Circa i discorsi più sopra, non tutti hanno la preparazione o prontezza psicofisica per affrontare uno scontro, contro poi anche un gruppo (perchè questi extracomunitari agiscono spesso in gruppo) e col rischio che siano anche armati con le "lame".
Come giustamente fatto notare, al Sud dove la criminalità italiana ha una sorta di controllo sul territorio, i "maranza" o comunque gli extracomunitari non si permettono...per cui non è questione di non avere le p@lle, è questione di reagire con la stessa logica degli assalatori, che è logica "criminale", di essere pronti ad un fatto di violenza, e non tutti la possiedono...ma dove quella logica c'è, i maranza, i ladri, i borseggiatori vengono rimessi al posto loro - vedi il caso di Roma ripreso da Cicalone, dove il farabutto ha incontrato un ex ultrà e si è preso uno sfracasso di bastonate.
Il popolo italiano pensate che nella sua gran parte non si sia rotto lo scatole di questi extracomunitari che hanno sequestrato quartieri, piazze, metro, stazioni, vie? Se si potessero autorizzare delle ronde cittadine, credete che non si troverebbero italiani pronti alla bisogna? E' che non si può, perchè intanto alla sicurezza pubblica dovrebbe pensarci lo stato (sì buonanotte...) e poi qualcuno griderebbe allo "squadrismo"...ma proprio questo serve invece, squadre di cittadini che garantiscano la sicurezza di altri cittadini: è questo il senso di essere "comunità", se la politica fa e continua a fare finta di niente.
Vedi come tornerebbero al posto loro se gli italiani si mettessero a reagire in maniera organizzata.
Chi vive nella legalità ritiene che la soluzione "fai da te" sia l'ultima esperibile e che toccherebbe allo stato pensarci, visto che sarebbe compito suo...e inoltre, siccome ragiona "legalisticamente", l'italiano pensa pure che avrebbe dei c@zzi da passare se si facesse "giustizia" da solo...perchè uno dei vantaggi di quei criminali è che loro non hanno niente da perdere, tu cittadino sì.
Se però ci fossero le ronde, sarei il primo firmatario. Se ci fossero dei "giustizieri della notte", avrebbero tutto il mio favore. Se fossi un avvocato, offrirei il mio patrocinio gratuito a cittadini che, per reazioni ad una violenza ormai fuori controllo, decidessero, in base al diritto sacrosanto di essere comunità e dunque nazione, di riappropriarsi della sicurezza dei luoghi e del diritto di viverci al sicuro.
Cronaca Italiana [Thread unico]
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Matteo Viviani, l'inviato delle Iene ferma i maranza prima di una rapina in piazza Duomo a Milano: «Non bisogna fare finta di niente»
Il tentativo di aggressione ai danni di una coppia di fidanzati è avvenuto domenica nel tardo pomeriggio, davanti a un bar all'incrocio tra via Mercanti e piazza Duomo. L'appello di Viviani: «Se intuite che qualcosa che non va non giratevi dall'altra parte»
Tre maranza avevano accerchiato una coppia di ragazzi che stavano passeggiando in Duomo, con l'intenzione di rapinarli, ma il tentativo è andato a vuoto grazie all'intervento di Matteo Viviani, l'inviato del programma televisivo Le Iene. Che ora sui social fa un appello: «Se doveste assistere a qualcosa che non va, non fate finta di niente».
L'episodio, racconta Viviani su Instagram, è avvenuto domenica pomeriggio, verso le 18. L'inviato era andato a fare un giro in moto e aveva parcheggiato vicino a piazza Duomo, nella zona dell'incrocio con via Mercanti. Un punto, sottolinea lui, pieno di passanti e di taxi, coi tavolini dei bar e ben illuminato. Del resto, era l'orario dell'aperitivo. «Neanche il tempo di mettere il cavalletto, che alla mia sinistra, con la coda dell'occhio, vedo sfilare tre ragazzi di colore, mentre dicono ad alta voce "Ma perché ci stai guardando male?", rivolgendosi a una coppietta, che si stava facendo i fatti loro. Erano ragazzini, avranno avuto 17-18 anni. Loro si girano dicono "Non vi stavamo guardando". E si allontanano».
I tre però non demordono. A quel punto, Viviani decide di intervenire. «Tolgo la chiave e vado verso il gruppetto e arrivo nel momento in cui i tre si erano serrati attorno alla coppia e stavano dicendo: "Fammi vedere cosa c'è nelle tasche, dai il portafoglio, dai i soldi"». Per fermarli, s'inventa una scusa: «Ho fatto una cavolata, ho fatto il giro largo e sono andato incontro alla coppia come se li stessi incontrando per caso. Mi sono rivolto al ragazzo dicendogli "Come stai? È un sacco che non ti vedo". L'ho abbracciato. Tutti sono rimasti un po' spaesati e allora ho chiesto: "Ma cos'è che sta succedendo?" e i tre, vedendolo non più solo, hanno preferito andare via». Il tentativo di rapina, quindi è andato in fumo.
