenti diversi della Storia. In Africa ci sono state sia società matriarcali che patriarcali a poca distanza tra di loro, essendo il continente con più diversità etnica di sempre. Ma il fatto che ci siano 2000 etnie non significa che ognuna di queste abbia caratteristiche predeterminate o immutabili, quanto che ognuna di esse si sia 'diversificata' attraverso la competizione con le altre. Se poi non hanno lasciato manufatti architettonici è perchè, molto probabilmente, non era 'economicamente' conveniente farlo. Quindi hanno sviluppato una loro filosofia e ideologia a partire dalle caratteristiche del luogo in cui vivevano. Esattamente come noi europei, che abbiamo fondato le nostre festività sui ritmi del raccolto. Probabilmente la scarsa fertilità del suolo africano li ha condizionati ad uno stile di vita ed ad un apparato filosofico estremamente diverso da quello europeo. D'altra parte se una civiltà non riesce a sviluppare una agricoltura solida non può prosperare, questa è una delle leggi della Storia se ce n'è una.

                    4) Ma gli stessi romani divennero 'I Romani' perchè seppero sfruttare al meglio le specificità geografiche dell' Italia. Parleremo di Roma se non avessero avuto la necessità di controllare il mediterraneo e, conseguentemente, sviluppare una tecnologia navale all' avanguardia? O se non avessero costruito strade per sostenere l'espansione della loro civiltà? No, chiaramente no. Sul perchè siano stati i romani e non gli etruschi a diventare un impero questo non lo sapremo per certo, e dunque non possiamo sostenere che sia stato per specificità caratteriali immutabili.

                    5) Ma il clima e la geografi sono le uniche cose che non mutano. L'etna ed il vesuvio, il mediterraneo ed il Po stan sempre la. E guardando anche all' Italia, non capico come vai a non vedere la falla nel tuo ragionamento: il 'gruppo etnico' italiano è rimasto più o meno tale da 2000 anni a questa parte. Eppure l' Italia è cambiata tantissimo a livello culturale, anche se guardi, che ne so, agli ultimi 80 anni. C'è stato un cambiamento antropologico ma non c'è stato alcun cambiamento etnico. Quello che è cambiato sono le idee che sono arrivate in Italia e hanno attecchito.
                    Poi sul fatto che tra il Romano originario e quello tardo ci sono differenze, ma quelle sono spiegabili non da fattori etnici quando da accadimenti ed evoluzioni storiche e tecnologiche.

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                    • Barone Bizzio
                      Bodyweb Senior
                      • Dec 2008
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                      Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                      Ma per capire che la scusa geografica, seppur presente, é minoritaria rispetto a quella etnica é sufficiente vedere dalla civiltà micenea in poi cosa successe in Grecia e cosa successe invece lì accanto dove ci si dilettava ancora con capanne e pecore.
                      Oltretutto dire che l'Africa subsahariana é regione sfortunata geograficamente (quando é forse una delle aree più ricche di vita del mondo) é affascinante.
                      Non è minoritaria, è preponderante. Poi all' interno di ogni area geografica arriva un gruppo che riesce a massimizzare le caratteristiche geografiche di un luogo a suo vantaggio, relativamente agli altri gruppi etnici.
                      Ma le caratteristiche del luogo determinano anche quello che quel gruppo etnico può o non può fare....anche qui, tutte cose abbastanza osservabili.

                      Che l' Africa subsahariana non sia un posto adatto a generare una civiltà 'competitiva' dal punto di vista dell' evoluzione è fuori discussione. Che civiltà vuoi avere se hai un suolo poco fertile, nessun fiume navigabile oltre al nilo, il deserto del sahara al nord e nessun porto naturale? Di fatto stai 'castrando' due attività umane fondentali per lo sviluppo di una civiltà: agricoltura e navigazione.

                      Oltretutto, se ridimensionate il ruolo della geografia vi date, secondo me, la zappa sui piedi perchè poi dovreste spiegarmi come mai gli USA sono una superpotenza. Dal vostro punto di vista, se la geografia è minoriaria, singifica che il gruppo etnico americano (quello wasp) sarebbe intrinsecamente superiore. Quando sarebbe più semplice prendere contezza del fatto che gli USA dominano la scena mondiale perchè non possono essere invasi, essendo circondati da due oceani. Sono pieni di risorse naturali; hanno, e di gran lunga, la maggior parte di area destinabile ad agricoltura di tutti i paesi al mondo; hanno un sistema di fiumi enorme, di cui uno, il Mississipi, li taglia dal nord a Sud. Siccome non sono stati abbastanza fortunati, hanno un sistema di canali navigabili naturali a ridosso della Cost Est che permette alle merci prodotte in Ohio di essere trasportate via fiume fino a New Orleans a poi arrivare in Florida senza mai toccare strada. Se non vi rendete conto di quanto questa semplice caratteristica geografica permetta ad una civiltà di prosperare non so che dirvi.

