come spesso accade, è più facile che si compia l'illegale (si presentano qui e devi tenerli) piuttosto del legale in cui subentrano: il costo economico di metterli su un aereo; il numero limitato di persone per cui puoi fare questo; la volontà dei paesi originari di riprenderseli; la necessità di dimostrare da dove vengano persone senza documento e con nomi falsi (lo puoi dimostare empiricamente con l'ausilio di interpreti, ma se ti dice non sono egiziano ma di un paese non sicuro si può opporre); inoltre i giudici nostrani e le associazioni di sx che si mettono di mezzo presentando ricorsi e aiutandoli a denunciare lo stato. Io conosco un'avvocatessa che lavora coi migranti, li aiuta a presentare i ricorsi contro i rimpatri e gli suggerisce quando sporgere querele per cose su cui possono lucrare. Ad esempio ha fatto fare causa a un suo assistito a uno che li aveva denominati, gli ospiti di un particolare cas del mio paese, clandestini fannulloni. Chiamarli clandestini è passibile di querela
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L'Ucraina ha bisogno di truppe per resistere alla Russia no? perchè non utilizzare tutte queste risorse?Originariamente Scritto da PescaCommenta
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Oggi, venerdì 10 maggio, Hassan Hamis comparirà davanti al giudice per la convalida. Il pm Maura Ripamonti ha chiesto che resti in carcere perché d’estrema pericolosità. Nel suo fascicolo molte aggressioni con il coltello in pugno. E solo due settimane fa il questore Giuseppe Petronzi (oggi prefetto) aveva lanciato l’allarme per il «crescente uso di coltelli in strada a Milano».
Domenica scorsa Hamis era stato fermato dalla polizia ferroviaria a Bologna. Minacciava i passeggeri di un treno Italo sventolando un rasoio. Storia chiusa con una denuncia a piede libero per resistenza. L’ennesima dei suoi 22 anni in Italia, fatti di arresti, carcere (detenuto più volte a Poggioreale e ad Avellino), precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni, stupefacenti e sequestro di persona.
Non si sa quando sia arrivato nel nostro Paese. La prima volta è stato controllato a Napoli, il 18 dicembre del 2002. Non ha mai avuto un permesso di soggiorno e per due volte (nel 2004 e nel 2012) il prefetto di Napoli ne ha ordinato l’espulsione. Provvedimento che però non è mai stato eseguito. Lo stesso ha fatto quello di Avellino a luglio 2023, ma non c’erano posti nel Cpr e quindi tutto s’è risolto con l’ordine di lasciare l’Italia entro sette giorni. Tutto caduto nel vuoto. Tre anni fa, sperando in una espulsione, la questura di Avellino aveva provato a trovare una sponda dal consolato marocchino. Ma da Rabat non sono mai arrivate risposte.
CorSera...ma di noi
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Questo è proprio il paese dove puoi fare il cazz0 che ti pareOriginariamente Scritto da Lorenzo993Commenta
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SurrealeSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."Commenta
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Tutta quella storia criminale, con infiniti precedenti (anche di uso di arma bianca), condanne, fogli di via, anni ed anni qua sempre e comunque libero...inchioda questo stato alle sue aberranti responsabità, colpevole tanto quanto questa belva a piede libero.
I cittadini italiani sono sequestrati non solo da uno spropositato numero di soggetti sbandati che si aggirano per le nostre città come zombie pronti anche all'omicidio, ma pure da uno stato incapace di fare od applicare le pur minime leggi a tutela e sicurezza dei cittadini e della stessa dignità di uno stato, perchè non si può essere preda di questa lordura, di questa giungla composta da cannibali.
