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Cronaca Italiana [Thread unico]
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ma i nostri cervelli in fuga della london s dream , che mi faccio una vita fuori dall itaglia di merda che non mi valorizza ? stanno tutti bene , tutti ricchi e affermati?
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggioma i nostri cervelli in fuga della london s dream , che mi faccio una vita fuori dall itaglia di merda che non mi valorizza ? stanno tutti bene , tutti ricchi e affermati?sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggioma i nostri cervelli in fuga della london s dream , che mi faccio una vita fuori dall itaglia di merda che non mi valorizza ? stanno tutti bene , tutti ricchi e affermati?Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Nat sei così brutto da non avere donne italiane ?Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioNat sei così brutto da non avere donne italiane ?Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Vannacci, il tribunale di Lucca archivia la querela per diffamazione della pallavolista Paola Egonu: “Frase inopportuna na non denigrante”
Nel libro "Il mondo al contrario" il generale aveva scritto: "Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità...".
Una frase «inopportuna e impropria». Ma nessun reato. Il tribunale di Lucca ha archiviato l’inchiesta scaturita dalla denuncia di Paola Egonu contro il generale Roberto Vannacci, per un discusso passaggio («Anche è italiana di cittadinanza è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità...») contenuto nel suo libro “Il mondo al contrario”.
Il gip Alessandro Dal Torrione ha accolto la richiesta della procura e fatto cadere l’accusa di diffamazione contro il militare, neo eletto al Parlamento europeo con una pioggia di preferenze: pur censurando l’espressione del militare, il giudice ha ritenuto non oltrepassato «il limite della continenza, che possa dirsi indicativo della volontà di offendere gratuitamente la reputazione» di Egonu, «di denigrarla, di sminuirne il valore, di portare un attacco indebito alla persona».
«Valuteremo altre azioni — attacca a caldo l’avvocato della pallavolista, Simone Facchinetti — Si tratta di una decisione fuori dal tempo, peraltro in totale contrasto con quella del tribunale militare di Roma che ha accolto l’opposizione all’archiviazione e fatto proseguire le indagini. Avevamo chiesto di considerare anche l’ipotesi di istigazione all’odio razziale, visti i commenti apparsi sui social dopo la pubblicazione del libro, ma non è stata riconosciuta neanche la diffamazione, qualcosa di inaccettabile». E ancora: «Interpelleremo il Coni per una presa di posizione a tutela di Paola e di tutti quegli atleti che secondo Vannacci, pur essendo italiani, non rappresentano l’italianità per i loro tratti somatici. In un momento come questo, in cui atleti come Mbappè e Thuram alzano l’asticella e si schierano contro gli estremismi, Paola farà la sua parte».
Il generale, intanto, esulta. E chiama persino in causa la libertà di espressione: «Il coraggio vince ed oggi anche la realtà riprende il suo posto — la prima reazione a caldo — scansando un po’ quella percezione che qualcuno vorrebbe prevaricasse il mondo reale che c’è ed esiste. La sinistra se ne faccia una ragione. È stato riconosciuto, come sempre affermato, che non vi sia stata alcuna intenzione da parte mia di offendere gratuitamente la reputazione di Egonu, denigrarla o sminuirne il valore. Questo è un macigno importante a favore della sacrosanta libertà di opinione». Vannacci ringrazia poi il suo avvocato Massimiliano Manzo, il pubblico ministero di Lucca «per la sua iniziale istanza» e il «giudice per aver ascoltato le nostre ragioni e aver riconosciuto il giusto equilibrio tra espressione e rispetto». Solo un breve riferimento alla campionessa, cui rivolge «un ottimo prosieguo di stagione e tante vittorie», senza però porgere le scuse.
Restano ora da chiarire le eventuali contromosse della campionessa azzurra, impegnata in questi giorni in Nation League e attesa tra poche settimane al grande appuntamento con l’Olimpiade.
https://firenze.repubblica.it/cronac...F-BG-P13-S3-T1...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Ora andrebbe inserita nel contesto, ma letta la frase "secca" dove avrebbe diffamato?
È veroSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Non c'è niente di "denigrante" nell'affermare (per via orale o scritta) che "la Egonu (intendasi gli africani) non rappresenta l'italianità": è come dire che il sole è giallo o l'erba è verde: si sta forse rovesciando il comune senso del reale? Il giudice non poteva che sentenziare nella maniera in cui ha deciso.
Si denigra quando si mette su di un piano inferiore o squalificante un soggetto a cagione del colore della sua pelle o inclinazione sessuale o religione...e non quando si descrive una realtà storica ed etnica così come conosciuta da millenni: è come se io, naturalizzato per un qualunque motivo dalla Nigeria (paese natale della Egonu) me la prendessi perchè un loro scrittore si "permette" di pensare che in quanto bianco non rappresento il comune, abituale, universalmente conosciuto "tipo nigeriano/africano": cosa avrei da "offendermi"?
