Originariamente Scritto da Fabi Stone
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Sanremo 2023: LXXIII Festival della Canzone Italiana
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Sanremo: deputata FdI, via Rosa Chemical, è spot gender fluid
"Desta sconcerto la notizia riportata dai media che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo festival di Sanremo porterà, come lui stesso ha affermato, e chiedo scusa per i termini che sto per usare, il sesso, l'amore poligamo e i p... (ANSA)
Se non ci inserivano la polemica sulla sessualità "figlia dei tempi" mancava qualcosa
Mi pareva stranoLast edited by Irrlicht; 02-02-2023, 15:42:39.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Eppure ci sono stati tempi in cui di un artista ci si preoccupava solo di sapere se le canzoni fossero belle, valide, emozionanti...e non ci si interessava della sessualità o del "genere" dei Bowie, dei Mercury, degli Elton John o in Italia di questo o quello ma l'unica domanda sul genere riguardava su che musica facesse.
Ora che ci siamo "evoluti" la cornice soffoca il quadro e la spazzatura sommerge ogni residuale fatto artistico, per cui sono più interessanti le inclinazioni di Madame piuttosto che capire se musicalmente è oca o cigno...e Michele Bravi* viene incensato, da una critica che ha sostituito la materia musicale con quella ideologica, per aver interpretato "Il mio canto libero" mutandone le desinenze al maschile, osando l'inosabile, quando da quella critica avrebbe dovuto essere fatto letteralmente a pezzi, inchiodato alla sue miserrima responsabilità, per aver stonato, storpiato, sdrucito come uno straccio un capolavoro.
Occorre che il fiume di melma ormai esondato rifluisca entro gli argini, riportando alla luce ciò che solo conta nell'arte, e cioè l'arte stessa e non la vivisezione caratteriale, sessuale o di "genere" del medium artistico.
*Mina se la canzone era al femminile la cantava al femminile e se maschile la cantava al maschile, cioè la lasciava come era nata. Se lo fa Mina lo deve fare anche Bravi, tanto più se non hai i mezzi per cantare.Last edited by Sean; 02-02-2023, 16:07:42....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioMa davvero, Renato Zero esordì 40 anni fa praticamente senza commenti e siamo ancora qui, nel 23 a parlare di ste cazzate.
Con standing ovation ovviamente.
Io fatto non è cosa ti piace a livello sessuale...ma bensì che prima non c'erano sti scienziati a rappresentarci come politici.
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I cantanti di Sanremo: veterani, conferme, ritorni e nuove leve. Così Amadeus ha cambiato volto al festival
Gli artisti che si ascoltano nelle radio, il ringiovanimento della platea, la trasformazione introdotta da Claudio Baglioni e portata avanti dal direttore artistico e conduttore. Ecco le aree ideali in cui si può dividere il cast
Nelle sue quattro edizioni da direttore artistico, Amadeus ha aperto le porte del Festival di Sanremo alla musica che si ascolta nelle radio e ha contemporaneamente accolto con sempre maggiore convinzione sul palco dell’Ariston gli artisti più giovani, portando così alle estreme conseguenze la tendenza avviata da Claudio Baglioni nelle sue due precedenti edizioni da “dittatore artistico”.
Dopo sei anni il processo ha raggiunto un livello che in futuro non permetterà ripensamenti: il Festival di Sanremo ha definitivamente cambiato volto, raggiungendo un pubblico che fino a ieri lo ignorava. Il ringiovanimento della platea è una caratteristica che segnerà anche questa 73esima edizione, la più evidente. Quest’anno Amadeus ha infatti portato nella gara tra i Big il numero più alto di Nuove proposte, ben 6, abbassando ulteriormente l’età media degli artisti coinvolti nel Festival e facendo salire da 22 a 28 i cantanti in gara.
Consapevole di questa trasformazione, quasi una rivoluzione rispetto all’idea che fino a qualche anno fa si aveva di Sanremo, il conduttore e direttore artistico ha cercato di controbilanciare anagraficamente il Festival realizzando un cast che idealmente potrebbe essere diviso in queste 4 macro-aree.
I veterani
Sono Anna Oxa e i Cugini di Campagna. Anna Oxa ha partecipato al Festival 15 volte vincendo in due occasioni, la prima volta nel 1989 in coppia con Fausto Leali con Ti lascerò, la seconda nel 1999 con il brano Senza pietà. Torna dopo 12 anni di assenza, l’ultima volta è stata nel 2011 quando con La mia anima d’uomo si classificò soltanto penultima. È la vera diva di questa edizione, nessuna intervista prima del Festival, mistero fitto sul brano Sali (Canto dell’anima): si sa soltanto che nella serata dei duetti, potendo scegliere su un repertorio internazionale di quattro decenni, proporrà affiancata dal dj Ljard Shaba la sua Un'emozione da poco, il debutto sanremese del 1978 che le valse il secondo posto. Tutti già si interrogano su quale look sceglierà per presentarsi sul palco, visto che le sue ultime volte all’Ariston hanno sempre suscitato sorpresa e scandalo.