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                      • Barone Bizzio
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                        Poi sarà sicuramente un caso che la samba sia brasiliana ed il black metal sia scandinavo. Sicuramente ambiente e clima non c'entrano nulla, sono entrambi frutto di caratteristiche specifiche di un gruppo etnico totalmente slegate dal contesto naturale che li circonda 😁

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                        • Arturo Bandini
                          million dollar boy
                          • Aug 2003
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                          Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                          Poi sarà sicuramente un caso che la samba sia brasiliana ed il black metal sia scandinavo. Sicuramente ambiente e clima non c'entrano nulla, sono entrambi frutto di caratteristiche specifiche di un gruppo etnico totalmente slegate dal contesto naturale che li circonda 😁
                          sono tue intuizioni queste della musica o le hai lette in qualche saggio antropologico?

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                          • Barone Bizzio
                            Bodyweb Senior
                            • Dec 2008
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                            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio

                            sono tue intuizioni queste della musica o le hai lette in qualche saggio antropologico?
                            Sono mie intuizioni. Poi se il tempo di Bergen (il posto più piovoso del mondo, mesi ininterrotti di pioggia) ti ispira samba e bossa nova buon per te

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                            • zuse
                              Macumbico divinatore
                              • Oct 2010
                              • 13571
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                              • White House
                              • Send PM

                              Arturo, ricordaci quel libro fascista dove venivano elogiate le formiche come esempio di società pacifica e funzionante quando sono l'animale più guerrafondaio mai esistito sulla faccia del pianeta terra


                              Originariamente Scritto da Sean
                              mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 120567
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                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio

                                Non è minoritaria, è preponderante. Poi all' interno di ogni area geografica arriva un gruppo che riesce a massimizzare le caratteristiche geografiche di un luogo a suo vantaggio, relativamente agli altri gruppi etnici.
                                Ma le caratteristiche del luogo determinano anche quello che quel gruppo etnico può o non può fare....anche qui, tutte cose abbastanza osservabili.

                                Che l' Africa subsahariana non sia un posto adatto a generare una civiltà 'competitiva' dal punto di vista dell' evoluzione è fuori discussione. Che civiltà vuoi avere se hai un suolo poco fertile, nessun fiume navigabile oltre al nilo, il deserto del sahara al nord e nessun porto naturale? Di fatto stai 'castrando' due attività umane fondentali per lo sviluppo di una civiltà: agricoltura e navigazione.

                                Oltretutto, se ridimensionate il ruolo della geografia vi date, secondo me, la zappa sui piedi perchè poi dovreste spiegarmi come mai gli USA sono una superpotenza. Dal vostro punto di vista, se la geografia è minoriaria, singifica che il gruppo etnico americano (quello wasp) sarebbe intrinsecamente superiore. Quando sarebbe più semplice prendere contezza del fatto che gli USA dominano la scena mondiale perchè non possono essere invasi, essendo circondati da due oceani. Sono pieni di risorse naturali; hanno, e di gran lunga, la maggior parte di area destinabile ad agricoltura di tutti i paesi al mondo; hanno un sistema di fiumi enorme, di cui uno, il Mississipi, li taglia dal nord a Sud. Siccome non sono stati abbastanza fortunati, hanno un sistema di canali navigabili naturali a ridosso della Cost Est che permette alle merci prodotte in Ohio di essere trasportate via fiume fino a New Orleans a poi arrivare in Florida senza mai toccare strada. Se non vi rendete conto di quanto questa semplice caratteristica geografica permetta ad una civiltà di prosperare non so che dirvi.
                                Il suolo poco fertile, il caldo, la scarsità di fiumi sono caratteristiche anche della Grecia, eppure gli indoeuropei che calarono fino a quelle regioni riuscirono a far sorgere un esemplare unico (per etica ed estetica) di civiltà, assieme a quella romana a fondamento di quella che definiamo come "occidentale". Lo stesso modello, in altre condizioni climatiche e territoriali, sempre gli indoeuropei lo replicarono in Iran ed in India: il substrato etnico, perchè si sviluppi una civiltà con determinate caratteristiche, è la precondizione ineliminabile (ed in questo "unica", ciascuna etnia ha un suo carattere, un suo spirito e dunque un suo agire nella storia) perchè si possa far sorgere una data civiltà, con determinate caratteristiche, e non altre.

