Sanremo 2023: LXXIII Festival della Canzone Italiana

[Sean]

Comunque alla fine Rosa Chemical che era al centro di tutto quell'ambaradan in un Sanremo 2023 ha fatto il suo.
Il format a 28 va rivisto
In classifica riportata una decina non lasceranno dietro di se neppure il nome.
Qualcuno non all'altezza proprio

Il format a 28 è stato una scelta sbagliata di Amadeus, che, in preda a sindrome baudiana di onnipotenza, allarga e annacqua l'evento a più a non posso - pure ieri per 14 canzoni sono riusciti a fare le 2.

La qualità media delle proposte già di suo non giustifica 28 canzoni in gara: se ne hai poche e anche poco buone, già 20 cantanti sono sufficienti.

Inoltre dentro ai 28 ci sono anche ben 8 "nuove proposte", di qualità pessima pure loro e che si perdono nel mucchio e dei quali nessuno si ricorderà.

Allora, per asciugare la gara, va riesumato il concorso delle nuove proposte staccato dai big, se vuoi davvero "valorizzare" i giovani, altrimenti stanno nel calderone e nessuno li distingue.

Al di là di tutto, a giudicare dal Festival non mi pare la musica italiana goda di ottima salute.

Ultimo, un (presunto) big della musica, che riempie l'Olimpico e San Siro, si presenta con una canzoncina molto -ina. Voglio dire, tutto qua 'sto giovanotto?

Giorgia l'ennesima occasione sprecata, continua ad avere produttori e autori che non le fanno prendere una strada definita e di valore.

Intendiamoci, pure Mina (agli esordi) si presentò a Sanremo con "Le mille bolle blu", ma poi la ragazzina ebbe le idee chiare su che repertorio, dischi, canzoni, produzioni, autori seguire.

Giorgia (che ormai agli esordi non è più) continua a cantare canzoni dimenticabilissime, ad incidere album flop, a non lasciare nessun segno e campa ancora con i successi degli anni '90 sostanzialmente. Dopo 20 anni torni al Festival (perchè evidentemente ne hai bisogno) e ti presenti con quella canzone scheletrica? E su...

[Irrlicht]

Stasera tutti e 28 un'incudine, ma paradossalmente se serrassero i tempi si potrebbero riascoltare meglio.
Il punto è che non lo faranno.
Molto probabilmente passo diretto alle cover.
Giusto un occhio finché reggo e il camino non mi porta alla chiusura delle palpebre

[Sean]

Stasera tutti e 28 un'incudine, ma paradossalmente se serrasseri i tempi si potrebbero riascoltare meglio.
Il punto è che non lo faranno.
Molto probabilmente passo diretto alle cover.
Giusto un occhio finché reggo e il camino non mi porta alla chiusura delle palpebre

E' Amadeus che da una parte rivendica di aver "riportato le canzoni al centro" e poi invece:

- la canzoni sono diluite entro 5 e passa ore di show, per cui per ascoltarne 14 si fanno le due di notte

- molto di quello show che sovrasta e schiaccia le canzoni è inutile e pesante:

- navi crociera dove ex "alternativi" (Salmo, Fedez ecc...) stanno lì come cantanti da balera per un pubblico di ricchi e annoiati, nel più preciso e sputato ritratto del progressista col rolex;

- pessimi comici mandati a notte fonda quando ormai lo spettatore è già stremato

- monologhi sempre uguali a se stessi affidati a vallette sempre uguali a loro stesse e a chi le ha precedute, un inquietante fabbrica di bambole di plastica nella valle delle bambole

- marchette per le fiction Rai che col Festival della canzone non c'entrano nulla e anzi servono solo a farti prendere coscienza di come il canone sia un balzello odioso

Tutta roba della quale si può e si deve fare a meno. Da salvare ovviamente i momenti dedicati ai vecchi leoni della canzone che, in una festa della musica, ci stanno e ci stanno dentro pure bene.

Ci sono almeno 2 ore di spettacolo da buttare tranquillamente nel cesso. Adesso con 28 canzoni in un'unica sera, più il resto, voglio vedere come pensano di poterne uscire vivi stasera. Devi per forza asciugare il contorno o fai le 5 di mattina.