Tra i veterani anche i Cugini di Campagna per i quali la partecipazione al 73esimo Festival di Sanremo rappresenta sorprendentemente un debutto assoluto all’Ariston. Fondati nel 1970 grazie all’iniziativa dei fratelli gemelli Silvano e Ivano Michetti, i Cugini di Campagna sono dei campioni da alta classifica degli anni Settanta grazie ad alcuni brani entrati nella storia della musica italiana come Anima mia e Un’altra donna, che rimase per quasi un anno tra i primi dieci singoli più venduti in Italia. Sono tornati alla ribalta nel 1997 grazie alla trasmissione condotta da Fabio Fazio e Claudio Baglioni, che significò il ritorno in classifica con due album e un nuovo disco di inediti. Canteranno il brano Lettera 22, scritto per loro dal duo La Rappresentante di Lista. Nella serata dei duetti interpreteranno invece Anima mia accompagnati da Paolo Vallesi, cui renderanno il favore intonando la sua La forza della vita.
I ritorni
Al Festival Giorgia festeggerà trent’anni di carriera avendo iniziato proprio all’Ariston nel 1993 grazie alla partecipazione a Sanremo giovani in cui vinse con Nasceremo, conquistando il diritto di presentarsi tra le Nuove proposte l’anno successivo, quando con E poi si classificò settima. In tutto ha partecipato per quattro volte al Festival di Sanremo, vincendo nella categoria Big nel 1995 con Come saprei, e conquistando nell’occasione anche il Premio della Critica, il Premio Autori e il Premio Radio e TV.
C’erano stati i concerti nel 2018, dopo 12 anni di silenzio e progetti solisti, ma la partecipazione al Festival 2023 in qualità di concorrenti segna il vero ritorno del duo degli Articolo 31 che con un freestyle pubblicato sui loro profili social hanno anche rivelato di essere al lavoro sull'ottavo album. Chiaramente il brano Un bel viaggio rappresenterà la loro prima volta in assoluto al Festival di Sanremo.
Un altro colpo di Amadeus, oltre quello degli Articolo 31, è la reunion di Paola e Chiara, inattive ormai da 10 anni. La loro prima volta all’Ariston nel 1996 per Sanremo Giovani con il brano In viaggio; quindi nel 1997 parteciparono e vinsero il Festival di Sanremo nella categoria Nuove proposte con Amici come prima.Ancora a Sanremo nel 1998 con Per te e nel 2005 con A modo mio. Tornano in gara dopo 17 anni con Furore mentre per la serata dei duetti proporranno un loro medley di successi con Merk & Kremont.
Anche per Gianluca Grignani la partecipazione a Sanremo Giovani significò il debutto con La mia storia tra le dita. Era il 1994. Qualche mese dopo eccolo tra le Nuove proposte al Festival di Sanremo con il brano Destinazione Paradiso che in un anno vende 2 milioni di copie. Tornerà nel 1999 con Il giorno perfetto, nel 2002 con Lacrime dalla luna, nel 2006 con Liberi di sognare, nel 2008 con Cammina nel sole e nel 2015 con Sogni infranti. Per la sua sesta partecipazione canterà Quando ti manca il fiato, mentre per i duetti si esibirà con Arisa cantando la sua Destinazione paradiso.
Le conferme
Ci sono nomi che tornano negli ultimi anni, conferme anche sanremesi per carriere brillanti come quella di Elodie, che partecipa con la canzone Due a distanza di due anni dall’esperienza da co-conduttrice e dopo le due partecipazioni in gara nel 2017, con Tutta colpa mia, e nel 2020, con Andromeda. O come Colapesce DiMartino, coppia artistica di fatto, certificata anche dalla grafica del nome, duo nato dall’incontro tra i cantautori siciliani Lorenzo Urciullo, Colapesce, e Antonio Di Martino: quarti nel 2021 con Musica leggerissima ma con un successo di vendite enorme, cinque dischi di platino, tornano con Splash. E ancora i Modà, Marco Mengoni, che torna dopo dieci anni dopo aver vinto nel 2013 e, prima, essendosi classificato terzo nel 2010 con Credimi ancora. E ancora i Coma Cose, ventesimi nel 2021 con il brano Fiamme negli occhi, Levante dodicesima nel 2020 con Tikibombom e Ultimo, vincitore nel 2018 tra le Nuove Proposte con Il ballo delle incertezze, e in cerca di una rivincita dopo il secondo posto nel 2019 con I tuoi particolari, dietro Mahmood e la sua Soldi.