Cittadini e forze dell'ordine sono abbandonati a loro stessi, impossibilitati pure a difendersi perchè poi trovi la legge non con te ma contro di te. Incubotico caos, rovesciamento di ogni diritto, la follia dell'ideologia globalista e multirazziale si disvela in tutto il suo orrore antistorico ed antiumano, e sull'altare di queste repellenti utopie dissolutrici ogni ordine e ogni senso, come in ogni riduzione ad uno stato tribale, si richiedono sacrifici sanguinari.Last edited by Sean; 10-05-2024, 09:48:59....ma di noi
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Stazione Centrale, la polizia spara alla spalla a un uomo che cercava di aggredire gli agenti e non si era fermato con il taser
Il ferito, un richiedente asilo egiziano, era stato già portato negli uffici della polfer e denunciato per una rapina, una volta rilasciato ha continuato con le intemperanze e c’è stato lo scontro. E’ intubato in ospedale
Non sono passate che 26 ore dell'aggressione che ha ridotto in fin di vita il viceispettore delle volanti Christian Di Martino, accoltellato dal 37enne marocchino Hasan Hamis sui binari di Milano Lambrate, che un altro corpo a corpo nei pressi di una stazione - questa volta la Centrale - si conclude con un ferito. Questa volta si tratta di un egiziano 36enne, centrato da un colpo di pistola alla spalla sinistra, sparato da un agente della Polfer. L'uomo è ricoverato in condizioni al Niguarda, lo stesso ospedale dov'è ricoverato Di Martino, le cui condizioni sono in graduale miglioramento.
La persona ferita, l’egiziano Ahmed A., 36 anni, incensurato, ha 60 giorni di prognosi. È intubato, ha avuto un versamento ai polmoni. Dal narcotest risulta aver assunto cocaina (due volte oltre il livello minimo) e cannabinoidi (sei volte). Il pm Rosario Ferracane ha disposto accertamenti balistici su taser e pistole di due agenti, non indagati. Il colpo sarebbe stato esploso da meno di due metri di distanza. Ahmed, riconosciuto dalle impronte, non aveva documenti.
Era stato fotosegnalato il 24 aprile a Belluno poiché richiedente protezione internazionale con pratica approvata. In precedenza aveva fatto istanza ad Ascoli, dove la pratica era stata rigettata per irreperibilità.
Tutto è cominciato intorno alle 23 in piazza Luigi di Savoia, dove la pattuglia fissa dell'esercito aveva richiesto l'intervento dei poliziotti per una rapina subita da un 42enne marocchino, poi soccorso e portato al pronto soccorso della Clinica Città Studi da dove si era allontanato prima di essere medicato. Gli agenti avevano bloccato il 36enne egiziano, lo avevano identificato negli uffici della stazione e lo avevano denunciato a piede libero per rapina. Una volta uscito e tornato in piazza Luigi di Savoia, l'uomo aveva dato in escandescenze, danneggiando arredi urbani.
I poliziotti sono tornati sul posto e tentato di bloccarlo mentre "agitava una sorta di fionda rudimentale fatta da pietre chiuse all'interno di una stoffa - spiega una nota della Questura - e brandiva un pezzo di marmo recuperato da una lastra che poco prima aveva divelto". Poi il 36enne "si è scagliato con violenza contro gli operatori", si legge ancora, e gli agenti hanno reagito sparando una scarica con il taser in dotazione, senza che la scarica avesse effetto. L'egiziano ha continuato ad avanzare e qui "uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola di ordinanza colpendo l'uomo alla spalla sinistra".
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Sono animali, impossibile civilizzarli.Originariamente Scritto da PescaCommenta
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Ma sti teaser li prendono su temu?Commenta
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L'ho pensato anche io: vedi dei video dove il taser rimetterebbe in piedi uno zombie con scariche a due milioni di Watt, e quelli italiani che hanno la potenza delle batterie a 9V, che nemmeno se ci metti la lingua senti il "pizzico".Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggiosigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Dignitaaaaahhh !!!Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerCommenta
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ma non sarebbero meglio le pistole al peperoncino? io se dovessi prendere un'arma da difesa preferirei questa al taserOriginariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
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