[Irrlicht]

Poi la storia dei monologhi affidati alla presenza femminile non ho capito perché negli ultimi anni è diventata un clichè.

Cioè l'espressione di ogni "valletta" deve essere quella?
Perché?
Si rivendica una personalità e poi si parte da un'omologazione?
Boh, non lo concepisco.

Oltre alla presentazione, quante altre cose ci saranno da fare rispetto a leggere le solite parole pedanti, pesanti, spesso demagogiche?

[The_machine]

Sanremo è sempre stato considerato una sola dal punto di vista artistico, perché "vecchio" e tradizionalista, quando c'erano Beatles e Pink Floyd portava "finché la barca va" di Orietta Berti.

Adesso in questo periodo di polarizzazione ha abbracciato pure il pensiero progressista che sembrate odiare e la domanda "perché lo seguite?" sorge spontanea.

[Fabi Stone]

Io più che altro lo seguo per le Legend che continuano ad annichilire i giovinotti tutto vigore e zero talento...

[SimoneBW]

Sanremo, ma piu in generale la rai, sono anni che propone questo tipo di intrattenimento. Se interessano solo le canzoni ascoltatevele il giorno dopo su youtube. E soprattutto evitate la finale con nuovamente la ferragni, i maneskin e la lettera di zelensky.

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[Sean]

Sanremo è sempre stato considerato una sola dal punto di vista artistico, perché "vecchio" e tradizionalista, quando c'erano Beatles e Pink Floyd portava "finché la barca va" di Orietta Berti.

Adesso in questo periodo di polarizzazione ha abbracciato pure il pensiero progressista che sembrate odiare e la domanda "perché lo seguite?" sorge spontanea.

Il Festival lo si segue per le canzoni, per quella strana forma d'arte e di alchimia che in 4 minuti circa di accordi, musica e parole riesce, se mescolate a dovere, e incarnate dal medim-cantante, a dare una emozione: la musica pop(olare).

Il resto è un contorno. Il contorno in un Festival della canzone non deve diventare una tribuna per temi o parti politiche, perchè per quello ci sono altri luoghi - parlamento, comizi, raduni, trasmissioni tv ad hoc, urne elettorali. E' tutto qua.

Siccome il Festival è, in quanto rassegna musicale, di tutti (si parla tanto oggi di "inclusività" e baggianate simili) per essere realmente di tutti basterebbe lasciare fuori i temi "divisivi" quali la politica e le ideologie, cosa che pare difficile fare.

A Sanremo vanno i cantanti e non i tribuni.

Per quanto riguarda il Festival in sè, quando c'erano i Beatles a Sanremo c'erano gli Endrigo, i Celentano, i Paoli oltre alle Orietta Berti. Ancora prima i Villa e i Modugno. Ancora dopo i Dalla e i Battisti. C'è stata l'arte musicale italiana, non tutta ma molta. In fondo non duri 73 anni senza un motivo.

Dovrebbe semplicemente restare quello che è per statuto: un Festival della canzone, momento di evasione nazionale. E' per evadere che me lo guardo. Se mi devo invece sintonizzare su di una festa dell'Unità allora qualcuno sta sbagliando programma, e non certo lo spettatore...perchè il manifesto declina "Festival della canzone" e non altro.

[Sean]

Sanremo, ma piu in generale la rai, sono anni che propone questo tipo di intrattenimento. Se interessano solo le canzoni ascoltatevele il giorno dopo su youtube. E soprattutto evitate la finale con nuovamente la ferragni, i maneskin e la lettera di zelensky.

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Evidentemente la Rai è scollegata dal mondo reale, perchè se si fa megafono delle solfe proposte dal PD, ad esempio, sta dando voce ad una minoranza in contrazione, dunque non rispecchia nemmeno quanto l'elettorato ha espresso nelle ultime urne.

Il motivo del successo duraturo e storico, in sette decenni, del Festival risiede nella sua natura costituente: le canzoni. Le canzoni, dunque la possibilità per ciascuno di trovare nel mazzo la "sua" canzone, quella che gli susciti qualcosa: un'emozione, un ricordo, una frase, una nota che coglie da qualche parte.