La libertà di espressione, nel meramagnifico sistema "democratico", si è già notevolmente ridotta: non solo sovente si applica una censura ma ormai si impone una sorta di autocensura, per cui se provi, che so, ad affermare che l'unica vera famiglia è quella tradizionale, formata da un uomo e una donna, si arriva al punto di farti sentire o di sentirsi un animale "strano", quasi fossi un terrapiattista.
Censurare una espressione innocua quale quella usata da Vannacci avrebbe significato mettere la museruola alla libertà di espressione e di manifestazione del pensiero, ancor più di quanto non si sia già fatto fin qui. Domani forse ci si arriverà, quando si obbligherà tutti ad affermare che gli asini volano, altrimenti si "offenderebbero" gli asini, ma per adesso ancora resta un pò di buon senso da qualche parte.Last edited by Sean; 18-06-2024, 08:51:14....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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la frase di vannacci non è innocua, è solo inattaccabile. La si vuole censurare per lo stesso motivo per cui la cancel culture vuole mettere gli africani nell'europa del 1800: perchè fa apparire non normale ciò che invece si vuole imporre come normalità.
Non si vuole più dire "chi non accetta gli immigarti è razzista" perchè sottintende una qualche estraneità a noi. Si vuol dire chi non accetta la società mutietnica è pazzo, oppure è "vecchio", non capisce che il nuovo mondo è multietnico e lo sarà sempre più perchè non esiste più diversità, e quei ragazzi che vincono le olimpiadi, con cui i social ci stanno martellando, ripostandoli migliaia di volte con offese a vannacci (postano loro, non quelli che ciondolano nelle stazioni) sono "più italiani di voi" sono "gli italiani veri", come ghali a sanremo.
Ma alla fine io non ne farei neanche una questione di pelle: la egonu è italiana? mi canti una canzone di lucio dalla. E' nata in italia, forse per lei non ci sono problemi. Ma la grande massa degli altri? anche quelli nati qui, quanti di loro fanno davvero parte dell'essere italiani?
Per far loro un "esame", basterebbe portarli in un mercatino dell'usato: tra questi residuati delle soffitte, noi riconosciamo le cose che un tempo facevano parte della nostra vita: i giornalini con le pubblicità delle big bubble, della girella, del Big Jim; i telefoni grigi; le bottiglie di liquori, le scatole senza biscotti -le buone cose di pessimo gusto- e le 5000 lire di Bellini, come quelle che la bisnonna mi diede per comprare una busta di soldatini.
Ognuno di questi oggetti ci dà un sussulto, come se in silenzio domandasse "ti ricordi?". Mi ricordo, come potrei dimenticare?
In questi mercatini delle cose vecchie celebriamo le morte stagioni che erano un tempo il presente e la vita.
L'identità di un popolo non sta nel presente e nel futuro, ma nel passato; non nella vita presente, chè è per noi indecifrabile, ma nel ricordo di un passato comune che conosciamo bene.
Un Africano o un Cinese non sono stranieri per il colore della loro pelle, ma perchè camminano indifferenti tra questi oggetti a cui noi sorridiamo tristi.
perchè non sanno le canzoni di lucio dalla, i film di amici miei, carosello, ernesto calindri, enzo tortora, il trio lescano, alfredino
e badate: carosello, il trio lescano, alfredino, io non li ho vissuti, ma li conosco bene, fanno lo stesso parte di me attraverso i racconti di chi c'era prima, dei nonni e dei genitori. Conosco anche l'essere sfollati dalla guerra in una casa nelle campagne, conosco lo strazio di veder rubati dai nazisti i maiali e i polli, e l'italia del boom. A pensarci bene non mi basta che la Egonu sappia chi era Lucio Dalla: lei le sa queste cose? i suoi nonni dov'erano quando i miei erano sfollati?
Estranei ai nostri ricordi e alla nostra cultura popolare.
Estranei a noi.Last edited by Arturo Bandini; 18-06-2024, 10:04:55.
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si le frasi di Vannacci sono fastidiose....
perchè apparentemente prive di significato denigratorio, ma per l'appunto solo in apparenza.
Che senso ha dire che la Enogu non rappresenta l'italianità in fatto estetico?
E' appunto come dire che il sole è giallo e la pece è nera....
è chiaro che sotto c'è un retro-pensieroOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiola frase di vannacci non è innocua, è solo inattaccabile. La si vuole censurare per lo stesso motivo per cui la cancel culture vuole mettere gli africani nell'europa del 1800: perchè fa apparire non normale ciò che invece si vuole imporre come normalità.
Non si vuole più dire "chi non accetta gli immigarti è razzista" perchè sottintende una qualche estraneità a noi. Si vuol dire chi non accetta la società mutietnica è pazzo, oppure è "vecchio", non capisce che il nuovo mondo è multietnico e lo sarà sempre più perchè non esiste più diversità, e quei ragazzi che vincono le olimpiadi, con cui i social ci stanno martellando, ripostandoli migliaia di volte con offese a vannacci (postano loro, non quelli che ciondolano nelle stazioni) sono "più italiani di voi" sono "gli italiani veri", come ghali a sanremo.