                                Nel medesimo ambito egeo le civiltà micenee e doriche non hanno nulla a che vedere con quella cretese, di origine e provenienza orientale. Idem quella romana con l'etrusca, pur abitando lo stesso identico territorio - sensualizzante, estetizzante la seconda, virile e guerriera la prima, tant'è che se oggi non ci restano degli etruschi che le tombe, è perchè i romani ne annientarono ogni traccia, considerandola civiltà "aliena", incompatibile col suo sentire di tutt'altra origine e provenienza.

                                Non bisogna confondere poi i diversi piani, Barone, le sfide cioè che la geografia e morfologia del territorio pongono ad un popolo: qui vengono in questione la tecnica e l'ingegno e l'applicazione, mentre io sto parlando di caratteri insiti nei geni, del portato spirituale che è una manifestazione propria di un dato gruppo etnico, e che è quello che differenzia le varie etnie e dunque civiltà umane.

                                A condizioni climatiche uguali o simili, due gruppi etnici differenti creeranno due civiltà opposte: è il loro carattere. Lo dimostra tutta la storia: finchè in Grecia il gruppo dominante fu quello degli indoeuropei, l'uomo greco produsse un dato tipo di civiltà; una volta scomparso quel ceppo, l'uomo greco divenne il "greculo", per usare il termine dispregiativo col quale lo identificavano le fonti romane, cioè da stirpe eroico-guerriera si trasformò in affaristica, mercantile, traffichina (questo vuol dire greculo)...eppure il clima, come dici, i fiumi, i monti e gli ulivi sono sempre rimasti quelli: cos'è cambiato allora? La composizione etnica, che è il substrato fondamentale, il veicolo del perchè un dato ceppo etnico concretizzi il suo sentire e il suo immaginario in quella data civiltà e non altra forma.

                                I Romani erano i Romani ben prima di iniziare a sfruttare le specificità territoriali dell'Italia: arrivarono a farsi una flotta, e a guardare al mare, durante la prima guerra punica, circa 500 anni, 5 secoli dopo la fondazione: non è per questo che furono i Romani, ma perchè venivano da un ceppo etnico che ovunque replicò quel modello apollineo, ordinatore, solare, guerriero, patriarcale e regale di civiltà.

                                Una volta introdotto anche in Roma l'elemento etnico orientalide e levantino, ecco che muta anche lo spirito romano, fino (alla fine dell'impero) a diventare come il greculo, eppure il clima e l'ambiente erano sempre quelli...gli uomini no però.

                                Sarà ancora una volta l'elemento originario nordico, coi Longobardi prima e i franchi di Carlo Magno poi, a riproporre il "modello romano": stesso ceppo etnico, stessa tensione civilizzatrice, stesso telos, stesso "spirito".

                                Circa l'Africa ho già detto: una civiltà "egizia" avrebbe ben potuto svilupparsi anche nelle regioni subsahariane, posto che poi migliaia di anni fa le condizioni geografiche di alcune regioni al di sotto del deserto erano diverse da oggi, più rigogliose, ma quella civiltà non è spuntata da quelle parti - e anche gli egizi hanno dovuto lottare col caldo ed il deserto, ma che si sia assistito, in condizioni climatiche e geografiche simili, al sorgere di due civiltà diciamo anche opposte, è scritto nella storia: la differenza è nella "geografia" e morfologia interiore delle due diverse etnie.

                                Circa gli USA, dalla loro posizione geografica io ne ricavo il semplice fatto che quella ha favorito il loro isolazionismo (è da dopo la II GM che hanno deciso di "deliziarci" della loro presenza per il mondo, prima se ne stavano per i fatti loro)...ma che l'America sia stata edificata dall'uomo europeo questo è indiscutibile. Gli indiani hanno lasciato un altro tipo di civiltà e spiritualità, e non abbiamo la controprova di che tipo di America avrebbero sfornato i neri se fossero nati lì, perchè l'America era già bella che fatta una volta che furono costretti in quel continente: occorrerebbe lasciar trascorre qualche secolo di predominanza nera per vedere se e come si trasformebbero gli Stati Uniti - io sono convinto che diventerebbero altro da quel che sono, come accaduto ad ogni civiltà una volta che un ceppo etnico fondatore e caratterizzante una civiltà è scomparso o diminuito rispetto ad un altro.
                                Last edited by Sean; 18-06-2024, 20:19:37.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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