«Dopo che ho pubblicato il video, in tantissimi mi hanno scritto commentando che era inaudito, che era una vergogna, chiedendo dove fossero le forze dell'ordine che sorvegliano piazza Duomo, ma la riflessione che faccio io è diversa - racconta Viviani al Corriere - Certamente lì vicino c'era il picchetto dei militari, e certamente le forze dell'ordine fanno il loro lavoro, ma non possono essere ovunque. Episodi simili di microcriminalità
microcriminalità avvengono in un contesto minuscolo, invisibile se non a chi è strettamente attorno alla scena. Chi assiste deve trovare un pizzico di coraggio e di coscienza e intervenire, magari chiamando aiuto o andnan. A maggior ragione se sono coinvolti ragazzi così giovani. È una questione di senso civico. A me non sembra di aver fatto nulla di eroico. E mi indigna i fatto che oltre a me c'erano altri adulti che hanno assistito e hanno fatto finta di niente».
La ragazzina, infatti, dato che i tre aggressori continuavano a insistere, ridendo e urlando al suo fidanzato «Ma guarda sto scemo che scappa», aveva urlato: «Lasciateci stare, andate via, ma cosa volete da noi». I tre «maranza» («descrizione perfetta» dice Viviani) hanno provato a propinare anche a lui la storia di essere stati provocati. «Quando ho fatto finta di conoscere il ragazzino, l'ho abbracciato e all'orecchio gli ho sussurrato che ero lì per aiutarlo e si è tranquillizzato. I tre erano giovanissimi anche loro, avranno avuto al massimo vent'anni. È ovvio che seguivano uno schema e avevano scelto una vittima dall'aspetto vulnerabile, facile da spaventare». Viviani ha riportato la calma. «Ho usato un tono serio. Ho detto al gruppo: "Ah davvero? Lui, in giro con la sua ragazza, che si mette a guardarvi male? Ma per piacere. Ho già capito come funziona. Andatevene e subito"». I tre sono andati via e poi si sono divisi. La «iena» ha atteso un po' per controllare che non tornassero e poi quando la situazione era tranquilla, i due ragazzi, ancora scossi, lo hanno ringraziato e sono andati via. «Quello che mi sento di consigliare a chi è vittima di questi fatti è di cercare di catturare l'attenzione di chi è attorno. Ma è importantissimo che tutti, proprio per senso civico, facciamo caso a ciò che accade, non pensiamo solo a noi stessi» conclude.
CorSera
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioDetto questo se ai borseggiatori gli spaccano la faccia anche solo una volta a settimana scommetto che cambiano business.
idem alle borseggiatrice, infatti gli unici che reagiscono a dovere sono i turisti , noi giammai toccare una femmina perché e' femmina , il ragazzetto perché ragazzetto, l'adulto perché poi ci mena....siamo un popolo di senza palle e infatti subiamo tutto lo schifo da quattro ragazzini stronzi
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Detto questo se ai borseggiatori gli spaccano la faccia anche solo una volta a settimana scommetto che cambiano business.
idem alle borseggiatrice, infatti gli unici che reagiscono a dovere sono i turisti , noi giammai toccare una femmina perché e' femmina , il ragazzetto perché ragazzetto, l'adulto perché poi ci mena....siamo un popolo di senza palle e infatti subiamo tutto lo schifo da quattro ragazzini stronziLast edited by M K K; 13-01-2025, 13:20:59.
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
Gli ha detto male male, la maggior parte delle volte la fanno franca scappando o col malloppo.
A Roma è più difficile beccare questo tipo di borseggiatori, è più facile la zingarella (magari in gruppo di 3-4). Prendo la metro ormai da 15 anni e ne ho viste parecchie, non conosco la situazione a Milano.
Una città invece dove sti delinquenti non li trovi è Napoli, forse anche per via della loro storia (andarsi a leggere come reagirono all’invasione dei tedeschi nella seconda guerra mondiale, unica città europea a cacciarli prima delle truppe americane).
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Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
Il tuo discorso non fa una piega. A Roma il problema non è arrivato, perlomeno non ai livelli di Milano. Qui a parecchia gente ancora je puzza er culo. Poi, almeno in periferia, oltre agli italiani è pieno di gente dell'EST Europa ben integrata ma razzista a livelli importanti.
A Roma è più difficile beccare questo tipo di borseggiatori, è più facile la zingarella (magari in gruppo di 3-4). Prendo la metro ormai da 15 anni e ne ho viste parecchie, non conosco la situazione a Milano.
Una città invece dove sti delinquenti non li trovi è Napoli, forse anche per via della loro storia (andarsi a leggere come reagirono all’invasione dei tedeschi nella seconda guerra mondiale, unica città europea a cacciarli prima delle truppe americane).
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
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Ma infatti non voleva essere un momento di confidenza. Hai travisato.
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Te lo ripeto, non c'è un momento in cui ci siamo dati questa confidenza.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
Io invece mi domando perché pensi di poterti rivolgere in questo modo.
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Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
Onestamente fatico a capire il motivo per il quale hai deciso di iniziare a fare il coglione.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
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