Ma alla fine io non ne farei neanche una questione di pelle: la egonu è italiana? mi canti una canzone di lucio dalla. E' nata in italia, forse per lei non ci sono problemi. Ma la grande massa degli altri? anche quelli nati qui, quanti di loro fanno davvero parte dell'essere italiani?
Per far loro un "esame", basterebbe portarli in un mercatino dell'usato: tra questi residuati delle soffitte, noi riconosciamo le cose che un tempo facevano parte della nostra vita: i giornalini con le pubblicità delle big bubble, della girella, del Big Jim; i telefoni grigi; le bottiglie di liquori, le scatole senza biscotti -le buone cose di pessimo gusto- e le 5000 lire di Bellini, come quelle che la bisnonna mi diede per comprare una busta di soldatini.
Ognuno di questi oggetti ci dà un sussulto, come se in silenzio domandasse "ti ricordi?". Mi ricordo, come potrei dimenticare?
In questi mercatini delle cose vecchie celebriamo le morte stagioni che erano un tempo il presente e la vita.
L'identità di un popolo non sta nel presente e nel futuro, ma nel passato; non nella vita presente, chè è per noi indecifrabile, ma nel ricordo di un passato comune che conosciamo bene.
Un Africano o un Cinese non sono stranieri per il colore della loro pelle, ma perchè camminano indifferenti tra questi oggetti a cui noi sorridiamo tristi.
perchè non sanno le canzoni di lucio dalla, i film di amici miei, carosello, ernesto calindri, enzo tortora, il trio lescano, alfredino
e badate bene: carosello, il trio lescano, alfredino, io non li ho vissuti, ma li conosco bene, fanno lo stesso parte di me attraverso i racconti di chi c'era prima, dei nonni e dei genitori. Conosco bene anche l'essere sfollati dalla guerra in una casa nelle campagne, conosco lo strazio di veder rubati dai nazisti i maiali e i polli, e l'italia del boom. A pensarci bene non mi basta che la Egonu sappia chi era Lucio Dalla: lei le sa queste cose? i suoi nonni dov'erano quando i miei erano sfollati?
Estranei ai nostri ricordi e alla nostra cultura popolare.
Estranei a noi.
Con giravolte linguistiche (anche interessanti, scrivi bene) che nulla c'entrano con la questione da disquisire e servono solo per portare acqua al tuo mulino, che invece di fare girare acqua limpida, fa scorrere tra le sue pale sempre la solita acqua stantia.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggiosi le frasi di Vannacci sono fastidiose....
perchè apparentemente prive di significato denigratorio, ma per l'appunto solo in apparenza.
Che senso ha dire che la Enogu non rappresenta l'italianità in fatto estetico?
E' appunto come dire che il sole è giallo e la pece è nera....
è chiaro che sotto c'è un retro-pensiero
Poi chi ha letto il libro su Vannacci è chiaro che si sia fatto la sua opinione, che fondamentalmente per molti non si discosterà da quello che dici.
Lo dice uno per cui doveva finire nel dimenticatoio mesi fa e non gli fa caldo né freddo.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon c'è niente di "denigrante" nell'affermare (per via orale o scritta) che "la Egonu (intendasi gli africani) non rappresenta l'italianità": è come dire che il sole è giallo o l'erba è verde: si sta forse rovesciando il comune senso del reale? Il giudice non poteva che sentenziare nella maniera in cui ha deciso.
Si denigra quando si mette su di un piano inferiore o squalificante un soggetto a cagione del colore della sua pelle o inclinazione sessuale o religione...e non quando si descrive una realtà storica ed etnica così come conosciuta da millenni: è come se io, naturalizzato per un qualunque motivo dalla Nigeria (paese natale della Egonu) me la prendessi perchè un loro scrittore si "permette" di pensare che in quanto bianco non rappresento il comune, abituale, universalmente conosciuto "tipo nigeriano/africano": cosa avrei da "offendermi"?
La libertà di espressione, nel meramagnifico sistema "democratico", si è già notevolmente ridotta: non solo sovente si applica una censura ma ormai si impone una sorta di autocensura, per cui se provi, che so, ad affermare che l'unica vera famiglia è quella tradizionale, formata da un uomo e una donna, si arriva al punto di farti sentire o di sentirsi un animale "strano", quasi fossi un terrapiattista.
Censurare una espressione innocua quale quella usata da Vannacci avrebbe significato mettere la museruola alla libertà di espressione e di manifestazione del pensiero, ancor più di quanto non si sia già fatto fin qui. Domani forse ci si arriverà, quando si obbligherà tutti ad affermare che gli asini volano, altrimenti si "offenderebbero" gli asini, ma per adesso ancora resta un pò di buon senso da qualche parte.
Però associare l' italianità a dei tratti somatici e non a delle idee o tratti culturali, aprendo un pò il discorso, è una pensiero abbastanza fallimentare
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