E' questo l'unico "intrattenimento": aperto a tutti, autenticamente democratico, popolare nella sua più schietta accezione, dunque autentico. La sofisticazione è nelle sovrastrutture che dovrebbero invece essere rase al suolo perchè posticce, incongrue, inconciliabili con quella evasione che lo spettatore e l'ascoltatore cercano in una rassegna popolare di canzoni.

[The_machine]

Dal momento che non è più ciò che ti piace non ha senso guardarlo. Anzi, proprio fargli mancare gli ascolti sarebbe l'unico modo per modificarne i contenuti.

[Sean]

Dal momento che non è più ciò che ti piace non ha senso guardarlo. Anzi, proprio fargli mancare gli ascolti sarebbe l'unico modo per modificarne i contenuti.

E' l'unico momento di televisione che mi concedo durante l'anno. E' possibile essere "inclusivi" anche per chi ama seguire il Festival per quello che è o che dovrebbe essere? Per fare questo basterebbe restare alle canzoni (che esse sì sono di tutti): per il resto c'è tutto un intero anno.

[marcu9]

Amadeus, Tapiro d'Oro per il caso Blanco a Sanremo: sapeva tutto?
All'inviato di "Striscia la Notizia" il conduttore spiega perché il rapper ha distrutto i fiori sul palco: "Un calcio era previsto, ma poi gli è partita la brocca.

https://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/amadeus-tapiro-blanco-sanremo_60867481-202302k.shtml

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[Venkman85]

Dal momento che non è più ciò che ti piace non ha senso guardarlo. Anzi, proprio fargli mancare gli ascolti sarebbe l'unico modo per modificarne i contenuti.

Gli ascolti li calcolano solo sulle televisioni dotate di un apparecchio chiamato people-meter che viene fornito a famiglie a campione. Se io, te o Sean non ce l'abbiamo che guardiamo o meno il festival non conta nulla nei dati del giorno dopo.

[The_machine]

Gli ascolti li calcolano solo sulle televisioni dotate di un apparecchio chiamato people-meter che viene fornito a famiglie a campione. Se io, te o Sean non ce l'abbiamo che guardiamo o meno il festival non conta nulla nei dati del giorno dopo.

C'è comunque l'indotto, il fatto di parlarne (anche qui nel suo piccolo), poi vedere spezzoni su Youtube, vedere le reclame etc etc. Tutti fattori che possono solo contribuire a premiare l'attuale gestione del festival.

Ma poi è proprio il conetto di base, se una forma di intrattenimento (qualcosa di futile in fin dei conti) non piace non ha senso continuare a fruirne. A meno che non piaccia proprio il processo di critica in senso negativo.

[Sean]

C'è comunque l'indotto, il fatto di parlarne (anche qui nel suo piccolo), poi vedere spezzoni su Youtube, vedere le reclame etc etc. Tutti fattori che possono solo contribuire a premiare l'attuale gestione del festival.

Ma poi è proprio il conetto di base, se una forma di intrattenimento (qualcosa di futile in fin dei conti) non piace non ha senso continuare a fruirne. A meno che non piaccia proprio il processo di critica in senso negativo.

Non è tanto futile se diventa centrale. E' dunque sul perchè sia centrale che dovremmo ragionare e la mia risposta l'ho data: per le canzoni. Per l'evasione e l'emozione che riescono a dare. Perchè si compra un album di canzoni e lo si mette sul piatto? Perchè ti va di evadere per 40 minuti...o provare un piacere, una riflessione interiorie, una emozione, un gusto.

Sanremo è come mettere su un album di canzoni e vedere se ce n'è qualcuna che ti possa piacere. Nella sua storia molte ce ne sono state, altre meno, altre pessime, ma ok, parliamo di canzoni e di artisti.

Quindi questo piace. Allora non deve essere lo spettatore che entra per stare nello spirito della manifestazione a rinunciare...ma all'ideologo e all'ideologia che, dalla porta di servizio, si sono introdotti a sequestrare pure il Festival, cosicchè da momento di evasione diventa momento di divisione...quando basterebbe mantenersi neutri, ovvero centrati sulle canzoni e sui cantanti, per offrire uno spettacolo "per tutti".

Di temi sociali o politici possono farsene veicolo le canzoni stesse, come a volte è accaduto, lasciando poi al pubblico la decisione se acquistare o meno quel prodotto.