La nuova leva
Tra i giovanissimi, tra quegli artisti cioè che mettono in linea il festival con i gusti di un pubblico che fino a ieri neanche immaginava di potersi interessare a un oggetto non identificato come il Festival della canzone italiana, ci sono alcuni che conoscono il palco dell’Ariston per aver già partecipato come Madame, che nel 2021 ha portato in gara il brano Voce arrivando ottavo ma vincendo il premio Bardotti, Tananai ultimo nel 2018 con Sesso occasionale, Leo Gassmann vincitore nel 2020 tra le Nuove Proposte con il brano Vai bene così, e gli esordienti assoluti Lazza, Ariete, Mara Sattei, Mr. Rain, Lda, Rosa Chemical tra i Big grazie ai loro successi discografici insieme ai sei cantanti selezionati atraverso Sanremo Giovani, l’ex X Factor gIANMARIA, Sethu, i Colla Zio, Shari, Will e Olly. Oggi tutti tra i Big.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioma i jalisse?
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioma i jalisse?Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Sanremo in tv, un banco di prova per Amadeus: la sua quarta prova all'Ariston è la più difficile
Il debutto del conduttore e direttore artistico nel 2020, poi l'edizione del covid a teatro vuoto, lo scorso anno ascolti da Mondiali di calcio. Questa volta la concorrenza affila le armi, pronta a dare filo da torcere al signore dell'Ariston
Negli spot in cui corre con Gianni Morandi, sempre fresco come una rosa, Amadeus chiede di fermarsi per mangiare una cosa in un ristorantino ma il ragazzo di Monghidoro, 78 anni, inflessibile, che sarà suo complice sul palco dell’Ariston, gli intima di continuare a correre. Il traguardo è Sanremo, e ci siamo: sfida sé stesso dopo tre edizioni trionfali. Il festival (7-11 febbraio) deve ancora iniziare, già preceduto dalle polemiche - che festival sarebbe senza? - la politica litiga per il video del presidente Zelesnky previsto la serata finale. L’Italia manda i suoi aiuti militari all’Ucraina, il governo appoggia l’operato del presidente che difende il paese invaso dai russi, ma c’è chi è contrario a due minuti in cui chiederà ancora aiuto. Il contesto è “troppo leggero”, sarà leggero ma l’ascolto è pesante: c’è un programma migliore per farsi ascoltare? L’evento nazionalpopolare ha ospitato leader, operai, appelli contro i licenziamenti, la discriminazione sessuale (Roberto Benigni che recitò la lettera di Oscar Wilde, scritta per il suo amato), la violenza sulle donne, anche la campagna per cancellare il debito - nel 2000 Fabio Fazio ospitò Bono – da anni non è più solo palco fiorito e canzonette.
Per Amadeus l’edizione numero 73 è un banco di prova. Debutta come conduttore e direttore artistico nel 2020, con accanto Fiorello. Vince Diodato con Fai rumore, giusto il tempo di festeggiare e poi l’Italia sarebbe stata chiusa per covid, quella canzone meravigliosa diventa la colonna sonora del lockdown. Nel 2021 è l’anno del teatro vuoto, c’è ancora Fiorello al fianco di Amadeus, vincono i Måneskin che infiammano il palco con Zitti e buoni (e spiccano il volo per l’America). Nel 2022 il romanticismo di Blanco e Mahmood con Brividi rimette le cose a posto: va bene il rock, ma vuoi mettere l’amore? Numeri da record, i festival targati Amadeus fanno ascolti da un’altra era televisiva. Una media 10 milioni 114mila spettatori nel 2020, 8 milioni 466 mila nel 2021, 11milioni 270 mila l’anno scorso, con uno share da mondiali di calcio: il 58%.
Il conduttore dei Soliti ignoti, in onda tutte le sere come un soldatino, diventa re sul palco dell’Ariston. Quest’anno festival senza tamponi e senza mascherine, 28 cantanti in gara, serate infinite con la voglia di acchiappare tutto il pubblico che c‘è in giro, giovani, signore, ottuagenari canterini che mercoledì 8 febbraio quando si esibiranno insieme Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano faranno la ola. Giovedì il super ospite è Peppino Di Capri, sabato sarà la volta di Gino Paoli.
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
Capisco un extra benefit, ma 700k per 5 serate boh.
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